Vivissimi complimenti. Mi hai messo un'inquietudine addosso gigante.
E siccome quasi nessuno riesce a mettermi ansia quando scrive tranne King ( <3 ), devo farti veramente tanti complimenti.
La tua bravura sta nel riuscire a mantenere alta la tensione fino al punto giusto e poi scioglierla di colpo stravolgendo il lettore. E questo è devastante quanto bello.
Mi sono cominciata a spaventare quando hai scritto che Al aveva cominciato a sorridere quando invece non sorrideva mai. 
Ho immaginato il sorriso cattivo di una persona marcia dentro. Ho immaginato il sorriso di chi sta per fare del male e ne è pienamente consapevole. 
E ho sentito tutto il terrore che stava probabilmente invadendo George e mi è continuata a salire l'ansia.
Davvero, sei bravissima. Ovviamente il finale è terrificante, ma anche descritto tanto bene da piacermi.
Quindi non so che altro dire, solo ti faccio tnatissimi complimenti. :D

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C'è una descrizione che mi affascina da morire e che tu hai proprio tirato fuori in questo capitolo: il tic tac che fa l'orologio. 
Ci avevo provato anche a scriverci sopra, ma non ho raggiunto grandi risultati. LOL
Comunque, è affascinante e la caratteristica che ti invidio molto è l'essere sintentica. Non sei prolissa, non hai bisogno di tante parole per rendere bene una descrizione.
Io, che sono il contrario, ammiro molto questa qualità negli altri.
Questo capitolo lo dimsotra a pieno.
Vado a recensirti l'ultimo, quello su cui devo scrivere di più. **
A tra poco! **

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Mi avevi già avvertita che la storia era macabra, ma mi chiedevo in che punto tutto ciò sarebbe diventato tale. 
E quando ho sentito il padre dire "E' stato un caso a parte" mi si è gelato il sangue perché pensavo a cosa fosse successo e a cosa avrei letto nei capitoli precedenti. 
Comunque la storia rimane la stessa: scrivi molto bene e il secondo capitolo non è stato da meno rispetto al primo. 
E sei brava perché riesci a far impersonificare il lettore nei personaggi della storia; sentivo anche io il gelo che sentivano Dave e la madre e sentivo anche io la disperazione del primogenito terrorizzato dal padre.
Sentivo anche la presenza imponente del padrei nei confronti dei figli.
Ho sentito la sensazione di disperazione e terrore della madre quando fu costretta ad uscire dalla stanza e mi sono sentita gelare il sangue pure io.
Complimenti, era da tanto che non mi immergevo in una storia così tanto da sentire il gelo dei personaggi stessi. 
Veramente brava!

Tanti, ma tanti complimenti.
Prima pensavo di fare un'intera recensione per tutti i quattro capitoli, ma credo che la storia perda la sua intera bellezza se faccio così.
Diamine se scrivi bene. E non lo dico perché ti conosco o perché non voglio dirti la verità.
Se una storia mi fa schifo o non mi piace non la recensisco nemmeno. Non mi va di fare la cattiva scrivendo pareri negativi né dire palle.
Il particolare del capitolo è l'ambiente corrispondente ai personaggi. Da come lo descrivi sembra un ambiente carico di tristezza e monotonia, abbastanza freddo e privo di amore.
Questo rispecchia il padre che è padrone della famiglia.
Mi piace molto il fatto che tu sia riuscita a far corrispondere l'ambiente con la persona. 
E i personaggi sembrano avere tutti un loro tratto psicologico ben definito e complicato, niente di banale. Mi piace.
P.S: Ancora tanti complimenti, davvero.

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Oddio, questa storia mi ha angosciata tantissimo O.o"
Davvero, non prenderla come un insulto, anzi, ma pesa come un macigno: questo capitolo in particolare è tremendo, a momenti annaspavo pure io con George... che immagine raccapricciante!
Solo un paio di cose: si scrive primogenito, tutto attaccato, la "d" eufonica si mette solo quando ci sarebbe la stessa vocale vicino (es: "ed ecco" è ok, "ed ora" no), qualche virgola è un po' selvaggia. Per il resto, magone a parte, niente da ridire. Mi piacerebbe un po' di approfondimento sulla figura della madre, sui suoi sentimenti e sul perché ha permesso un tale orrore... seguirò senza dubbio la tua storia!

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