Recensioni per
A pain that I'm used to
di Princess_Klebitz

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 [Prossimo]
Recensore Junior
06/10/12, ore 09:19
Cap. 7:

Oddio, leggere di quel periodo di prima mattina, con il cappuccino a portata di mano... MI HAI FATTO PIANGERE! Saranno stati fighi, avranno partorito canzoni eccezionali, ma pensare che si stavano distruggendo... Mai più, mai più... Preferisco dischi meno belli (per alcuni fan, non per me) ma creati inun'atmosfera serena... W il bigliardino, W le banane e le merendine di Andy, W i cappellini e le piume di Martin e W le magliette sempre uguali di Dave.

Recensore Veterano
06/10/12, ore 00:41
Cap. 7:

Ok, alcune cose te le ho già scritte in chat e finirei con il ripetermi. Sono ancora stordita dopo aver visto il suddetto devotional in collegamento video. Hai reso la tensione del gruppo benissimo, l'estraniarsi del membri nei loro mondi di alcool, farmaci, droghe, che li porta ad allontanarsi l'uno dall'altro. Ovviamente Dave è quello che è più rovinato, la sua magrezza era davvero impressionante, così come il fatto che nessuno gli abbia dato una mano...ma tanto dovevano trovare chi la dava a loro! Come si rinfacciano le cose lui e Alan poi..che tra parentesi, abbiamo visto essere un batterista provetto u_u
“Ricordatelo, Alan Wilder. Io ce la faccio sempre.”
-Già…-, pensò Alan, attaccando il giro di quella stupenda canzone.
-Sono io che non ce la farò.-
Già te l'ho detto, ma amo questa parte, la più amara del capitolo, per una canzone altrettanto amara, ma eseguita in una maniera che veramente ti fa rabbrividire <3

Recensore Junior
28/09/12, ore 21:39

AHAHAHAHAHAH... Ce li vedo a prendersi per il c... per il look dell'epoca...

Recensore Veterano
25/09/12, ore 17:23

Ok, mi avevi detto che era semiseria, e ci credo. Sono io che immagino queste scene alla luce di tutte le foto che mi sparando endovena ogni giorno, e rido come una cretina. Dave che vuole fare il serio con quella bottiglia di birra che si porta praticamente dietro tutta la giornata, Alan il regista che arrossisce, e Fletch...è sempre l'inutile Fletch. Martin se non altro nel suo delirio da ubriacatura qualcosa di semiserio l'ha detto, o almeno ha avuto abbastanza lucidità per insultare Alan e i suoi capelli rosso Ziggy. Ed ecco anche come è nata la mania della pelle, sì sì, ora tutto ha un senso.
Bravissima signora Wilder, la signora Gahan le manda tanti saluti!

Recensore Junior
20/09/12, ore 22:16

Non ricordo cosa è scritto sulle biografie, ma guardandole foto di quel periodo si notano il viso serio di Alan e l'aria fin troppo allegra di Dave. Che usasse o usassero sostanze stupefacenti non era una novità... Ci sono fan che si ricordano le notti brave nei locali notturni di Milano durante le registrazioni di Violator...
A parole ci sono attestati di stima con gli U2 (ricambiate). Certo è che Anton ha collaborato con entrambi.
Credo anch'io che siano più i tubetti di dentifricio schiacciati male a disturbare che i problemi sul lavoro...
Vediamo cosa scrivi su SOFAD...

Recensore Veterano
20/09/12, ore 17:34

Come ti dicevo prima, questo capitolo mi ha trasmesso molta tensione. Dave che è quello che sembra più sereno, sta per avviarsi lungo quella strada tortuosa che lo porterà a sfiorare la tragedia, Martin è una spugna, e i rapporti che hanno lui e Fletch con Alan stanno per raggiungere il punto critico. D'altra parte mr. Wilder sta diventando sempre più maniaco ossessivo compulsivo, nonostante sia l'unico che non sfoghi in altro le sue paure.
Tutto troppo perfetto, troppo bello affinchè possa durare. Sotto lo sfarzo delle luci dei riflettori si nasconde già il tarlo che sta piano piano distruggendo un già precario equilibrio.
Per quanto riguarda gli U2 come già abbiamo detto altre volte, le band si rincorrono, pur differenziandosi in qualcosa, ma nemmeno io credo sia frutto di qualche strana coincidenza. Alan ha oggi sputato veleno ma in fin dei conti ha detto anche verità: alcolizzati e drogati. La via della caduta è decisamente aperta.

Recensore Junior
15/09/12, ore 19:57

Sei riuscita a farmi ridere con la storia del raffreddore di Dave ( ricordo una sua foto vestito da re, con un addetto che gli soffia il "nasino" :D)
Hai indovinato la divisione che esisteva nei Depeche. Dave ed Alan, Martin e Fletch...
Non ti preoccupare della verosomiglianza. Gli unici che potrebbero smentirti sono tre inglesi di Basildon e un londinese :D

Recensore Junior
15/09/12, ore 19:52

Piccola informazione da una devota all'altra :D Jeri è stata la prima moglie di Alan... Guardati 101. Merita assolutamente...
Non so com'è andata nel dietro alle quinte, ma penso che ci sei andata molto vicina...

Recensore Junior
15/09/12, ore 19:49

Che tristezza ricordare quel periodo! Il tuo Alan assomiglia a quello che m'immagino. In fondo era il più vecchio del gruppo e l'unico autentico musicista... Sono curiosa di vedere come intendi proseguire

Recensore Junior
15/09/12, ore 19:19
Cap. 1:

Mi piace l'atmosfera della riunione dopo tanti anni. Chissà se è andata così. Dalle foto che circolano si intuisce l'emozione di Alan e basta.  Mi piace il tuo Dave, con quel suo lato fanciullesco che mi immagino abbia conservato nonostante tutto.... Per ora basta, procedo con gli altri...

Recensore Veterano
13/09/12, ore 21:53

Ok, ti ho già copiato in chat i pezzi che più mi hanno colpito, ma più di tutto mi ha colpito come Alan si sia dedicato anima e corpo a quella canzone che in ogni angolo del mondo conoscono (oddio, forse al polo no XD). Lì,con le occhiaie, che sente anche dirsi che è un rompicoglioni. Ci credo che gli sia bruciato, io li avrei di certo presi a schiaffi! non mi sarei limitata al solo Dave, che comunque ha avuto coraggio a seguirlo per riportarlo sulla retta via.
L'ultima parte con Dave raffreddato poi mi ha fatta morire dal ridere, una cera chicca ;)
E' solo triste pensare che questa loro armonia non durerà a lungo, ma anzi, si sta avviando verso la fine...molto amara come cosa. ma intanto godiamoci i bei momenti. Brava, continua così!

Recensore Veterano
10/09/12, ore 14:42

E nonostante sia ignorante in materia di DM, devo dire che questo capitolo mi ha davvero tanto divertita :D
Spero perdonerai le mie lacune, e la mia passione per Fetch, è veramente uguale a me. Un amabile fannullone!
Comunque, tornando seri, mi piace come descrivi il rapporto tra i membri del gruppo, come li fai dialogare e come hai reso l'insieme leggibile anche per una povera novellina come me!
Si si, ottimo lavoro, mi piace molto!
Un bacio grande tesoro <3

Recensore Veterano
10/09/12, ore 10:42

Rileggendo non posso fare a meno di mandare la serietà con la quale ti volevo scrivere a quel paese.
“Mart, sei simpatico come un’unghia su una lavagna, quando vuoi!”
“E tu stai provocando il buco dell’ozono da stamattina sopra Pasadena!”
“E’ Jeri che mi mette una bomboletta intera di lacca!”
“Ooooh…’E’ stata Jeriiiiii!’,che carino!”, duettarono assieme Dave e Mart, unendo le manine ed abbracciandosi, con le facce falsamente estatiche.
“Ma andate a fanculo!,i capelli sono miei!!”
“E l’ozono nostro!”, ribattè Fletch, atterrandolo.
Bum uno, paralisi della mia faccia.
“NAAAAH, FACCIAMO UN’AMERICANATA, DAI!!UN BEL PAIO DI GIRI STILE INDIANAPOLIS E POI INFILIAMO A RAZZO L’ENTRATA!”
Dave c'è poco da fare, ti amo! il mio convertito cafonazzo americano nel circuito di Indianapolis <3
“Sembri un gelataio sadomaso.”
“JEEEERIII CARA, ALAN E’ QUI!!”
Questo mi ha letteralmente stesa, ti ritralascio la mia battuta sul gelataio sadomaso...ma immaginare Alan che scappa dalla sua mogliettina con la bomboletta di lacca altamente tossica...è uno spasso!
Good job, dolcezza! Non vedo l'ora di leggere altri momenti spensierati e divertenti come questo (non che quelli più amari mi dispiacciano, eh!)

Recensore Veterano
08/09/12, ore 17:17

Alan Wilder - tastiere, campionamenti, pianoforte (Walking In My Shoes e Condemnation), clavicembalo (Walking In My Shoes), basso (Walking In My Shoes), batteria (I Feel You, In Your Room e Rush), drum machine, cori, produzione, missaggio.
Sarò ripetitiva, come i malati di Alzheimer, ma questo mi ha colpito parecchio, ed in questo tuo capitolo hai meravigliosamente fatto trasparire la spossatezza, lo sconforto, il fatto di non reggere la pressione, ed anche la delusione del povero cucciolo di Alan...mi ha davvero fatto tenerezza dalle tue parole. Gli altri cercano tutti qualcosa di indefinito, chiusi in qualcosa che li tormenta, sentendosi sul viale del declino.
La verità era che erano un gruppo fragile, attraversato da tensioni di tutte le loro forti personalità; ed ora erano a nudo, esposti come nervi scoperti, dopo aver dato il massimo stavano ancora tentando di fare qualcosa di epico.
E l’unico modo, era togliersi una parte di sé, ognuno di loro; Dave si stava letteralmente togliendo la vita. Forse Alan si stava togliendo il gruppo.
Questa parte mi ha davvero colpito moltissimo, lasciandomi l'amaro in bocca. Davvero hai reso questa agonia di Alan in maniera ineccepibile, anche se concedimelo, avrei preso a sberle Dave per il suo comportamento abbastanza egoistico. Non voglio fare questo, non voglio fare quello...ed Alan che si smazzava. Non lo biasimo per le scelte che ha fatto.
Stai facendo un lavorone con questa fic, facendomi anche fare una cultura sulla storia dei Depeche, visto che ahimè io ho la discografia, ma quanto a biografia non so una cippa! Alla prossima :D

Recensore Veterano
05/09/12, ore 22:34
Cap. 1:

Allora, anche se stai provando ad impedirmelo io commenterò lo stesso *risata diabolica*
Devo ammettere che questo inizi mi è piaciuto molto di più rispetto al precedente, che comunque non aveva convinto te in primis. Mi ha fatto sorridere l'ansia di Dave che come una tigre in gabbia si aggirava nel camerino, rimuginando sull'invito ad Alan, perchè lui anche se è orgoglioso ne ha sofferto la mancanza. Gli altri tranquilli che saltellano poi sono delle macchiette! Dave si vede che nonostante voglia fare il duro, è quello più provato dal ritorno di Alan, mentre balbetta cose senza senso come ti trovo sempre magro e compagnia bella. Ma anche l'atmosfera di cameratismo del gruppo che si abbraccia prima del concerto perchè noi non ci pensiamo, ma non deve essere facile affrontare un vasto pubblico sul palco, e penso che un po' di timore da parte loro ogni volta sia giustificato :)
L'incontro poi tra Dave e Alan è uno scambio bellissimo di battute, fa quasi pensare a dei fratelli che si insultano, ma che si vogliono comunque bene, e certe cose non hanno nemmeno bisogno di dirsele.

“VOI NON CAPITE, AHHHH, MR WILDEEEER!”
Questa saresti di sicuro tu incontrando Alan, e qui mi fermo :D bye!

[Precedente] 1 2 [Prossimo]