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Autore: Princess_Klebitz    25/09/2012    3 recensioni
“Fottiti, Alan Wilder!!”
“Precedimi, David Gahan! Ho aspettato per 6 mesi di mandarti a fanculo di persona!”
“E…?”
“Vaffanculo, David Gahan!”
-Una piccola raccolta di momenti dei DM, tra l'86 e il tragico (per molti) annuncio del 1995, passando per la sfiorata tragedia di Dave, la rinascita, risate, drammi, e partendo tutto da una sera del 2010, alla Royal Albert Hall. Per chi, come me, spera sempre, in ogni tour, in una sempre più improbabile reunion;Alan e Dave-centric
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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“…TO CELEBRATE THE FACT
THAT WE’VE SEEN THE BACK
ON ANOTHER BLACK DAY…”
 
Martin era a terra.
Martin Lee Gore era steso a terra, sul cemento, davanti al Woolsworth’s di Berlino.
In gonna di pelle nera.
Steso.
Sul gradino della casa di fronte, Dave, Fletch e Alan con una videocamera che gli stava massacrando la spalla, ridacchiavano, riprendevano e gli fornivano, sommariamente, supporto IMmorale.
“Che dite, dovrei farlo?”
Dave si avvicino con una bottiglia di birra ed aria professionale, con gli altri due, battendo le dita sul tappo.
“Intanto proviamo… sà…sa… SIAMO DAVANTI AI GRANDI MAGAZZINI DELL’OCCIDENTE, WOOLSWORTH per intervistare i Dep… ops, Martin Lee Gore, principale songrwriter dei Depeche Mode! Dicci, Martin, perché questa posizione così inusuale?”
“…perché solo Martin? Voi non partecipate all’intervista?”
“Ennò, Mart, la faranno solo a te!”
“..e voi che cazzo ci fate qua, allora?!”
“Ti prepariamo all’intervista!”, replicò Alan, che regolava i primi piani , avvicinandosi all’amico, tentando di non pestargli una gamba con gli anfibi.
“Siete proprio degli amici d’oro!”,sbuffò il biondino, inviperito.
“Ehi, già per il fatto che siamo qua dovresti ringraziarci!”,rispose Fletch, aprendosi una birra.
“Già, sennò dove sareste?! In birreria? O a seppellirvi in studio con ‘wannabe Anton Corbjin’, qui?”
“Ma vaffanculo!,ringrazia me e la mia videocamera, quando sarai vecchio potrai farti una collezione di grasse risate…se ci arriverai!”
“Scusate, ma voi due che volete?”,li interruppe Dave, facendo cenni con la mano e allontanando Al e Fletch.
“State disturbando un’intervista! Dunque, signor Gore, non mi ha risposto. Come mai questa posizione così inusuale?”
“Mi sento a mio agio a contatto col cemento. Siamo stati chiusi sei settimane in studio, agli Hansa, le ultime tre per mixare il fottuto singolo d’apertura.”
“Il cui titolo è?”
“Dave, ma vaffanculo, è Stripped!”
“Io non sono Dave, sono un’intervistatore, signore, uno che potrebbe dare molta visibilità alla sua band!”
“Oh, visibilità la sta dando lui!”,si intromise Alan, che iniziava a vedere storto, con quel peso e quelle zoomate improvvise di quel maledetto aggeggio nuovo, molto più veloce della Sony che usava di solito.
“Sì, tra un po’ metteranno i volantini per lo striptease serale, in Postdamer Platz…”, commentò serafico Fletch, mandando giù un sorso di pilsner.
“Almeno io non sono andato in giro tutto il tempo con un campionatore per le stazioni della metropolitana! L’anima viscerale di Berlino… E se raccontassi questa, se mi chiederanno dei suoni? Eh Al? Gli piacerebbe?”
“Cosa intende quando parla di anima di Berlino, signor Wilder?”, ne approfittò Dave, sempre col suo microfono Beck’s in mano, girandosi verso il compagno.
“Non guardare in camera, Dave, è un errore da principianti…”,borbottò Alan, mentre si faceva rosso.
“Certo, nel video di Shakes the disease c’eri attaccato, infatti!”
C’eravamo tutti!Possiamo riprendere?!”
“Esatto, dimmi dell’anima di Berlino!”
Alan sospirò, pensando ad un secondo di dare la pesante apparecchiatura in testa a Dave, ma rinunciò e si accinse a spiegare, facendo finta di riprendere la panoramica a campo lungo.
“Beh, noi stiamo mixando agli Hansa Ton Studios, giusto?”
“Dimmi qualcosa che non so!”
“Resta nel ruolo, Dave…”,lo rimbeccò Fletch, scherzosamente.
“Ok…Bene, e dove sono questi Hansa Ton?”
“Sono chiamati Hansa by the wall perché aprendo una delle finestre possiamo vedere direttamente il Muro… Ci abbiamo anche fatto una photosession qualche giorno fa…”
“Veramente deprimente.”,si fece sentire Martin da terra, prontamente inquadrato.
“Siamo andati alla Stra§e de 17 juni ma è bloccata, e abbiamo dovuto fermarci alle barriere. E tu avevi quella giacca di pelle da menagramo da Gestapo! Il tutto molto deprimente!”
“L’operatore camera non accetta consigli di vestiario da un imbecille sdraiato a terra con una gonna di pelle traslucida e un berretto da ferroviere sadomaso! Dal quel gli sfuggono anche tutti i capelli, poi…”
“L’imbecille a terra non accetta consigli sui capelli da un individuo che fino a due anni fa era rosso Stardust e con una pettinatura tendente a Rod Stewart o Sid Vicious dei synth!”
“Ehi, io sono gingerhead, cosa vuoi insinuare?!”
“Che il tuo biondo attuale non è naturale!Per non parlare che tra un po’ cozzerai contro le porte ma che almeno sei migliorato per la nostra immagine!”
“…Mart sai perché non ti dà la videocamera in faccia?!”
“Perché sono bello!”
“Perché ci servi per l’intervista! Dave, vai avanti, per carità!”
“Ah sì, parlavamo dell’anima di Berlino!”
Ma non con l’anima di Berlino, idiota, con Mart…Oh, ok, ok,basta che poi la facciate finita con me! Uff… Gli Hansa by the Wall sono vicini a Postdamer Platz, ed i primi giorni, come in Some Great Reward, io e Fletch siamo andati a registrare in questa piazza storica, ora terra di confine, quella che chiamiamo…”
“…io non c’entro, sei stato tu a chiamarla così!”,si tirò fuori dall’inquadratura Fletch.
“Vigliacco…”,borbottò Alan tra i denti. E poi sputò la definizione.
L’anima di Berlino. Divisa ma ancora in tumulto. Ho tentato di campionare i suoni il più possibile.Con Andrew Fletcher! Felice, Dave?”
“Grazie mr. Wilder. Ora torniamo a lei, mr. Gore. In cosa pensa che Black Celebration sia diverso da altri album? Il primo singolo, Stripped, è stato molto disarmante per il pubblico che vi seguiva.”
“Oh, direi… che passare settimane e settimane chiusi in studio ha sviluppato una sorta di progressiva licantropia in noi che è sfociata in riti satanici e ala luna piena nelle acque della Spree per liberarci. Una volta liberati, Alan, che era rimasto chiuso fuori, tornò con tutti questi bei suoni, ma oramai eravamo allergici alla luce del sole e claustrofobici, e il buon Al ed io avevamo sviluppato questo lato dark, che ha persuaso lui a gettare tutte le giacche di jeans ed i jeans stessi, e me ad indossare questi vestiti di latex e…”
“…Per Dio, Martin, non puoi dire che le sonorità sono più dark?!”, intervenne nuovamente Alan, snervato dal blaterare semiubriaco di Martin.
“Dirò così. Grazie Al.”
“Vaffanculo.”
“A che punto sono i Depeche Mode, ora, signor Gore?”,lo incalzò Dave, vedendo la troupe tedesca arrivare concitata e sorpresa da in fondo alla strada.
“Sono una vera band. Sentiamo di aver preso la strada giusta.”
“Un commento sui capelli di Al…”
“EBBASTAAAA!”
“Un saluto da David Gahan per BBC One! Ripreso tutto, Alan? Bene. Ora diamogli spazio.”
E i tre si ritirarono di nuovo in disparte, ridacchiando delle banalità delle domande poste a Martin, finchè in una pausa questo si girò, con in mano l’ennesima birra.
“Ragazzi”
“Cristo, ma che c’è ancora?! Io non faccio parte della tua intervista!”, si lamentò Fletch.
“Cosa potrei fare con questi capelli e questo outfit?”
“Il travestito.”
“L’esibizionista.”
“Lo stripper!”,suggerì malignamente Alan.
“Almeno faresti quello che fai ogni sera dopo venti birre, e ci guadagneresti, invece di dover rifondere il locale!”
“Ragazzi, stasera la Black Celebration la faccio per Alan, d’accordo?”
“Sììììììììì!”
“Nooooo!”
"Let's have a blaaaaaaaacke celebraaaaatiooooon......."
"....tooooniiite!",glo fecero eco Dave e Fletch, mentre Alan si facepalmizzava, sorridendo.
Disco della maturità non era forse un termine adatto.
"E se mi togliessi ora la gonna?"
Non lo era per niente
   
 
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