BTOOM
(Esce dal guscio di ibernazione).
(Si scrosta la brina di dosso).
(Sorbetto please).
(Okay, possiamo andare).
Massalve, Geber! Torno adesso da una settimana con disastri assortiti al Wi-Fi, e sono lieto di inaugurare l'ultimo dell'anno con una nuova recensione.
Il capitolo precedente ci aveva lasciati con un senso di suspense legato al misterioso appello di Darkrai, che aveva indirizzato il protagonista verso i suoi ricordi più recenti.
Darkrai, a tal proposito, è più che un personaggio: è un esperimento narrativo. Anche in base alla sua evoluzione futura, il """Pokémon""" si dimostra ben più di una presenza transitoria. È sì un aiutante, una figura-guida che indirizza il protagonista, ma al tempo stesso riesce a spostarsi rapidamente da un genere all'altro.
Mi spiego meglio: se all'inizio era stato abbastanza macchiettistico come personaggio (specialmente la sua uscita finale "I'm Dante!" con cui si era presentato a Lorenzo), adesso Darkrai dimostra un'inaspettata tendenza drammatica. Le sue parole sono colme di preoccupazione, e tu riesci perfettamente a rendere la tensione che lo attraversa mediante i rapidi botta e risposta con Lorenzo. Di conseguenza, l'atmosfera si fa carica di tensione, e il lettore sente che c'è qualcosa che non va.
Il senso di alienazione di Lorenzo prosegue, ma al contempo l'incontro con Darkrai innesca qualcosa di nuovo.
Mi sono stupito della naturalezza con cui hai introdotto questo cambiamento nell'atteggiamento di Lorenzo verso la sua situazione: il cambio di rotta non è affatto forzato, in quanto si poggia sul fatto che Lorenzo sta ricevendo aiuto dall'esterno.
La consapevolezza di avere un alleato (almeno uno, aggiungerei...) carica il protagonista di voglia di combattere ancora, specie perché adesso Lorenzo sa cosa deve fare. Dopo ore di delirio, finalmente il nostro A'sK ha quantomeno una vaga idea di cosa possa tirarlo fuori dal bagno prima che giunga la fine, e questo lo incoraggia e orienta le sue azioni future.
E anche questo è un dato importante: Lorenzo impara. Non è un personaggio statico, ma cambia adattandosi all'ambiente e all'esperienza. I suoi errori, una volta compresi, orientano la sua azione su binari più produttivi, e gli evitano non solo nuovi problemi, ma anche dei sonori "Ma sei coglione?" da parte del lettore.
Da questo punto di vista, possiamo dire quasi che leggere questa fanfiction risulti gratificante: nel vedere Lorenzo evolversi, io stesso sento che la storia procede, in tutti i sensi. È bella da leggere, perché ci invita a trovare noi stessi le soluzioni.
Nuovamente, non sono stato molto chiaro. Provo a esprimermi in altri termini: spesso, tu presenti Lorenzo nel momento in cui le sue azioni hanno già prodotto degli effetti. Tuttavia, molte volte, né noi, né Lorenzo sappiamo quali siano state le cause di quegli effetti.
La gratificazione avviene quando noi riusciamo a capire tali cause, e i ragionamenti e i ricordi di Lorenzo lo portano alle nostre stesse conclusioni. Ma soprattutto, vedere Lorenzo che applica ciò che noi inconsciamente gli stiamo suggerendo (nonparlareconKyokoperl'amordiHaruhi) ci fa sentire appagati: finalmente, un romanzo in cui il protagonista non fa soltanto cazzate.
Passando alla fase successiva, ottima scelta musicale. Questa interazione fra media, oltretutto, mi piace molto, e tu l'hai resa ottimamente grazie all'inserimento calzante delle fanart (ODDIO LE ORECCHIE DI CONIGLIO, DIMMI CHE TORNERANNO PRIMA O POI!), dei link musicali (e sono curioso di vedere cosa mi proporrai la prossima volta) e di tutto il resto (corredato da descrizioni efficaci, che non è roba da poco).
Il dialogo fra le maghe può sembrare un po' tirato per le corte, giusto per introdurre la situazione, ma l'osservatore attento (alza la mano) si accorge che non è così. O meglio, è proprio così, ma non senza motivo.
È vero, non è da Madoka comportarsi così. Cioè, la tipa che temeva che i fiocchetti rossi fossero troppo vistosi (HAI DEI MALEDETTI CAPELLI ROSA, GENIO) non potrebbe mai dare "un bacio a stampo sulle labbra" a Homura in una discoteca piena di gente. (Con un Transformer in console, per giunta. Carina come idea.)
Per di più, Madoka sembra quasi desiderosa di allontanarsi dalla sua compagna. Avendo letto (e visto...) oltre, so il perché di questi gesti, e posso quindi dire che c'è una motivazione perfettamente comprensibile dietro di essi. Già quand'ero in itinere, tuttavia, questo comportamento mi ha stupito e mi ha messo sul chi vive. Nuovamente, devo congratularmi per la tua abilità nel creare suspense.
E poi, arriva Kyoko. Siamo mancati per appena cinque (?) minuti, e subito la ritroviamo a dare la caccia a qualcuno, apparentemente senza motivo. C'è un gap temporale, e questo lo sappiamo da quanto ci ha riferito Lorenzo (anche perché c'è stato un cambio d'abito generale) (RIVOGLIO LE ORECCHIE DA CONIGLIO!), ma fatto sta che il comportamento di Kyoko ci stupisce. Mentre personalmente mi fa sorridere (in senso buono, ovviamente) il fatto che l'indomita maga rossa non riesca a sbaciucchiarsi in pubblico con la sua fidanzata, e che Sayaka "Bunny ears" Miki la bacchetti proprio per questo.
Phew... capitolo corto, ma pieno! Mi piace chi sa condensare in poco spazio tutto ciò che sa fare, e tu di certo rientri in questa categoria. Ora, ridammi la mia Sayaka con le orecchie da coniglio. Mi va bene anche Mikuru Asahina, Rei Ayanami, fai tu, l'importante è che quelle orecchie tornino sulla testa di qualcuno. Perché sì.
(Novantadue minuti di applausi). |