Recensioni per
ToKiO my life
di ubibi

Questa storia ha ottenuto 99 recensioni.
Positive : 99
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
02/09/10, ore 19:21

dopo un po’ mi arriva un sms di Virginia ‘ si può sapere dove sei? Io sono arrivata da un pezzo… voglio sapere i particolari sconci… tutte a te le fortune… al solito posto ORA!!!!!’ mi vesto prendo il casco e vado… “ciao Virgi” “ciao… tu hai il coraggio di dire ‘ciao’? dovresti già essere arrivata alla fine del racconto…” così passo la mattinata con lei a parlare… restiamo fuori anche a pranzo… e nel pomeriggio compriamo un po’ di completini sexy per il campeggio, Virginia ha DECISO che deve mettersi con Bill a qualunque costo in campeggio e ne deve approfittare nei giorni in cui non ha Deborah tra i piedi… la sera torno a casa stanca morta, il giorno dopo avrei rivisto Tom e il resto del gruppo… così dopo aver fatto cena vado subito a dormire… mi addormento mentre ascolto un loro cd fatto da me dove ho messo tutte le loro canzoni, in tedesco e in inglese, che sono riuscita a scaricare. Il giorno dopo alle 9 eravamo già tutti pronti per incontrarci ed andare a fare un giro nella limousine dei tokio hotel, mancava solo Deborah, ma eccola girare l’angolo con il suo phantom bianco “scusate ma Denny ha fatti i capricci stamattina…” “chi è Denny?” “è lui Denny…” dice indicando lo scooter “ah… senti tu come credi di raggiungerci in campeggio?” “con Denny… ovvio…” “non vieni con l’sr di tuo fratello?” “no, preferisco usare il mio motorino anche se si sporcherà un po’…” “ok… possiamo andare ora?” “certo…” “è sempre stato il mio sogno salire su una limo…” così giriamo per tutta la mattina anche se ogni 5 minuti Bill vedeva un negozio che gli piaceva così costringeva l’autista ad accostare per farci scendere… alla fine non trovava niente di interessante o poco, mentre noi ragazze stavamo facendo il pieno tra vestiti e accessori vari. Il pomeriggio decidemmo di non vederci per avere il tempo di preparare le borse per il campeggio. Il giorno dopo saremmo partiti… ma non sapevamo ancora che per qualcuno di noi quei giorni sarebbero stati da dimenticare… sarebbero stati un inferno… pieno di lacrime… mentre qualcun altro si sarebbe pentito di quello che aveva fatto… e un’altra persona sarebbe stata al settimo cielo…

Recensore Junior
02/09/10, ore 19:21

“ah… scusa… non pensavo ci fossi anche tu…” iniziò a fissarmi, Tom se ne accorse e tirando su le coperte disse “ehi solo io posso guardarla così… maniaco!!!” eravamo tutti un po’ imbarazzati allora cercai di far tornare l’attenzione alla lacca di Bill “ma perché ci hai svegliati?” “perché il qui presente mi ha nascosto la lacca!!!” Tom iniziò a sghignazzare e quando riuscì a calmarsi un po’ disse “così impari a farmi fare le brutte figure…” “ma dai guarda… è addirittura venuta a letto con te… dopo quello che le ho detto!!!” disse indicandomi, mi sentivo offesa “guarda che io sono venuta qui solo perché quando sono uscita di casa, per non disturbare TE che volevi dormire, ho dimenticato le chiavi a casa…” “ah… ma tua madre non si arrabbierà quando scoprirà che sei qui?” “infatti non lo saprà… mio fratello dovrebbe essere già andato a lavoro e quindi l’allarme dovrebbe essere staccato… con un po’ di fortuna riesco ad entrare forzando un po’ una finestra…” “contenta te… comunque tornando a noi due… dove hai messo la lacca?” “non te lo dirò mai…” “ok tanto ne avevo nascosta altra per sicurezza dentro la valigia…” “no uffa…” “eh fratellino ormai sei prevedibile…” “ma guarda dentro la valigia prima di cantar vittoria…” dopo varie ricerche… “NOOOO… COME HAI FATTO A TROVARE ANCHE QUELLE??” “facile… ti ho visto mentre le mettevi…” “questa me la paghi… comunque pazienza… mi faccio la piastra…” “sìì… così per quando finisci ei tutto sudato per il caldo che fa più quello della piastra e ti toccherà andare in giro puzzolente…” “è vero… cavolo ed ora come faccio?” chiede Bil mettendosi le mani tra i capelli “dai se fai una cosina ti ridò la lacca…” “cosa devo fare?” “devi andare a svegliare David…” “COSA!!!! TU SEI PAZZO!!! QUELLO MI UCCIDE…” “daiii… comunque è già tanto che non l’hai svegliato con tutti i tuoi urletti…” “ok… vado… Gin lascio tutti i miei averi a te e a Virginia…” “e a me non mi lasci niente?” “no!” e così dicendo esce dalla stanza ma appena apre la porta si ritrova davanti un David appena alzato “la smettete di fare rumore… c’è gente che vuole ancora dormire… comunque cosa avresti voluto fare tu?” “ehm… niente… dovevo andare al bagno…” “certo e ti portavi dietro Ginevra e tuo fratello…” “beh ecco…” David lo zittì “per questa volta lascio perdere giusto perché ho sonno ma la prossima volta giuro che mi licenzio e vi lascio in mezzo alla merda…” “non saremo mai in mezzo alla merda finché c’è lei con noi… l’hai detto tu che ti può sostituire alla perfezione…” “ecco ti pareva… non riesco più nemmeno a farvi una minaccia… torno a dormire…” “Tom ora mi ridai la lacca visto che in un modo o nell’altro David l’ho svegliato…” “ok, sta sotto al letto…” “non è possibile ci ho già visto…” “prova a guardare tra la rete e il materasso del mio letto…” “ma te la inventata proprio bene…” niente lacca come sparita… abbiamo rivoltato la camera come un calzino ma niente traccia di lacca… “Tom se questo è uno scherzo sei pregato dirmelo… dov’è la lacca?” disse il moro sull’orlo di una crisi isterica… “giuro che io l’avevo messa lì… non so dove possa essere finita…” Bill iniziò a sbraitare frasi incomprensibili in tedesco, le urlava talmente tanto che nemmeno il fratello riusciva a capire quello che diceva perché venivano distorte dalla voce troppo alta. “stiamo calmi… allora un modo ci sarebbe…” “mi presti la tua lacca?” “io non mi metto quella roba… comunque hai un phon?” “dovrei averlo………… sì eccolo” “perfetto… bagnati i capelli e poi torna in camera…” “ma che vuoi fare? Non mi vorrai mica rovinare i capelli?!?!” “ti fidi di me? Comunque hai una di quelle spazzole rotonde?” “sì… è sul tavolo… comunque o mi dici che vuoi fare o non se ne fa niente…” “ti asciugherò i capelli con spazzola e phon… secondo te come ho fatto io a farli così lisci senza piastra?” “davvero l’hai fatto senza piastra?! Ma sei un mito… non avevo mai visto dei capelli così lisci senza usare la piastra… ma sicura che non mi stai prendendo in giro?” “Bill fidati… ho fatto io le meches a Virginia… ma sbrighiamoci che devo tornare a casa…” “ok… vado!” e così esce. “Tom dimmi la verità dov’è la lacca?” “ti giuro che era dove ti ho detto…” “ma una bottiglia di lacca non sparisce da sola ne nulla…” “lo so… forse ci sono i fantasmi oppure durante la notte è entrato qualcuno e l’ha presa…” “per quanto ne so l’unic che è entrato è David… e non credo l’abbia presa lui…” “che ne sai? Magari voleva provare a farsi i capelli come mio fratello…” “ahahah… sarebbe davvero buffo… ahahahah” “eggià… è buffo mio fratello così… pensa David… ahahah” in quel momento entra Bill “fatto… dai veloce…” “ok… Tom passami il phon e fatti da parte…” “ah grazie…” “vuoi fare tu al posto mio…” “NOOO… mio fratello non toccherà mai i miei capelli… l’ultima volta che l’ha fatto aveva delle forbici in mano e voleva tagliarmeli…” “ok ok basta mettiti seduto qui Bill…”. Dopo mezz’ora i capelli di Bill era come appena piastrati ma più naturali… così mi abbracciò “graziegraziegrazie… i miei capelli sono più belli del solito… non potrò mai smetterti di ringraziarti!!!” “ma dai non ho fatto niente…” “Gin non dovevi tornare a casa tu?” Tom, come sempre geloso s’intromette, “è vero… ciao ragazzi… ci vediamo domani… ah Bill se per caso nel camerino dove state per il servizio c’è un po’ di lacca… mettila per sicurezza… ciao” i ragazzi risposero in coro “ciao”. Corsi verso casa… come previsto l’allarme era staccato così cercai la stecca da togliere… quella dove avevamo dato talmente tante pallonate che ormai non reggeva più di tanto… trovata… il vetro come previsto era aperto così infilai la mano dove prima c’era la stecca ne tolsi un’altra per riuscire a far entrare il braccio… aperta la finestra saltai dentro… mi dovevo sbrigare… mamma si sarebbe alzata tra poco… rimisi tutto a posto velocemente, mentre andavo in camera mi tolsi i vestiti che mi ero messa mentre il cantante si lavava i capelli e appena arrivata in camera mi misi il pigiama e mi infilai nel letto… appena in tempo… visto che la sveglia era appena suonata nella stanza di fronte…
Verso le 10 mamma mi chiama a casa
“pronto…”
“Gin senti… hai dormito bene stanotte?”
“sì perché?”
“no niente… e dove hai dormito?”
“che domande nel mio letto…”
“davvero? Allora perché nella camera dei gemelli Kaulitz c’è un tuo fermaglio?”
“beh… ecco… non lo so… forse quando gli ho fatto vedere le stanze mi caduto e tu l’hai trovato solo ora…” ecco mi ha scoperta…
“beh sì possibile… comunque ho trovato della lacca sotto l’armadio… sai dove la posso mettere… ci sono delle bottiglie ancora nuove…”
“mettile sopra al letto vicino al muro…”
“ok… comunque stai davvero bene con quel tipo con i rasta…”
“ah sì? Beh comunque non mi interessa…”
“Ginevra pensi davvero che io sia così stupida da non sapere che tu stanotte stavi messaggiando con lui? E poi ieri sera ti ho sentita uscire e so che sei rientrata stamattina visto che l’altro fermaglio ti è caduto vicino alla finestra con la stecca rotta…”
“ok… mi hai scoperta… ma davvero non…”
“lo so che non avete fatto niente… so come si cammina quando una lo fa per la prima volta… e di certo non era la tua camminata stamattina… comunque per stavolta non dirò niente a tuo padre… ma se lo fai un’altra volta giuro che glielo dico…”
“grazie ma’… comunque ho dormito da lui perché mi ero scordata le chiavi a casa quando sono uscita…e lui si è offerto di ospitarmi…”
“che gentile… quindi state insieme?”
“sì… ma non dirlo a papà…”
“guarda che lui è d’accordo con me soprattutto dopo che ha notato come ti guarda… e poi è sempre meglio del fratello che sembra uno spaventa passeri con quei capelli sparati in aria…”
“mamma…”
“cosa c’è non è vero?”
“sì ma… è il suo stile…”
“ok ok ora vado che devo finire di rimettere a posto le camere…”
“ok ciao ma’ “
“ciao…” devo mandare un po’ di sms a questo punto…
A Bill: mia madre ha ritrovato al tua lacca sotto all’armadio… forse è caduta ed è rotolata lì… spero che i capelli ancora reggano… salutami gli altri… ciao
A Tom: mia madre sa tutto… sa di noi due e sa che stanotte ho dormito da te… so che forse non mi potrai rispondere ma volevo dirtelo… io non le ho detto niente ha intuito tutto da sola… comincia a farmi paura… comunque ha ritrovato la lacca di tuo fratello… a lui l’ho già detto… ci vediamo domani… TI AMO… ciao
A Virginia: stanotte ho dormito con Tom in camera sua… ma non abbiamo fatto niente… chiamami appena puoi così usciamo e ti racconto… tvttb… ciao
Dopo nemmeno un minuto mi arriva un sms di Tom ‘ti salutano tutti… comunque avevo intuito che l’avevi detto a mio fratello visto che si è messo a saltellare per la gioia… meglio che tua madre sappia tutto… secondo me… almeno se vogliamo uscire da soli abbiamo qualcuno che ci copre con gli altri… TI AMO ANCH’IO… ciao
P.S.: David non deve sapere di questo sms… perché se lo sa mi uccide visto che ho finto di essermi sentito male per poter andare in bagno a scriverti questo…’ sorrido pensando alla scena, dopo un po’ mi arriva un sms di Virginia ‘ si può sapere dove sei? Io sono arrivata da un pezzo… voglio sapere i particolari sconci… tutte a te le fortune… al solito posto ORA!!!!!’ mi vesto prendo il casco e vado… “ciao Virgi” “ciao… tu hai il coraggio di dire ‘ciao’? dovresti già essere arrivata alla fine del racconto…” così passo la mattinata con lei a parlare…

Recensore Junior
02/09/10, ore 19:20

I tre giorni passarono veramente lenti… riuscivamo giusto a farci qualche squillo ogni tanto ma non riuscivamo mai a vederci e lui aveva tempo giusto per uno squillo… non riusciva a mandarmi nemmeno degli sms fino alla sera del secondo giorno ‘ciao Gin… scusa se non mi sono fatto sentire molto… ma David ci ha aggiunto delle interviste all’ultimo momento e ci hanno anche assalito le fan tre o quattro volte… come va?’ rispondo più veloce che posso… ‘ non ti preoccupare… ho deciso io di mettermi con una rock-star… anche se forse ci ripenso… comunque mi sto annoiando un casino perché Virginia non vuole uscire e non mi va di uscire da sola… mi deprime… tu che mi racconti?’ dopo massimo un minuto ricevo la risposta… ‘ma davvero vuoi cambiare idea?!?!?!?! No davvero dimmelo… non mi offendo è solo che pensavo che… beh niente… comunque c’è una sorpresa per te sul prossimo numero di “cioè” (mi pare si chiami così la rivista) ti prego dimmi che scherzavi… ICH LIEBE DICH’ mi metto a ridere… crede davvero di liberarsi di me così facilmente? ‘non ti lascerò mai… stavo scherzando… ma di che sorpresa si tratta? TI AMO’
‘non te lo dico… è una sorpresa… e almeno me la paghi… mi stavi facendo venire un colpo… fra due giorni ci vediamo… finalmente… MI MANCHI… è strano da dire visto che mi sei a massimo un chilometro di distanza…’ sto per rispondere quando mi arriva un altro sms ma stavolta non è di Tom…
‘ la smetti di mandare sms a mio fratello?!?! Io sto cercando di dormire ma ogni volta che gli arriva un sms salta sul letto… te ne concedo solo un altro poi basta... sono stanco e non permetterò mai che la ragazza di mio fratello mi tenga sveglio tutta la notte quando domani abbiamo un altro servizio fotografico… ciao ciao’ rispondo prima a Bill…
‘ scusami tanto Bill… non pensavo che tuo fratello facesse così tanto rumore… ora gli chiedo di uscire un attimo per incontrarci… così non ti disturbiamo… buona notte’ … poi a Tom…
‘ scusa se ci ho messo tanto a rispondere ma mi è arrivato un sms da tuo fratello che diceva che potevo mandarti solo un altro sms perché ti metti a saltare sul letto quando arrivano e lui non riesce a dormire… ti va di incontrarci sotto l’albergo adesso? Così non disturbiamo più tuo fratello…’ inizio a ridere come una pazza immaginandomi la faccia di Tom quando legge l’sms e quando poi mena Bill per la figura che gli ha fatto fare… ma anche da me dormono tutti “GINEVRA BASTA!!!! È mezzanotte noi vorremo dormire!!!” ops… “scusa mamma…” il silenzio rientra in casa… ‘ok ho finito di picchiare mio fratello… per ora… ho troppa voglia di vederti e di svegliarlo nel pieno del suo sonno… sto già scendendo le scale… raggiungimi…’ che bello finalmente lo rivedo, lo riabbraccio, lo ribacio… mi vesto velocemente prendo il cellulare ed esco in strada, ma nella fretta dimentico le chiavi di casa… corro… anche se la distanza è pochissima… lui mi viene incontro (come nei film quando fa vedere che i due innamorati si corrono incontro… tanto per rendere la scena… ndu) ci abbracciamo per un lunghissimo minuto “mi sei mancata…” mi sussurra “anche tu” poi ci baciamo come mi sono mancate queste labbra… poi ci stacchiamo per riprendere fiato e ci guardiamo negli occhi per un tempo che sembrò lungo un’eternità “camminiamo un po’?” “va bene ma dobbiamo sbrigarci domani abbiamo un servizio fotografico alle 9 e mio fratello inizierà a urlarmi contro perché gli ho nascosto la lacca alle 7…” “ma daiii… poverino…” “dopo la figura che mi ha fatto fare tu gli dici pure poverino… è il minimo che potessi fargli…” “ok… allora sbrighiamoci…” passeggiamo per circa un’ora mano nella mano cercando di stringerci il più possibile l’uno all’altra vaghiamo senza una meta precisa, tanto per stare un po’ insieme… “cavolo è passata già un’ora… devo andare… anche perché se David si accorge che non ci sono mi uccide…” “dai andiamo allora… non voglio perderti proprio ora che ti ho trovato…” “come tu non mi difenderesti?” “non lo so… e poi sarei a casa… come farei a sapere se David ti sta uccidendo?” “giusto… allora… ciao” “ciao” ci diamo un ultimo bacio sapendo che dovremo stare una giornata senza vederci mi avvio verso la porta “cazzo… non ho le chiavi… e adesso?” Tom mi ha sentito e mi fa con sguardo malizioso “se vuoi puoi venire da me…” “sì ceeeerto… così Bill ci uccide a tutti e due…” “c’è sempre la storia dei lupi…” “sì ma qui non ci sono lupi e poi non possiamo usare la stessa scusa due volte… no?” “va bene dai… dormiamo e basta…” “allora accetto volentieri…” così ci avviamo insieme verso l’albergo… una volta arrivati Tom mi fece segno di fare piano perché di sicuro David era sveglio e attento ad ogni minimo rumore, io annuii e veloce in camera dei gemelli, mia madre gli aveva lasciato la migliore, anche se non aveva il bagno come quella di David e Saki era abbastanza grande e confortevole. Quando da piccola aiutavo mia madre a sistemare le camere chiedevo sempre se questa era da pulire… non so perché ma era la mia preferita, dicevo sempre che un giorno avrei voluto dormirci ed ora il mio sogno si realizzava… finalmente ci potevo dormire nella stanza da me soprannominata ‘ZIMMER 483’ anche se in realtà era la numero 5, l’avevo soprannominata così perché quello era il titolo di un album dei tokio hotel e così avrei potuto unire tutti i miei sogni in quella stanza. Non era molto differente dalle altre se non fosse per il balcone che di notte donava una vista stupenda sulla città e sul mare e poi in quella stanza avevo dato il mio primo bacio e questo la resa ancora più speciale ai miei occhi… all’inizio non mi ero accorta che la stanza era proprio quella ma poi notai vicino l’anta del letto quelle iniziali… le mie… l’avevo scritte un giorno di nascosto mentre aiutavo mia madre a ripulire le camere… lei non si è mai accorta di niente… oh mio dio… la MIA stanza… io stavo per dormire in quella stanza, in quel letto, con Tom il chitarrista dei tokio hotel… finalmente tutti i miei sogni si erano realizzati e un senso di benessere mi percorse tutta. Per dormire Tom mi prestò una sua maglietta che mi fece da camicia da notte per quanto era lunga, mi infilai sotto le coperte… un brivido mi attraversò la schiena ma non per il freddo, visto che eravamo in piena estate e anche di notte faceva caldo, ma perché Tom era appena entrato nel letto con me… cercai di stargli il più lontano possibile… per non indurmi in tentazione… lui se ne accorse e perciò sussurrò “Gin se ti da fastidio dormire con me basta dirlo… vado nell’altro letto con mio fratello… non voglio che tu ti faccia male cadendo dal letto… visto che sei già sul bordo…” mi fece arrossire perciò mi girai verso di lui e mi avvicinai “no non ti preoccupare… rimani pure qui…” mi abbraccia “grazie… anche perché credo che mio fratello mi avrebbe costretto a dormire per terra…” “ah…” mi accoccolai meglio tra le sue braccia e ricambiai l’abbraccio “buona notte” “ ‘notte” detto questo ci addormentiamo abbracciati. La mattina dopo il risveglio non fu dei migliori… io ero praticamente nascosta sotto il lenzuolo ancora abbracciata a Tom perché quella notte David fece un’ispezione e quando sentii dei rumori mi nascosi sotto le lenzuola il più stretto possibile a Tom in modo che potesse sembrare una persona unica… e così mi sono riaddormentata sotto le coperte… comunque il rastaro aveva ragione… Bill alle 7 in punto urlò “TOOOOOOOOOOM DOVE HAI MESSO LA MIA LACCA????” ci svegliammo tutti e due dal moro che per svegliare il fratello aveva appena tolto la coperta… vedendomi con indosso una maglia di Tom che durante la notte si era tirata sul fino alla pancia… “ah… scusa… non

Recensore Junior
02/09/10, ore 19:18

Avrà già letto la lettera? Forse ora non mi vuole più vedere… lo sapevo ho rovinato tutto… e ora? Come farò ad abitare qui e vederla con altri ragazzi? Forse ancora non l’ha letta… meglio non pensarci… oddio squilla il telefono… ho messo questa suoneria solo per lei… quindi è lei… ma io avevo detto solo uno squillo… forse non mi sono espresso bene… forse mi deve dire qualcos’altro… meglio rispondere…
“pronto…”
“ti amo, I love you, je t’aime, te quiero, ich liebe dich…”
“…”
“Tom ho letto la lettera ma uno squillo non mi sembrava abbastanza… ma… ci sei?”
“sì… e questa è la cosa migliore che tu potresti dirmi”
“dove sei?”
“in albergo…” poi aggiunge sussurrando “… ma c’è tutto il gruppo…”
“ok… allora ci vediamo stasera…”
“va bene ora vado prima che s’insospettiscano…”
“ok… ciao”
“ciao” che frase idiota… proprio a me doveva venire in mente una frase simile… così sembra che io mi vergogno del mio amore per lei… ma non è vero… perché l’ho detto?! Che imbecille… ma cosa mi succede? Prima scrivo lettere d’amore poi mi do dell’imbecille da solo perché ho detto una frase fuori posto… ehhhh l’amore… “Tom… ci sei?”
“eh… ah… sì… a chi tocca?” “tocca a te dai…” “scusate ma… a cosa stavamo giocando?” “che significa a cosa stavamo giocando? Ehi Tom Kaulitz è atteso sulla Terra…” “era così divertente che ho scordato di ridere…” “eddai era per scherzare… ma perché eri così sovra-pensiero che ti eri dimenticato che non stavamo giocando ma che era il tuo turno di andare in bagno?” “ah… beh niente…” “riguarda per caso la telefonata di prima? È successo qualcosa a casa?” “no… no… non è successo niente… forse ve lo dirò stasera…” “qui gatta ci cova… comunque se dobbiamo aspettare fino a stasera… eh va bene… ma stasera ce lo dici…” “ok… ora posso andare in bagno?” “vai vai…” fiuh me la sono vista brutta… ma stasera chiedo a Gin se vuole rendere la cosa di dominio pubblico… così potrò dire tutto… almeno ai ragazzi…
Due ore dopo…
“ciao ragazze” “ciao… come va?” “abbastanza bene ma… Gin posso parlarti… in privato?” “uhhh qui gatta ci cova…” “zitto Bill… comunque va bene…” “eddai però è l’unico detto che mi hai insegnato… lo dovrò pur usare qualche volta…” “va bene dopo lo usi quante volte ti pare…” Gin è più bella del solito… sarà che in questi giorni l’ho vista sempre piangere… ed ora la vedo… mmm… raggiante… siamo già arrivati in camera sua… “allora che volevi dirmi?” “beh… ecco…” “sì…?” “posso dirlo agli altri che noi stiamo… cioè… ma noi stiamo insieme?” “beh… credo di sì… comunque prima di dirlo agli altri dovremo almeno saperlo noi se stiamo insieme o no…” “già…” “allora stiamo insieme?” “beh… tu vuoi essere la mia ragazza?” mi bacia… ha delle labbra morbidissime… ho voglia di andare oltre ma non ci vado perché sento che questo momento è bello così, ci stacchiamo per riprendere fiato… e sussurro “lo prendo per un sì…” “già… allora andiamo a dirlo agli altri?” “sì… andiamo…”. Tornati di là… “allora ragazzi…” loro continuano a parlare… “ragazzi…” niente sembra quasi che siamo invisibili… “RAGAZZI!!!!” che voce potente che ha quando vuole… “grazie per l’attenzione… comunque avremo un annuncio da fare…” “già… noi stiamo insieme…” un silenzio di tomba calò nella sala poi un boato di applausi e urla “finalmente…” “grande!!!” “fantastico…” Virginia si alza e abbraccia Gin le sussurra qualcosa all’orecchio ma non so cosa e poi torna a sedere vicino a mio fratello…

**********

Virginia si alza e mi abbraccia poi mi sussurra “magari fosse successo a me e Bill… comunque dopo quello che hai passato te lo sei proprio meritato…” poi torna a sedere… vedo sulla faccia di Deborah un velo di tristezza che scompare quando vede Bill… speriamo che non le interessi Bill… sennò ci scappa il morto tra lei e Virgi… ovvero lei… “allora adesso bisogna festeggiare… sei la prima ragazza che fa perdere la testa al nostro sexgot… magari è la volta buona che mette la testa apposto…” “David ha ragione… dobbiamo festeggiare… andiamo a farci un giro e poi ci fermiamo i qualche bar…” “per me va bene…” “sì anche per me…” sì dai… andiamo…” “allora dai… guido io che tanto non posso bere…” “in effetti… potremmo scoprire un lato di David Jost sconosciuto al mondo se tu bevessi…” “ahah… dai andiamo…”… in macchina ci teniamo la mano e io appoggio la testa alla sua spalla… “ragazzi domani dovrebbe arrivare la limousine… comunque vi ho già riempito i prossimi tre giorni…” “COSA!!! Non ci puoi fare questo David!?!?!?” “sì che posso sono il vostro manager…” “sì… ma non erano in vacanza…? dai poverini…” “Gin… io pensavo tu fossi dalla mia parte…” “e lo sono… ma un po’ di relax ci vuole a tutti giusto?” “GIUSTO!!!” “Gin… Gin… Gin… stai con Tom da nemmeno una giornata e già cominci a perdere colpi… non va bene così… è lui che doveva migliorare… non tu che dovevi peggiorare…” “ehi… la MIA Gin non la tocca nessuno… lei è perfetta così com’è…” “uhhh… mio fratello che fa lo sdolcinato… che carino…” Tom fa una linguaccia al fratello che gli risponde a modo… “ok… calmi ora… comunque Gin ha ragione… dovevi almeno avvertirci…” “questo è vero…” “sì… forse avrei dovuto… comunque ora è tardi… dai in tre giorni farete 5 servizi fotografici e 6 interviste… poi avete tutto il tempo libero per almeno una settimana…” “COSA!!! NON ABBIAMO MAI FATTO COSì TANTE INTERVISTE E SERVIZI FOTOGRAFICI IN SOLI 3 GIORNI…” “è vero… ma dopodichè potrete darvi alla pazza gioia…” “io rimango dell’idea che non è giusto… e dopo aver sentito questo dico che non ne usciranno vivi…” “Gin ha ragione!” escamarono tutti in coro “dai ragazzi solo per 3 giorni… dai stasera ci facciamo un drink veloce e poi tutti a nanna che domani si incomincia con il tour de forcè…” “uffi… possiamo rimandare il nostro programmino Gin?” “te lo stavo per chiedere io… non ce la faremo mai con tutti gli impegni che avete…” “ah… ma allora tu eri dalla loro parte solo perché vi eravate già organizzati per stare da soli… giusto?” “beh… sì… ma niente di speciale… in realtà volevamo andare in campeggio qui vicino…” “in campeggio? Con tutti quegli insettini vari? Ma voi siete pazzi…” “tanto loro… conoscendo Tom… starebbero sempre chiusi in tenda…” “non è vero… perché dovete sempre dare una brutta impressione di me alla gente?... anche se l’idea non è male…” mi guarda malizioso… ricambio lo sguardo “beh vedremo…” “uhhh… lo sapevo io… ma l’idea del campeggio non è affatto brutta… perché non andiamo tutti insieme?” “sì dai…” “no… uffa… era una cosa solo per noi…” allora gli sussurro in modo provocante “dai facciamo un’altra volta… o magari prendiamo la scusa che c’erano i lupi che ululavano…” eravamo insieme da poco ma eravamo in confidenza come delle persone che stanno insieme da una vita… ridiamo rumorosamente ma solo noi sappiamo il perché gli altri ci guardano incuriositi ma non diremo mai il nostro piano… “ahahahah… ok venite pure… ahahahah ma vi avvertiamo che ci saranno un bel po’ di animali… ahahahah” nessuno aveva capito il doppio senso… “allora partiamo fra 4 giorni… giusto un giorno per riposare e preparare le cose per il viaggio…” “COSA!!! No cavolo… io ho un matrimonio il secondo giorno che dovremmo stare su…” “allora spostiamo a… quando saremo di nuovo liberi David?” “non saprei… scusa ma non puoi raggiungerci il giorno dopo la cerimonia?” “sì dai… in effetti David ha ragione… vieni due giorni dopo… non fa niente…” “ok… allora cosa faremo su?” “potremo fare pic-nic, dormire, fare cose scandalose in tenda per tutta la giornata, fare delle passeggiate…” “possiamo anche eliminare la penultima… visto che solo voi due la potreste fare… per il resto… abbiamo il tempo di fare tutto…” “va bene allora decidiamo quando saremo su… vediamo quello che ci va di fare e poi decidiamo…” “andiamo un po’ in spiaggia?” “ma come… se saremo in montagna non si potrà andare in spiaggia…” “intendo adesso…” “per me va bene…” “anche per me…” “autista ci porti alla spiaggia grazie…” e tutti scoppiarono a ridere di gusto tranne David “Georg prova ancora a fare battute simili e giuro che ti rispedisco in Germania a calci…” “non scaldarti dai… era solo per ridere un po’…”. Arrivati in spiaggia ci stendiamo sulla sabbia… io mi metto vicino a Tom… in verità ci spostiamo un po’ dal resto della comitiva e cominciamo a coccolarci come fanno le coppiette sdolcinate… cosa che non siamo proprio… ma lì sotto le stelle con il rumore delle onde viene quasi spontaneo… infatti vedo poco più in là che Bill prova a mettere un braccio intorno a Virginia se non fosse che ogni cinque minuti Deborah interviene… speriamo che Deborah se la smetta… perché se se ne accorge Virgi la fa secca…
Ma ecco che se ne accorge… così gli facilità il compito mettendosi più vicina a lui con la testa appoggiata sul suo petto… Deborah ha perso… ma non rinuncerà facilmente… me lo sento… La sera finisce presto… infatti senza nemmeno accorgercene arriviamo all’alba… forse ci siamo addormentati o forse siamo stati svegli tutto il tempo fatto sta che guardare l’alba sulla spiaggia abbracciata a Tom Kaulitz era il mio sogno… è per questo che credevo di dormire… forse fra un po’ mi sveglierò e mi renderò conto che tutto questo è stato un sogno… un bel sogno ma comunque un sogno… NON SVEGLIATEMI VI PREGO... “forza… riaccompagniamo le ragazze a casa poi torniamo in albergo perché avete un servizio fotografico stamattina e dovreste almeno sistemarvi un po’ sennò si rompe l’obbiettivo…” “divertente… comunque a che ora è il servizio?” “alle 9…” “quindi tu volevi farci alzare alle 8?” “beh… sì… ma tanto siete già svegli quindi…” “sei fortunato che sono ancora un po’ stanco sennò te la farei vedere io…” “dai andiamo…” il viaggio è tranquillo se non fosse per le risate di Deborah a tutte le frasi di Bill… dalla faccia che ha Virginia… se ne accorta… Debi ci sta provando senza ritegno… Virginia guarda fuori dal finestrino… io le sto accanto… le do una gomitata leggera e le faccio segno di non pensarci e che mi dispiace poi mi appoggio a Tom che nel frattempo aveva notato tutta la scena ma era tranquillo perché sapeva che Bill era innamorato di della mia migliore amica…


Bill era innamorato della mia migliore amica:(

Recensore Junior
02/09/10, ore 19:17

Bill=

La vedo scappare via da me e così crollo a terra, ancora, in lacrime… perché questa ragazza conta così tanto per me? Posso avere tutte quelle che voglio… perché voglio per forza lei?! Molto probabilmente facevo davvero pena, perché a consolarmi venne Ginevra, mio fratello non si era accorto di niente “Bill dai alzati…” “perché? Perché è così arrabbiata?” “so che non è il momento giusto ma… sei davvero così stupido e corto di memoria da non ricordare quello che è successo ieri sera?” “pensavo fosse solo un brutto sogno…” mi abbraccia “mi dispiace Bill ma è la realtà… vedrai che con il tempo riuscirà a perdonarti… però gli devi stare lontano il più possibile… te l’avevo detto… così soffrite entrambi di più…” “hai ragione sono uno stupido dovevo darti ascolto… ma sentivo il bisogno di parlarle…” Tom si accorge di quello che sta succedendo e viene subito da me, mi stringe anche lui “dai Bill, si risolverà tutto… ora pensa solo al concerto… concentrati su quello…” “e come faccio se devo stare sempre così vicino a lei?!” “Bill devi farti forza… è difficile… ma tu sei forte no?” “non lo so più cosa sono… so solo che sono uno stronzo…” “non dire così dai…” “ma se me l’hai detto tu stessa?!” “sì ma… era in un momento di rabbia… e poi a vederti così sembri tutto meno che uno stronzo…” “grazie…” detto questo Gin andò ad avvertire Deborah che non sarebbero uscite nel caso Virginia tornava lei voleva essere lì… David arrivò, io stavo ancora piangendo tra le braccia di Tom con intorno tutti gli altri membri del gruppo, a spiegargli la situazione furono le ragazze il nostro manager però non si infuriò come credevamo ma venì da me e chiese agli altri di poter rimanere solo con me “allora Bill ora ti racconto una storia… prima che conoscessi voi ragazzi io uscivo con una ragazza, stavamo insieme da mesi, quando un giorno una che voleva farmela pagare perché non l’avevo appoggiata alla casa discografica si infilò nel mio letto e io pensando che fosse la mia ragazza ci feci l’amore per tutta la notte la mattina sentii urlare e trovai la mia ragazza davanti a me a urlarmi di scomparire dalla sua vita e che non voleva più vedermi perché ero solo un bastardo… cercai di spiegarle la storia ma peggiorò solo la situazione… così non mi feci vivo per diversi mesi e quando tornai da lei la trovai che stava per suicidarsi perché in quei mesi aveva capito quanto ero importante io per lei e credeva che io non sarei tornato mai più, pensava di aver rovinato tutto e sai chi è questa ragazza? Mia moglie… vedi Bill devi darle tempo… deve riflettere e capire se era davvero così grave da rovinare il vostro rapporto, parlale fra 2 o 3 settimane e se è ancora arrabbiata con te dimostrale con dei regali che tu sei davvero innamorato di lei e che sai di aver sbagliato poi dalle un po’ di tempo… non farti più sentire e vedi se sarà lei a tornare da te sennò… beh… era destino che non dovevate stare insieme…” David mi aveva davvero aiutato ma decisi di abbreviare i tempi le avrei parlato appena tornati a casa… non sarei mai riuscito a stare tutto quel tempo senza di lei… “grazie David… da te non me la sarei mai aspettata una cosa simile…” “beh… ecco… so che quando sei così giù di morale devo rimandare sempre i concerti… ma dopo tutta la fatica che avete fatto ieri per consegnare quei volantini sarebbe ingiusto nei confronti degli altri rimandare il tutto no?” “già… hai ragione…” “allora forza e coraggio… andiamo a mettere su questo concerto…” passammo tutti la giornata dietro ai preparativi e solo all’ora di cena ci siamo accorti che mancava ancora qualcuno “ragazze sapete se per cena Virginia torna?” “perché non è ancora tornata?” “no… prova a chiamarla…” avevo assistito a quella conversazione e il solo sentire il suo nome mi faceva venire da piangere così andai a fare una passeggiata nel bosco per rilassarmi e pensare un po’… ad un certo punto mi sembrò di sentire dei singhiozzi, i suoi singhiozzi, così iniziai a chiamarla e a cercarla da tutte le parti, poi i singhiozzi smisero sono talmente innamorato di lei che la sento anche quando non c’è… così mi misi appoggiato ad un albero e per la seconda volta durante la giornata iniziai a piangere come non mai… sentii dei passi avvicinarsi a me e convinto che fosse ancora la mia immaginazione non li considerai poi sentii una mano sulla mia spalla, alzai la testa e vidi una Virginia senza forze che non mangiava da quella mattina con gli occhi gonfi per il pianto e con i vestiti tutti strappati… riuscì a dire solo “Bill… non disperare…” con una voce fievole per poi svenire a terra, la sollevai e la riportai di corsa al campeggio chiesi aiuto e presto arrivarono Tom, Ginevra e David che mi aiutò a portare la ragazza nella sua tenda… chiamammo subito un’ambulanza e quando arrivarono, dopo aver fatto vari controlli, ci dissero che dovevamo svegliarla dolcemente per farla mangiare e bere un po’ visto che si era disidratata per il gran caldo che faceva in quei giorni e poi l’avremo dovuta lasciar riposare, ma qualcuno doveva starle dietro e per qualunque cosa doveva assisterla anche solo se doveva alzarsi perché le prime volte avrebbe potuto avere un mancamento… mi offrii volontario tanto io non avrei fatto molto lo stesso per il concerto per ero troppo preoccupato per lei… e così almeno potevo scontare “la pena” e quello che avevo fatto… Gin la svegliò mentre io ero andato a prendere da mangiare e da bere, ci eravamo messi d’accordo che io avrei dormito in tenda con Tom e lei con Virginia e che la notte avrei potuto riposare tranquillo perché ci pensava lei alla ragazza e la stessa cosa era per quando io dovevo provare o fare qualunque altra cosa obbligatoria… nel primo giorno trascorso con lei c’è stata molta tensione, entrambi eravamo in imbarazzo e parlavamo solo quando lei aveva bisogno di qualcosa per il resto io mi mettevo a cantare accanto a lei, quando dormiva, quando faceva finta di dormire ma in realtà mi stava ascoltando o in qualunque altro momento della giornata, o leggevo, o cantavo o lei mi aiutava con qualche frase da preparare per dire ai fan in italiano visto che ancora non lo sapevo alla perfezione… gli unici momenti in cui non stavamo insieme erano a notte e quando doveva andare in bagno, momento in cui chiamavo Gin, tranne una volta in cui Gin e Deborah erano andate in città per prendere alcune cose, anche se con Deby non mi ero ancora chiarito credo che avrebbe aiutato volentieri la sua amica, così quando Virginia mi disse “Bill potresti chiamare Ginevra? Devo andare al bagno…” io le risposi subito “è andata in città insieme a Deborah mi aveva detto che non sarebbe tornata prima delle 16…” “ed ora che ore sono?” “sono le 14…” “altre due ore!!! E io come faccio ad andare al bagno se senza un aiuto non posso alzarmi?” “vado a cercare una donna da qualche parte aspetta un attimo, torno subito…” dopo mezz’ora di ricerche tornai in tenda “mi dispiace ma ci sono solo maschi nelle vicinanze… come si fa ora?” “Bill mi accompagneresti tu? Sto scoppiando davvero…” “va bene…” e così con non poco imbarazzo la accompagnai al bagno, la aspettai fuori ma lei mi chiese di entrare perché non riusciva ad alzarsi, dopo essermi imposto di non guardarla entrai e ancora entrambi imbarazzati la riportai in tenda… per il resto della giornata non successe niente, lei si riposò e quando Gin tornò io andai a fare le prove visto che la sera dopo ci sarebbe stato il concerto, quella sera però Tom e Gin avrebbero voluto passare un po’ di tempo insieme così uscii dalla tenda e non sapendo dove andare, e per non lasciare sola Virginia, andai da lei… stava dormendo, o almeno così credevo, così colsi l’occasione e iniziai ad accarezzarla e a dirle che l’amavo e a darmi colpe su colpe anche per cose dove davvero non centravo niente tanto lei dorme… non saprà mai quello che le sto dicendo… Gin tornò abbastanza presto così appena arrivò di nascosto diedi un bacio sulla guancia a Virginia che si girò e me ne diede uno sulla bocca poi aprì gli occhi e disse “pensavi davvero che stessi dormendo?” Ginevra uscì quando aveva capito che ci serviva un po’ di intimità “beh… pensavo davvero di sì… oggi ti avevo scoperto molte volte mentre facevi finta di dormire solo per poter ascoltare mentre cantavo così pensavo che ormai avrei capito quando eri sveglia e quando dormivi…” “ecco perché ripetevi sempre la mia canzone preferita… mi pareva strano che fosse un caso il fatto che ti venisse in mente solo quella…” “senti… visto che ormai hai sentito tutto quello che avevo da dirti… vorrei chiederti un’altra volta…” ma non riuscii a finire la frase che mi ritrovai le sue labbra a contatto con le mie “non devo stare sempre lì a scusarti… quel che è fatto è fatto… non si può più cambiare… si può solo tentare di rimediare agli sbagli… e… tu ci sei riuscito…” “ti amo…” “anch’io… ti prego dormi qui stanotte… due notti senza di te e ne sentivo già la mancanza…” “non aspettavo altro… vado a dirlo a Ginevra e torno…” così esco fuori e vedo Gin che strimpella qualche nota di ‘In Die Nacht’ “Gin… Virginia mi ha chiesto se posso dormire io con lei…” “vai vai… l’avevo già capito che avrei dormito da Tom…” “Ginevra…” “sì?” “grazie… di tutto…” lei si volta e mi sorride “ora vai dalla tua bella sennò magari cambia idea… e sono io che devo dire grazie a te…” “perché?” “perché la notte scorsa la tua cara ragazza non mi ha fatto chiudere occhio… ogni 5 minuti voleva qualcosa… così finalmente stanotte dormo…” “a meno che non tornano i lupi giusto?” “e tu come lo sai?” “beh… la mia cara ragazza non riesce a tenere la bocca chiusa… eheh” “allora la terrò io chiusa… non le racconto proprio niente a quella… così impara…” da dentro la tenda si sente Virginia dire “eddai Gin tanto o io o Tom gliel’avremo detto comunque… dai non puoi farmi questo… sono malata…” “ma non sei abbastanza malata da poter tenere la bocca chiusa giusto?” “uffi… sei cattiva… non si fa questo ad un’amica che ha sofferto tanto negli ultimi giorni…” “non usare la tattica dei rimorsi di coscienza con sai… te lo insegnata io…” “ok… mi arrendo…” così andiamo tutti a dormire… il giorno dopo ci sarebbe stato il concerto e sarebbe stato fantastico… anche perché vicino avrei avuto Virginia… perché avevo fatto pace con Virginia… da ora la mia vita si sarebbe alzata ancora di più di livello perché vicino avrei avuto una persona molto speciale…


'posso avere tutte quelle che voglio..che cosa triste:('

Recensore Junior
02/09/10, ore 19:16

he mal di testa… ho pianto tutta la notte… poi vedo Gin che ancora mi abbraccia e non ho fatto dormire neanche lei… così piano piano mi alzo ed esco dalla tenda sperando di non incontrare né Bill né Deborah… perché al momento potrei ucciderli entrambi… come hanno potuto farmi questo?? Deborah poi… lei che diceva sempre che tradire o “aiutare” una persona a tradire era inutile… era da stupidi… proprio lei poi mi fa questo?! Per fortuna non incontro nessuno sono ancora tutti a dormire anche se sono le 10 del mattino, vado al bar e mi faccio dare un vassoio con 1 cornetto e una tazza di cioccolata calda per Gin, io prendo un succo di frutta e un cornetto… tanto per non rimanere a digiuno… poi torno in tenda con la colazione per Ginevra… “buongiorno…” “buongiorno… come va?” “insomma… il peggio è passato… ma credo che non riuscirò più a guardare in faccia nessuno dei due…” “già… credo che se riesco a prendere Deby l’ammazzo… come ha potuto farti questo…” “no senti… lascia stare… voglio solo dimenticarla questa storia…” “va bene… comunque Deby non è nella sua tenda… lì c’è Georg…” “e tu come lo sai?” “beh ecco ieri sera dopo che ti sei addormentata ho sentito talmente tanta rabbia dentro di me per quello che ti ha fatto… che… beh sono entrata nella sua tenda come una furia stavo per urlare contro di lei quando mi sono accorta che c’era Georg che dormiva beatamente così sono tornata qui di corsa…” “sei sempre la solita… comunque sarà andata a finire quello che avevo interrotto…” “no, Bill piangeva quando sono tornata da te e Tom ha detto che ci avrebbe pensato lui… credo che sia realmente dispiaciuto…” “e allora se è così tanto dispiaciuto ci avrebbe dovuto pensare prima…” “già…” durante questa conversazione la mora aveva già iniziato a fare colazione… quando l’ebbe finita riportai il vassoio al bar e andai via di corsa quando mi accorsi che stavano arrivando Tom e Bill, nel frattempo Ginevra si era rivestita e mi stava venendo in contro quando si accorse che Bill mi stava guardando da dietro e si stava alzando per venire a parlarmi… lei mi disse di tornare in tenda e che fra poco sarebbe venuta ma in realtà mi nascosi solo un po’ più in là per sapere che sarebbe successo… Bill si avvicina a Gin “come sta Virginia?” “secondo te? Sta male ma cerca di non darlo troppo a vedere… ha pianto tutta la notte… vuoi sapere altro?” “no… le puoi dire che mi dispiace?” “glielo dirò ma non ti aspettare che ti perdoni… almeno non subito…” “certo… allora… ciao…” “ciao… ah Tom oggi non venite a chiamarci andiamo un po’ in paese… se volete non dite niente a David credo che si arrabbierebbe tantissimo…” “già…” lei si girò e iniziò a camminare verso di me così corsi verso la tenda e appena arrivò le chiesi “che è successo?” “non fare la finta tonta… lo so che ti sei nascosta e che hai sentito tutto… comunque nel caso tu non abbia sentito… a Bill dispiace per quello che è successo…” “sì… ho sentito… allora andiamo?” “certo…” “prima… potresti cercare di coprirmi le occhiaie?” dai… siediti qui…” così prese la matita e in poco tempo i segni del lungo pianto erano spariti… uscimmo dalla tenda e ci trovammo davanti Deborah “scusa Virginia posso parlarti un attimo?” Gin mi guardò e io acconsentii così lei si allontanò “allora che c’è?” “volevo solo chiederti scusa… ecco… io non sapevo che tu e Bill stavate insieme… sennò lo sai, non avrei mai fatto una cosa simile…” “già… mi ricordo tutte le cose in cui credi…” “beh… spero tu possa perdonarmi…” “mmm… solo se mi dici dove sei stata ieri sera…” “perché?” “perché Gin era venuta nella tua tenda e invece ci ha trovato un Georg dormiente…” “sono stata da Gustav… è una storia lunga… ma non è successo niente… davvero… solo che io stavo piangendo perché mi sentivo un mostro per quello che ti avevo fatto e così lui mi ha consolata…” “ah… comunque è stato meglio così… nel senso che sia successo ora e con te… invece che dopo tanto tempo che stavamo insieme e con qualche sconosciuta…” “questo è vero… è stato davvero crudele da parte sua…” “già… ma ora è meglio non pensarci… io e Gin andiamo a fare un giro in città… ti va di venire? Solo donne…” “sì… non riuscirei ad avere quell’essere tra i piedi per tutta la giornata… avverto gli altri e arrivo…” detto questo se ne va… Gin intanto era rientrata un attimo nella sua tenda a prendere alcune cose e io ero rimasta lì da sola… ma ancora per poco… visto che un ragazzo moro molto alto mi si avvicinò “ciao… senti Ginevra mi ha detto che non potevo avvicinarmi a te… ma ti volevo far sapere che mi dispiace davvero tanto per quello che ho fatto… sono uno stronzo… ti prego perdonami…” io alzai il viso già pieno di lacrime “cosa pretendi eh? Che io ti perdoni così e faccia finta di niente?” “…” “senti… vattene e non farti più vedere almeno per un mese poi ne riparliamo… stammi lontano hai capito?! Perché questa volta Gin si è fermata ma la prossima non si fermerà…” una lacrima, poi un’altra e un’altra ancora… il vocalist dei tokio hotel stava piangendo per me… per colpa mia… ma anch’io stavo piangendo… così corsi via… non sapevo dove stavo andando sapevo solo che dovevo andare via da lì come se allontanarmi potesse far diminuire il dolore che avevo al petto, il dolore causato da un cuore spezzato… fino a che non mi dovetti fermare per recuperare il fiato… solo in quel momento mi accorsi che mi ero persa nel bosco lì vicino dove i cellulari non prendevano e con il mio scarso senso di orientamento non sarei mai riuscita a uscire da lì… così caddi a terra sopraffatta dalle lacrime e da tutta quella situazione che si era creata…


Che situazione triste :(

Recensore Junior
24/07/08, ore 14:10

ciao!!! ho iniziato ha leggere questa ff u po' in ritardo ma devo dire che mi piace moltissimo!!! allora devo dire due cose negative e 100000 positive ... inizio dalle negative ... allora ci sono degli errori nelle parole, ma sono sicura che si tratta di errori di distrazione e poi devi imparare ad usare meglio l'hotmail ... lo so lo so l'hotmail è una rottura e io ci metto 3 ore per fare un capitolo decente ... passiamo alle cose positive ... allora è realistica, cioe è dolce, ma a piccole dosi ... quindi non è una roba da carie ma è comunque romantica ... è al punto giusto ... il modo in cui scrivi è appassionante tanto che io [che non leggo molto di solito] sono arrivata a questo capitolo tutto di un fiato ... vabbè poi che altro dire ... le solite cose!!!! blavissima!

gaia
22/12/07, ore 13:39

mamma mia... io adoro questa fan fiction!!!!! comunque io sono gaia, spero che diventeremo amiche!!!

Cristina
03/12/07, ore 16:39

ciao! sn rimasta scioccata da questo capitolo xchè nn mi aspettavo assolutamente che fosse un sogno!!speriamo che si avveri(anche x tt noi!!)hihi!!al proximo capitolo.

Alexia
24/11/07, ore 18:29

Semplicemente bellissimoooooooo...le 6 recinsioni sn state superate e allora devi continuare..siiiiii...davvero sn felicissima di averti seguito fino all'ultimo e già so ke mi mankerai tanto....sembra strano ma mi sn affezionata a te...^^tvtttttb..ti mando un grosso grosso grosso bacio e un grande abbraccio

puffetta
22/11/07, ore 20:32

Mamma mia ke bella FF....brava davvero!!!ke bello la mia è la settima recensione!!!ora devi continuare!6 troppo brava!!!il finale mi ha lasciato un po triste,ma era bellissimo!!!

Recensore Junior
19/11/07, ore 06:18

bellissima ff...anche se nn mi aspettavo un finale del genere giuro...ma guarda un pò la mia è la sesta recensione..comunque credo che dovresti continuarla perchè è troppo bella e anche perchè voglio un finale meno triste.ti prego pensaciiiii

dark lady
17/11/07, ore 14:31

vale se te le lascio tutte e sei io? sto ske aspetto il seguito! baci Dark Lady

Recensore Veterano
15/11/07, ore 23:48

lascio un segno d'obligo!ho seguito passo passo tutta la fiction.come minimo ci deve essere un continuo se il sogno si avvera!io sono fiduciosa: dreams can come true!

Recensore Junior
15/11/07, ore 21:38

iooooooooooooooooo!! la lascio io la recensione!!!!! la mia vale x 7000!!! bellissima la poesia e bellissima la storia!! kusse!

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