Ciao Anto, finalmente ce l’ho fatta!!!
Comincio con il dire che mi aspettavo molto da questa storia. Sarà perché è ambientata in Giappone o perché la precedente mi è piaciuta davvero molto. Sarà perché siamo spesso sulla stessa lunghezza d’onda, fatto sta che sono partita con delle aspettative molte alte, che questo mio commento (nel bene e nel male) non potrà che rispecchiare.
Ma partiamo dall’inizio (e dalla fine di Dopo la Pioggia che mi sono riletta questa settimana).
Dmìtrij morto? Non lo crederò mai, funerale o non funerale. Uno, perché lui è un figo. Due, perché continuerò a tifare con lui e ad amarlo. Tre, perché so che saprai sorprendermi in ogni caso.
Tanto per cominciare con le sorprese, in effetti, non mi aspettavo di ritrovare George (e questo George, soprattutto). O meglio, forse non mi aspettavo che sarebbe stata Reila a riavvicinarsi a lui e che uno come lui avrebbe potuto trovarsi in difficoltà… Certo avevo “nasato” che ti eri affezionata a questo personaggio e che non sarebbe svanito nel nulla. A suo modo sei riuscita a farmelo rivalutare nel corso di Dopo la Pioggia, ma mi è rimasto sostanzialmente sullo stomaco (il che non è una cattiva cosa, perché significa comunque che mi ha generato una reazione e ha spazio per smuovermi ancora).
E ora veniamo a Reila.
Come sempre, quando cominci una nuova storia, lo fai con grandi intenzioni. La ritroviamo in un posto fascinoso, divisa tra sentimenti contrastanti, tra il passato e il futuro. E’ un capitolo denso di misteri, questo, che mi ha incuriosito ma che allo stesso tempo mi ha un po’ confuso.
Reila si avvicina a George, lo bacia e poi lo tiene quasi lontano. Si trova nel paese di suo padre, ma non vuole rivederlo (e se io non volessi rivederlo non starei di certo dove potrei incontrarlo con tanti bei posto nel mondo). Non so, questa Reila che non sa bene cosa fare, che si intristisce non mi sembra quasi lei… Spero (e conto) che si riprenda presto!!!
Ma un capitolo è poco per poter trarre delle conclusioni, per cui sicuramente più avanti ci sarà di più da dire. Per adesso resto in ascolto e attesa, certa del fatto che saprai sorprendermi. Sono qui, davvero, perchè mi fa piacere leggere le tue trame e scavare nella mente dei tuoi personaggi, non interpretare mai i miei ritardi come mancanza di interesse perchè... non esiste!
Alla prossima, Mivi ^^
p.s. Una piccola considerazione sul padiglione d’oro: è talmente affollato di turisti che non esistono posti in cui poter restare tranquilli eccetto magari certi angoli dell’immenso giardino che lo circonda. Io (e ci sono andata in maggio, quando i ciliegi erano ormai sfioriti e l’afflusso stava calando) non mi sono quasi riuscita ad avvicinare all’altare da tante scolaresche che mi erano intorno… |