Recensioni per
Nova
di Stanys

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
20/11/13, ore 16:11
Cap. 2:

Benissimo il secondo capitolo, specialmente nell'ipotesi della totale diversità della tecnologia aliena. Il corpo (o meglio l'anomalia) ha una forma e un volume, ma non soddisfa i requisiti fisici di un oggetto di questo universo. Sarà un dispositivo di occultamento o qualcos'altro che lo rende inaccessibile, lo vedremo in seguito.
Impostato il racconto così, non ci sono obiezioni tecnologiche, tutto è possibile e soprattutto la narratrice non è tenuta a conoscere le risposte. Il radar avverte il corpo alieno, o la luce si riflette su di esso, solo se ne viene dato il permesso.
Anche il contatto telepatico, pur abusato in fantascienza, è descritto bene e promette ulteriori sviluppi, di cui i lettori sono certamente in attesa.
 

Recensore Junior
18/11/13, ore 16:43
Cap. 1:

L'incontro con un oggetto sconosciuto, apparso all'improvviso alla faccia dei sistemi antimeteorite. Sarà arrivato a velocità curvatura, presumibilmente.
L'inizio della storia mi piace, come anche mi attrae l'immagine di stelle aliene proiettata dalla superficie dell'oggetto. Sarà forse un segnale di identificazione?
Ho trovato efficace la descrizione dell'equipaggio e l'abbozzo caratteriale dei personaggi. Mi piacerebbe più suspence, in fondo l'oggeto alieno può essere amico o minaccioso. Nei molti esempi di questo tipo, l'oggetto può nascondere insidie incomprensibili alla nostra logica, o mostrare stranezze strutturali e di contenuto.
A che distanza siamo dalla terra? Ricordiamo che le comunicazioni fra base e astronave viaggiano alla velocità della luce (non si fa menzione di tecnologie iperspaziali, ed è un bene che sia così, le cose troppo semplificate e scontate possono non funzionare) e quindi occorrono minuti o ore perchè un segnale arrivi da una parte all'altra. Questo esclude le comunicazioni "botta e risposta" e aumenta l'isolamento dell'equipaggio, che deve risolvere molti problemi da solo, a vantaggio della tensione narrativa.
L'anomalia viene osservata solo con sistemi ottici (e allora stiamo freschi), o vengono utilizzati altri metodi? Emette  radiazioni, ha una massa misurabile? L'errore di milleduecento chilometri con le strumentazioni attuali non dovrebbe essere possibile, e i movimenti dell'oggetto dovrebbero essere monitorati in tempo reale, sia dalla base, sia dalla nave, presumibilmente dotata di radar come qualsiasi motoscafo d'altura.
Questi appunti non sono malevoli, sono dovuti soprattutto a pignoleria SF: il racconto funziona e sarà interessante leggere il seguito!