Recensioni per
Nella mia penombra
di marig28_libra
È davvero una storia molto bella, è la prima ff che leggo delle tue e devo ammettere che scrivi veramente molto bene |
Di questo tuo capitolo che, come una ladra mi sono approssimata furtivamente a leggere e recensione in orario di lavoro mi è piaciuta molto la frase:seduta sui gradini del vuoto che si configura perfettamente in maniera più che mai vivida e dolorosa alla scena del cartone quando Oscar disperata piange fuori dalla cappella invocando il nome del suo uomo appena scomparso. Poi c'è stata un' altra frase che mi ha affondato:ho le chiavi di un mondo che entrerà completamente nel mio; Stupendo! L'ho interpretata ma forse a modo mio in due significati :il mondo circostante , il ceto sociale cui André appartiene, e, ovviamente il mondo della sessualità e dell' amore fisico che si sta spalancando grazie alla grande perseveranza e dedizione di André che ha aspettato di cogliere quella rosa spinosa nel momento in cui lei si è sentita libera da ogni vincolo e convenzione sociale.Se ho sbagliato interpretazione correggimi! La prima parte mi è stata difficile da capire, perdona l'ignoranza ma anche la poesia di Quasimodo non l"ho colta.Aspetto trepidante tue notizie, ti rileggero'volentieri sabato prossimo! ! |
Ho deciso, sebbene in ritardo di offrire anche il mio modesto contributo alla recensione della tua opera e pian piano arriverò anch'io alla fine, ma con calma perché le piacevolezza vanno assaporate lentamente. Io fossi la regista che sognavo di diventare, ti offrirei un ruolo nella sceneggiatura e nei dialoghi di un remake cinematografico di Lady Oscar poiché certi passaggi che hai creato specie quelli inerenti i genitori di Oscar sono di una bellezza e una raffinatezza davvero speciali, hai aggiunto parti molto interessanti che mancavano. C'è solo una nota critica in questa storia:se già all'epoca del salvataggio di André ad opera di Fersen ci fosse stata pure una chiarificazione e un incontro di cuori e di anime come hai ben rappresentato tu, non c'era nemmeno bisogno che passasse tutto quel tempo x arrivare alla fatidica notte d'amore; non di meno sono convinto che la vera Oscar se si fosse posta più domande in merito ad André oppure alla terribile situazione finanziaria delregno e la povertà dilagante ma nello stesso tempo avesse seriamente albergato in lei il dubbio che tutto sommato questa rivoluzione non avrebbe risolto tutti i problemi della Francia portando pace e prosperità per tutti ma si sarebbe rivelata un'arma a doppio taglio che avrebbe portato l' uccisione di vittime innocenti, certamente le sue decisioni finali avrebbero cambiato orientamento. È un idea che mi ero fatta pure da sola in un racconto scritto da me ma con un finale sorprendenteme diverso.Noni voglio far pubblicità, preciso che non ho pubblicato qui la mia storia non credo riuscirò a farlo in futuro non disponendo di mezzi adeguati. Ma tornando alla tua ff, i miei complimenti e ringraziamenti più sinceri. Brava |
Come promesso cercherò pian piano di recensire tutto con calma, tu non solo sei un' ottima scrittrice ma soprattutto sei una letterata , quindi mi prendi pure alla sprovvista poiché io nonpossiedo tutta sta cultura equesto tuo stile aulico mi mette le ali ai piedi ma certi passaggi come la metafora di Oscar rosa con tante spine nell' immaginario di André non l'ho capita appieno.Unica nota di critica, ma capisco che avevi bisogno di qualche licenza narrativa, io non avrei messo André che la accompagna al ballo né che la consola dopo la presunta confessione di lei data dal suo fallimento amoroso. E questo non solo perché non faceva parte della vicenda che conosciamo ma perché quello strappo alla camicia è prima di tutto uno strappo secondo me all'intimità mentale di Oscar che in quel momento si vide davvero denudata nel suo essere donna dai suoi segreti più intimi e dalla scoperta doppia di quella sera:lui che sa tutto di lei nonostante i suoi silenzi, lui che la ama.Penso non si sarà sentita mai così sconfitta! !ciao tanti saluti alla prossima |
Faccio una certa fatica lo devo ammettere ad adeguarmi a canoni descrittivi che vanno ben oltre le mie capacità letterarie ed il mio livello culturale che non ha raggiunto lauree in lettere o similia. Il primo capitolo, lo ammetto era talmente ostico che ho dovuto tralasciare di finirlo.Incomincio a recensire questo, non sia mai che poi riesca a trovare un' ispirazione x i prossimi:Questo che tu hai messo come epilogo, io forse l'avrei messo come prologo, ma credo tu abbia voluto, con questo finale delicato e agreste , smorzare i toni duri e crudi della triste realtà precedente. Però anche così lascia una tale e tanta malinconia e struggimento! !Si riesce persino a vedere, ad essere testimoni visivi e olfattivi di ogni dinamica narrata, di desideri irraelizzati e di sogni ridotti a briciole.....penso che in futuro ti farai strada, hai qualità degne di una scrittrice di prima classe |
Speranza della resurrezione miracolosa svanita! Ho sofferto troppo nell'anime per riuscire ad accettare un finale uguale. Per questo, ho fatto molta fatica a arrivare fino a qui. Ma, effettivamente, considerando il tuo stile che punta molto all'introspezione, avrei dovuto aspettarmelo. Sei brillantemente riuscita a dar voce a tutti i silenzi dell'opera originale. E questo è un fatto che ne arricchisce e, perchè no, completa la già bellissima trama. |
Tristissimo. Che dire? Mi è piaciuta la variazione che hai introdotto rispetto all'anime e che ha reso il tuo racconto più simile al manga. Mi riferisco all'incontro amoroso fra Oscar e André. Per il resto, tristezza che permea ogni riga, ogni parola, ogni espressione. Ma cosa potrebbe succedere in un quadro molto più simile all'Inferno di Dante piuttosto che alla realtà storica, sebbene sia fedele ad essa? L'onirica immagine iniziale dell'auriga che sprofonda nelle fiamme del terrore, effettivamente rende molto bene l'idea di quello che succederà dopo il 14 luglio. E serve egregiamente ad introdurre il resto del capitolo. |
Ho incominciato a leggere questa storia, ma non ero sicura di riuscire a continuare. Hai uno stile veramente singolare; sicuramente scrivi molto bene, ma ci si deve abituare. I toni che usi rendono egregiamente i pensieri di chi li crea. La vita di Oscar e di André, il periodo in cui vivono non sono di certo ricchi di felicità spiccia. Qui bisogna guadagnare ogni momento allegro perchè pare che tutto sia volto a rendere difficile la vita e gli attimi di ognuno. Le tue descrizioni mi rimandano proprio a questo. Le scene, le emozioni e le persone sono sempre dipinte con una pennellata gotica che rende la felicità finalmente guadagnata ancora più luminosa. I colori scuri e a volte decisamente cupi delle scene, evidenziano lo sfavillio dei momenti di armoiosa intesa dei personaggi. Per questo mi è piacuta oltremodo la scena dei nostri due amatissimi che ballano in mezzo al buio della formalità. Finalmente hai anche dato una voce alla madre di Oscar e un cenno di amorevolezza a suo padre. Decisamente non guasta! |
Ancora mi chiedo com'è possibile che questa storia mi sia sfuggita fino ad ora. Bravissima, non c'è che dire! Talento e perfezione fanno sicuramente parte del tuo scrivere. Nei due sposi usciti dalla chiesa c'è la loro essenza. Come non pensare a quelle parole che Oscar pronuncia ad André in punto di morte? La piccola chiesa, Arras...niente potrà più realizzarsi ma Lei gli racconta quel desiderio, quel sogno quasi fosse una favola, per rassicurarlo e per rassicurarsi a sua volta...forse Lui non sentii neanche quelle parole. E quei due bambini? Si punzecchiano, non conoscono ancora l'amore ma quel fiore messo nei capelli di Oscar è il preludio a tutti i gesti d'amore, attenzione e passione che il nostro meraviglioso André rivolgerà alla sua Oscar per tutta la vita. Cara Marig, grazie per l'emozione che mi hai regalato. So già che poi ci sei tornata tra noi, qui, nel fandom di questi eterni innamorati. Mi raccomando, non farci mai mancare la tua bravura. |
Eccolo il Generalissimo! Ora lo riconosco. È proprio lui, descritto alla perfezione. Struggente la lettera che la figlia gli lascia e il suo contenuto non si può commentare perché basta una parola...perfetto. Ed è difficile parlare della perfezione, perché si rischia di essere banali, quindi...solo..BRAVISSIMA. |
"finalmente tutto si aggiusterà", "...gli occhi di una vita...": continua la tua poesia. Ho sempre pensato che quel mettersi al comando dei cannoni, quel fuoco di battaglia che Lei bruciava dentro, in quel momento fosse in realtà spinto dalla voglia di incontrare la morte, di concedersi ad essa, l'unica che l'avrebbe ricongiunta ad Andrè. Una vita insieme, nel bene e nel male, nelle gioie e nei dolori, nei sorrisi e nelle lacrime (che adesso scendono anche sul mio volto). Binomio che non poteva che perpetuarsi all'infinito. Grazie per l'emozione |
Quando leggo le storie di questo fandom, e si arriva al momento cruciale, dentro me c'è sempre la speranza che il finale sia stato rivisitato, per continuare a sognare, anche se so che il finale originale è veramente l'unico, struggente, possibile, e tu anche in questo capitolo non ti sei smentita. Brava, attenta, sensibile, hai descritto Andrè negl'ultimi attimi in modo meraviglioso, come meraviglioso ho trovato quell'abbraccio che Oscar da al padre prima di andare via. Credo però, che il Generalissimo difficilmente avrebbe avuto la reazione che hai descritto, troppo pacata riguardo all'atto di Oscar. A proposito...avevo dimenticato di scriverti come anche i titoli dei capitoli sono splendidi...poetici...quello del primo capitolo è meraviglioso: "Lui...ladro dei tuoi sorrisi, ladro del mio azzurro" e sempre mi stupisco del potere devastante che hanno nel cuore il pronunciare aggetti possessivi. "il mio azzurro": tanto agognato e poi sparito in un battere di ciglia...che tristezza. |
|
Semplice meraviglia! È questo il primo capitolo di questa storia, che ha tutte le caratteristiche per affascinarmi. La "particolarità" del linguaggio e dello stile usato, la differenziano subito dalle altre storie pubblicate in questo fandom e devo dire che a te vanno tutto i miei complimenti per la tua indiscutibile bravura. Ci presenti un André sconfortato dal tempo che passa senza l'amore di oscar, un André che si arrovella per la presenza di Fersen e per quella complicità che intravede tra i due. Non ti nascondo che all'inizio Fersen mi ha dato sui nervi, dipinto come colui che non sbaglia mai (neanche un tiro, uno solo) troppo mister...ops...monsieur perfezione. E poi arriva quel confronto di sentimenti tra i due. Non ti nascondo che ho fatto un balzo quando ho letto "io e lui siamo uguali" perché mi ha ricordato qualcosa... scritto da me... ma io non sono di certo brava come te. E ancora il ballo...e lui li a confortarla, come sempre. Hai dato realmente voce ai sentimenti di André, ai suoi pensieri, alle paure e ai sogni più reconditi. Indubbiamente solo complimenti per te, perché te li meriti tutti. Bravissima. |
Buongiornoooo!!! Ahahah.. chi non muore , si rivede! |