Recensioni per
The show must go... all over the place... or something.
di breaking free

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/04/14, ore 14:59
Cap. 8:

Si pensa sempre che la donna sia debole perché piange.
In questo caso, sono due uomini che piangono, ma non sono deboli: sono solo addolorati, afflitti, incapaci di comprendere il motivo per cui il loro quaterback sia partito per un viaggio di sola andata.
Tra di loro c'era cameratismo, un'amicizia pura che legava le loro anime.
Belle parole, veramente.

Recensore Veterano
21/04/14, ore 14:55
Cap. 7:

Penso che Kurt sia in parte morto dopo la notizia del decesso del fratello.
È da ammirare la forza con cui si alzato dal letto, abbia indossato la felpa appartenuta a Finn e sia andato a scuola: non è facile, non lo è per nessuno.
La figura di Finn è stata cruciale per Kurt, per la sua crescita; l'uomo che è oggi lo deve certamente al rapporto che aveva con Finn.

Recensore Veterano
21/04/14, ore 14:51
Cap. 6:

Triste, profondamente triste quanto vero.
La morte di un amico sconvolge le vite e le esistenze di tutti.
È una grande ingiustizia dover seppellire un amico, un compagno.
Terribile, ma al tempo stesso dolce, perché Kurt si fa forza per stare col proprio ragazzo nonostante la morte del fratello.

Recensore Veterano
21/04/14, ore 14:47
Cap. 5:

L'omaggio di Mercedes è stato uno dei più belli della puntata The quaterback.
Dietro quella sua voce potente e calda si è sempre rifugiata un'amica dal cuore d'oro.
L'ultima frase che hai scritto mi è piaciuta un sacco, nonostante la situazione per cui è stata digitata: è carica di consapevolezza e terrore allo stesso tempo e solo Mercedes avrebbe potuto pensarla.

Recensore Veterano
21/04/14, ore 14:43
Cap. 4:

La scomparsa prematura di Finn ha reso le cose più complesse al glee club, ma non avrei mai pensato che Mike Chang potesse diventare un personaggio così importante, dopo aver letto questo tuo capitolo.
Quest'amicizia che descrivi sembra talmente forte da poter sconfiggere persino la morte; eppure Finn Hudson non c'è più e nessuno sa perché.

Recensore Veterano
21/04/14, ore 14:40
Cap. 3:

Percepisco tanta "profondità" in così poche righe. Mi sento d'accordo con te per ogni parola che scrivi.
Come fai a scrivere così?
È un momento triste, difficile, ma lo rendi semplice, perché sei in grado di manifestare il dolore in tutte le sue sfumature.
Poi all'inizio di ogni capitolo c'è un'immagine che rende il testo ancor più veritiero, più forte.
Gran bel lavoro!

Recensore Veterano
21/04/14, ore 14:37
Cap. 2:

Artie non è mai stato uno dei miei personaggi preferiti, ma questa tua descrizione mi aiuta a rivalutarlo: tutti i ragazzi delle nuove direzioni erano nel Glee club perché avevano bisogno di essere accettati, di sentirsi parte di qualcosa; Finn è riuscito a distogliere Artie dal proprio orgoglio ed è diventato suo amico, facendo diventare quelle giornate liceali migliori, rendendole accettabili, ok.
"Ma nulla era okay, perché Artie perse tutte le lezioni quel giorno, aspettando che Finn arrivasse per tirarlo su e per dargli una pacca sulla spalla, per aiutarlo, per esserci.
Ma Finn, quel giorno, non venne."

Recensore Veterano
21/04/14, ore 14:32
Cap. 1:

Trovo molto umile che Santana abbia deciso di tornare da sua nonna, nonostante tutto quello che le è capitato.
Dietro quella maschera di ghiaccio si è sempre nascosta una ragazza fragile e sicuramente la morte di Finn l'ha scossa.
Scrivi veramente bene, complimenti!