Leggere il primo capitolo di questa "storia" è stato come versarmi dell’ acido cloridrico negli occhi: doloroso ed assolutamente inutile.
Non mi piace fare la stronza guastafeste – ah, ma che dico, io adoro farlo -, tuttavia mi trovo davvero obbligata a farti notare, tesoro, che questa fanfiction è una delle poche cose che è riuscita a disgustarmi più dell’ ultimo film di Twilight. Ma almeno il copione di quel film non sembrava scritto da un Cercopiteco addestrato da un clown affetto da demenza senile a battere le sue tozze dita sulla tastiera semidistrutta di un computer a ritmo di Zumba.
Partiamo dal fatto che questa… cosa non è nemmeno lontanamente definibile storia. Lo stile, il lessico, la grammatica, la punteggiatura, la sintassi, persino la trama, se così si può definire, mi fanno venire voglia di strapparmi i capelli per la disperazione.
Spero davvero che quell’ 89 nel tuo nickname non sia il tuo anno di nascita, altrimenti posso tranquillamente gettare la poca fede nella razza umana che mi era rimasta giù per lo scarico del WC. Mi viene davvero da chiedermi se tu abbia mai visto un libro vero, o se sei una di quelle intelligentissime [citazione necessaria] persone che comprano solo giornaletti di moda limitandosi poi ad osservare le immagini con sguardo perso, ma a giudicare dalle magnifiche ed illuminanti [citazione necessaria] descrizioni degli abiti della tua simpaticissima [citazione necessaria] protagonista non direi proprio.
Ah, già che siamo entrati nel discorso, mi piacerebbe davvero spendere quattro parole per parlare di quella gran simpaticona di Jessy.
Il mio più grande desiderio in questo momento è di vederla agonizzare a terra, magari per farla investire da una mietitrebbiatrice. E sarebbe davvero il massimo sei poi un delizioso San Bernardo completasse questa meravigliosa opera urinando sui suoi resti.
Sei riuscita in un solo capitolo a farmi odiare questo personaggio più di quando Stephenie Meyer è riuscita a farmi detestare Bella Swan in quattro libri e cinque film. Complimenti vivissimi, davvero.
Ma, tornando a Jessy... anzi, a Mary Sue....
Lascia che Wikipedia ti spieghi ciò che essere una Mary Sue comporta, siccome il tuo piccolo e monocellulare cervellino in cui l’unico neurone rimasto è morto di solitudine tanto, tanto, tanto tempo fa non sarebbe capace di formulare l’azione GOOGLE + WIKIPEDIA + MARY SUE.
" Mary Sue, a volte abbreviato in Sue, è un termine peggiorativo adoperato per descrivere un personaggio immaginario, in genere femminile (per i personaggi maschili solitamente si adopera Gary Stu o Marty Stu), che si attiene alla maggior parte dei cliché letterari più comuni, ritratto con una idealizzazione eccessiva, privo di difetti considerevoli e soprattutto che ha la funzione di realizzare e autocompiacere i desideri dell'autore.
(…)
Nella maggior parte dei casi, "Mary Sue" è un personaggio monodimensionale, poco sviluppato, troppo potente e troppo perfetto per risultare simpatico ai lettori.
Il termine si può associare anche a:
- personaggi con caratteristiche particolarmente innaturali. Tra queste le più comuni sono occhi e capelli di colori inesistenti, poteri magici o abilità sovrumane (quando in contesto, poteri e abilità superiori a qualsiasi altro personaggio), oggetti o animali non realistici e/o un passato incredibilmente tragico.
- personaggi dotati di fortuna incredibile, molto al di sopra di ogni realistica possibilità. Questa caratteristica si nota soprattutto nei plot romantici (Mary Sue alla fine riesce a trovare il suo uomo) e avventurosi (Mary Sue sa sempre cosa fare e vince ogni combattimento) e per quanto riguarda la popolarità (le persone "giuste" saranno sempre intorno a lei). Questo non riguarda coloro che dopo grandi fatiche "vivranno felici e contenti", ma proprio coloro che non affrontano nessun pericolo o quasi.
- personaggi oggetto di ovvio favoritismo da parte dell'autore, che fornisce loro un ruolo molto preminente (tipico di una Mary Sue è il rubare continuamente la scena ai protagonisti "ufficiali", "canonici") e ne sottolinea ripetutamente i meriti, per bocca del narratore o degli altri personaggi della storia. "
Come direbbe il saggio Adam Kadmon: "coincidenze? Io non credo."
La tua Jessy infatti, stando alla stessa introduzione della storia: " ha tutto dalla vita,macchine,amici,soldi,ragazzi che le fanno la corte a volontà,gnitori buoni e permissivi,alle volte anche troppo. ma in un preciso istante della sua vita,Jessy si accorse che a 19,non aveva mai incontrato l'amore,l'amore quello vero,quello che ti prende tutta te stessa,l'amore che fino a questo momento, provava solo per il suo caro e tenero nonno.
Mirko 20 anni,il ragazzo più bello di questo mondo,forte e macio fuori ma dolce e sensibile dentro...cos'hanno in rcomune Jessy e Mirko?sarà amore?sarà odio?lo scopriremo solo leggendo...
"la perendo e la sbatto al muro,dio se non mi piace il suo profumo!inizio con lasciare dei baci poco casti su tutto il collo, lo lecco,lo mordo,e alla fine compare una macchia violacea.non resisto piú,la devo fare mia!"
Ho chiuso un occhio – facciamo anche due. – su diverse cose.
- la totale mancanza di spazio tra TUTTE le virgole e le parole a loro successive,
- quel ‘’gnitori’’ e quel ‘’rcomune’’ che mi hanno illuminato la giornata di speranza,
il fatto che Jessy e Mirko abbiano rispettivamente 19 e 20 anni ma frequentino entrambi ancora il liceo – senza che tu abbia accennato ad eventuali bocciature. Ma ok. –,
- questa frase: ‘’non aveva mai incontrato l'amore,l'amore quello vero,quello che ti prende tutta te stessa,l'amore che fino a questo momento, provava solo per il suo caro e tenero nonno.’’
Ahem… dovresti rielaborare questa frase, altrimenti la gente potrebbe fraintendere. ( COFFCOFF-incesto-COFFCOFF),
- il fatto che tu abbia scritto MACIO,
- il nome del protagonista maschile. Mirko? Davvero?!
- QUESTA FRASE: "la perendo e la sbatto al muro,dio se non mi piace il suo profumo!inizio con lasciare dei baci poco casti su tutto il collo, lo lecco,lo mordo,e alla fine compare una macchia violacea.non resisto piú,la devo fare mia!’’
Dio. Mio. Si tratta dell’ introduzione della tua storia, non del trailer di "50 sfumature di Grigio." Un po’ di decenza – e di buon gusto -, per favore.
Ma torna a prestare attenzione alla parte che ho sottolineato, quella iniziale, per favore.
Se questo non è essere una Mary Sue allora scusami davvero, a quanto pare Wikipedia si è sbagliata. Non intendevo insultare la divina perfezione della tua protagonista. Imploro il tuo perdono, o mia regina della POCA CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI.
Spero che in questo momento tu non sia in lacrime in qualche angolino della tua stanza, perché mi rimane ancora molta stronzaggine da distribuire equamente su EFP e oggi la tua storia si è presentata ai miei occhi come una magnifica opportunità per sfuggire alla noia quotidiana e all’afa insopportabile della città. Ma sia chiaro, non mi sto accanendo contro di te. Mi sto accanendo contro ciò che hai scritto.
Senza offesa ma anche i temi scolastici che scrivevo io a otto anni sulle fatine e i draghi erano più grammaticamente corretti di questa cosa.
Ora vado, altrimenti rischio di cadere nel profondo abisso della logorrea.
Detto ciò… ti prego, fai un favore a te stessa, ad EFP e a tutto il mondo: riscrivi questa storia in modo decente, caratterizzando i personaggi e con un dizionario a portata di mano. Non ho il coraggio di leggere il secondo capitolo o quelli seguenti perché ho uno stomaco fragile ed una pazienza ancor più delicata.
E se proprio non ce la fai a riscriverla, cancellala.
L’umanità ti ringrazia in anticipo.
Odeadre |
