L'ho voluta leggere due volte per cercare di capire quale fosse quest'elemento che ti faceva pensare male di questa drabble, non l'ho trovato. Io l'ho letteralmente amata. Sono un po' di parte perché amo il personaggio di Kakashi e tu hai reso quella parte vulnerabile del suo carattere che a volte si tende a dimenticare.
L'innocenza non è un tratto distintivo di un ninja, ma Kakashi, nonostante cerchi di sopprimerla, mantiene nella sua anima quel briciolo di purezza legata al ricordo del padre. Oh almeno la vedo così, la tua storia ha solo amplificato i miei pensieri.

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Nonostante tu abbia deciso di scrivere questa raccolta lasciando il personaggio a sorpresa, ti assicuro che il tuo potere descrittivo mi ha permesso di vedere ogni singolo istante della scena che hai narrato. Che tu ci crederai o no, avevo proprio in mente quell'esame in cui Gaara perde il controllo e Naruro si fa carico del suo odio e del suo dispiacere.
Thyandra, mi tremano le mani!

Io amo il detto "meglio tardi che mai", mi fa sentire meno in colpa per tutte le mancanze che attuo giorno dopo giorno.
Provo a discolparmi, ma proprio non ci riesco... Ormai mi conosci, attraverso le mie parole sei stata capace di capire la mia anima, beh, sappi che in questo momento è in subbuglio. La crisi di valori che mi sta scuotendo sembra essere ben più radicata del solito: volevo assolutamente fiondarmi nella lettura di qualcosa di puro e vero. Non potevi non venirmi in mente tu.

Questa challenge l'ho vista un paio di volte in giro sul fandom, ma sappi che tu sei una delle poche che mi ha toccato davvero, e solo dal primo capitolo per giunta.
Essendo un raccolta angst non potevo non trovarla perfetta in questo momento, si intona con i miei pensieri, con il mio essere e mi sento piccola in confronto alla maestosità delle immagini che trasmetti con così poche parole.
Passo avanti prima di rasentare il ridicolo.

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Heyla!
Ci lasci proprio con il massimo dell'angst u.u
Stavolta è stato difficile per tutta il capitolo finale capire chi era il personaggio principale, insomma proprio la ciliegina sulla torta, e che torta XD
Spero di rileggere presto qualcos'altro di tuo, nella speranza ti faccio i miei complimenti per questa long.
Alla prossima!
Un saluto da Federica :)

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Non ci posso credere! E' finita, era l'ultimo capitolo, l'ultimo prompt... Avrei dovuto sapere che sarebbe giunto anche questo momento, ma non si è mai pronti per certe cose, ecco. Dovrei ricordarmi quel proverbio (giapponese, tra l'altro - e che sicuramente conoscerai in lingua, tu ;)) che recita: "incontrarsi è l'inizio del separarsi" :'(
Il modo in cui hai chiuso la raccolta è superlativo (altro che "flop gigantesco"! Come puoi anche solo pensarlo?). Hai trattato di un momento così toccante! Anche i precedenti nove capitoletti hanno fatto altrettanto, ma vuoi un po' la tristezza generale dell'essere giunti al decimo episodio di Hearts burst into fire, vuoi un po' il fatto che gli orfani di Amegakure sono personaggi che adoro, questo sogno infranto mi ha davvero spezzato il cuore. Nella maniera più meravigliosa possibile, ovviamente - tu lo sai.
Nagato è veramente un personaggio difficile, i cui pensieri sono parecchi criptici, tanto che se non avesse i capelli rossi e quel cognome si penserebbe quasi possa essere un Uchiha XD E' un altro ragazzo che ha conosciuto atroci dolori e, a suo modo, ha cercato di porvi rimedio: li ha abbracciati e ha deciso di renderli noti a tutti, attraverso le sue vie.
Un personaggio geniale, così "contorto" e di difficile lettura, filosofico e, allo stesso tempo, anche immediato, che mi ha fatto apprezzare - una volta di più - il talento di Kishimoto. (Non sarò mai pronta a separarmi da questo manga, sigh! Il dieci novembre sarà un giorno così buio! :'()
Ecco, tu l'hai ritratto nel momento in cui la sua vita è cambiata di colpo (per l'ennesima volta!). Con la morte di Yahiko, il mondo gli è letteralmente franato addosso, tutto ciò che restava della speranza, in lui, è scomparso, e al suo posto è sorto quell'ideale di dolore e distruzione che abbiamo potuto conoscere anche noi, nel manga.
Mi è piaciuto tanto come hai reso la scena: il ricorso all'immagine del sangue, ad esempio, la rende d'impatto, quasi teatrale, e il tutto in poche righe. Per intenderci, tu sei restata nel limite delle parole ammesso dalle drabble, ma la scena è ancora in atto, nella mia mente. Mi spiego malissimo, lo so, ma sei stata bravissima, ecco tutto ;)
La raccolta merita un posto d'onore tra le preferite, senza dubbio! *-* Grazie mille a te per aver partecipato e aver dato vita a un altro capolavoro!
Spero di poter leggere presto la sua sorella "shingekiana", a questo punto ;)
Un bacione e complimenti, di nuovo ♥

Ophelia

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Carissima thyandra, tu non immagini quanto io sia felice di leggere su uno dei personaggi che più preferisco di tutto il manga, nonostante la tristezza che mi assale al pensiero che questa è l'ultima drabble della raccolta. La vita va avanti, io su EFP tornerò a leggere, come già faccio, le tue drabble e tu scriverai altre cose strepitose che mi lasceranno senza pavimento sotto i piedi. -Sì, sì ho deciso tutto io tu non preoccuparti di dover scrivere come preferisci o a seconda delle tue possibilità-
Non mi uccidere dopo il commento a parte, sono una povera lettrice affranta, la fine delle raccolte o delle fiction in generale non è mai un bel momento per me.
Inutile dire che la morte di Yahiko è stato uno dei momenti più drammatici della storia e che ha segnato indelebilmente questo personaggio e le sue scelte. L'ho sempre vista come una morte che acceca, dato che nel sentire il peso del corpo del suo compagno contro le sue spalle scatena poi Nagato, incoronandolo con la follia che spesso gli viene attribuita. Credo che questa idea di Nagato/Pain sia terribilmente errata e superficiale. Lo so, sto andando fuori tema, ma io credo chi non sia in grado di capire il dolore non dovrebbe sparare giudizi.
Ad ogni modo, tornando alla tua fiction che tu sai io ADORO, mi piace molto il senso di reclusione, di imprigionamento. Nagato viene risucchiato e rinchiuso, sembra quasi che poi la luce lo abbandoni e i suoi capelli perdano colore e diventano bianchi. La totale presenza di luce, non è ironico?
E il sangue lo macchia, il colore dei suoi capelli rimane tra le sue mani e si ricorda di essere morto quel giorno. Straordinario.
Ti superi ogni volta, thyandra.
Le tue drabble sono qualcosa di tangibile e indescrivibile a parole. Sono vicine, dentro il lettore e allo stesso tempo sembrano irraggiungibili, in senso positivo ovviamente.
Bravissima, davvero, hai scritto una raccolta davvero entusiasmante e viva ad ogni singolo step. Complimenti, sei una scrittrice con i fiocchi!
Un abbraccio,
una fan accanita.

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Un'immagine molto suggestiva, quella dei due orologi: due ritmi diversi, due tempi che non riescono ad andare di pari passo, ma che si rincorrono - frenetici e dissonanti. Il tempo dell'infanzia e dell'innocenza stride con il tempo della guerra e della morte, eppure Sasori ha dovuto abbracciarli entrambi, sebbene tale discrepanza provochi crepe fin nel suo cuore.
Che splendida drabble hai costruito, partendo da un prompt che sarebbe potuto essere davvero banale, ma tu che hai saputo gestire al meglio (come al solito)!
Ammetto di aver pensato al personaggio di Gaara, mentre leggevo il tuo lavoro, non so per delle mie fisse personali su di lui (riesco a vederlo anche dove non c'è xD), o se davvero esiste qualche collegamento velato tra i due - nella tua storia e non. Entrambi presentano molteplici sfaccettature, rappresentando così un "odi et amo" continuo per la fanwriter sempre alla ricerca della perfezione, quando si tratta dell'IC dei personaggi - e tu ne sei uno splendido esempio. Entrambi offrono una molteplicità variegata di momenti su cui potersi soffermare e ti sono grata di aver scelto di trattare un argomento tanto delicato e intimo, con il tatto e l'eleganza che ti sono propri.
Davvero, ho scelto proprio la storia giusta per riavvicinarmi alla croce-delizia continua che è EFP e te ne sono riconoscente: sono autrici come te, storie come le tue, a farmi ritornare la voglia di scrivere e leggere in questo sito. 
I miei complimenti oggi vanno tutti all'anima preziosa capace di scrivere perle come questa, in grado d'influenzare così tanto una lettrice e pseudo-autrice sfiduciata come quella che ora ha le mani tremanti, mentre cerca di buttar giù una recensione decente.
Ci si becca al prossimo prompt!
Un bacione,

Ayumu

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Ciao, carissima!
Oddio, quando ho letto "nove" mi è venuto un magone - un altro! Non posso credere che la raccolta sia davvero in dirittura d'arrivo. Dieci prompt sono pochi quando la fiction che segui è così intensa; non va bene: ne proporremo di più, la prossima volta ahahah (anche se questa può essere un'arma a doppio taglio, immagino, soprattutto quando io mi incarto sul primo capitolo per mesi xD).
Va bene, ti risparmio i piagnucolii, ma sappi che ti travolgeranno puntualmente al prossimo capitolo (è inevitabile!).
Che dire? Io non ho più parole per te, davvero! Sai già che sei brava, e pure che sei geniale, ma non mi vengono in mente altre parole! Insomma, riesci sempre a toccare le corde dell'anima dei tuoi lettori e ogni volta sei comunque in grado di farlo in modo diverso, stabilendo una connessione tra umani-storie-personaggi che è rimarchevole, davvero intensa! E poi, pensa che lo fai con la rapidità di una coltellata in pieno petto: 108 parole - due in meno del limite massimo.
L'originalità, oltre alla bellezza della forma, è un tuo vanto assoluto, lasciatelo ripetere: con "boccata di fumo", nel contesto narutiano, io avrei subito pensato ad Asuma - al massimo Shikamaru, forse -, ma Kurenai! Kurenai è un lampo di luce (ferma, Ophelia: qui c'è fumo, non luce)... è la lampadina, è la trovata assolutamente inattesa, ma perfetta!
Questa donna è raramente presa in considerazione, nelle fiction (conto sulle dita di una mano le volte in cui l'ho trovata in qualche storia) e non capisco perché! Meriterebbe spazio, perché il dolore che ha subìto e la gravidanza vissuta luttuosamente sono delle tematiche su cui si potrebbe spendere qualche parola in più, nel fandom, perciò sono davvero felice che tu - come alcune altre autrici che stimo - abbia deciso di presentarcela! Stai davvero mantenendo fede al tuo proposito di occuparti di personaggi "marginali", e lo stai facendo in maniera impeccabile! Si avverte proprio tutto il dolore di una donna che vuole mostrarsi forte davanti agli occhi del figlioletto (che si chiama come il padre, giustamente - e un brivido mi percorre la schiena!), non intende fargli mancare nulla, nemmeno un sorriso, ma che nei momenti in cui il pensiero vola irrimediabilmente all'Asuma "originario" (quello da cui, appunto, ha "avuto origine" il bambino), si sente sola, incompleta, forse anche leggermente inadeguata nel ruolo di genitrice, e cerca conforto in quell'abitudine che era propria del suo uomo. In qualche modo, da quel male che è il tabagismo (anch'io lo condanno, in realtà), lei riesce quasi a trarne un bene.
Splendido spaccato di un dolore quotidiano e verosimile, davvero! *-* Ancora una volta, complimenti, thy!
Un bacione, ❤

Ophelia

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Ciao :)
Ho impiegato un po' di tempo, ma alla fine ce l'ho fatta ad arrivare! Che bellezza!
Riuscirai sempre a fregarmi, sai?
Ormai ho perso la capacità d'analisi, riesci a trasportarmi con le tue parole facendomi credere di essere approdata alla riva più vicina, invece sono ben lontana dal porto.
Non mi sarei aspettata Kurenai, ho pensato subito al caro Asuma e per assurdo a Shikamaru e non chiedermi il motivo, a Kakashi (la follia del sabato).
Ancora una volta hai fatto scacco matto. Complimenti!
Le tue drabble racchiudono sempre un pochino di amarezza o un briciolo di speranza, con ogni probabilità mi sbaglio, ma quando le leggo colgo sempre un piccolo punto che ricorda al lettore che oltre alle parole e ai sentimenti espressi nel componimento fuori c'è altro, dentro quella limitatezza di caratteri c'è un intero mondo da scoprire nelle sue sconfinate sfumature.
Oltre ad apprezzare il personaggio trattato, mi piace molto l'idea di fondo. Il rappresentare una madre che pur di non cedere alle proprie debolezza davanti al figlio lascia che la gola le bruci, rischiando di appiccare un incendio al proprio cuore continuando a trattenere il respiro, il fumo e le lacrime perché penso una donna senta l'onere di farsi portavoce della forza della creatura a cui ha dato vita, sentendosi autorizzata a mostrargli solo lacrime di gioia, di tanto in tanto.
Da femminista questa idea di vedere una madre, che in questo caso riveste anche il ruolo del padre, solida come una roccia per la persona che ama di più al mondo mentre il suo organismo collassa, mi ispira molto e mi porta a nutrire maggiore rispetto verso il sesso femminile e tutte quelle mamme che hanno dovuto ingoiare le lacrime di nascosto.
Bravissima!!!
Un bacio,

nackt

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Heylà !
Sono rimasta convinta fino all' ultima riga che a parlare fosse Asuma e invece mi ritrovo Kurenai... Oramai ci sono abituata a questo genere di sorprese XD
Pensandoci bene il prompt è proprio vero si addice più a Kurenai, l'hai reso più originale visto che di solito si sarebbe collocato con Asuma.
Complimenti!
Alla prossima!
Un saluto da Federica :)

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Sto per piangere T.T questa scena è sempre tremenda... Ricordo che quando l'ho vista per la prima volta (ai tempi seguivo solo l'anime) ho pianto come una disperata per diversi minuti. All'inizio pensavo parlassi di Tsunade, quando vede Dan morire fra le sue braccia, poi verso la metà ho compreso che stessi parlando di Kushina...
...Muoio. Le braccia vuote, il tempo che non le basta... Hai descritto benissimo la scena, però mi hai uccisa T.T
A presto, continua così!
Celeste

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Ciao, thyandra!
Come recitava lo stemma della Loescher stampato sul mio vocabolario di latino, e bello doppo il morire, vivere anchora.
Ecco, credo che questa frase possa legarsi sia al mio ritorno dopo una settimana in cui mi sono sentita tanto presa dagli eventi da non riuscire a passare molto tempo qui, sia alla tua drabble, perché hai dato voce a una donna scomparsa troppo prematuramente, riportandocela indietro, alla vita.
Non mi capita spesso d'imbattermi in fiction che sviluppano il punto di vista di Kushina, ma ultimamente sono un po' più fortunata e, nel giro di un mese, la tua è comunque la seconda che mi presenta la Uzumaki, quindi sono veramente felice di questa coincidenza :)
Anche lei è una donna che ammiro per il suo sacrificio: in un manga angst, ricco di personaggi che sono morti per il bene di altri, credo che la sua fine sia stata una delle più tristi di tutte, perché non ha potuto stringere fra le braccia il proprio bambino che per pochi attimi. Chissà quante altre cose avrebbe voluto dirgli, sia prima di andarsene, sia nel momento in cui l'ha rincontrato in quella "dimensione" alternativa, grazie a Kurama. E chissà quanto sarebbe valso oro quel "Ti voglio bene", se pronunciato da una vocina incerta e tenerissima (non che non sia valso altrettanto, quello del Naruto adolescente, ma una mamma non può che sognare anche certe cose, immagino :)).
Ancora una volta, hai reso al meglio un prompt fornito *-* Ci sarebbero stati infiniti modi per contestualizzarlo (alcuni veramente facili, soprattutto per una sacerdotessa degli Uchiha ;)), ma con thyandra il banale è bandito, è l'ultima cosa che ci si potrebbe aspettare. Quindi, i complimenti, oltre che per la drabble in sé, vanno alla tua idea, davvero!
Peccato che questi prompt siano stati solo dieci per categoria: noto con tristezza che siamo già all'ottavo, accidenti :( Vabbè, troverai sicuramente il modo giusto per consolarmi, lo so ;)
Un bacione ❤

Ophelia

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Heylà !
Maremma con tutto questo angst rischiamo di cadere in depressione XD
Ma proprio non ce la faccio a non leggere u.u
Passando alle cose serie : Kushina l'hai interpretata molto bene, sebbene in 100 parole.
Mi piace un mondo come è fatta l'introduzione che fino all'ultimo non si capisce il personaggio!
Alla prossima !
Un saluto da Federica :)

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Ooooh *o*
Tu non ci crederai, ma io stavo pensando a questo triangolo da un casino di tempo! *O*
Chi meglio di te poteva esaudire il mio desiderio? *Nessuno grida il coro*
Sai il nostro caro Pervy Sage mi ha sempre fatto tenerezza, dietro il suo fare libertino il suo amore per Tsunade era bel visibile. La falsa freddezza del quinto Hokage invece mi ha fatto storcere il naso, non ho mai capito il motivo per cui lo ha sempre trattato male (perché non si può dire il contrario e in questo si può capire bene uno dei motivi per cui la strega dai capelli rosa è sua alleva).
Ammiro Jiraiya per la forza che ha dimostrato nel corso degli anni, nonostante la sua passione per le donne non ha mai messo da parte i sentimenti che con il tempo ha sviluppato nei confronti dell'ex compagna di squadra. Non si può non stimare un uomo del genere...
Da donna dovrei capire Tsunade e forse giustificarla, ma non è così, Non riesco a vederla come un uccellino ferito, certo è un personaggio che serba un profondo dolore e capita che i ricordi le tornino alla mente ferendola di nuovo, ma io credo che una parte di lei non voglia crescere non solo per Dan, per il quale sicuramente nutrirà qualcosa per il resto della vita, penso sia anche una scelta sua, dettata dalla grande insicurezza che nasconde tra notti passate a giocare e a bere e pomeriggi di solitudine.  Naturalmente la mia è solo un'opinione.
Sono fleice tu abbia trattato il rapporto tra i due, sarebbe stato bello vedere qualcosa di decisivo tra i due ed è un peccato che non possano incontrarsi di nuovo di persona. Tsunade rimpiangerà i suoi errori (prego tanto che anche Sakura faccia la stessa fine *-* okay chiudo la parentesi sadica)
I miei complimenti, mi hai lasciata di nuovo in sospeso! *-*
Grazie per darmi così tanti spunti su cui lavorare e fantasticare nei momenti meno opportuni!
Un abbraccio,

nackt

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Ciao!
Eccomi di nuovo qui! Io adoro questi due, sono fantastici, anche con tutte le loro seghe mentali. Concordo pienamente con te sul fatto che Tsunade provasse qualcosa di più di una semplice amicizia per Jiraiya (tutte le volte devo controllare come si scrive .-. sono tarda), ma che avesse amato a tal punto Dan da non riuscire ad andare avanti. Non voleva "dimenticarlo", anche perché in fondo è diventata Hokage solo per realizzare il sogno di lui. Non poteva esistere altro tra i due sennin e forse alla fine è meglio così... Ti immagini quel vecchio eremita porcello alle prese con una donna seria? xD
A parte questo, a mio parere sei riuscita a concentrare benissimo tutti questi sentimenti e pensieri in 110 parole. I miei complimenti, non so se io ci sarei riuscita! Inoltre è scritta molto bene :)
Un abbraccio!
Celeste

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