Recensioni per
Katekyo Hitman Reborn! Kiri no Gemini - Zero Arc
di Kiri94

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 46
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/05/15, ore 01:59

Buonasera!
Io sono assolutamente curiosa di sapere in che modo terminerai questa Arc, che fin'ora si è rivelata ricca di sorprese e colpi di scena.
Questo lo potrei anche dire alla fine, ma non importa; questa è l'Arc che più ho apprezzato per un'infinità di motivi, ma sicuramente quello che più mi ha portato ad apprezzarla è stata la crescita che i personaggi hanno subito.
Dettata dagli avvenimenti che gli hanno visti come protagonisti, hanno subito una crescita repentina ed irreversibile che a poco a poco gli ha fatti maturare; hanno più o meno tutti perso alcune caratteristiche da "bambini".
Direi che sono degli adulti ancora incatenati in corpi da adolescenti.
Se mi metto ad elencare anche tutti gli altri motivi che mi hanno fatto apprezzare questa Arc non la finisco più, per cui lascio stare.
Bene, dopo questa parentesi, direi che posso passare alla storia; ed il primo punto da te affrontato è proprio uno di quelli che più aspettavo e che più mi incuriosivano, mentre sull'argomento Mirai tornerò dopo, in quanto dovrò fare dei ragionamenti distinti.
È da quando si sono divisi e presentati come Rajiv e Vittorie che cerco di capire in che modo si sarebbe conclusa la loro sorte.
E questo episodio risale ad un bel po' di capitoli fa, e la mia curiosità ha raggiunto il suo limite; apro un secondo una parentesi, già che ci sono.
Effettivamente non ci avevo mai pensato, almeno fino a quando non l'ha detto Vittorie, ma loro non devono avere avuto vita facile.
Al di là della storia del liceo, che mi avevi inviato come curiosità, anche nella vita di tutti i giorni avranno avuto difficoltà a stringere legami data la loro vita piuttosto complicata; vivere con un padre folle, essere due entità in un unico corpo...
Però con la conoscenza di Kurai e tutti gli altri le cose hanno preso una piega decisamente diversa, dove la solitudine ed i pregiudizi non hanno mai avuto spazio.
Chiudo la parentesi e vado avanti, o non la finisco più davvero questa recensione; povera Yuniko, che confusione!
Devo dire che, comunque, speravo in un lieto fine e per fortuna così è stato.
Sto ancora ridendo dopo aver letto della reazione di Yuniko; prima per via di Rajiv e poi a causa di Vittorie! XD
Povera ragazza, cosa l'aspetta con quei due in due corpi finalmente separati? Anche la reazione di Mad mi incuriosisce, in effetti... vorrei sapere in che modo prenderebbe la notizia, dopo aver saputo che i suoi figli così amati, per i quali ha dato tutto, anche la propria ragione, hanno finalmente due corpi propri ed una vita sicuramente migliore della precedente.
Devo dire che i due caratteri si notano molto di più rispetto a prima, o forse semplicemente non ci avevo fatto così caso, ma diciamo che spiccano maggiormente.
Poi ti saprò dire quando li vedrò davvero, in una situazione diversa da questa, ma diciamo che per essere solo poche righe una sottile ma importante differenza si vede.
Direi che posso passare a Mirai, e dividere un secondo i vari ragionamenti che sto facendo in questo momento.
Da un lato c'è sicuramente il sollievo di vederla viva; la sua morte mi aveva colto direi più che impreparata, anche con il semi-spoiler che avevi erroneamente fatto.
Diciamo che mai avrei creduto che arrivassi al punto di far morire un tuo personaggio, però capivo anche le esigenze di trama che questa comportava; dopotutto era difficile ricreare un shock per Kurai che risultasse credibile e non forzato.
Con la morte della sorella si erano create le condizione ideali affinché lui forzasse l'Hell Gear e scatenasse così la forza necessaria per sconfiggere... no, non sconfiggere, perché lui Azrael non l'ha sconfitta; l'ha distrutta.
Sia fisicamente, tranciandola in due, sia direi mentalmente, ma questo è un altro discorso.
Con la morte di Mirai si sono create le condizioni ideali per poter anche far crescere ulteriormente Kumo, mettendola di fronte ai suoi sentimenti e alle sue fragilità.
Quindi, tutto sommato, la sua morte era stata il pretesto ideale per raggiungere alcuni obbiettivi nella trama, direi.
Diversamente, per la sua... resurrezione? Può andare come termine? Diciamo che qua entrano in conflitto diversi ragionamenti, due positivi ed uno un po' meno, ma più personale che ha meno a che vedere con la storia in sé ma è più una mia idea strettamente personale.
Comunque parto con le note positive, e poi passo dopo a quelle più neutre e personali.
La prima nota positiva, come già detto, è sicuramente il sollievo di saperla viva e più o meno in salute.
Con un cuore trapiantato e le sue illusioni ha sicuramente un buona prospettiva di vita. Dopotutto, anche se ha visto letteralmente la morte, ne è uscita vincitrice come hanno fatto Squalo e Nagi.
Altra nota, immagino che se hai deciso di riportarla in vita avrai avuto le tue esigenze di trama, le stesse che precedentemente ti avevano portato a farla morire.
L'unica cosa che non succederà a questo punto, ed è la sola nota che forse speravo di vedere in futuro e che va in contrasto con quanto detto prima, è vedere in che modo la Famiglia avrebbe imparato a convivere con la sua perdita e la sua assenza.
Mi sarebbe piaciuto vedere in che modo specialmente Kurai e Kumo avrebbero imparato ad andare avanti, insieme ma senza Mirai.
Avrei voluto vedere un Kurai che imparava a vivere senza di lei, e lo stesso posso dire di Kumo, visto che si era aperta solo e soltanto con lei, almeno all'inizio.
È solo un mio parere personale che comunque non va ad intaccare l'opinione generale del capitolo, che resta comunque più che positiva, e che si va a scontrare comunque con il sollievo di vederla viva.
Andando oltre, devo dire che vorrei vedere in che modo il rapporto fra i sopracitati ragazzi evolverà, ed in che modo lo gestiranno.
Sopratutto sono curiosa di vedere se saprai farmelo apprezzare fino in fondo, ma sono fiduciosa; in fondo come coppia mi piacevo per svariate motivazioni che già sai.
Nella seconda parte le atmosfere sono decisamente più rilassate e distese, più normali e quotidiane.
Devo dire che ci volevano; dopo gli ultimi capitoli cupi e dai toni decisamente più forti, un po' di spensieratezza ci voleva anche se c'è comunque un richiamo agli aventi precedenti.
Il legame con i due gemelli è sempre messo in evidenza, non solo in un contesto sanguinario, ma anche in uno quotidiano.
E la cosa mi piace assai!
Ora però mi lascia il dubbio Re Kiri, visto che la sua condizione non è stata approfondita, ma non credo la lascerai in sospeso, per cui aspetto.
Purtroppo sono riuscita a spoilerarmi parte della scena conclusiva facendo scendere inavvertitamente la pagina, ma poco male; l'avrei letta comunque da lì a poco.
Mi ero persa il perché, ma avevo già letto le ultime righe... mi sono un po' rovinata l'effetto sorpresa.
Comunque, direi che è una degna conclusione di quest'Arc, dove alcuni dei tanti tasselli sono andati finalmente al loro posto.
Anche Mukuro ha avuto un bel cambiamento; mai avrebbe accettato una proposta simile da ragazzino, mentre da adulto, seppur non in modo particolarmente entusiasta, ha accettato la richiesta del figlio.
Io direi che posso concludere l'ultima recensione di quest'Arc, ed aspettare che inizi quella conclusiva.
Però prima posso fare un commento idiota e che non c'entra assolutamente nulla, ma senza il quale non mi sentirei in pace con me stessa? Ok, forse sto esagerando, ma il commento lo faccio lo stesso; Xanxus si distingue sempre e comunque.
Tutti sorridenti e contenti, tranne lui, che mangia bistecche ed impreca! Non poteva essere altri che lui il Boss di Squalo!
Basta, la finisco o non come potrebbe finire questa mia parentesi fuori programma!
A presto
Marty

Recensore Veterano
16/05/15, ore 01:57

Buonasera!
Allora, almeno il titolo fa presumere che Kumo, in qualche modo, riesca a placare il demone che si sta impossessando di Kurai.
Il che avrebbe anche una sua logica, e forse con un po' di ragionamento ci sarei anche potuta arrivare che alla fine era Kumo ad intervenire... Sto perdendo un po' di intuitività da qualche tempo a questa parte...
Vabbè, proseguo o mi perdo in chiacchiere; loro due, per motivi diversi, sono quelli che hanno più sofferto della morte di Mirai, ed in un certo senso sono i soli che si possono capire nel loro reciproco dolore.
Trovo per cui assolutamente perfetto il fatto che sia lei a placare Hell Kurai.
Mi sono persa in chiacchiere alla fine, come sempre! TT^TT
Ho già tirato fuori il mio ragionamento, ma non ho ancora letto una sola del riga del testo... Rimedio, che è meglio.
Azrael sarà anche estremamente spietata e crudele, ma credo che, forse per paura o per stanchezza o come conseguenza di entrambe, non stia ragionando molto; materializzare una lancia uguale a quella che ha tolto la vita a Mirai, davanti ad Hell Kurai, non l'ho trovata una mossa molto saggia.
O forse non ha ancora capito appieno la forza del suo avversario e la sta ancora sottovalutando; Kurai ha raggiunto quello stadio proprio per colpa di quella maledetta lancia, che è la causa della morte della sorella.
Mostrargliela è come sventolare il drappo rosso davanti al toro; ed infatti non la prende proprio benissimo, tutt'altro.
Lo dimostra portandosi dietro un pezzo di Azrael...
Attualmente Hell Kurai è come se fosse diviso in due menti e quasi due corpi? Correggimi se sbaglio, ma da quel che ho capito c'è Kurai, che pensa alla sua vendetta e che vuole riportare Mirai indietro, accanto a sé e che pensa in autonomia, sebbene abbia la mente accecata dalla rabbia, dalla sete di sangue e di vendetta.
Mentre dietro di lui resta il demone che, sebbene ancora in forma eterea, fa comunque strage delle copie di create di Azrael, ed intanto alimenta la violenza e la forza di Kurai, ed acquista pian piano una propria volontà.
Più quest'ultimo acquisisce forza, più velocemente Kurai perderà controllo su di sé, sulla sua mente e sulla sua coscienza; ho capito bene?
E così anche Azrael, alla fine ha raggiunto Mirai; non credo che però fosse quello l'intento di Zero, quando aveva lasciato a Kurai l'Excalibur.
La morte di Azrael è paradossale; è proprio per mano dell'arma del suo venerato e defunto Boss che ha trovato la morte.
Che poi alla fine tutto è partito da lì; la sua furia omicida si è scatenata proprio in seguito alla morte di questo e da quella si sono evoluti poi gli eventi più importanti dell'Arc.
La morte di Mirai è sempre una conseguenza, che sua volta ha scatenato ed innescato la furia omicida di Kurai e creando l'Hell Kurai.
Con la morte di Azrael si dovrebbe concludere la scia di sangue che negli ultimi capitoli si trascina dietro ai vari personaggio, primo fra tutti a Kurai.
Tuttavia, sebbene sia rimasta abbastanza indifferente alla morte di Azrael, non posso dire d'averla odiata; all'inizio sì, ma alla fine era anch'essa una vittima.
Sia del suo passato sia d'una causa non ancora molto chiara.
Ora inizia lo scontro vero, quello dettato più dal demone che da Kurai; è quello che più incuriosisce, perché vorrei vedere come riusciranno a fermarlo in quello stato.
Andiamo con ordine, anche perché leggendo ho trovato una parte molto interessante, che però voglio analizzare con calma; per cui vado con calma o perdo i pezzi.
Prima di tutto, lo scontro di gruppo; mi piace vedere che stai sperimentando nel descrivere nuovi stili di combattimento, fin'ora evitati per i motivi che già so, ma è comunque bello leggere uno scontro sicuramente più dinamico, basato sulla forza di un gruppo piuttosto che d'un singolo.
Rende sicuramente meglio l'idea d'una Famiglia ed'una unità che si muove e ragiona come un'unica mente; hanno l'affiatamento che serve per rendere i legame che li unisce e te hai le capacità per riuscire a renderlo al meglio.
Vittiv mi preoccupa; già normalmente ha delle idee che non sono proprio quello che una persona definirebbe "normali", ma in questo contesto, specialmente dopo tutto quello che è successo e che sta succedendo, le sue idee mi preoccupano assai.
Ma per il momento accantonerò il discorso per dedicarmi invece alla parte che più interessa perché fortemente psicologica e dove si intravede un risvolto interessante.
Kumo e Marsh.
Penso che sia la prima volta che si apre davvero con qualcuno che non sia Mirai; ad una sconosciuta oltretutto.
Una sconosciuta con la quale però ha condiviso e sta condividendo tutt'ora la perdita delle due persone che più ama; Mirai ed a questo punto direi che si può dire anche Kurai, perché sebbene ci siano volute quasi tre Arc per poterlo confermare, direi che il suo non è solo un sentimento d'amicizia.
Ad ogni modo, Mirai è morta, mentre Kurai non è più lui e nemmeno si sa se tornerà normale.
Ha condiviso più dolore con quella ragazzina conosciuta da poco, che con tutta la Famiglia, da quando si è formata fino a questo momento.
Nelle sue parole c'è tanta rabbia, rivolta credo più che altro per la sfrontatezza di Marsh nel porle quella domanda, ma subito si trasforma in dolore e autocommiserazione.
Si sente persa, sta perdendo i suoi fari di riferimento; gli unici due che bene o male sono riusciti a scoprirla per come è davvero.
Mirai con dolcezza, Kurai con la sua goffaggine ed il suo coraggio.
Il suo attaccamento alla famiglia, misto a quel suo lato ancora bambino, sono riusciti ad attraversare una parte del muro che ha costruito attorno a sé.
Piange di fronte ad una sconosciuta, proprio come aveva fatto nello scontro con Kyle; si sente debole ed inutile.
Per ironia, è proprio Marsh a darle la scossa che le serve per reagire; proprio perché non la conosce, forse, non ha bisogno di dire cose che forse potrebbero ferirla.
Semplicemente non ci pensa proprio, mentre un qualsiasi altro membro della Famiglia avrebbe pensato forse ad un modo meno irruento; lei, che è una sconosciuta al momento, non ha questo "obbligo" e può permettersi di insultarla se lo ritiene necessario, o comunque di sbatterle in faccia la realtà senza mezzi termini.
Mi piace la determinazione che mostra, quella che sempre la contraddistingue in ogni situazione di pericolo; per sé o per gli altri.
Mi piace il combattimento, perché sebbene sia molto veloce ed in rapida sequenza alterna gli stati d'animo di Kumo alle azioni.
La scena del bacio mi è piaciuta, perché non è nulla di eccessivamente smielato e zuccheroso.
Una roba da diabete, in poche parole.
C'è del romanticismo, come è giusto che sia, ma rimane comunque in un contesto di guerra e di morte, per cui le due cose fanno restare in equilibrio i piatti della bilancia.
Direi che ho detto tutto quello che potevo dire, per cui concludo.
A presto
Marty

Allora, buonasera!
Io non so cosa aspettarmi, davvero; dopo il colpo di scena dell'altra volta, io non so più cosa aspettarmi d'ora in poi.
Partiamo con ordine; le varie reazioni, non mi soffermo su tutte o la recensione non la finisco più, davvero.
Kumo, che è la prima ed immagino che ci siano comunque parecchie cose da dire in proposito; Mirai era la sua amica, l'unica e sola persona che l'aveva capita e che era andata, per la prima volta, dietro il muro che Kumo aveva costruito attorno a sé.
Era riuscita a mantenere bene o male tutti al di là del muro, tranne Mirai, che con la sua dolcezza ed il suo animo gentile ed altruista, aveva abbattuto. Si era mostrata vulnerabile con lei, e le aveva svelato il suo lato più umano e sensibile.
Con la morte di questa la sua anima è stata davvero lacerata; è come se Kumo fosse tornata al suo stadio precedente, di nuovo senza nessuno accanto a lei, senza nessuno dotato d'un animo tanto gentile ed altruista.
Tuttavia con la morte di questa, può forse rendersi conto d'avere poi una Famiglia affianco a lei, pronta ad aiutarla ed a sostenerla.
Non sostituiranno mai Mirai, perché lei è stata comunque la prima ad attraversare la barriera creata da Kumo, ed è stata la sola a farlo in modo così dolce e con la sensibilità che solo lei poteva avere, però con la sua dipartita si renderà conto, più di quanto non abbia fatto prima, che invece Mirai non era la sola a poter attraversare la barriera.
E forse non se ne è mai resa conto, proprio perché aveva al suo fianco la presenza dell'amica, ed a lei forse bastava quella.
Anche Yukiko e Marsh, che erano quello che conoscevano Mirai da meno tempo tutto sommato, hanno comunque saputo apprezzare quella ragazza.
Yukiko ha avuto più tempo rispetto a Marsh per poterla capire e conoscere; l'ha vista consolare Kumo, ma ha comunque trascorso più tempo con lei.
Marsh... la sua reazione presumo sia dovuta più per una questione shock, piuttosto che per una forma di rispetto ed affetto, visto che l'ha appena conosciuta e l'ha già vista morire.
Credo che ne sentirà parlare, forse, in futuro ed allora la saprà apprezzare per quella che Mirai era davvero.
Poi sono sempre impressioni, sopratutto per Marsh che è in assoluto quella di cui so meno fra tutti.
Passando a Rajiv e Vittorie, per la prima volta sono stati presi di sorpresa; non mi sembra sia mai successo da quando sono apparsi come Vittiv.
Ho tenuto Kurai per ultimo, perché ci sono davvero molte cose da dire sul suo conto; per la prima volta credo che stai provando davvero la sete di sangue, e la voglia di vendicarsi.
La sua rabbia, la sua disperazione e tutto il turbinio di emozioni che quei pochi istanti hanno scatenato, è come se esplodessero dentro di lui e poi si riversassero tutt'attorno.
La sua mancanza di lacrime è un pessimo presagio; il suo dolore e la sua perdita, sono soffocati da una rabbia cieca.
Non mi aspettavo questa reazione, o almeno non la credevo proprio così; immaginavo che perdesse il controllo sul suo Hell Gear, come ti avevo anche già detto, ma credevo che la sua reazione fosse più visibile ed esteriore, mentre sono rimasti come soffocati nella sua coscienza.
Il suo dolore e le sue lacrime sono "interiori"; è la sua anima a distruggersi dal dolore, a perdere il controllo.
Con la morte della sorella è come se avesse perduto una parte di sé.
Sono sempre stati stati insieme, uniti fin dalla nascita e nelle battaglie che hanno sempre dovuto affrontare fin da quando erano bambini.
Due facce della stessa medaglia.
Mirai era la parte dolce, sensibile ed estremamente forte e sanguinaria quando Iarim è iniziata a nascere dentro di lei.
Altruista, come si è notato nello scorso capitolo, e più matura rispetto al fratello, ma nonostante l'iniziale rifiuto di Iarim, è cresciuta ed ha superato questa barriera che si era posta da sola.
Direi che la principale differenza fra Kurai e lei stava proprio qua; lei è cresciuta da sé, perché alla fine, anche se era Iarim a sostenerla ed incoraggiarla, lei altri non era che un suo lato caratteriale rifiutato.
Ha superato i propri limiti da sé, senza interventi esterni; Kurai no.
Kurai ha sempre avuto qualcuno a sostenerlo nelle sue cadute, ed ha avuto bisogno di qualcuno che lo spronasse, che venisse ferito e che fosse vicino alla morte.
Si è sempre rialzato più forte di prima, questo è vero, però c'è sempre stato un intervento esterno da parte di altri o comunque un aiuto.
Con la morte di Mirai, si realizza quello che lui ha sempre temuto.
Apro un secondo una parentesi; sto cambiando discorso con una velocità impressionante, mi scuso, ma non sono in grado di seguire un filo logico; io scrivo, poi mi viene in mente altro e mi collego ad un altro discorso.
Mi dispiace che sia tutto così confusionario, ma ci sono davvero tante cose da dire, e se non scrivo subito quello che devo, mi dimentico. ^^"
Chiudo questa parentesi e torno al capitolo, che è meglio.
La sua forzatura dell'Hell Gear, non so se fosse prevedibile onestamente; personalmente a me piaceva come idea, di conseguenza speravo succedesse.
Mi piaceva l'idea di vedere uno scontro dove la rabbia, ed il dolore per la perdita della sorella prendevano il sopravvento su tutto, dove il demone che dimora nell'Hell Gear prendeva il controllo.
Sulla ragione, sui sigilli imposti da Vittiv e su tutto ciò che lo circonda; io non credo nemmeno che Kurai, in quello stato, sappia d'avere altri attorno a sé.
Attorno a lui ci sono solo Azrael ed il corpo senza vita di Mirai.
La spiegazione di Vittiv... lascia intendere che Kurai, se riuscirà a ritornare nella sua forma umana, ed io non do per scontato più nulla dopo quello successo nello scorso capitolo, non sarà comunque il Kurai di sempre.
Te devi voler proprio male a quei poveri ragazzi però, eh!
Hanno appena visto morire Mirai, Kurai ha forzato l'Hell Gear, rischia di scomparire e di lasciare al suo posto un demone.
Hanno passato delle ore molto serene, devo dire.
Mi piace la tua costanza nell'inserire i nomi, hai sempre seguito una linea che si ripete di capitolo in capitolo, Hell Gear in Hell Gear.
Ed una cosa che apprezzo, perché da una sorta di ordine costante alla storia, sempre presente; è una cosa che apprezzo molto.
Parlando un po' di Azrael, invece; sembra una bambina è la sua forza spaventosa, la forza che le ha permesso di uccidere Mirai, è completamente svanita al confronto con quella di Kurai.
Sembra una novellina, ed una cosa assolutamente imprevedibile; dalle tabelle che mi hai inviato prima, avevo notato che Kurai aveva una forza maggiore, ma credevo che si notasse di meno questa disparità.
Se metto a paragone la forza senza uguali che ha mostrato nello scorso capitolo, che ha mostrato contro Mirai che era un'illusionista di altissimo livello, non sembra nemmeno la stessa persona.
Aveva ampiamente sottovalutato Kurai; gli aveva dato solo qualche secondo di vita, mentre adesso credo che sia ad avere i secondi contati.
Però so dire se mi spiace o meno della situazione in cui si trova ora; Mirai è morta per mano sua, è vero, però a differenza di Eefrith lei ha alle spalle un passato ben diverso.
E basta, credo.
Sono quasi le tre di notte ed io ho scritto credo abbastanza, anche se probabilmente ci sarebbero molte altre cose da dire.
Credo di poter concludere.
A presto
Lady

Recensore Veterano
09/05/15, ore 01:59

Buonasera. :)
Personalmente vorrei rimandare questa lettura il più a lungo possibile, e credo sia la prima volta da quando ho iniziato a seguire le tue Arc.
Da un lato c'è la mia solita curiosità, presente sempre e comunque, dall'altro... Eh! Già il titolo promette nulla di buono... Io temo davvero che una delle due lasci il campo in definitiva, e spero davvero che non sia Mirai.
Lo spero con tutto il cuore.
Allora, partiamo da Azarel che nella scorsa recensione ho evitato.
Diciamo che inizia a venir fuori tutta la sua forza, la sua rabbia ed anche parte della sua follia.
L'attaccamento a Zero, e la disperazione della sua perdita, hanno fatto fuori uscire la sua forza immensa; diciamo che il cambiamento si nota, o almeno io lo noto, nell'istante in cui lei avverte il pericolo.
Anche il modo in cui hai impostato quelle tre righe che illustrano i suoi pensieri, fanno intendere un cambiamento.
Sono frasi brevi ed incisive, come se le risuonassero nella mente.
Ed infatti nella riga successiva c'è una vera e propria esplosione di rabbia che fa risaltare la sua follia e la sua adorazione nell'ormai defunto Zero.
Quando entra modalità Hyper Overflow tutto si capovolge; se fino al capitolo precedente sembra che Mirai fosse in vantaggio, specialmente nelle ultime righe, qua tutto s'inverte ed Azrael si mostra davvero per come è, in tutta la sua devastante forza e con il suo istinto omicida.
Credo mai un nome fu più azzeccato di quello che le hai affidato; è davvero un angelo di morte.
Il solo fatto che sia riuscita a spezzare le illusioni di Mirai con unico gesto della mano, che non è un'illusionista qualunque, e ad intimidire la personalità alterata della ragazza che, nella modalità Limit Breaker, è pressoché una Dea.
Sia in termini di forza che di fierezza, orgoglio... Non avrei mai creduto di vedere questo suo lato impaurito e balbettante e probabilmente non mi capiterà più, in quanto dubito che Mirai incontrerà nuovamente un'illusionista di tale livello.
È vero che il Limit Breaker di Mirai è stato usato una sola volta, ma appariva pressoché imbattibile in quello stato; vederla in difficoltà e vederla scaraventa via come un non nulla, sottolinea la forza distruttiva della sua avversaria.
Passando a Mirai, devo dire che, sebbene la sua personalità sia alterata dal Limit Breaker, questa in un certo senso svanisce quando parla con i suoi compagni ed i suoi amici.
E questo particolare sottolinea maggiormente il legame che unisce quei ragazzi; dell'affetto in grado di annullare la superbia d'una Dea.
La personalità d'un demone annullata da dell'affetto... mi piace molto questo particolare. Poi sarò io che come sempre parto per la tangente e vedo le cose più grandi di quelle che sono, però mi piace.
Lo trovo un modo che, seppur molto semplice, elogia al massimo il loro affetto.
Ritorna la Mirai dolce di sempre, quella altruista che rimane indietro per il bene altrui.
Sotto questo punto di vista somiglia molto al fratello, anche se effettivamente non l'avevo mai notato; come Kurai è pronta a dare tutto nel nome dell'affetto che la lega a tutta la sua Famiglia.
Si mostra forte davanti a tutti, anche se sa che la nemica che ha davanti è nettamente superiore.
Quei due sono nettamente diversi sotto alcuni punti di vista ed estremamente simili sotto altri.
Sei riuscito a far risaltare il legame che quei due condividono; anche se lo si vede da due Arc questo loro affiatamento, ogni volta lo proponi in una maniera diversa ed innovativa; nascondi sempre un lato del loro rapporto o ne modifichi uno già apparso.
Mi piace questo particolare, perché in tutti i capitoli fino ad ora letti non ho mai pensato d'aver già visto un loro aspetto e non l'ho mai trovato noioso; diversamente mi sono sempre sorpresa di vedere una nuova caratteristica, un nuovo frangete nascosto fino a quel momento.
Sono sempre stati affiatati, ma per la prima volta li vedo combattere insieme... ma combattere per davvero insieme, di fronte ad una avversaria come Azrael.
Non che gli altri fossero avversaria di poco conto, quello no, però diciamo che lei sta su un altro livello.
Kurai sfrutta l'immensa forza della gemella e le da suggerimenti, anche se questi non sono serviti in questo caso...
Sto saltando da un argomento all'altro, ma scrivo man mano che leggo in modo da dare la mia impressione a caldo, ma comunque; mi piace che il combattimento sia diventato non più singolo né di coppia, ma uno scontro generale dove tutti uniscono le forze per una causa comune.
Sbaglio o la prima volta che crei uno scontro di questo tipo?
...
No, ma... devo trovare le parole.
Allora, sì, non è scesa solo una lacrimuccia ma un po' di più, lo ammetto; oltre a quello è sceso anche qualche santo e qualche martire dal Paradiso, ma quelli sono opera mia.
Allora, andando con ordine; primo ti sto un po' odiando in questo preciso istante, però capisco anche le esigenze di trama che ti hanno portato a fare questa scelta.
Ed in un certo senso le condivido.
È un colpo, ma di quelli brutti sopratutto perché chi lo andava ad immaginare. Cioè, Mirai si è davvero conclusa come personaggio ed ha concluso il suo ciclo; è cresciuta ed ha avuto i suoi problemi, dallo sdoppio della personalità fino alla nascita dentro di lei di Iarim.
Con l'accettazione di questa ha avuto un ulteriore crescita... È morta comunque salvando colui che più di tutti amava al modo.
Non ha sprecato la sua vita, e poi non credo che sia l'ultima volta che comparirà; certo di persona non ci sarà più, ma presumo che apparirà come ricordo e che sarà una sorta di motore che spronerà gli altri ad essere sempre più forti, per migliorarsi ed evitare che questo si ripeta.
È tipo Marineford in One Piece, o almeno io la figuro così.
A preoccuparmi è la reazione di Kurai, dopotutto è successo davvero quello che lui temeva; sua sorella è morta a causa della sua disattenzione.
Prevedo casino, grossi casini.
Direi che ho tutto, anche troppo, quindi concludo...
A presto,
Marty

Recensore Veterano
06/05/15, ore 01:34

Buonasera. :)
Allora, sono impaziente di leggere lo scontro che verrà fuori in questo capitolo; sono oltremodo curiosa di vedere come finirà, ma più dell'esito, ad interessarmi è lo svolgimento.
Uno scontro basato su delle illusione che non sono più tali, ma sopratutto per il confronto delle due fiamme uguali come "purezza", dove però una è una Fiamma naturale, mentre l'altra è fittizia ed artificiale.
Voglio vedere fino a che punto sono simili e fino a che punto sono diverse; spero di vedere quando una delle due prevarrà sull'altra.
Sono curiosa di vedere chi, fra le due forze delle due famiglie, riuscirà a sopravvivere.
Detto ciò, è meglio che inizio a leggere.
Nelle prime, le primissime in effetti, sembra uno continuo scambio di colpi, dove però nessuna delle due prevale sull'avversaria.
Suppongo che questo sia solo un riscaldamento ed un modo per studiare e capire meglio la nemica che le sta davanti.
Una specie di gioco, terribilmente pericoloso, ma sempre un gioco; suppongo che lo scontro vero proprio inizi più avanti.
Anche le tecniche che usano simili; Azrael colpisce una Mirai illusoria per poi andare a colpire una Azrael, che nient'altro è che una illusione a sua volta.
Apro un attimo una parentesi, e parlo brevemente di Mirai.
Ne ho accennato velocemente nella recensione scorsa, ma in questo contesto ho modo di parlarne in modo più approfondito; il carattere.
Devo dire che, inizialmente quando Mirai l'aveva accettata, e di conseguenza i due caratteri erano tornati ad essere uno unico, avevo paura che si notasse lo stacco fra i due.
Temevo che risultasse una cosa poco omogenea, dove alla fine uno dei due caratteri avrebbe prevalso sull'altro, finendo per cancellare l'altro.
Devo dire che fortunatamente questa cosa non è successa, anzi l'hai gestita bene perché nessuno dei due caratteri annulla l'altro.
Anche nello scontro, i due caratteri si vedono; c'è la presenza di Iarim, con la sua violenza, la sua ira e la sua forza. Dall'altra parte dello specchio sta però Mirai; attenta e meno impulsiva a dispetto del suo carattere speculare.
Ha racchiuse in sé sia la forza che la ragione.
Direi che i miei dubbi erano del tutto infondati, a questo punto.
Mi piacciono i tuoi continui richiami alle leggende e soprattutto alle creature mitologiche; prima la Chimera, poi l'Idra, con la sua caratteristica di duplicare la propria testa dopo ogni decapitazione, il Basilisco e così via.
In un certo senso, anche Mirai quando attiva il Limit Breaker rappresenta una creatura mitologica in quanto personificazione d'una Dea.
Quindi questi richiami alla mitologia, associati in special modo alla figura di Mirai, li trovo estremamente appropriati.
Gli hai sempre inseriti questi elementi, che sono ormai una caratteristica della tua storia che io apprezzo molto.
Credo che, sebbene tutti gli scontri e le illusioni create e distrutte, lo scontro entri davvero nel vivo nel momento in cui Mirai attiva il suo Limit Breaker; se fino ad attimo prima Mirai ed Azarel si equivalevano all'incirca, con l'attivazione di questo la piccola Rokudo ha un salto di livello, anche se di molto poco.
Azrael è comunque riuscita a portarsi, seppur per pochi istanti al livello di Mirai; l'ha tirata giù insieme a lei, che è una "comune umana" e le ha tolto il trono.
Ora, arrivata alla fine del capitolo, onestamente non ho idea di come possa andare a finire; c'è sempre una possibilità oltre a quelle che penso io, per cui non so se mettermi a fare previsioni o meno.
Parlando di Azrael, devo dire che la sua forza è immensa, ma ho come l'impressione che non sia ancora stata approfondita del tutto e sopratutto non credo che il suo scontro sia finito qui.
Non saprei ancora come definirla, per cui aspetto di vederla ancora un po' in azione prima di esprimere un giudizio.
Detto ciò, credo di poter concludere.
A presto!

Recensore Veterano
02/05/15, ore 02:01

Buonasera! :)
Il titolo già promette bene; fa intendere qualcosa, senza però scendere nei particolari.
Nella risposta della recensione scorsa, avevi accennato che la storia avrebbe iniziato ad entrare nel vivo solo da qua in puoi, per cui sono davvero curiosa di sapere in cosa evolverà.
Ok, passo al capitolo vero e proprio, altrimenti parto per la tangente ancora prima d'aver letto la prima riga.
Allora, il discorso di Zero mi piace; anche nelle sue ultime parole, si denota la sua personalità leale ed onesta.
Seppur reso come una macchina di morte dagli Insyder, ha conservato una parte dell'umanità che lo contraddistingueva quando ancora era in vita. Ha continuato a provare un senso di colpa, seppur in parte soppresso dalla coscienza artificiale imposta dagli Insyder; soprattutto questo particolare me l'ha fatto apprezzare ancora di più, perché vuol dire che sebbene abbiano cercato di sopprimere quell'umanità, in qualche modo, questa è sopravvissuta contro ogni previsione da entrambe le parti.
E viene anche spiegata la natura sanguinaria di Eefrith... Che poi non ho chiara una cosa; Zero ed Eefrith, in base a quali criteri sono stati scelti?
Cioè, quest'ultimo lo posso anche capire, ha una natura violenta ed una sete di sangue pressoché insaziabile, ma Zero?
È leale ed onesto, nulla a che vedere con la macchina sanguinaria che prevedevano gli Insyder, al punto che sono dovuti intervenire sulla sua personalità.
Io spero che la mia memoria non me ne abbia giocata un'altra, e che questo punto non sia stato ancora chiarito. ^^"
Sembro una vecchietta...
Vabbé, andando oltre, l'ultima richiesta da parte di Zero mi ha inizialmente sorpreso, lo ammetto, ma è effettivamente coerente ed in linea al pensiero di questo personaggio; anche nella sua ultima volontà spicca il suo senso dell'onore.
Non chiede all'avversario di lasciarlo morire da solo ed agonizzante per preservare l'orgoglio, ma gli chiede una sola cosa; di finirlo, di porre fine alla sua vita in modo dignitoso ed onesto. Accetta la morte con coraggio, come un'amica alla quale si ricongiunge per una seconda volta.
Credo d'averti detto una volta che i personaggi che si pongono di fronte alla morte in maniera spavalda non rientrano fra i miei preferiti, perché troppo ostentati e poco credibili; in questo particolare caso questa forzatura non si vede. Probabilmente per come è stata presentato il personaggio e per come sono stati descritti i suoi ultimi atti di vita, non sembra né eccessiva né artificiosa.
Sembra davvero l'atto conclusivo a cui tutti, presto o tardi, andremo incontro; direi che c'è rassegnazione, ma non solo. Forse proprio perché da lui già vissuta in precedenza è vista più come una seconda conclusione della sua vita, nulla di nuovo e già visto.
Forse è per questo che non mi suona strana o forzata; semplicemente perché lui ha già vissuto quest'esperienza.
Anche la sua "donazione" di Excalibur a Kurai l'ho trovata perfettamente coerente; dona al suo rivale, non nemico ma rivale, la sua arma; non vuole sapere cosa ne farà e che destino gli riserverà. Che poi sarà una mia personale interpretazione molto probabilmente, ma è come se avesse donato parte di sé a Kurai.
In un certo senso è come se attraverso lei, una parte di lui potesse continuare a vivere... Ok, scritto così sembra uno scioglilingua, ma spero di essermi fatta capire.
Ora passando a Kurai, la sua reazione è stata molto diversa ma al contempo molto simile a quella di Kumo, o almeno mi pare di capire; la sue reazione è stata caratterizzata più da una spaccatura interiore, una rabbia ed un disgusto verso se stessa che l'hanno portata a trovarsi in difficoltà durante i suoi combattimenti successivi.
Lei accusava più se stessa dell'accaduto, mentre Kurai tende ad accusare più gli eventi che lo hanno portato ad una simile conclusione; leggendo e mettendo a paragone i due capitoli, si vede come lei tenda a tenersi tutto per sé come ha sempre fatto, senza mostrare, se non giusto all'inizio, la sua paura e la sua emozione. Kurai, per contro, si sfoga contro l'ambiente; lui si domanda il perché sia arrivato a dover prendere una decisione, ed accusa, come già detto, più le circostanze che lo hanno portato ad una scelta simile.
L'intervento di Kuro è quello che in quel momento più gli serve, e devo dire che quest'ultimo ha trovato il modo migliore per risollevargli il morale e per portarlo a riflettere; l'ho trovato inaspettatamente saggio, per essere Kuro.
Però ha detto quello che a Kurai occorreva sentire, non l'ha accusato di aver tolto una vita, ma ne ha giustificato il gesto, ponendosi con dei termini appropriati alla situazione, con calma e delicatezza, senza andare ad infierire sulle azioni del suo amico.
Ha messo sullo stesso piano l'intenzione ed la necessità di compierlo, questo gesto, dando importanza alla situazione drammatica che si era venuta a creare.
È stato molto saggio, pur restando sempre Kuro, e lo si nota alla fine del suo discorso abbracciando Kurai in maniera fraterna e strappandogli una risata.
E finalmente spunta Mirai! *^*
Sì, io aspettavo di vedere questo suo nuovo aspetto caratteriale da non so quanto, e l'attesa non ha fatto altro che incrementare la mia curiosità; devo dire che avevo paura che i due caratteri si scontrassero ed il risultato fosse poco omogeneo, invece devo dire che non ne sono assolutamente delusa, tutt'altro.
Credevo che alla fine uno dei due caratteri sarebbe scomparso, soppresso da quello predominate, però questa cosa non si è vista; è vero che avrà detto si è no tre frasi, però non si nota nessun accavallamento e nessuno dei due sembra essere predominate.
Ti saprò comunque dire qualche cosa di più, quando sarà più presente.
Passando ad Azrael, io non vedo l'ora di vederla in azione; già le poche parole e le poche azione compiute, denotano una personalità singolare; molto forte e sicura ma macchiata dall'ossessione verso il suo ormai defunto Boss.
Yuniko, o meglio la sua reazione, mi hanno fatto davvero ridere!
Poveretta, si è persa un bel po' di avvenimenti da quando ha perso i sensi, ma la cosa che mi ha fatto ridere di più è stata la reazione con Vittiv, e di certo Kumo non l'ha aiutata. XD
Bene direi che ho detto tutto quello che avevo da dire.
A presto
Marty

Recensore Veterano
29/04/15, ore 00:18

Allora, buonasera! :)
Già le prime quattro righe mi incuriosiscono; è uno strano effetto, quasi contraddittorio.
La Fiamma quasi si estingue, ma la sua forza cresce... è strano, però mi incuriosisce; anche perché se non mi sbaglio mi avevi detto che il suo Limit Breaker era uno fra i più potenti sebbene, almeno prendendo come base la tabella con i gradi di forza, la sua risultasse pressoché invariata e nella norma.
Sì, sono curiosa. Decisamente.
Ed andando avanti con la lettura si chiarisce anche questa cosa.
In pratica non è lui ad aumentare in termini di potenza, ma sono gli altri a perdere forza, e visto l'avversario è Zero, annullarne l'Hyper Overflow gli ha assicurato una possibile vittoria che fino a pochi istanti prima gli era preclusa.
Non so molto in proposito del Nulla Eterno buddista, ma andrò ad informarmi quanto prima.
Comunque l'idea di basare un scontro sulla pura forza di volontà, senza fare solo affidamento su quella fisica, mi piace molto perché mette in risalto la migliore qualità di Kurai, che non si arrende e non si piega nemmeno se lo spezzano mille volte.
Il suo Limit Breaker lo trovo assolutamente perfetto per lui; sebbene sia forte, la sua più grande caratteristica è la sua volontà incrollabile, di cui credo di aver già parlato millemila volte, che però sono sempre felice di trovare in lui.
Una persona che non si arrende mai, nonostante le avversità siano sempre più grandi di lui, così come il peso che poggia sulle sue spalle da quattordicenne; ha una forza d'animo che pochi condividono.
È caduto un'infinità di volte, ma altrettante si è rialzato; ha riportato ferite d'ogni genere, ma è sempre tornato sul campo di battaglia, sempre pronto a combattere per le cose in cui più crede.
Sullo scontro in sé tornerò poi; cose da dire ce ne sono parecchie.
Tornando a Kurai, la sua scelta di combattere con una sola delle sue Kirislayer, nonostante la differenza fra i due ci sia almeno in termini di forza, mette maggiormente in risalto la sua nobiltà d'animo.
In caso di vittoria non vuole attribuire quest'ultima ad un vantaggio dovuto a fattori esterni, ma la vuole avere come propria conquista e se nel tentare morirà, almeno lo avrà fatto con l'onore d'un guerriero.
Una costante di Kurai, l'ho già detto lo so sono ripetitiva, sono i suoi compagni; una Famiglia che ha deciso di crearsi lui e con la quale crescerà.
È stata la sua debolezza, almeno all'inizio; troppo preso a pensare coloro che voleva proteggere, si metteva sempre in secondo piano arrivando fino quasi alla morte.
Con il crescere del personaggio, la Famiglia diventa però il suo punto di forza; non ha più bisogno di morire per loro, perché gli infondono forza e questo cambiamento c'è dal famoso capitolo in cui attiva l'Hell Gear.
Lo prendo sempre da esempio, ma è da lì che Kurai inizia a crescere davvero, almeno secondo il mio parere; da quel momento in poi la sua crescita, seppur dolorosa e macchiata dal sangue, è stata esponenziale.
Anche la sua ultima scelta è segno d'una crescita interiore; scegliere d'uccidere, per il bene di coloro che più ama.
Passando a Zero, anche lui ha avuto una crescita degna di nota; la cosa che mi stupisce, e che mi fa apprezzare ancora di più te come autore, è che questo cambiamento lo si è visto nel giro di un capitolo e si nota su un personaggio avvolto nel mistero più fitto.
Il solo fatto che decida di non combattere più per il solo volere degli Insyder, ma per una sua personale soddisfazione... è come se una piccola parte umana si sia risvegliata grazie a Kurai ed alla sua forza, seppur esigua al suo confronto, almeno all'inizio.
Accetta Kurai come avversario al cento per cento, non si risparmia né lo deride.
Mai.
Riconosce il suo valore, e lo affronta da pari; muore, o almeno lo presumo ma ormai posso aspettarmi di tutto, con onore.
Parlando dello scontro credo sia uno dei più belli; è ricco di colpi di scena, ma il fatto che siano basati non tanto sulla forza fisica, ma su quella di volontà lo rende fra i migliori fino ad ora da te scritti.
È avvincente e fino all'ultimo non si riesce ad ipotizzare un vincitore. Un continuo scambiarsi colpi in rapida successione, una parata ed un affondo, un dietro l'altro.
Mi è piaciuto moltissimo e non credo di conoscere una parola che lo possa descrivere al meglio; ma è bello, molto.
Io credo d'aver detto tutto.
A presto
Marty

Recensore Veterano

E buonasera! :)
Preciso e puntuale come sempre; io adoro i titoli dei tuo capitoli! Non ricordo se te l'ho mai detto, ma riescono sempre ad incuriosire chi deve leggere.
Svelano quel poco che serve, ma mantengono sempre un alone di mistero attorno alle vicende; quel tanto che basta per alimentare la curiosità.
Ho letto la prima riga e già si vede un Kurai decisamente diverso e mai presentato prima; è folle, con il suo ghigno disegnato sul volto e l'atteggiamento ciondolante degli psicopatici.
Anche la voce; un mormorio. Anche il suo modo di esprimersi è cambiato; l'insistenza e la voce, che io immagino cantilenate, mentre pretende un gioco mortale.
Le frasi sconnesse ed insensate che dice, che solo a lui, nella sua follia, suonano comprensibili.
Kurai, nella sua versione "normale", mai avrebbe preso come un gioco un duello; avrebbe avuto prima da pensare alla Famiglia ed ai suoi compagni.
In questo stato sembra in una realtà a sé; probabilmente, e correggimi se sbaglio, in questo momento nemmeno sa chi siano i suo compagni; è come se la sua personalità fosse stata annullata o comunque sostituita con questa.
Anche la sua reazione di fronte a quella mancata di Zero è coerente con il personaggio psicotico che hai voluto rendere; infantile nella sua follia, un bambino folle che non vuole essere ignorato e che pesta i piedi quando non viene considerato.
Nella prima parte è come in uno stato d'estasi; non è guidato tanto dalla ragione, quanto più dall'istinto.
Anche i suoi riflessi, veloci e scattanti, mi ricordano tanto quelli d'un serpente pronto a mordere.
E del rettile ha anche l'imprevedibilità.
Il tutto si spezza quando Zero, sul quale tornerò dopo, riesce ad infliggergli un colpo mortale; in un certo senso è come il Kurai "normale" si fosse risvegliato dallo stato di trance in cui era caduto prima.
Ed ancora una volta sono i suoi compagni a renderlo di nuovo cosciente.
E finalmente appare il suo attacco; è da quando mi hai passato la scheda con le mosse dei personaggi che aspetto di vederla in azione.
La sensazione di Deja vù mi incuriosisce; Kurai non ha mai attivato il Limit Breaker... ad ogni modo non vedo l'ora di vedere in cosa consiste.
Passando a Zero; la sua forza è innegabile.
Combatte al massimo, non gli importa che il suo avversario sia un ragazzino, lui lo tratta comunque con rispetto.
Gli propone d'aver salva la vita, anche se spera in un rifiuto; combatte con onore e con onore tratta coloro che gli si parano davanti come avversari.
Durante il primo attacco di Kurai, anche se rimane destabilizzato dalla sua forza ed ha un attimo di stupore, si rende velocemente conto che il suo avversario non è un bambino e che la sua forza non è quella d'un quattordicenne.
A differenza di come poteva fare e Nova, e scambiare quel colpo per una botta di fortuna, lui si rende perfettamente conto che non è dettato dal fato, ma dalla forza senza restrizioni del suo avversario.
E si adegua a tale forza, che è comunque inferiore alla sua; si diverte a fronteggiare comunque un avversario degno.
Una cosa che mi è molto piaciuta è che lui non si crede il più forte in assoluto; è lui stesso ad affermare che lui non fa eccezione e che esisterà comunque qualcuno più forte di lui.
Quando Kurai utilizza lo Zekken no Kiri, tagliandolo a metà, riconosce il valore dell'avversario ancora una volta e lo loda, senza risparmiarsi.
Riconosce anche la sua debolezza, visto lo stato in cui si trova.
Ora che ha ingoiato quella pillola sono proprio curiosa di vedere di cosa è poi capace: una cosa che ho notato è che lui non si definisce tanto come persona, ma come un oggetto.
Una proprietà degli Insyder, una loro creazione.
Passando allo scontro, mi è piaciuto molto.
È ben descritto, ma non prevale sulla narrativa; si amalgama al resto del capitolo, ma non rimane neanche di facciata.
L'hai reso bene senza essere prolisso.
Si sussegue ad un ritmo serrato, con colpi di scena uno dietro l'altro.
Credo d'aver detto tutto.
A presto!
(Recensione modificata il 25/04/2015 - 02:06 am)

Recensore Veterano
22/04/15, ore 02:07

Buonasera!
Sono molto impaziente di leggere questo capitolo, per tanto cercherò di non perdermi in chiacchiere come mio solito.
I due nomi, Vittorie e Rajiv, se non sbaglio comparivano anche nella scheda relativa alle fiamme che mi hai inviato qualche tempo fa...
Non mi ricordo perché, ma poi mi ero dimenticata di chiedere chi fossero; però devo dire che, per una volta, sono contenta di non aver chiesto nulla e di essermeli ritrovati davanti così, in modo inaspettato.
Sbaglio o Rajiv è un nome indiano? Se posso ti chiederei il suo significato, visto che personalmente non lo conosco.
Che poi Vittiv è l'unione dei due nomi, giusto?
E beh, per ora Kyle non è il solo ad essere confuso; mi aggrego anche io.
Allora, che Vittiv... anzi Vittorie e Rajiv fossero gemelli era un'idea che mi era balenata in mente, ma visto che non trovava spiegazione l'ho, per tanto, ho accantonato.
Non sapevo nemmeno cosa fosse il Chimerismo; so cos'è una chimera, ma credevo si limitasse all'immaginario e che non fosse tuttavia possibile nella genetica umana.
È strano pensare a Mad come un padre di famiglia, come una persona normale... l'amore verso i figli doveva essere spropositato per arrivare al punto di sacrificare la propria sanità mentale per loro.
Ed anche per la madre dei due gemelli dev'essere stata una dura scelta; l'aborto è uno di quegli argomenti su cui sono molto incostante.
Per i due genitori, madre soprattutto, dev'essere stato straziante sapere che la sola soluzione apparente era riassumibile in due punti; o morire o lasciar morire.
Sto faticando un bel po' nello scrivere questa recensione, ma sto perdendo un po' i passaggi...
Allora gli anelli, io mi sto aiutando con le schede che mi hai inviato così non faccio casini, se ho ben capito l'anello che hanno rimosso ne ha sdoppiato il sesso ed rilasciato il potere della fiamma nella sua piena potenza.
In pratica era quello che lo teneva contenuto, giusto?
Quello che non ho capito e che continuo a non capire è se, ora che hanno smezzato i corpi resteranno così. O se è possibile che dividersi e diventare finalmente un ragazzo ed una ragazza.
Ognuno con il proprio corpo, senza dover cambiare sesso ogni tot ore.
Passando alla seconda parte, devo dire che vedere Eefrith in difficoltà non mi spiace per nulla...
Non lo sopporto, ma credo che si sia capito.
Gli scontri basati sulle illusioni e le allucinazioni mi piacciono molto; sono imprevedibili.
Può succedere di tutto e nulla è scontato.
Senza contare che si mostra il lato nascosto di chi ne è vittima; vedere Eefrith destabilizzato dall'illusione di Vittiv è una cosa che leggo con estremo piacere.
Vederlo confuso di fronte alle minacce ed alla presenza/non presenza di Vittiv è una cosa che, al di là dell'antipatia che provo, trasmette una sensazione di ansia, proprio come se fosse un gioco psicologico.
E per Vittiv probabilmente lo è.
Confonde le idee, perché è tutto fin troppo calmo.
Abituata agli scontri violenti e frenetici che proponi di solito, questo è il rovescio della medaglia; calmo, ma alle stesso tempo, tramite Eefrith, riesci a tramettere l'angoscia e l'agitazione che impregnano quella dimensione illusoria.
Sotto la falsa apparenza di tranquillità mi aspetto il colpo di scena da un momento all'altro.
Che poi, considerato che sono illusioni, il tutto dovrebbe essere nella sua testa; si sta auto-distruggendo.
Più che il corpo lui distrugge la psiche, che per quanto mi riguarda è ancora peggio.
Aspettavo che lo chiamasse "Demone". Quest'ultima parte è stato un crescendo di sensazioni, dalla finta calma che Eefrith ha dimostrato, fino al panico vero e proprio.
Il finale è stato degno delle aspettative, mi è piaciuto molto!
Potrei avere una pseudo teoria su Yuniko e Vittiv, ma che ti scriverò semmai in privato, in un secondo momento.
I ringraziamenti da parte di Kyle mi sono piaciuti soprattutto perché li vedo come una svolta nel suo futuro.
Non lo so, cosa strana, ma è come se avesse fatto un passo avanti.
Mentre la parte in cui Vittiv accarezza Yuniko è molto dolce e delicata.
Credo d'aver finito; scrivere questa recensione è stato faticoso e difficile. Alcune cose, tutte in verità, non le conoscevo ed ho cercato di capirle al meglio.
Non so se ci sono riuscita, però lo spero, ma mi sono comunque divertita a leggerlo, e soprattutto si è capito il motivo dei continui cambi di sesso di Vittiv.
Ora resta solo da scoprire se vivranno e come vivranno.
A presto
Marty
(Recensione modificata il 22/04/2015 - 11:37 am)

Recensore Veterano
18/04/15, ore 01:17

Buonasera. :)
Sto elaborando una teoria in proposito agli Zero, ma procedo con calma o mi perdo dietro alle mie ipotesi e non ne esce nulla...
No, cambio di programma, prima dico l'ipotesi poi inizio con la recensione; il fatto che alcuni degli Zero abbiano il corpo dei primi guardiani Vongola è evidente, almeno da quanto detto da Eefrith.
Prima si poteva pensare anche ad una clonazione, ma dalla sua reazione si intuisce che, oltre che un profondo disgusto verso G, il corpo è effettivamente quello del primo guardiano della Tempesta.
Presumendo che sia opera degli Insyder, solo il corpo sembra aver ripreso le sue funzioni vitali, mentre l'anima, sempre che sia un'anima poi, sembra essere completamente nuova.
Oserei dire qualcosa d'artificiale, creato su misura per il suo scopo, o comunque un'anima presa da un corpo deceduto che ha scelto di combattere per una sua causa, che pur di portarla a termine è disposta ad incarnarsi in un corpo ormai defunto.
Altra cosa, solo Zero ed Eefrith sembrano avere questo corpo "resuscitato", almeno fra quelli presentati fino ad ora; Kyle, per esempio, mi sembra un personaggio con un suo corpo ed una sua personalità.
Visto che il suo passato è stato inoltre già presentato, direi che non è nemmeno un corpo fittizio...
O forse potrebbe esserlo, visto che prima aveva i capelli neri e dopo un po' è rispuntato con le punte viola, anche se non mi convince molto come ipotesi quest'ultima.
Passando invece alla recensione in sé, Kyle sorprende ancora una volta; cresce ancora se possibile.
Già dalla sua resa con Kumo si vede come un piccolo cambiamento, che va a merito della ragazza, però.
Lei gli ha fatto fatto aprire gli occhi; lo ha messo davanti al suo passato ed al suo rimpianto, e grazie a questa visione, credo a lungo confinata dentro di lui, ha capito d'essere in errore.
Ame è il suo punto fermo adesso, la "sorellina" che deve proteggere, che deve vivere a differenza di Hikari.
Si vede il legame che ha avuto prima con la sorella di sangue e poi con la sorellina acquisita; nel primo caso si avverte il dolore, la perdita ed il vuoto che la sua mancanza ha lasciato dentro di lui.
Vuoto che è stato colmato prima dall'odio, dalla vendetta e, forse, dalla paura di vivere senza la figura che per lui era tutto, sorella e genitore.
Il legame con Ame è invece una rinascita, la promessa di una vita che continua e che illumina il suo passato macchiato dalla morte.
Direi che si possono riassumere così; il primo morte e l'altro vita.
Il suo affetto verso Ame è sincero; per lui è davvero una seconda sorella ed il bene che le vuole è sincero, profondo e reale.
La sua supplica a Vittiv è sincera e trasmette tutto l'amore fraterno che prova verso Ame; non vuole la sua salvezza, ma quella della bambina.
È disposto a buttare via sia l'orgoglio che la vita, basta concedere un futuro diverso e più sereno ad Ame.
Per lei è disposto a sacrificare tutto, a rovesciare il mondo se necessario.
Nel combattimento contro Eefrith forse perde un po' quella freddezza che usava negli scontri precedenti; seppur sempre attento alle debolezze ed alle aperture di chi sta davanti, tende a sottovalutarlo molto.
Ed infatti si trova in difficoltà quando questi inizia a fare sul serio.
Vittiv... mi preoccupa, è la copia più piccola di Mad.
Non lo posso giudicare, non ora almeno, però è inquietante, molto; non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo per sapere qualcosa in più su di lui.
Eefrith non lo sopporto, davvero.
L'ultima volta che l'ho detto in proposito di Kyle mi sono poi dovuta ricredere, ma per il momento posso dire che è fra i personaggi che meno tollero.
Non nego la sua forza, è innegabile che sia forte, però mi irrita i nervi.
Bene, direi che ho scritto tutto.
A presto
Marty

Recensore Veterano
15/04/15, ore 01:56

Buonasera. :)
Allora, la fiamma di Marsh era una dei punti che più mi incuriosivano a proposito della sua persona.
È curiosa; una fiamma senza un potere offensivo particolare, ma con un grande abilità nascosta che si potrebbe rivelare estremamente utile in questo combattimento.
Dalla tabella che mi avevi inviato in precedenza, si nota che Plasma, sebbene abbia il potere difensivo fra i più alti, ha una potenza d'attacco è relativamente bassa.
Se alla sua fiamma viene tolto più della metà della sua forza, dovrebbero essere più o meno a pari come probabilità di fallimento e vittoria.
È una fiamma con un potere senza dubbio originale, più o meno come la sua proprietaria, che dev'essere un bel tipetto. Almeno per il poco che è comparsa, mi pare d'aver capito questo.
È come vedere lo spettro di Bluebell in lei, meno marcato, meno incisivo e mischiato ad una personalità tutta sua, però presente anche se leggero come il tratto d'una matita.
La madre della sopracitata ragazza, nella sua versione originale, non rientrava di certo nelle miei simpatie, ma così mitigata devo dire che mi piace.
Mi fa ridere che fino alla volta prima s'era offesa, perché chiamata da Plasma "creatura delicata" poi però quando questo inizia a fare sul serio ed a mettere da parte le riserve Marsh gli trova dire in quanto lei è solo "una ragazzina".
Altra curiosità è la sua mossa "Tsunami" che lei usa a discapito del suo effetto; il che mi lascia perplessa.
Se era consapevole dei rischi che poteva correre perché usarla? Per giunta in un combattimento ed in una situazione di cui non aveva la certezza di arrecare i danni sperati all'avversario.
Strana ragazza, oltre che parecchio incosciente. Però mi è simpatica.
Passando a Kuro; il suo Limit Breaker mi piace. Lo trovo coerente allo stile scelto per il suo Hell Gear, anche se il tempo che può rimanere in questo stadio è veramente poco. Il che fa presumere che sia molto potente, ma cerco d'andare con ordine.
"Personificazione dell'oscurità" è il termine che meglio rappresenta Kuro in quel momento, in effetti... non invidio Marsh; in quello stato deve fare davvero paura Kuro.
È uno strano contrasto in effetti; Kuro non è "cattivo" come persona, sempre ammesso che di buoni e cattivi si possa parlare, ma l'oscurità è spesso intesa come un qualcosa di negativo. Vederli fusi assieme è un contrasto strano, ma allo stesso tempo perfettamente bilanciato.
Mi piace come personaggio, è uno dei miei preferiti probabilmente.
Il Limit Breaker, invece, è uno di quelli che preferisco come capacità e come resa; Kuro in questo stato è davvero molto potente, secondo forse solo a Mirai, però se usato troppo a lungo risulterebbe decisamente fuori luogo.
L'hai reso bene ed anche come per Mirai, risulta solo come effetto di un accresci-potere.
Una cosa che non avevo notato prima a proposito di Kuro era il suo carattere. Mi spiego meglio; nei capitoli che facevano da intro all'Arc vera e propria, appare con un carattere aperto e forse un po' imbranato, specialmente se di mezzo c'è Yukiko, sincero ed assolutamente coerente con l'età che dovrebbe avere. Anche se per lui l'età è un discorso un po' a sé.
Quando combatte questi caratteri si annullano; non del tutto, il legame che lo unisce a Yuniko ad esempio si rafforza, però altri tratti perdono quella nota "giocosa".
Ad esempio con Kurai, parte della goffaggine rimane, specialmente quando prova ad intimidire l'avversario e poi se ne esce con frasi che hanno l'effetto opposto.
Parlando un po' di Plasma devo dire che un po' mi spiace che alla fine sia stato sconfitto; è fra gli Zero che preferisco, insieme a Kyle che per me è stata un po' una rivelazione.
Plasma è strano; è troppo normale.
Una persona così io non riesco ad immaginarla all'interno d'una famiglia come gli Zero; lui lo vedo bene come studente ad una università o come giovane lavoratore, ma non come assassino.
Il suo passato mi incuriosisce e spero venga approfondito prima o poi.
Direi che ho scritto tutto.
Se trovi degli errori è perché devo rileggerla, ma lo farò domattina o domani sera al massimo.
Ora credo che invece andrò a dormire...
A presto
Marty

Recensore Veterano
11/04/15, ore 01:27

Buonasera!
Sono... bah! Il titolo, già il titolo dice tutto; cioè finalmente si capisce, spero, chi sia Zero. Ma andiamo con ordine o ne esce una recensione dove non si capisce nulla.
Effettivamente, visto il signor avversario che si trova d'innanzi Kurai è uno scontro che pretende una certa lunghezza ed un certo spessore, oltre che una certa crescita da parte di Kurai.
Partendo proprio da lui devo dire che posso immaginare, e solo immaginare, cosa deve aver provato nello scoprire che il nemico che si trova davanti è Zero, nonché il sosia di Giotto.
O forse Giotto stesso, tirato fuori in qualche modo dagli Insyder... sto iniziando già adesso con le teorie, entro a fine recensione chissà con cosa me ne esco...
Comunque, io adoro Kurai; solo lui poteva riuscire a fare una figura del genere durante un combattimento. È riuscito a spazzare via l'epicità del momento con una frase.
Torno seria, ci provo almeno; il suo alternarsi d'emozioni quando Zero si mostra per quello che è, denota una personalità comunque orgogliosa. Vuole mettersi alla prova, ma sopprime questo suo lato in ricordo degli amici e dei famigliari.
Mi è piaciuto che, fra tutte le emozioni provate, ci sia anche l'istinto di fuggire; io insisto molto su questo punto, lo so, però più inerisci caratteristiche umane e meglio rendi i tuoi OC.
Se per Kumo questa umanità si vedeva nella paura della morte, che lei poi supera diventandone l'incarnazione stessa, per Kurai questo lato umano sta nella voglia di scappare, che però rifiuta per salvare i suoi compagni ed i suoi familiari.
Credo che siano due degli istinti che l'uomo, come animale, ha più forti e presenti; quello di vivere e quello di scappare di fronte al pericolo.
Lo scontro è iniziato nel migliore dei modi, senza contare che le tue descrizione, come sempre, rendono bene l'idea.
Sei migliorato molto, se possibile, su questo punto; i combattimenti sono il tuo forte, è un dato di fatto, ma sei riuscito a bilanciare le descrizioni e ad essere meno prolisso, pur continuando a rendere la scena "viva" e "reale".
Solo sì, mi sembrava troppo semplice; Kurai, per quanto possa essere forte, non credo sia ad un livello così superiore a quello di Zero.
Ed infatti arriva il colpo; unico, ma potente.
Effettivamente Kurai e fra quelli che hanno perso più scontri iniziali, non vi avevo fatto caso, però è anche fra quelli che si sono sempre poi riscattati maggiormente.
In termini d'onore è peggio essere graziati dal nemico,perché prova pena, che morire in modo onorevole durante un combattimento; è un po' la cosa di Hypnos e Thanatos con Kumo, solo che qua ha un valore se possibile maggiore.
Qua Kurai mostra pienamente la sua età; mostra la falsa sicurezza che può solo avere un ragazzino. Non dico che Kurai non sappia cosa sia quello circonda o che non si renda conta che è stato coinvolto in una guerra più grande di lui.
Ne è consapevole, ma come ha detto lui, ne era consapevole per il bene altrui e non per il suo.
Era sempre preoccupato che non fossero gli altri a soffrire, a stare male, ad essere feriti, a morire.
Lui era sempre pronto a dare la vita, ma per gli altri; non so se fosse dovuto al fatto che non si ritenesse così importante o se semplicemente ritenesse di più valore la vita e la felicità di coloro che gli stavano vicino, ma per sé ha sempre "tenuto" poco.
Anche quando attiva il Gear, non lo fa per sé, ma per Kumo.
E comunque, qualunque cosa facesse, per lui non era mai abbastanza; doveva sempre superarsi, diventare più forte, mi maturo. In una parola migliore.
Lui è l'altruismo fatto a persona; sempre pronto a combattere per il bene altrui, sempre pronto a morire per il bene altrui.
Ha la reazione del quasi quindicenne che è, ma i suoi ragionamenti sono maturi e profondi; è un uomo con fattezze ed emozioni da ragazzino.
Non so se mi sono spiegata...
È bella, bellissima, la sua frase sul destino; la sua forza di cambiarlo, anzi dominarlo.
Quindi questo non è il Limit Breaker di Kurai, ma solo una funzione segreta, giusto?
Zero... l'ho tenuto per ultimo perché è e resta ancora un mistero; per ora però posso dire che, al di là dell'atteggiamento da superiore che tiene, mi sembra tuttavia un personaggio molto leale.
Poi magari è una finzione ed io ci sono cascata in pieno, però a me rende quest'idea...
Bella l'idea di inserire Exalibur, che è la spada sacra per eccellenza.
Bene, credo d'aver detto tutto. Se mi viene in mente qualcos'altro ti farò sapere.
A presto
Marty

Recensore Veterano

Buonasera! :)
Allora sì, come già detto su Facebook, su questo capitolo di cose su cui discutere ce ne sono molte, a partire dai contenuti stessi; orrendi e, purtroppo, estremamente reali.
È angosciante come capitolo perché il Kyle del presente è già consapevole di quello sta per accadere, così come è consapevole della sua impotenza. Sia quella del passato, che gli ha impedito di salvare una prima volta Hikari, sia quella del presente che lo costringe a rivivere quell'esperienza senza poter fare altro che osservare una seconda volta. Posso solo immaginare come si sia sentito nel rivedere sua sorella, viva anche se solo in un ricordo, solamente per vederla poi nuovamente strappata da sé in modo irrevocabile.
Ad accentuare quest'atmosfera, è l'allegria che viene descritta durante la colazione; infatti a dispetto di quest'immagine gioiosa e tipica d'una famiglia, la sensazione che si percepisce meglio è l'angoscia, almeno per me. Da un momento all'altro ci si aspetta il colpo di scena ed lo spezzarsi di quell'immagine così tranquilla.
Senza contare gli spezzoni che si alternano; il cambio di vista continua che alterna il Kyle quattordicenne a quello del presente, e le emozione che questi due portano con sé. Il primo l'allegria, forse l'innocenza che ancora conserva e l'ignoranza verso il futuro che l'aspetta, mentre il Kyle ventenne è esattamente l'opposto ed ha perso del tutto o quasi queste caratteristiche.
Già la sua è una ferita mai rimarginata; rivivendola come esperienza è come se si fosse aggravata. Un po' come se un coltello fosse sceso più in profondità, peggiorandone le condizioni.
Fra il se stesso del passato e quello del presente c'è davvero un abisso; da quattordicenne aveva il comportamento più tipico per un ragazzo della sua età, con le sue passioni ed i suoi doveri di studente. Se si fosse presentato in quest'ordine, mai avrei pensato che pochi anni dopo si sarebbe rivelato una macchina pronta ad uccidere.
Ma su questo punto tornerò fra un po'.
Molto bello e realistico è il legame che unisce Hikari al fratello.
Personalmente essendo figlia unica mi è difficile immaginare un rapporto fraterno, però è così che suppongo sia; ironico, con delle prese in giro, ma in cui l'affetto è sempre presente, sia nello scherzo e nella presa in giro, ma sopratutto nel momento dell'addio. Fra parentesi, è uno dei momenti più toccanti da te descritti.
Come già detto, è un continuo alternarsi di scenari e di emozioni; quando il racconto riprende ed arriva la sera l'atmosfera è l'esatto opposto rispetto a quella della mattina. Cupa, angosciante e già di per sé un presagio di morte.
I sentimenti e lo stato d'animo del Kyle quattordicenne, sono chiari e forti, così come la disperazione che prova; però rimane vigile, senza lasciarsi prendere dal panico. Ha infatti la prontezza di bagnare i vestiti prima di attraversare la casa in fiamme.
Diciamo che si inizia a vedere il vetro che si crepa, ed il vecchio Kyle quattordicenne inizia a lasciare spazio all'odio ed ai sentimenti che poi l'hanno reso la macchina di morte che vive per gli Zero e per gli Insyder.
Parlando un po' di Hikari l'aggettivo che secondo meglio la rappresenta è "forte". Se non ho capito male lei, a differenza del fratello, sapeva la motivazione della morte dei genitori che però ha tenuto per sé fino alla fine.
La sua morte è carica di altruismo, dolore e rassegnazione verso l'unico rimpianto che ha, ovvero quello di non proteggere il fratello dalle avversità che si troverà lungo la strada nel corso della vita. È toccante fino al limite estremo, perché Hikari nell'ultimo atto delle sua vita non si preoccupa tanto per sé, quanto per il fratello che abbandona ma non per sua scelta ed a cui augura ogni bene.
Il Kyle ventenne si dimostra invece molto più umano di quanto credessi. È vero che nel corso dell'Arc ha dimostrato molta più umanità rispetto ad i suoi compagni, ma qua si mostra davvero per il ragazzo che è; con tutti i suoi demoni e le sue ferite ancora aperte.
Non è più uno Zero, non è più una macchina; è una persona di vent'anni che si è trovata a dover crescere prima del suo tempo, che si trova a fare delle scelte e ad andare contro, certe volte, all'ultima volontà della sorella a cui era legato.
Io continuo a credere che gli Insyder siano coloro che hanno giostrato Kyle allora; non mi piacciono, anche se non sono apparsi direttamente. È sospetto il fatto che siano comparsi proprio alla morte della sorella; possono anche averla uccisa loro solo per potersi approfittare in un secondo momento di Kyle.
Ma comunque, andiamo avanti o non la finisco più questa recensione; non mi soffermerò tanto sul rito in sé, non qua almeno, ma più sul protagonista di questo capitolo.
È un'altra sfaccettatura del suo carattere che si mostra e che ha sorpreso lui per primo, credo. Probabilmente lui nemmeno credeva d'averli ancora questo sentimenti umani, la rabbia e la tristezza; e probabilmente nemmeno immaginava di provarla a causa d'una bambina. Cioè, non per colpa d'una bambina ma ciò che stava subendo.
Diciamo che hai reso bene anche la debolezza che hanno gli uomini; nell'istante del pericolo pensano più alla vita propria che alla divinità che veneravano fino a pochi istanti prima ed a cui avevano destinato una bambina.
Una scena estremamente delicata nella sua semplicità e quella in cui Ame stringe la maglia a Kyle; si abbandona completamente a quello sconosciuto dopo aver rischiato la morte. Lo accetta e si fida di lui fin da subito, nonostante tutto quello che deve aver passato.
Il rapporto fra questi due se approfondito credo risulterà uno dei più belli; per il momento si sa poco in merito, ma quando Ame descriveva le attenzione che le riservava Kyle... non saprei nemmeno in che termini metterli, perché leggendo questo capitolo acquistano un valore molto più profondo per entrambe le parti.
Se Kyle non avesse avuto Ame, probabilmente sarebbe davvero solo una macchina consumata dalla follia.
Questo capitolo è uno dei miei favoriti, come ti ho già detto; a livello di contenuti è assolutamente orribile, perché purtroppo reali.
Ok, credo d'aver detto tutto.
A presto
Marty

Recensore Veterano
04/04/15, ore 14:26

Buongiorno! :)
Io speravo di riuscire a scrivere la recensione entro la mattinata, ma alla fine per un motivo o per l'altro sono riuscita a scriverla solamente adesso.
Allora... definire Mirai imprevedibile è estremamente riduttivo; già con la presenza di Iarim, e mi riferisco ad i primi capitoli, quando Iarim non era ancora stata introdotta e si vedeva la sopracitata ragazza con un cambiamento repentino di carattere senza un apparente motivo, si intravedeva uno delle tante sfaccettature che la contraddistinguono.
Qua se ne vede un'altra sfumatura, completamente nuova ed assolutamente imprevedibile, anche se influenzata dall'Hell Gear.
Assomiglia davvero ad una Dea; nel modo di parlare e nella calma assoluta in cui si esprime. Il suo atteggiamenti non pretende rispetto; lo impone. Sia verbalmente sia con la forza, se necessario.
Senza contare che, quando Nova l'attacca e la colpisce, si vedo l'orgoglio spropositato che veniva attribuito alle divinità antiche e che rispecchia appieno lo stato di Mirai in quel momento. La sua reazione è esagerata, considerato che il suo scoppio d'ira è avvenuto per un motivo relativamente futile, ma considerato lo stato in cui si trova è assolutamente calzante con la sua reazione.
Però ha mantenuto comunque, anche se in minima parte, un lato umano che le fa avvertire il pericolo e che le permette di salvarsi, o almeno così mi sembra
Condivido comunque la tua opinione sul fatto che il suo Limit Breaker è decisamente molto potente; ad ogni modo l'hai sfruttato in modo da non far sembrare Mirai un'odiosissima Mary Sue. È reso come una conseguenza d'un accresci-potere, quindi direi che sei riuscito a renderlo piuttosto bene, considerata la sua forza.
Ho però solo un dubbio; non credo che iridi sia maschile, ma femminile. Almeno che io sappia.
Parlando un po' di Nova, credo d'averlo visto per la prima volta in difficoltà.
Onestamente è un personaggio che non ha mai suscitato le mie simpatie, per cui vederlo sottomesso non mi è dispiaciuto poi così tanto, anche se immagino ci sia un perché dietro al suo comportamento, o sbaglio?
Però sono anche stata in grado di vedere un lato del suo carattere che non era mai stato svelato fino a questo momento e sono sono riuscita finalmente a vederlo combattere senza restrizioni a causa dell'inferiorità del nemico. Mirai è riuscita a spingerlo fino al suo limite, per poi superarlo.
È un personaggio con un comportamento piuttosto costante, sia nelle scelte sia nei comportamenti, per cui la sua serietà descritta poco prima dello spezzone relativo a Kumo. Ed anche Azrael si sta rivelando uno dei punti interrogativi che più mi incuriosiscono.
Il nome del suo attacco, "Eta Carinae Collapsar", non avevo la minima idea di cosa fosse per cui sono andata cercarmelo, e devo dire che mi piace la coerenza con cui gestisci i tuoi personaggi; dal nome, agli attacchi, alla Fiamma che possiedono.
Passando a Kumo... è come se avesse trovato un'alternativa alla morte.
Mi spiego; nei capitoli precedenti si notava il suo orrore nel commettere una seconda volta un omicidio, perché alla fine è di questo che si tratta. Ha avuto varie fasi, che hanno però portato l'hanno portata ad una crescita interiore.
Quando però nello scorso capitolo il suo Limit Breaker era stato chiamato Thanatos avevo creduto che avesse superato la sua paura; la paura è stata in effetti superata però è come se avesse trovato un'alternativa alla morte, pur essendone la personificazione.
Solo credevo durasse di più come scontro, ma presumo che se hai fatto questa scelta ci sia un motivo, quindi non intendo criticarla.
E spunta anche Hypnos; i due Dei gemelli sono fra quelli che più affascinano, per cui sono stata molto contenta di ritrovarli fra le righe dei capitoli.
Sono impaziente di leggere il prossimo capitolo; ho delle aspettative estremamente alte in proposito... sì, forse ti sto metteno un poco in ansia, mi scuso. ^^"
Comunque , visto il risultato dello Special di ieri, non credo che le deluderai. I temi delicati fino ad ora trattati ti sono riusciti molto bene, senza mai cadere nella superficialità.
Va bene, ho scritto tutto o almeno credo.
A presto
Marty

Recensore Veterano
01/04/15, ore 01:52

Buonasera! ^^
Kazehime, l'ho già detto, ma mi sembra davvero una maestrina alle prime armi; una di quelle che vanno subito nel panico, ma poi, vedendo gli alunni che la seguono nello svolgimento della lezione si tranquillizza.
Diciamo che se alla sua prima apparizione non sembrava nemmeno sapere cosa dire, qua invece sembra più calma e, di conseguenza, più utile a Yuniko.
In pratica è come se avesse reagito all'incontrario; se normalmente si tende ad andare nel panico nelle situazioni di pericolo, lei si è tranquillizzata come se fosse il suo elemento...
Che in effetti è, visto che sta all'interno d'un Hell Gear...
Andando avanti, credo d'aver valutato male Ame nello scorso capitolo... dopo tutto non è così antipatica, tutt'altro.
Ha un carattere molto contrastante ed incostante; passa dall'esuberanza, tipica d'una bambina, alla serietà ed alla determinazione d'un adulta.
Anche nella sua serietà però rimane quell'ingenuità tipica dei bambini; aveva già data per scontata l'amicizia con Yuniko, anche se era una nemica.
Probabilmente il suo lato più "infantile" si nota nei complimenti e nelle domande curiose che rivolge a Yuniko.
È come se fosse un gioco per lei; è stata coinvolta in una cosa che non dovrebbe avere nulla a che vedere con una bambina.
Anche le espressione che fa, le smorfie e le linguacce che rivolge a Yuniko, sono la cosa più tipica e naturale che può fare una ragazzina di nove anni.
Il suo passato onestamente lo credevo decisamente diverso; però mi hai incuriosito molto.
Il perché i genitori volessero sacrificarla, a cosa sopratutto, è un aspetto che mi incuriosisce molto.
Kyle... hai stravolto l'immagine che io avevo di lui.
È strano figurarselo mentre accarezza e coccola Ame.
Probabilmente il suo comportamento con Ame è dovuto al ricordo di Hikari, o almeno è l'ipotesi che mi sembra più probabile.
Diciamo che se così fosse, vorrebbe dire che Hikari era una bambina dall'aspetto o dal carattere simile a quello di Ame, il che mi fa credere che sia un'ipotetica sorellina.
Però è bello sapere che non è una macchina; forse è quello dai sentimenti più umani di tutti, anche se ormai macchiati di follia a causa della perdita, probabilmente.
L'unica cosa che potrebbe forse indurlo ad un comportamento simile è una sorta d'inganno a danno di Ame, ma onestamente non mi sembra il tipo.
C'è qualcosa che mi manca per definire meglio la sua personalità, ma non riesco a capire cosa...
Tornando ad Ame, la sua reazione di fronte alla verità a cui Yuniko la pone è quella più normale per un bambino; le lacrime ed il disorientamento.
Ha perso, o comunque messo in dubbio, il suo punto fermo, gli Zero, ad ora non sa a chi credere; se ad una perfetta sconosciuta, conosciuta per altro da nemica, o a quelli che l'hanno salvata da morte certa.
Si convince d'essere nel torto solo con l'intervento di Eefrith, che conferma quanto detto da Yuniko.
Devo dire che la sua "conversione" non me l'aspettavo, però non avevo considerato che è una bambina, e ne conserva tutti i tratti. Sia positivi, sia negativi.
Il suo gesto di ribellione verso Eefrith è allo stesso tempo una sfida appunto, ma anche una sorta di ringraziamento verso Yuniko per averle fatto capire come stanno davvero le cose. O almeno io la vedo così.
Ora parlando un po' del nuovo arrivato, mi sembra un tantino maniaco sessuale, correggimi se sbaglio, ma dal commento rivolto a Yuniko mi ha dato quest'impressione.
La cosa che però mi ha stupita è la normalità con cui parla di uccidere; ok, tutti gli Zero hanno un po' questa caratteristica, Ame e probabilmente Plasma a parte, ma lui non ha problemi nell'eliminare una sua compagna.
Una bambina.
Yuniko l'ho tenuta per ultima apposta; io non riesco a decifrarla.
Non sai quanto mi ha confuso la sua curiosità, ed il fatto che sia ovvia mi manda ancora più in confusione.
Oh, ma la capirò prima o poi!
Parlando di questo capitolo si vede molto la sua intelligenza; ora io non ricordo se la stratega dalla famiglia fosse lei o Yukiko, ma basandomi sul capitolo sono piuttosto convinta che sia lei.
Il suo rifiuto nel ferire Ame, o almeno in modo grave, la rende molto umana e sensibile, o se non altro la fa sembrare una che cerca sempre una seconda possibilità.
L'aggettivo che meglio la rappresenta per me è perspicace.
Ha capito che il modo migliore per capire Ame era il dialogo e, così facendo, ha capito qual'era il segreto che si celava dietro a quella bambina.
E sempre attraverso le parole è riuscita a destabilizzarla al punto di farle il capire il "giusto" ed e lo "sbagliato".
Arrivare a stringere amicizia nell'atmosfera che un combattimento, in questo caso verbale, genera credo sia possibile solo a coloro che possiedono una elevata elasticità mentale ed una perspicacia fuori dal comune.
Però, chi cavolo è Julie-chan? Non credo che sia un nome messo così, a caso.
Ok, ho impiegato quasi due ore a scrivere questa recensione... sì, sono molto lenta.
A presto
Lady... anzi Marty.
(Recensione modificata il 01/04/2015 - 02:04 am)

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