Recensioni per
Protect me from what I want
di allonsy_sk
"..dalla sua regale postazione Sherlock...": eccolo, già ritratto in una posizione dominante rispetto agli altri, con tutto il bagaglio della sua sofferenza e speranza di dare una svolta alla sua vita. Mi piace pensarlo così come l'hai efficacemente sistemato tu, nell'atmosfera tranquilla ed accogliente dell'appartamento di Mrs Hudson, tra fantasie floreali e morbidi cuscini. Bello lo stacco, poi:"..John è al piano di sopra..."; è come un tuffo al cuore, il calore di un'emozione che riscatta tutto il passato, una ferita che si risana. Il capitolo prosegue con un susseguirsi di carezze, di tocchi delicati, di preziosi segni di affetto che confondono Sh, ora forse incapace di credere reale questa nuova dimensione che lo avvolge ("..ma non riesce a consegnargli di nuovo con fiducia il suo cuore..."). E prosegui con immagini diverse e dolcissime di un sentimento già molte volte descritto ma che, qui, sembra nuovo ed inatteso. I due riescono a ritrovarsi, liberandosi dalla loro angoscia e dalla paura dell'inespresso. Scrivi con uno stile delicato, quasi rispettoso dello stato d'infermità di Sh... |
Che anteprima dei nostri patatoni in versione preliminare ;) |
Non ti invidio. Non ti invidio per niente. |
Ciao, mi è piaciuto molto questo capitolo. Bello questo nuovo Dottore e il companion che somiglia a Sherlock... XD e poi anche la scena sul divano... È stata emozionante. |
Awwww...Jawn. |
Mi ha commosso, davvero, tutto lo svolgersi del capitolo in cui descrivi, con abile precisione, i più minimi cambiamenti nelle espressioni di John e di Sherlock, così tenero ed indifeso nella sua temporanea invalidità. Non è temporanea, invece, la sua "sconfitta" di fronte alla virile capitolazione di Watson che, con estrema ed impensata dolcezza, cerca di riparare i danni di quelle tre parole ("...io non sono gay..."), sparate quasi a caso, inconsciamente, ultimo ridicolo impedimento a ciò che vuole veramente. John vuole Sh e tu rappresenti il suo pensieroso arrendersi in un modo così intimo e realistico che, all'altro lato del letto d'ospedale, c'ero anch'io, confusa ed imbarazzata testimone di tutto....Davvero, a parte gli scherzi, sai descrivere le cose ma, soprattutto, le più piccole sfumature con cui si esprime l’animo delle persone tanto che, al lettore, sembra di stare veramente sulla scena: “…È troppo debole e spezzato…La dignità è andata da un pezzo, l'orgoglio è polverizzato come le sue povere ossa…Sente il suo sguardo sfiorargli il viso e fargli tremare le palpebre…” e avanti così, con tanti altri efficaci esempi della tua grande capacità di ritrarre sì le caratteristiche fisiche di chi fai agire ma, soprattutto, le espressioni che durano un attimo, i fremiti ed i guizzi di due cuori che non possono più essere messi a tacere, tanto grande è il sentimento che li richiama l’un l’altro. Piacevolissimo, poi, il contorno delle persone che fanno da sfondo ai due giganteschi protagonisti: Mrs Hudson, Molly, Janine, Lestrade (il suo regalo a Sh è, sicuramente, il più indovinato…). E mi lasci un’altra frase da inserire nel salvadanaio della tenerezza:”… tu sei la persona più importante per me, Sherlock, tu sei il mio miracolo…”. Tu, Allonsy_sk, mi vizi. |
Il capitolo l'ho letto a notte fonda (strani incubi e "russamenti" non mi hanno lasciato in pace), e anche adesso che me lo sono riletto con calma, il mio cuoricino non ha resistito: si è sciolto dalla tenerezza. |
Se possibile mi sono commossa più leggendo questo capitolo, che con tutto quello che è successo fino a questo momento. C'è ancora un pochino di tensione, ma con questo capitolo si abbandona di molto l'angst e la tensione che abbiamo accumulato fino adesso. E proprio perché si è sofferto tanto, che il traguardo di questo bacio rende ancora più felici. Alla fine della lettura del capitolo, avevo un sorriso ebete stampato il faccia. Come se ci fossi stata io per davvero al posto di Sherlock. Ed è tutto merito tuo, perché in undici capitoli (e relative side-story) ci hai fatto vivere un'emozione dietro l'altra, conducendoci per mano fino a "fuori dal tunnel". Che, lo sappiamo, c'è ancora angst nell'aria - per il futuro - ma per il momento è bello anche vedere questo John che non si perdona per ciò che ha detto. E che confessa tutto quanto ad uno Sherlock che crede addormentato. Il bello è stata soprattutto la reazione di Sherlock; fingere di dormire? Arrivati ad un certo punto però, fingere di dormire non lo si poteva fare più. Ma ecco che, prevedibilmente considerando il soggetto, fino all'ultimo ci tieni inchiodate con Sherly e le sue insicurezze. John cambierà mai idea? Sherlock, in tutta la sua infinita inesperienza (quella che lo rende dolcissimo), si dice che non può permettersi di dare ancora il suo cuore a John. E se questa volta si illudesse e poi alla fine glielo spezzasse di nuovo? Certo è un bel salto nel buio, specie per uno come lui estremamente sensibile. In fondo è proprio come dicevi anche tu su fb, è una ragazzina innamorata del suo sempai. Ma è proprio così sul serio. |
Oh Signùr Oh Signùr Oh Signùr Oh Signùr Oh Signùr *emette suoni che non si possono descrivere* |
"..C'è un rumore, un rumore costante che non può essere reale...": siamo introdotti nel capitolo con un dato uditivo indistinto con cui riassumi in modo efficace l'accaduto e quello che si sta svolgendo. C'è di tutto in quel rumore che va, via via, sfumando nel mormorio familiare della voce di Mycroft. E, credi, per me è un sollievo. Anche perché l'immagine che si delinea nel ricordo di Sh è agghiacciante nella sua crudeltà: ".. frantumargli ogni osso, a schiacciargli ogni organo e a distruggere, disintegrare soprattutto..peso e da una pressione incontenibili..."; hai cercato le parole che dessero il senso della pesantezza, dell'ineluttabilità di una morte terribile. In modo geniale,poi, ci hai permesso di aggrapparci all'immagine arruffata di un 221b "nostro", sinonimo di casa e di stare insieme. Un sollievo, e questo termine lo usi, giustamente anche tu, ritrovarsi, in seguito, in quella stanza d'ospedale con Sh in salvo, anche e soprattutto da se stesso. Fondamentale la figura di Mycroft che rappresenta l'equilibrio, il senso di sicurezza, il soccorso. "..con uno sguardo ammonitore che potrebbe facilmente sverniciare una parete...": eccolo uno dei tuoi sorrisi, sempre originali e di una piacevole ironia. E con un sorriso si accoglie John che, disperatamente, tenta di conservare la sua ormai stracciata eterosessualità. Ci commuove quel velo di lacrime con cui fai addolcire la disperazione del consulting, delineata con delicatezza e rispetto coinvolgenti. Il raggio di luce nel buio...e che sia di nuovo Baker Street! |
Come avevo scritto la mia impressione sui fratelli Watson in Pure Morning, anche qui vale lo stesso discorso. Mycroft che mostra la sua "umanità" (i capelli scomposti), stando al capezzale di quel fratello tanto sconsiderato, (è bella la considerazione di Sherlock, quella che se c'è Mycroft tutto è sotto controllo... è qui che si vede come, anche se non si sopportano, tutte e due si sostengono e si aiutano e sono rispettivamente l'ancora di salvezza dell'altro) e si prende cura, come solo un fratello maggiore fa con il minore. |
Ciao, arrivo un po' in ritardo, ma arrivo... Il fatto è che l'altra storia mi sta risucchiando, quindi mi fermo a dire due paroline. Avendo letto la prima parte in anteprima sapevo che in parte sarebbe stato un capitolo un po' più leggero a livello di angst e devo ammettere che mi ha fatto piacere. Anche se la tensione tra John e Sherlock resta a livelli elevati, almeno Sherlock ha accettato di parlare di quanto accaduto in futuro e appena si sentirà meglio, questo forse per lui è un gran passo in avanti, ma per Sherlock credo che a questo punto non sia poi una tragedia. A livello di sentimenti per lui non è cambiato niente, doveva mettere solo un po' da parte l'orgoglio ecco, il che non dev'essere stato certo semplice considerando che è Sherlock Holmes. |
"Mycroft apre la porta, lo scruta dall'alto con uno sguardo ammonitore che potrebbe facilmente sverniciare una parete" My uno di noi! Lo adoro e mi piace quando si mostra per quello che veramente è, un fratello affettuoso (sentimenti...orrore). |
E tu ci lasci così? |
Quando il mondo per noi gira nel verso sbagliato, vorremmo che anche lui girasse nella nostra direzione. E invece è sempre il contrario! |