Recensioni per
Il ragazzo dalle Ali di Cristallo.
di Rei_

Questa storia ha ottenuto 201 recensioni.
Positive : 197
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Nuovo recensore
23/03/18, ore 16:25

Ciao, non so nemmeno se usi ancora efp ma ci tenevo a scriverti qualcosa ugualmente. Ho trovato per caso la tua storia qualche giorno fa e subito mi sono dedicata alla lettura, pur sapendo che la storia fosse incompleta. Dopo 3 giorni intensi sono arrivata all'ultimo capitolo e davvero.. Mi hai totalmente sconvolta. Mi sono affezionata a questa storia, è scritta divinamente e i personaggi sono meravigliosi, i loro comportamenti, i loro pensieri , tutto è curato nei minimi dettagli e l'ho amato da morire. Purtroppo so che questa storia non avrà mai una fine e mi dispiace tantissimo, avrei voluto conoscere il finale.

Recensore Junior
29/11/16, ore 21:44

Una cosa è certa: la tua è la storia più originale che abbia mai letto! La scelta di ambientarla in un mondo politico, all’interno di un meccanismo così complicato ma affascinante, la trovo assolutamente fenomenale! Certo, non m’intendo molto di questo argomento (sarà che di politica non m’interesso affatto, ma non sono certo qui per spiegarti le mie posizioni a riguardo), tuttavia la tua narrazione ha reso la comprensione efficace persino per chi, come me, non è proprio un’arca di scienza. Le tue appassionate e realistiche descrizioni di quell’ambiente riescono a catturare moltissimo l’attenzione di chi legge, invogliandolo a leggere sempre di più, ciò è anche dovuto allo stile semplice ma elegante, che riesce a metterti a tuo agio persino in un mondo di giacche, cravatte e partiti, che non sono poi così familiari a tutti. I personaggi poi sono talmente umani, con i loro nomi e i loro piccoli particolari, da mettere quasi in dubbio il lettore se esistano o meno ahahahaha, in fondo sono trattati bene e la caratterizzazione dei personaggi ha un certo peso, così come l’ambientazione in cui la storia si muove. Per un attimo ho quasi scordato si trattasse di una storia slash tant’era incentrata sul fattore politico, ma non prenderla come critica, anzi, hai fatto benissimo a impiegare quasi tutto il capitolo per farci entrare meglio nella narrazione, in fondo se è una storia a più capitoli non vi è nessuna fretta! Passiamo ai personaggi principali del primo capitolo: Michele per ora è un personaggio tutto da scoprire, a parte il flashback iniziale e qualche informazione sulle sue origini non abbiamo molto per dedurre che tipo di persona sia. In qualche modo questo fattore mi è sembrato lecito, dato che il primo capitolo si svolge in un ambiente dove non ci si può mica esprimere in tutte le proprie sfaccettature, a meno che non si è particolari come Thomas, che in qualche modo, pur non volendolo, fa di tutto per essere notato. Perciò non ho tantissimo da dire su di lui, evidentemente è quel tipo di personaggio che puoi capire solo seguendo le sue azioni, per cui non puoi nemmeno farti un’idea iniziale. L’unico dubbio che mi sorge adesso è il seguente: qual è il fulcro della storia? Non vi è proprio un elemento esplicito che lo faccia capire e, sinceramente, non so dove sia concentrata la narrazione, cioè se sia l’elemento slash, una morale o un qualche tipo di tema particolare. Data la ricchezza della narrazione è un po’ difficile dirlo poiché qui non vi è proprio una spia d’allarme che te lo fa intendere e un po’ mi è dispiaciuto perché sarebbe stato un ulteriore stratagemma per aumentare la curiosità. Detto ciò sono soddisfatta di ciò che ho letto, hai fatto davvero un ottimo lavoro ^^

Recensore Veterano
26/09/16, ore 23:26

La luna ci sorride, sussurrandoci che è tempo di andare
RECENSIONI PREMIO (1/1)

Ciao, passo per lasciare la recensione premio a cui avevi diritto e colgo anche l'occasione per scusarmi per il ritardo, ovviamente. Ho imparato dai miei errori e non lascerò più alcuna recensione come premio dei miei contest! Comunque siamo qui per parlare d'altro, quindi bando alle ciance o ciancio alle bande, dipende da come la giri, ehehehe.
Trovo particolarmente piacevoli le storie introspettive, angst e tristi con un tocco di romanticismo, perché il troppo stroppia – o almeno così è per me: le cose troppo sdolcinate non le digerisco. Okay, questa storia non è proprio il mio genere però tu sai scrivere bene e quindi l'ho trovata una lettura fluida e piacevole. I sentimenti di Michele sono riuscita a percepirli chiaramente – e questa non è cosa da tutti, credimi.
E niente, non so se riuscirò a seguire passo per passo la storia ma ci proverò e deciderò in seguito! ^^

Ayumu

Recensore Master
26/09/16, ore 22:22

Ciao! Eccomi qui a recensire :)
Prima di tutto volevo farti i complimenti per il tema scelto, credo sia la prima storia che parla di politica (tra l'altro slash!) che trovo su questo sito e la cosa non mi dispiace per niente.
Questo è stato un ottimo capitolo di presentazione, molto chiaro sia nella spiegazione del contesto sia nella caratterizzazione del personaggio principale (ovviamente per il poco spazio a disposizione) sia per la presentazione dei vari personaggi secondari o comparse.

Ho particolarmente apprezzato la struttura del capitolo: la prima parte, in cui viene raccontata l'esperienza traumatica di Michele, non solo riesce a ricreare velocemente l'atmosfera che (immagino) accompagnerà tutta la storia ma aiuta a fare delle considerazioni confrontandola anche con la parte successiva.
Per esempio quando Michele fa questa riflessione:
"Molti deputati erano già dentro e parlavano tra loro in piccoli gruppi. Per un secondo, Michele ebbe l'immagine di una scuola, con tutti i bambini che avevano dei grembiulini identici e affollavano il cortile a gruppetti."
Se si assume l'esperienza traumatica di Michele come un dato di fatto, il lettore può immaginare che Michele stia vivendo un momento angosciante senza che si necessario che il protagonista lo 'dica' apertamente.
In generale, ho notato che una cosa che ricorre spesso nella narrazione e che personalmente apprezzo molto è l'esprimere le emozioni dei personaggi attraverso la gestualità o le sensazioni fisiche.
Per esempio: "Sentì come se il peso della divisa in giacca e cravatta, delle decorazioni in marrone scuro, delle poltrone rosse eleganti e delle luci soffuse, che imponevano un'aria quasi religiosa, gli fosse arrivato addosso in un solo secondo, gridandogli a gran voce che anche lui, da quel momento, apparteneva a quel mondo."

Da questo capitolo non riesco ad immaginare quali potrebbero essere i prossimi sviluppi, la cosa mi incuriosisce molto e mi sprona alla lettura.
Alla prossima

- Emme

Recensore Master
26/09/16, ore 16:59

• 1. Recensione premio per il Contest “La luna ci sorride, sussurrandoci che è tempo di andare”.
 
Buon pomeriggio,
finalmente, dopo una lunga, lunghissima, lungherrima, pausa dovuta al tirocinio ed agli innumerevoli esami, sono riuscita a tornare sul sito ed una delle prime cose che sto facendo è proprio quella di portare a termine gli impegni [sperando di non essermi arrugginita troppo] che avevo preso. Mi verrebbe quasi da dire meglio tardi che mai, usando un luogo comune.
Ma prima vado a prendere un cucchiaio di nutella, perché la Nutella è cosa buona e giusta, e poi torno. Promesso.
Con gli zuccheri nella norma, andiamo a recensire. Oddio, dovrebbero smetterla di mettermela in testa, davvero.
Una cosa che ho notato è che nei dialoghi diretti (“Non conosco le proposte di Goffredo, ma sarebbe una pazzia mettere qualcun altro”) tendi a non inserire il punto fermo a fine frase, ti consiglio di porlo.
Inoltre, in queste due frasi, hai dimenticato l’accento sulla i, (lì):
- Perché nessuno si era ancora accorto che era chiuso li dentro?
- Per almeno otto ore era rimasto chiuso li dentro.
Vorrei riportare la tua attenzione su questa frase: Notando la sua foto impressa con a fianco il logo della Camera dei Deputati, ebbe subito ebbe un leggero sussulto, che cercò immediatamente di nascondere.
Dunque, premettendo che il tuo stile mi piace, ho trovato i dialoghi ben bilanciati, e le descrizioni sono incredibilmente dettagliate, capaci di fare immaginare al lettore i luoghi, le scene e le espressioni dei vari personaggi. Capaci, anche, di fargli carpire le emozioni provate dai vari personaggi. Ho trovato veramente intensa la paura provata da Michele nella prima parte del capitolo.
Devo confessare, inoltre, che questo non è propriamente il genere di storie che leggo e che ho fatto un pochino di fatica ad entrare nella vicenda; non per il tuo stile, sia chiaro, ma perché non amo molto la politica – certo, la seguo – e le varie vicende che sono ad essa collegate, e ho avuto anche qualche piccolo problema di concentrazione durante la lettura, in particolar modo per quanto riguardava l’esposizione generica dei vari partiti presenti in aula e dell’enunciazione del discorso, ma credo che in parte sia dovuto alla mia recente uscita dalla sessione d’esami.
Che dire, ci risentiamo al prossimo capitolo,
 
Himeko

Recensore Master
19/06/16, ore 16:03

Buongiorno, parto subito con la recensione che mi sa ti ho fatto aspettare anche troppo ;_;

L'inizio del capitolo ci ha subito aperto uno squarcio sul passato di Michele e siamo entrati in contatto con la parte più intima di una persona, quella che comprende le sue fobie. È insolita la scelta di voler partire dalle paure per introdurre un personaggio, ma io amo le cose non convenzionali e quindi mi è piaciuta un sacco.
Una cosa che ho apprezzato tantissimo è la sinestesia secondo cui all'aria attribuisci un colore (buia l'aria che cercava a fatica [...]); adoro questi tipi di figure retoriche.
Inoltre il lessico utilizzato nella prima parte del capitolo rendeva la scena tutta più drammatica: si sentiva la pesantezza di quello stanzino e la paura provocata dal buio; l'aria viziata e quello spiraglio di luce della serratura che sembra quasi allegoria di una speranza che c'è e non c'è, nel nostro giovanissimo Michele.

Per quanto riguarda la seconda parte del capitolo, sei stata bravissima e puntuale nello spiegare concetti che magari non a tutti sono chiari e la tua scrittura è veramente limpida e lineare, ma a tratti ho trovato abbastanza noiose le vicende e un po' pesante il tutto, probabilmente perché questo non è il mio genere di storia (ho gusti veramente difficili) ma anche perché non accade molto e quindi la lettura va un po' a rilento.
Una cosa che mi è piaciuta tantissimo, però, della seconda parte è che hai introdotto vari personaggi (Arturo, Thomas, Goffredo e Riccardo) e nonostante questo sei riuscita a gestirli benissimo e per tutti quanti hai dato uno schizzo della loro personalità che personalmente ho trovato chiarissimo: sono già riuscita ad inquadrare che tipi sono e so per certo che Thomas è uno dei miei preferiti, per il momento (mi piacciono i personaggi un po' strani~).

Per quanto riguarda il testo, grammaticalmente parlando, ho già detto che hai una bella scrittura e un bel metodo di narrazione, anche se ho trovato giusto due cose che dovresti correggere:

1) "riuscito a fare entrare in quel ambiente lui" ----> è "Quell'ambiente". La Treccani fa quest'esempio "se ne andò di lì per levarsi da quell’ambiente." ( http://www.treccani.it/vocabolario/ambiente/ )

2) "affibiata per qualcosa che non centrava niente" ----> è "c'entrare" (http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/centra-centra)

Ti ho messo anche i siti perché prima di correggere qualcosa a qualcuno vado ad informarmi. Scusami se sono puntigliosa ma sempre bene esserlo che correggere ad minchiam(?).

Un saluto,
I n t e r f e c t r i x

Nuovo recensore
10/06/16, ore 00:44

Stasera stavo chiudendo l'app di Facebook, quando mi sono ritrovata tra le pubblicità quella della tua pagina. La prima cosa che ho pensato nel leggere il titolo è stata "SLASH" (sì, col capslock perché insomma SLASH). E poi boh, ho messo da parte la lettura di Verga e mi sono ripromessa di passare a leggere prima di andare a dormire. 
So che questa recensione potrei averla cominciata col piede sbagliato perché le recensioni non si cominciano mica così, ma volevo solo farti capire come a volte, casualmente, si trovino in giro delle vere perle. Nonostante neanche io, come credo la maggior parte dei tuoi lettori, riesca ad apprezzare appieno la politica, questa storia mi ha messo addosso un hype pazzesco (e ho riso tre ore alla battuta di Thomas sulla tintoria, e così forte che non riuscivo a continuare a leggere).
Sperando di trovare il tempo in un futuro molto vicino, continuerò sicuramente a leggere quest'opera, in cui si vede sicuramente tutto il tuo impegno, soprattutto per la parte politica.
Però questa recensione non sarebbe né sincera né costruttiva se non ti segnalassi qualche piccolo errore di punteggiatura - veramente insignificante -, che serve solo per correttezza formale e qualche errorino di forma qua e là - anche questi trascurabili.
Dunque non mi resta che dirti: ai prossimi capitoli! 

Cherry :*

Recensore Veterano
21/04/16, ore 09:35

Ciao, scusa per il ritardo immenso.
Inizio dicendo che scrivi molto molto bene.
Hai uno stile chiaro, pulito ed elegante oltre che scorrevole.
Non ho trovato errori ed è tutto grammaticalmente corretto.
Per quanto riguarda la storia, è bella.
Si vede che hai delle conoscenze a riguardo sia del periodo storico sia dell'ambiente in cui si svolge.
Non ho potuto apprezzarla appieno perché l'argomento mi incuriosiva poco e il capitolo era molto lungo anche se diviso in paragrafi.
Ho fatto quindi molta fatica a finirla, ma questo non toglie nulla alla storia.
OdN

Recensore Junior
12/04/16, ore 17:41

Ciao!
Ho trovato il link della tua storia sotto lo scambio recensioni che avevo avevo proposto e, incuriosita dal titolo, mi sono subito fiondata a leggere. Sappi che ho "divorato" questo primo capitolo in pochi minuti.
Pur conoscendo ben poco di politica e di Roma (ci sono stata solo una volta e molti anni addietro per poterla ricordare come si deve), mi sono ritrovata piacevolmente coinvolta in ciò che hai scritto.
La parte iniziale mi ha lasciata letteralmente basita. Purtroppo, la crudeltà di certi bambini è davvero disarmante. Mi sono quasi sentita male per Michele. Sono riuscita ad immaginarlo perfettamente, chiuso nello sgabuzzino, in preda alla claustrofobia e implorante, così come sono riuscita a figurarmi le risate di scherno e le frecciatine malevole dei compagni. Che trauma essere vittime di bullismo a soli undici anni. (piccolo appunto: alla fine di questa prima parte ti consiglio di sostituire 11 anni con undici anni.)
Passando alla seconda parte; come accennato in precedenza, conosco ben poco di politica e di Roma, però ho trovato davvero interessante leggere di questo primo giorno da parlamentare e da cittadino romano. Trovo che il tuo modo di descrivere i vari cambiamenti di ambiente, animo e reazione sia perfetto, soprattutto se penso che stai trattando tematiche politiche. Cioè, io mi sarei persa dopo la prima riga, tu, invece, sei riuscita ad amalgamare il tutto in modo impeccabile.
Per quanto riguarda i personaggi che proponi, li trovo tutti ben caratterizzati e interessanti. Quello che mi ha colpito di più è, senza ombra di dubbio, Thomas. Così eccentrico ed esuberante nel suo modo di presentarsi.
Sulla grammatica non ho molto da dire. Ho trovato il tuo modo di narrare le vicende davvero intrigante. Mi hai tenuta incollata allo schermo, cosa che non succede spesso. Quindi, ti faccio i miei complimenti!
Ti faccio notare solo alcuni errori che, credo, siano solo di distrazione:
- "Erano lacrime di impotenza, perchè in nessun modo avrebbe potuto liberarsi da lì se loro non gliel'avessero permesso loro."
Il perchè va con l'accento acuto, non grave.
Hai ripetuto loro.
- "Segui i due deputati per i corridoi"
Manca l'accenti in segui.
- "La domanda esatto è quanto sarai vecchio quando uscirai da qui."
Credo sia esatta, non esatto.
- "...ma in effetti la mole di carta era sconvolgenti"
Qui credo sia sconvolgente, non sconvolgenti.

Credo di aver detto tutto per questo primo capitolo. Sicuramentissimamente (??) mi farò di nuovo viva nei prossimi capitoli (lavoro permettendo) dato che mi hai incuriosita parecchio e che amo il genere yaoi/slash.
Alla prossima!

Fanny ♥
(Recensione modificata il 12/04/2016 - 05:42 pm)

Recensore Master
06/04/16, ore 14:45

Ebbene, sorge un problema: io non so assolutamente niente di politica - non ho neanche l'età per votare, a dirla tutta!
Dici che ricevere complimenti da persone - come me - che non se ne intendano sia positivo, io penso invece che nessuno/a di noi possa darti dei veri e propri giudizi sulla storia, non riuscendo ad analizzarla affondo. 
Una cosa è certa: se la politica fosse davvero così, ci sarebbe da divertirsi. Si nota subito che la storia deve girare intorno a particolari personaggi e fin dal primo capitolo è chiaro dove vuoi andare a parare: per quanto possa sembrare un ambiente serio e razionale, molte cose non sono come sembrano. 
Ho apprezzato in una maniera particolare il personaggio di Thomas, che in più di un'occasione - con il suo sarcasmo spiritoso e mordace - mi ha strappato un sorriso. Credo proprio che andrò in fondo a questa storia, perché voglio vedere come lo evolverai e anche cosa ne uscirà dal suo rapporto troncato con - se non ho capito male(?) - Marchesi, stessa cosa per le varie perplessità che sia lui sia Arturo nutrono verso il suo discorso apparentemente incoraggiante.
Il personaggio di Michele è senza dubbio uno di quelli che ho preferito - non che ce ne fossero molti, lol - perché apprezzo la sua umiltà e anche quella soddisfazione di essere finalmente riuscito a coronare il suo sogno. Sicuramente non è da tutti e la cosa l'ho gradita non poco.
Per quanto riguarda invece Arturo, per il momento non mi ha colpito, ma si vedrà.
L'introspezione iniziale è stata da paura: sei riuscita a iniettarmi tutte le sensazioni negative che stava vivendo il povero Michele e prevedo che prima o poi riusciremo a scoprire come mai hai deciso di narrarle per poi fare un salto temporale di circa vent'anni. 
Comunque complimenti: la storia è curata e promette bene. Ci sono alcuni errori che mi appresto a segnalarti.
"perchè" si scrive "perché".
Si usa sempre un solo punto esclamativo, non importa quanta enfasi tu voglia dare alla frase (a limite puoi mettere in rilievo alcune parole con l'italic).
"li dentro" ► "lì dentro".
"Segui i due deputati per i corridoi." manca l'accento su "Segui".
"La domanda esatto" errore di concordanza.
I dialoghi, quando parla la stessa persona, vanno sempre posizionati sullo stesso rigo - mentre parla Goffedo, mi sembra, in un'occasione sei andata a capo.
A volte, in alcune frasi terminanti con un dialogo, hai mancato il punto fermo (due, mi sembra).
"Forse erano ancora tante le cose che doveva ancora capire." c'è la ripetizione di ancora, scegli tu dove rimanerlo.
"L'aveva vista diverse volte in televisione [...], ma non si aspettava che fosse veramente così enorme! Era come se quell’enorme immensità così ampia" ripetizione di enorme.
E fine, non ho notato altri errori, mi scuso se sono sembrata puntigliosa ma credo che ogni storia che si rispetti debba essere curata al meglio delle sue possibilità :)
Adesso, ho notato che questo capitolo risale praticamente a un anno fa, quindi non ho dubbi che nel frattempo tu sia migliorata, ma noto che comunque le descrizioni siano rese molto bene, mi hai dato modo di comprendere cose a me completamente estranee egregiamente - lascia che io sono ignorante e va beh(?) -, in più mi ha fatto molto piacere scoprire cos'è la nduja (che credo di scriva con l'apostrofo(?)), la quale immagino sia prettamente delle tue parti - io che sono di Napoli, tipo, non l'avevo mai sentita.
In conclusione sei riuscita ad attirare la mia attenzione e sono curiosa di vedere come andranno le cose. Prima o poi (più poi che prima, AHAHAH) continuerò la lettura e considerala una scelta del tutto personale e non dettata dal nostro scambio - perché la Fan Fiction comunque mi ha intrigato e penso che meriti.
Bye, Rei.

Recensore Veterano
26/03/16, ore 18:00

Ehilà :3
Comincio col farti i miei più sinceri complimenti per le parole e la citazione che hai scelto per l'introduzione: sono molto, molto toccanti ed intense, ottime per catturare l'attenzione di chi legge. Hanno un che di poetico, così delicato e soffuso, che mi ha incuriosita subito.
Detto questo, passiamo all'ambientazione. Montecitorio? E' la prima volta che leggo una storia ambientata nel mondo della politica italiana, sai? A dirla tutta, non avrei mai pensato che ci si potesse ambientare una storia, di sicuro non una slash. E invece tu mi hai piacevolmente sorpresa con un'ambientazione così originale ed insolita. Brava!
Michele mi sembra un ragazzo molto sensibile, magari anche debole per certi aspetti, una persona dall'animo gentile che fatica a riconoscere il male nelle persone.
E quello che gli hanno fatto quando era piccolo... terribile, davvero terribile. Si fa fatic a credere che i bambini possano essere così crudeli.
Eppure lui si è rialzato ed è andato avanti a testa alta fino a coronare, almeno per adesso, il suo sogno.
Gli altri personaggi, Arturo e Thomas, mi sembrano davvero ben costruiti. Sembrano avere un loro perché, una loro storia che traspare attraverso le righe e le parole non dette, un passato con basi solide.
Un altro punto a tuo favore è il realismo che hai usato per descrivere questi primi assaggi di politica, sono semplici, quasi di contorso, eppure aiutano moltossimo che legge a "calarsi nella parte" e ad immergersi nell'atmosfera.
La politica non è un argomento che trovo particolarmente interessante, ma leggerò volentieri questa storia, soprattutto per via di Michele e per le bellissime parole dell'introduzione.
Oh, e prima che me ne dimentichi, complimenti per il titolo, è davvero splendido!

A presto,
TimeFlies

Recensore Junior
22/03/16, ore 10:06

Okay, sono in ritardo, perdonami.
Complimenti! In primo luogo perchè non è facile rendere un ambientazione come la politica comprensibile e allo stesso tempo interessante, perchè come hai detto tu, può sembrare noiosa, ma non in questa storia.
Effettivamente lascia il lettore un po' spiazzato, soprattutto all'inizio, quando si ritrova a saltare da un ragazzino di undici anni a un ragazzo di trenta-meno-tre anni, ma non è così grave perchè il resto della storia permette di comprendere tutto senza particolari sforzi.
E nulla, mi piace moltissimo come idea, come impaginazione e come si è effettivamente sviluppato il capitolo.
(credo ci sia un errore di battitura, durante la riunione del partito "Cari compagne, cari compagni. Cari amici e cari amiche..", non dovrebbe essere care compagne e care amiche, almeno secondo me ahahahha)
Ovviamente conta su di me per i prossimi capitoli!

Recensore Master
05/03/16, ore 23:53

Ciao!
Di solito mi concentro sulla visione globale e poi sul capitolo in sé per sé, perciò spero che non ti dispiaccia avere una mia impressione esterna.
Innanzitutto devo dire che il titolo mi ha colpita. Non è breve – di solito prediligo quelli concisi, non quelli composti – ma comunque d’impatto. Sarà anche che mi ha riportato alla mente un vecchio manga (Ali di cristallo), chissà. Insomma: mi ha catturata subito. E questo è un punto a tuo favore, sì.
Per quanto riguarda l’introduzione, però, ho da farti alcuni appunti: i trattini che contornano la scritta attenzione sono fuori regolamento, se non vado errando, e stesso dicasi per lo spazio vuoto che intercorre tra la trama e l’estratto. Ti consiglierei di rivederla, perché sarebbe un peccato lasciarla così fuori format, ecco. Un altro mio appunto – che si lega anche al corpo del testo del primo capitolo – ha a che vedere con la punteggiatura e l’uso delle frasi.
Provo a farti un esempio con un estratto della trama e a spiegarti nel dettaglio ciò che, almeno secondo me, non quadra.
(CIT) “Michele, 27 anni, è appena entrato in un mondo a lui ancora sconosciuto: palazzo Montecitorio.
Lui, giovane insicuro, nasconde un lato fragile causato da un passato buio che vuole dimenticare. A differenza di Nicolò, che invece non ha mai perso nella sua vita e anche nel mondo politico a breve acquisterà una crescente leadership causata dal suo forte carisma naturale.”
È brutto vedere un numero vero e proprio in una narrazione, sarebbe meglio se lo rendessi esteso. Ripetere il soggetto (Michele/lui) nella stessa frase è scorretto, potresti semplicemente lasciare che sia sottinteso. Stesso dicasi per la seconda frase, hai scritto di nuovo lui. Ha un effetto ridondante. La frase sul suo passato è parecchio corposa. Mettere la virgola prima del che ha un effetto “inciso” che manca di una virgola finale e che quindi non è reso come “inciso”, perciò avresti dovuto metterla dopo.
Volendo potresti anche scrivere così:
“Michele ha ventisette anni ed è appena entrato in un mondo completamente nuovo: palazzo Montecitorio. È ancora giovane, insicuro, in fuga da un passato che vorrebbe dimenticare. A differenza sua, Nicolò è dotato di un forte carisma naturale e una leadership crescente.”
Un altro esempio posso trovarlo anche all’inizio del capitolo, però.
(CIT) “Era tutto buio.
Buie erano quelle quattro pareti che ora sembravano troppo vicine.
Buia era l'aria che cercava a fatica di far entrare nei polmoni.”
Sembra che tu abbia voluto introdurre un’anafora (buio/buie/buia). Tuttavia stai scrivendo in prosa e nel porre così le frasi perdi di musicalità. Si appesantisce la lettura, purtroppo. Hai anche fatto un errore un po’ strano (ma comunque abbastanza comune): erano/ora – dal passato di erano al presente di ora. Non esiste una cosa simile, davvero. O usi il passato e sostituisci quell’ora con in quel momento, oppure scrivi al presente e lasci la parola ora. In sunto: fai attenzione al tempo in cui narri e non dare mai cenni del presente se non nei dialoghi – che, differentemente, non sono legati dal flusso narrativo.
Avresti potuto scrivere così: “Era tutto buio, dalle pareti che sembravano troppo vicine all’aria che cercava di entrargli nei polmoni”.
Nel capitolo ci sono molti errori di distrazione, cosa che non mi aspettavo. Quando ho letto nell’introduzione che si trattava di una storia revisionata, infatti, mi aspettavo meno intoppi – sarei ipocrita nel dire il contrario. Nell’insieme, purtroppo, rendono la lettura molto faticosa.
Attenzione ai tre puntini di sospensione: non ce ne vogliono due, ma tre.
In questa frase (CIT) “Non sapeva quanto tempo era passato da quando era li dentro” hai ripetuto due volte era, ma avresti potuto sostituire questa parola (nel secondo caso) con si trovava. Tra l’altro hai dimenticato l’accento su . Anche nella frase seguente c’è la ripetizione della parola fino e di nuovo l’errore del passato in contrapposizione con ora.
In questa frase (CIT) “strisciando la mano contro la porta” c’è un piccolo problema: la parola strisciando. Dal momento che l’oggetto è la mano, magari avresti potuto dire facendo strusciare. Avrebbe suonato di più, lo ammetto.
Poco più sotto dici che si sentivano delle risate e che si trattava di voci di bambini, ma la risata è una cosa e la voce è un’altra. A tal proposito mi ricollego all’onomatopea della risata stessa e ti dico che non c’è bisogno di ripeterlo in senso figurato: lo hai detto, lo hai scritto, perciò a che serve scrivere “Ahahahahah!”?
In questa frase (CIT) In mezzo a quel buio totale le pareti dello sgabuzzino sembravano più vicine tra lorohai mancato la virgola dopo la parola totale.
Insomma, immagino che siano errori di distrazione… Ma ammetto che rendono difficoltosa la lettura. E potrei continuare per tutto il testo, davvero, ma diventerebbe una cosa antipatica – se già così non lo è stata (cosa che, purtroppo, temo).
Ti consiglierei di affidarti a una beta per il lavoro di revisione, perché magari alcuni errori sfuggono all’occhio dell’autore – io lo so per prima, fidati: sono dislessica, lol.
Meglio passare alla trama!
Allora, sotto questo punto di vista posso dirti che ho trovato molto carina l’idea del flashback sull’infanzia di Michele: un focus lontano che poi si sposta al presente e alla sua nuova vita in procinto di diventare qualcosa di estremamente diverso. Certo è che le sue insicurezze ci sono ancora, si evincono dai tentennamenti. A fare da padrone della scena, comunque, è Thomas – una sorta di grillo parlante, se vogliamo. È interessante il modo in cui introduci l’ambiente politico – o fanta-politico, se teniamo conto delle tue note – attraverso una sorta di viaggio. Per questo facevo riferimento a Thomas, poco fa: lui è uno di quei personaggi che permette al lettore di entrare nella storia al posto di Michele per scorgere tutto ciò che lo circonda. Ottima scelta, davvero.
In conclusione: la storia mi piace, ma deve essere rivista e betata meglio, perciò non mi sembra corretto lasciarti una bandierina verde dopo tante critiche. Opto per una recensione neutra, perché tutto sommato mi hai incuriosita e mi hai fatto immedesimare nel protagonista – non vorrei che pensassi a una qualche sorta di presa in giro se ti lasciassi una positiva così su due piedi.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
29/02/16, ore 07:30

Buongiorno.
Alla fine sono passata, forse perché non mi piaceva dire che sarei passata in giornata di ieri e poi per un problema mio, persa nei pensieri, non più.
Mi dispiace.
Riguardo la storia, ho da dirti un sacco di cose e spero di riuscirci tramite il cellulare, e perdonami se vi saranno errori stupidi.
Li odio.
Partiamo dalle cose grammaticali: sono andata a rileggere più volte le recensioni negative, una, a dire il vero perché tendo a curiosare nel tot commenti perché ci sono. Sì, ho questa curiosità e questo difetto immenso, ma non sono assolutamente uguale a coloro che poi evitano la lettura facendosi condizionare.
Quindi sí, non leggo mai Slash perché non mi attirano per niente, ma con questa non è capitato. Anzi a dire il vero mi è piaciuta anche se si tratta solo del prologo nel quale si capisce poco, di solito. Leggo le Slash solo c'è del Het all'interno ma anche se qui non c'è, ripeto, mi va bene.
Il tuo personaggio Michele mi pare uno con le parole sotto la lingua, vorrebbe parlare ma non lo fa perché preferisce dire tutto alla fine. Oppure non ha voglia di rompere subito la bolla nella quale è immerso perché nuovo. Perché appena arrivato. Già ti dico che amo Arturo, invece mal sopporto Thomas - tra l'altro quando ho letto il nome mi sono messa le mani nei capelli perché è il ragazzo con la quale non è andata bene.
Ma va bé.
Proseguiamo con l'ambiente: non conosco niente di politica e anche se hai detto che potrebbe essere davvero interessante, no, assolutamente. Per me non lo è, anzi quando mia mamma continuava a spiegarmi i vari termini, il giorno dopo ero già lì a dire Eh? e ovviamente mia mamma sbuffava.
Inoltre non ci capisco un tubo.
Quando le mie amiche parlano di politica, apro un libro e mi ci fiondo per distrarmi. Però con questa storia mi son detta Oh cavolo, e adesso come farò a capire?, eppure non mi sono annoiata ma divertita.
Il tuo stile scorre fluido sotto i miei occhi, occhi invidiosi del fatto che fai frasi molto lunghe senza utilizzare molte virgole. Io non riesco.
Quindi un punto a tuo favore.
Ritornando alla politica, visto che oramai questa storia mi è piaciuta molto e che vorrò proseguire, scambio o meno non importa, vorrei avere una spiegazione sui centristi. Ehm...
Altro argomento: la mia storia è Het e basta e spero che tu non sia una di quelle tante sul sito che mi recensiscono dicendo che le Het stanno diventando le peggiori del secolo, anzi dell'anno 2016 in questo caso.
Scusa la schiettezza ma mi è capitato di beccare persone che si fanno di tutta l'erba un fascio e partono già col piede di piombo. Ecco, non le sopporto proprio, ma se questo commento ti ha dato fastidio ti chiedo scusa in anticipo.
Io sono così, sono sincera e diretta senza farmi problemi.
Altra cosa: non ho potuto non leggere e alzare un sopracciglio su ciò hai scritto nelle note riguardo le storie nelle quali le persone si innamorano subito e... sì, concordo. Tuttavia non è vero che non accade subito nella realtà dato che ho due amiche che si son invaghite e innamorate dopo tre giorni.
Sì, non sto scherzando. E ora una di queste amiche si sposa, quindi non è del tutto vero. Ognuno ha una propria esperienza da custodire, ma non tutto è solo così o in un altro modo.

Ho concluso.
Au revoir

Recensore Junior
28/02/16, ore 21:44

Primo capitolo, è giusto iniziare da qui una recensione. Era da tanto che non ne scrivevo una. Inizio col dirti che il tema della politica mi ha sempre affascinato, qualunque sia il modo in cui esso venga trattato. Il "mix" di presente e passato pure, forse è eccessivo, visto che la storia non è di quel genere specifico, ma gli da proprio un'aria di fantapolitico! Mi sono subito innamorata (si fa per dire) del povero Michele. Spero che riuscirà a dare una svolta alla sua vita ora che è a Roma, sono proprio curiosa di sapere cosa gli succederà :)

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