Recensioni per
Avanzi di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 712 recensioni.
Positive : 711
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
23/06/16, ore 16:35
Cap. 72:

Ciaooo!!! 😃
Non vedevo proprio l'ora leggere la tua poesia!!! Bruttina? (notare il diminutivo ahahah) Scherzi?! Questa poesia merita, eccome! E lo dico con convinzione!!! È troppo bella, TROPPO! È bellissima, fa sorridere! Io ridacchiavo tra me e me 😊 Lo stile è il tuo, non si discute, ma è il modo di far poesia che è diverso. Posso dire che è moderna? Forse non è l'aggettivo più adatto, ma tu mi capisci. Beh, dunque, è bizzarra! Insomma, tu narri una storia che in realtà è triste... ironicamente. Quindi, questa nuovo esperimento mi ha colpito molto. Non è orrenda, affatto! Tranquillo.
Passando al testo...non poteva far a meno delle rime! Esse non sarebbero andate meglio in nessun altra "parte"! E poi...questo povero cristiano, tormentato dalla megera, che scappa in mare ahahah Troppo bella! Ma l'hai inventata tu o è un'altra leggenda giunta alle tue orecchie? Molto divertente! E poi hai presentato delle immagini buffissime (come "che già non era più larga di un secco dito"), termini molto colloquiali, favoleschi, ecco! (favoleschi me lo segna errore...)
"La barca, che logicamente tanto grande non era,
alla prima onda quasi si ribaltò come una pera".
Nonono, mi piace troppo!!!
Inoltre ho apprezzato il fatto che la poesia abbia una morale, giusta giusta. Lui muore per aver mangiato troppo (decide di tornare a casa proprio perché gli è venuta la nausea, giusto?) e la moglie per non aver mangiar affatto.
Hai avuto un'idea geniale! Non ho altro da dirti. Complimenti!!! Proponi sempre le tue poesie! Immagina se tu non l'avessi pubblicata...
ecco, non avresti rallegrato questa giornata! (rima!) Ahahah
Bene, buona giornata e a presto 🌺

Recensore Master
23/06/16, ore 12:39
Cap. 72:

Ciao!
Questa poesia non è affatto brutta, anzi! Scrivere delle storielle in rima è alquanto complesso e tu sei stato bravissimo a comporre strofe così belle e studiate che non mi hanno mai annoiato...addirittura mi hanno divertita!
Mai esagerare...Bisogna agire sempre nel giusto.
Una bellissima morale con sfondo una storia travolgente e simpatica. Utilizzare il mare come elemento importante è stata veramente un'ottima idea.
Buona giornata!
-Bigin

Recensore Junior
22/06/16, ore 20:43
Cap. 1:

Di nuovo ciao :)
incuriosita ho iniziato a leggere la tua raccolta di poesie :)
questo componimento, così lapidario ma incisivo e penetrante al tempo stesso, mi ha colpito particolarmente e anche un po' commosso. Sembra che tu abbia tradotto in parole i pensieri di tutti coloro che provano questo sentimento così atroce, per un motivo o per un altro.
Continuerò a leggere
A presto :*
Lady_Gi

Recensore Veterano
21/06/16, ore 12:59
Cap. 71:

Parlando di tempo, ne è passato dall'ultima volta che sono passato di qui. Ma la realtà ha chiamato, mi sono successe parecchie cose in questi mesi, e non ho avuto più modo di recensire, nonostante seguissi sovente questa raccolta che procede a gonfie vele.

Innanzitutto, ciao Ale! :D

Tante sfaccettature, tutte veritiere, sul tempo che scorre inesorabile. Una cosa tanto astratta, quanto importante per ciscuno di noi. A volte odioso, a volte piacevole.

Spero di ritrovare il tempo di una volta, per recensire queste perle :)

Alla prossima,

Frenz

P.S. La poesia su Azzurrina era tanta roba :D

Recensore Master
17/06/16, ore 20:54
Cap. 71:

Ciao carissimo!
Con un lieve ritardo eccomi qui a recensire questa bellissima poesia!
Il tempo è un tema che mi ha sempre affascinato. Tra l'altro, se non ricordo male, ne avevi parlato anche in qualche componimento precedente e sono contenta tu abbia ripreso l'argomento.
In effetti è incredibile: il tempo per sua natura è qualcosa di assolutamente immateriale e intangibile, e allora perché l'uomo si ostina a misurarlo? Il tempo dovrebbe essere naturalmente libero da ogni tipo di vincolo eppure "è stato chiuso in una scatola", in una "forzata realtà".
Non solo, le sue lancette e il loro fastidioso ticchettio ci ricordano in ogni momento che il nostro tempo sta passando inesorabile e nessuno ce lo restituirà.
E così l'uomo, per competere con la corsa delle crudeli lancette, vive la sua esistenza nella frenesia e perde di vista le cose importanti.
Bellissima l'immagine della "vita umana posata" sulle lancette, come se tutta la nostra esistenza fosse sorvegliata e organizzata, rendendoci schiavi del tempo. O meglio, siamo schiavi di quell'oggetto che l'uomo ha costruito per rinchiuderci il tempo. Quindi, se ci pensiamo, siamo un pochino masochisti! Perché il tempo vorrebbe il nostro male? Perché mai dovrebbe remarci contro? Siamo noi che vogliamo crederlo e abbiamo contribuito a rendere il tempo un'entità da temere.
Ho apprezzato anche questo "tic-tac" che qualche volta ritorna nei versi, come una cantilena che è sempre nelle nostre orecchie e non ci lascia in pace.
Mi è davvero piaciuta questa poesia, proprio tanto! Ti faccio tantissimi complimenti!
Un abbraccio e sereno week-end!

Recensore Master
16/06/16, ore 19:57
Cap. 71:

Ciao!
Questa semplice ma intensa poesia è a dir poco (ma veramente poco) fantastica! Quanta forza contiene? Quante riflessioni, quante verità?
Hai fatto proprio un bel lavoro, complimenti!
Ho apprezzato le domande retoriche all'interno dei versi e le rime hanno reso l'immagine del tempo ancora più incisiva.
Le onomatopee (tic toc) danno quel tocco di eleganza veramente stupefacente!
Bravo! Buona serata!
-Bigin

Recensore Master
16/06/16, ore 16:38
Cap. 71:

Ciao!!! 😊
Molto simpatica questa poesia! Ultimamente il tempo ci prende molto, eh! Mi sono piaciute molto le frequenti onomatopee, tic, toc, ed anche la loro disposizione nel testo e nella pagina. È privilegio della poesia, del poeta poter mettere le parole ovunque si voglia sullo spazio bianco.
Allora, noto che ti sei aggrappato a questa musicalità! Tenterò anch'io di far rime! Non è facile, ma sembra che a te venga naturale. Sarà un'altra meta!
Dunque, il soggetto della poesia è il tempo. Bene, ma devo far ordine. Strano, le lancette scuotono! Eppure, io avrei detto che il tempo, il suo controllo tende a renderci apatici. Non hai spiegato quale sia quest'oggetto nel quale sono prigionieri il tempo e la libertà. Forse ho capito! Noi sentiamo questo ticchettio e ci scuotiamo! Ossia, capiamo che il tempo ci sta sfuggendo di mano e sono le lancette a farci comprendere che stiamo tralasciando noi stessi, i nostri sogni, i nostri bisogni. Sotto quest'ottica non l'avevo mai vista la questione.
"muoiono sulla soglia dell’inconfutabile verità", questo verso mi ha fatto riflettere. Poiché attenendoci a questo oggetto, che ci ha privati della libertà e dell'essenza, non possiamo giungere alla comprensione della nostra verità, e allora questa resta inafferrata. Molto negativo il finale. Davvero negativo. Alla fine, moriremo, vuoti. Privi d'esperienza. Forse è insito nella nostra natura voler dare una forma a tutto, una spiegazione a tutto, far entrare in limiti precisi ogni cosa. Ci condizioniamo a vicenda e, probabilmente, non usciremo mai da questi preconcetti che ci hanno inculcato.
Bene, ti faccio i miei soliti, ma non meno belli, complimenti! Continua così! Non vedevo l'ora di leggere la poesia!
A presto 🌺

Recensore Master
10/06/16, ore 20:50
Cap. 70:

Ciao carissimo!
Innanzitutto mi scuso per il lieve ritardo, è un periodo davvero pieno e sto arrancando un po'.
Per fortuna ci sono le tue poesie a risollevarmi il morale, grazie di cuore!
Conoscevo la drammatica storia di Azzurrina. Ne ho sentito parlare per puro caso: una sera, girando su qualche canale in tv, sono capitata su Mistero e stavano facendo un servizio proprio su questa bambina.
Ricordo che la vicenda mi aveva colpito fortemente, mettendomi addosso una tristezza davvero incredibile. E ti ringrazio per aver raccontato così dettagliatamente l'episodio di Azzurrina, ho scoperto dei dettagli in più e mi hai fatto venire una gran voglia di visitare questo castello. E' una cosa che prima o poi devo assolutamente fare!
Il fatto che tu abbia dedicato a questa bambina una tua poesia è davvero incredibile, un gesto dolcissimo e un modo alternativo per ricordarla.
Attraverso i tuoi versi hai ricostruito il racconto in maniera molto, molto vivida: ho avuto l'impressione di udire le risate di Azzurrina mentre rincorre la sua pallina, vedere i suoi capelli azzurri incorniciare il suo visino innocente.
Ho trovato molto dolce l'immagine della mamma che le tingeva i capelli di nero. La famiglia non dà ascolto alle leggende ma fa di tutto per proteggere la propria bambina.
Mi è piaciuto tanto il verso "Pareva che il buio della ghiacciaia ti avesse inghiottita". Ho colto un contrasto tra l'oscurità e il chiarore della pelle e dei capelli di Azzurrina, tuttavia inghiottiti dalle tenebre.
Le tue strofe sono anche un profondo richiamo all'intolleranza, alla cattiveria che viene esercita contro chi è diverso. Quanti pregiudizi ottenebrano le nostri menti, e la piccola Azzurrina ne è probabilmente rimasta vittima... E se pensiamo come l'ignoranza degli uomini mieta, ancora oggi, tante vittime innocenti fa venire i brividi.
Insomma, una poesia davvero malinconica ma di una forza e di una bellezza indescrivibile. I miei più sinceri complimenti!
Ti abbraccio forte e ti auguro un sereno fine settimana!

Recensore Master
09/06/16, ore 15:32
Cap. 70:

Ciao!!! :)
E' stato un piacere leggere questa poesia :) Non conoscevo questa leggenda. E' stata un'ottima idea scrivere una poesia su Azzurrina. Davvero tenera :) E, comunque, la tua è anche una denuncia contro tutti coloro che hanno la faccia tosta di giudicare in base all'apparenza! E sì, a quei tempi per qualsiasi difetto si puntava l'indice contro la persona affermando che era frutto del diavolo, che aveva commesso qualche peccato mortale ed era stata punita. Le superstizioni rovinano sempre quelli che dovrebbero essere buoni rapporti tra le persone.
La poesia è bella, non c'è niente da dire. Trovo che le ripetizioni, i vari accenni alla pallina e a questo solo gioco a cui si dedicava la piccina abbiano reso la poesia molto melanconica, pacatamente distruttiva. In questa tua settantesima (urrà!) ho assistito a tanta dolcezza. Hai praticamente narrato una storia, come in Fast car, più o meno. No, qui più :) Trovo che sia una cosa fantastica. Il testo è dotato di buona musicalità :) Questa volta non ho molte osservazioni da fare, anche perché il mio "lato filosofico" non può emergere da una leggenda...Se sai altre leggende legate alla tua zona, beh, scrivici altre poesie! Magari, qualche leggenda ancora più strana...ma non privarci della morale, eh! Mi piacciono molto le favole, sempre nella biblioteca della nonna ne ho lette un po' :) Ah, però ho da farti un appunto (se si può dire così)! Nella prima strofa, il quarto verso "ma che tanto facilmente la si calciava", secondo te il tutto non è più fluido da leggere se si elimina la particella "la"...quindi "ma che tanto facilmente si calciava"? Si comprende che si parla della pallina, se c'è il "che", no?
Beh, mi ha fatto molto piacere lasciarti questa recensione :) Hai vissuto una bella esperienza. Wow, sentire delle registrazioni su di un ipotetico fantasma...Paura eh?! ahahah
Bene, buon pomeriggio e a presto :)

Recensore Master
09/06/16, ore 08:54
Cap. 70:

Buongiorno Alessandro!
La leggenda di Azzurrina la conoscevo già e mi ha sempre molto interessata. La tua poesia descrive benissimo la situazione della bambina e dell'accaduto, soffermandosi sui particolari estetici e anche morali.
Noto una grande attenzione per questo componimento, è scritto molto bene. Bravissimo!
Se, in futuro, qualcuno mi chiedesse la storia di Azzurrina la bambina albina, credo proprio di fargli leggere la tua poesia!
Buona giornata e a presto!
-Bigin

Recensore Master
03/06/16, ore 15:37
Cap. 69:

Ciao Ale!!! :)
Come stai? Scrivo dal mio strepitoso divano. Io sono stanca morta. Oggi ho superato un altro traguardo e mi sento più leggera. Svegliarsi alle tre di notte per studiare non è il massimo...questa maturità mi sta sfibrando! Non ce la faccio più! Ho la limpida intenzione di non fare Niente quest'estate. Ah. La tua poesia l'avevo già letta ieri, ma non sono riuscita a recensirla. Scusa lo sfogo...ne avevo bisogno! Adesso ti lascio il mio parere :)
E quindi questa sarebbe la filosofia sulla quale si basa, in parte, nel tuo racconto! Hai fatto bene...ed involontariamente uno spoiler hihihi 😁
Sai cosa mi ha colpito maggiormente? I riferimenti ai "numi".
"Dimmelo!".
Wow, quanta potenza! Sì, questo mi ha colpito. Quindi, la seconda strofa è la mia preferita. È un tema a me molto caro quello che tocchi in questa strofa: la nullità dell'uomo che, presa coscienza di questa condizione, spera nel cielo. Fantastico! Amo questo pezzo :)
Poi, interessante questo "più": "non sappiamo più come fare". Beh, allora significa che un tempo ne eravamo capaci? Probabilmente un pizzico in più. Cosa può essere mai ciò che ci ha distaccati talmente tanto dall'amore, da far sì che"odiare costa molto meno che amare". Davvero un pensiero molto profondo il tuo. Lo ritengo originale (e si che proprio ieri mi son detta che l'essere originali è impossibile data la nostra memoria, mah).
Credo che la risposta tu l'abbia fornita nella penultima strofa. Amare è abbandonarsi. Forse è questa la più grande paura dell'uomo: abbandonarsi all'altro. Credo (perché non me lo levo dalla testa) che questo sia sempre un risultato dell'egoismo: io non voglio amare per paura di essere ferito e di soffrire. Sai, però, l'Amore è tanto complesso che questa deve essere solo una probabile spiegazione. Chissà.
"Le emozioni (...) assieme all’amore son ritenute insulse", anche questo è un altro motivo.
"Per scovare l’amore e il suo senso
si deve frugare al suo interno",
che sia questa la soluzione? Provare? Forse. Forse bisogna avere un po' più di speranza, forse un po' più di cuore. Ho come l'impressione che ci limitiamo a vicenda.
Bene, bella poesia! Mi è piaciuto molto interpretarla! Come al solito, le tue poesie mi fanno far riflessioni quasi filosofiche ahahah Ammiro i temi, sempre attuali e forti, che affronti sempre.
Bravo! Continua così! E siamo quasi a 70 poesie!!! Non vedo l'ora di averne scritte così tante anch'io! Chissà quanti nuovi e bizzarri pensieri ci piazzerò dentro?! Ahahah
Bene, io cado nelle braccia di Morfeo 😫
Non badare ad errori grammaticali e sintattici...non connetto più ahahah
A presto 🌺

Recensore Master
02/06/16, ore 21:18
Cap. 69:

Buonasera!
Wow! Un collegamento poesia e racconto: interessante!
Il componimento mi è piaciuto davvero, davvero molto e sono curiosa di vedere come si collegherà a "Il gioco della vita".
Dunque, dunque!
Ti faccio i miei complimenti perché ancora una volta mi hai profondamente sorpresa. Hai parlato dell'amore, un tema molto comune e su cui spesso in passato ti sei soffermato, ma questa volta hai usato una chiave di lettura del tutto originale.
L'amore come un atto che ci piacerebbe compiere ma non sappiamo come o, più banalmente, ci risulta troppo faticoso.
Forse perché tendiamo ad idealizzare l'amore come qualcosa di perfetto, piacevole, dolce e meraviglioso. Quando però ci rendiamo conto che amare significa ben altro ci tiriamo indietro.
A tal proposito ho adorato la penultima strofa perché racchiude il mio pensiero sull'amore "Se si ama, in mani altrui ci si deve posare. Se si ama, dell’altro ci si deve fidare." E credo che non ci sia cosa più difficile di imparare a fidarsi e, ancora di più, non deludere chi si fida di noi e chi si affida a noi.
Così, come hai più volte notato nella poesia, ci risulta più facile odiare, essere indifferenti, gettarci sugli aspetti più vani della vita.
Ho trovato il verso "Odiare costa molto meno che amare" veramente splendido e molto, molto forte.
Ho apprezzato molto anche queste costanti invocazioni che l'umanità rivolge a divinità, pianeti e presenze di varia natura, una sorta di straziante grido perché essi ci assistano e proteggano dal male che ci facciamo gli uni con gli altri.
Un'ottima poesia, non aggiungo altro perché non voglio dilungarmi ma ti assicuro che sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Complimenti!
Buonissima serata!

Recensore Master
02/06/16, ore 13:31
Cap. 69:

Ciao Alessandro!
Una poesia collegata alla storia...molto bella, complimenti!
L'Amore talvolta appare come un argomento scontato, già cantato e raccontato, mentre non tutti sanno che quando si parla di questo sentimento si ha sempre tanto da imparare ancora e tu, oggi, mi hai insegnato molto.
L'Amore esiste, è complicato nonostante renda tutto più semplice, ma l'uomo preferisce seguire la via del male e dell'odio perché non richiede sacrifici, sforzi.
Sei stato molto bravo anche in questo componimento collegato a "Il Gioco Della Vita".
Ci sentiamo presto,
buona festa della Repubblica anche a te!
-Bigin

Recensore Master
26/05/16, ore 19:51
Cap. 68:

Ciao!
Una poesia fresca, piena di vita, di luce!
Eppure anche malinconica, triste.
All'inizio le emozioni sono negative e contengono l'utopia di voler somigliare a questa foglia ed è da lì che inizi a descrivere inserendo man mano sensazioni e situazioni nuove, quasi utopistiche.
Ciò che infatti mi hai trasmesso è priprio che la realtà è altalenante, mutevole e imprevedibile e per i sognatori questo non avrà mai un compiacimento, ma sarà solo una grande ispirazione per scrivere poesie stupende, come le tue.
Grazie mille per avermi menzionata ancora! Ribadisco che per me è un piacere immenso leggerti!
Ti auguro una buona serata,
-Bigin

Recensore Master
26/05/16, ore 19:32
Cap. 68:

Ciao mio carissimo amico!
Eccoci qui, come ogni settimana, con il nostro appuntamento poetico.
Questa poesia mi è piaciuta davvero, davvero molto.
Leggendo il titolo mi aspettavo qualcosa di completamente diverso ma tu mi hai proprio stupito! E' incredibile come da una semplice foglia tu sia riuscito a realizzare un componimento così profondo e ricco di stimoli di riflessione.
Ho colto un forte senso di apatia e indifferenza verso la vita, un ricadere sempre nella routine, un lasciarsi trascinare dalla corrente come una foglia dal vento.
Questo è un tema di cui hai trattato spesso, tuttavia qui c'è qualcosa di nuovo: la consapevolezza.
Sì, la consapevolezza di sapere perfettamente che "la realtà attorno a me è mutevole, dalle mille sfumature, ingannevole", ma non fare niente per cambiare il proprio destino, per oltrepassare gli ostacoli, per cogliere la ricchezza della vita.
Collegato a ciò mi è piaciuto molto questo pensiero: "Il calore sarebbe preferibile / eppure, di cercarlo mi passa la voglia.". Tutti noi ripetiamo agli altri e a noi stessi di voler essere felici, soddisfatti, appagati, ricchi, ma non capiamo che sono traguardi che possiamo ottenere solo con la nostra volontà. Tuttavia, quando ce ne rendiamo conto e cadiamo "sulla triste e scivolosa realtà", ci limitiamo a ripiombare nella nostra inedia e lasciare che la vita, come le foglie, venga trascinata via.
Veramente un componimento magnifico, e per di più non facilissimo. Ho dovuto rileggerlo più volte e credo di averne dato solo una interpretazione parziale.
Sono davvero estasiata, bravissimo!
Buona serata e sereno fine settimana!