Recensioni per
Sconfitta
di Barsine

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
09/06/15, ore 01:25
Cap. 1:

Hai descritto e colto l'indole di Kojiro in poche righe. Impresa mica facile, complimenti. La tematica più saliente di questa "one shot" può essere facilmente riassunta con il detto latino: "At pulchrum est digito monstrari et dicier: hic est!" Kojiro vorrebbe sempre essere quel "hic"=lui. Invece, nel manga o arriva secondo o, al massimo, pareggia. Inaccettabile.
(Recensione modificata il 09/06/2015 - 01:28 am)

Recensore Veterano
01/06/15, ore 00:48
Cap. 1:

Cia Barsine,

che bella "one shot" delicata ed introspettiva !. Kojiro/Mark e' il mio personaggio preferito di questo anime fantastico, hai reso in poche righe ed in un "missing moment" molto di lui: l'orgoglio, l'attaccamento alla sua famiglia (in quanto dai nove anni in poi e' sempre stato lui l'uomo-bambino della famiglia), la frustrazione derivante da un secondo posto, che per uno come lui equivale ad un terzo, quarto o ultimo posto. Ci sono due cose importanti di lui in questo episodio da te descritto magnificamente: il fatto di aver perso contro Tsubasa ed il fatto di aver avuto comunque il posto alla Toho School. Una doppiezza (evento negativo/positivo) che tu hai reso in maniera delicata e malinconica, ma mai eccessivamente drammatica. Complimenti, mi e' piaciuta molto!

Recensore Master
23/05/15, ore 20:49
Cap. 1:

Ciao Barsine!
Innanzi tutto benvenuta nel fandom; dopodiché devo dire che il tuo Kojiro mi è piaciuto un sacco! *__*! Di solito non riesco mai a trovare autrici che abbiano la mia stessa visione del personaggio, e spesso alcune loro scelte mi fanno salire il nervoso, ma tu hai davvero rispettato il suo carattere (quello che anche io come te credo abbia, per lo meno. LOL) e lo hai reso davvero benissimo! Il dolore della sconfitta, la rabbia, e poi quello sfogo solitario e lontano da tutti, in quel posto dove la Tigre può lenire le sue ferite in tranquillità...
Davvero, davvero bella, brava!
Continua così! :)
Un saluto!

Recensore Junior
22/04/15, ore 17:29
Cap. 1:

Ciao Barsine, benvenuta nel fandom :) Ho notato che è la tua prima fanfic su CT e se ti presenti così parti già bene. Questa storia mi è stata segnalata da un'amica, Capitanhyuga, mi ha detto "non perdertela!", da buona fan di Kojiro sono corsa a leggerla e devo ammettere che aveva ragione. Il fatto che tu abbia osservato gli sguardi di Kojiro ti fa onore e ti fa entrare nella categoria delle autrici da me stimate. Perchè più leggo fanfic su questo personaggio più mi rendo conto che molte si fermano al lato duro del nostro capitano, talvolta lo descrivono come se fosse una specie di Terminator, una persona tutta muscoli e senza cuore (eccezion fatta per la famiglia), a volte invece lo fanno passare per idiota che non sa fare 2+2... per carità ognuno ha le sue idee sui personaggi, ma per me tu sei una delle poche che ha colto la vera essenza di Kojiro. Forse proprio perchè hai compreso quegli sguardi.

Come ha già detto prima di me Capitanhyuga hai fatto emergere anche il lato altruistico di Hyuga: all'inizio ha la tendenza a raggiungere i propri obiettivi, è più egoista, poi però pensa anche agli altri e mette da parte il suo orgoglio (cosa che nota Genzo stesso nell'amichevole in cui Kojiro segna un goal all'ultimo minuto, e non pensa più alla sua sfida personale del goal da fuori area, per salvare la faccia di tutti anche se avevano chiaramente perso, o anche contro la Nankatsu stessa... sempre per lo stesso obiettivo di segnare a Genzo da fuori area... nel secondo tempo Kojiro cambia e pensa alla squadra).
Kojiro in realtà è un turbine di sentimenti. Si mette tanto in discussione (cambia molto nel corso della storia a differenza di altri personaggi) e ragiona sulle cose. Quindi alla fine mette da parte se stesso, ma quella parte continua farsi sentire forse perchè ha l'animo del vero campione. Ed è bellissimo come hai descritto la sua titubanza, come ci hai parlato del suo orgoglio ferito, nonostante la borsa di studio della Toho e qualche certezza in più per la sua famiglia. La scena finale è un tocco al cuore. Il confronto tra la sua famiglia e quelle dei suoi compagni di squadra, la scena di una casa silenziosa, la madre che lavora fino a tarda notte, ma soprattutto le sue lacrime nascoste (perchè Kojiro piange, cavolo! Nell'anime e nel manga. Non è vero che è solo un bastardo egocentrico. Urliamola questa cosa!) sono la ciliegina sulla torta. :)

Spero anch'io di leggerti ancora e di sicuro questa fanfic finisce nelle mie preferite.

Recensore Veterano
20/04/15, ore 11:11
Cap. 1:

Ciao Barsine!
Ma che bello leggere qualcosa di tuo sul nostro amato Kojiro Hyuga!!! Sai che mi ha reso davvero felice trovare una tua fanfic? Dopo aver letto le tue bellissime riflessioni su Kojiro, che mi avevi scritto nella recensione ad A&A, ho sperato tanto che tu scrivessi qualcosa su di lui e... oltre ad essere stata "accontentata", non sono rimasta delusa... anzi!!! L'amore che provi per Kojiro e la visione che ne hai, non potevano che farti scrivere questa bellissima shot e lasciarmi piena di emozioni! E' incredibile come anche tu abbia avuto un'attenzione particolare nell'osservare e analizzare gli sguardi di Kojiro: non solo quelli più aggressivi e "tigrosi" ma anche, e soprattutto, quelli più tristi, intensi, sofferti... quelli che ci rivelano la complessità e il tormento di questo ragazzo, che non è solo forza e violenza fisica e caratteriale, ma anche emotiva. Soprattutto nel manga, il maestro Takahashi è stato bravissimo nel rappresentare questi sguardi. Si può dire che siano una chiave di lettura importante del personaggio. Rileggendo la tua shot, ho ripreso in mano anch'io il volume del manga che ti ha ispirato... ed è stato davvero molto intenso leggere le due cose di pari passo!!!
I sentimenti contrastanti di Kojiro sono reali: non è così incredibile che riesca a provare anche quella "strana pace". Persino un combattente nato come lui. Il peso che ha deciso di portare è sempre mille volte più pesante di quello che le sue, pur forti, spalle riescono a sostenere. Eppure, Kojiro pensava di potercela, DOVERCELA fare, non solo grazie alla forza, ma anche grazie alla volontà e alla certezza di lottare per qualcosa di più importante, di più grande, di più giusto di una semplice passione e di un semplice sogno. Ma non è bastato. Come non capire il profondo senso di ingiustizia che pervade l'animo di Kojiro pure se, nonostante la sconfitta, riesce a raggiungere il suo obiettivo... E, di fronte a tutto questo, già da bambina mi chiedevo: "Ma come si può non tifare per Mark e la Muppet?"... domanda che ancora mi faccio dopo decenni, con tutto il rispetto per chi tifa New Team/Nankatsu e preferisce altri personaggi!

Molto toccante il passaggio in cui Kojiro è combattuto tra l'orgoglio ferito e la consapevolezza che "Poteva continuare a lavorare come aveva sempre fatto, ma non sarebbe mai riuscito a studiare, giocare a calcio e lavorare guadagnando abbastanza soldi da rendersi completamente autonomo. E, andando avanti, le cose si sarebbero solo complicate". E' molto da lui, nonostante il senso di responsabilità che lo caratterizza. Kojiro sa già la scelta che farà, ma non può fare a meno di provare quel sentimento. Nonostante il suo proverbiale orgoglio e individualismo, credo invece che il nostro Hyuga sia in realtà un ragazzo che più di una volta ha saputo metterli da parte per il bene degli altri. Anche andare alla Toho, e adattarsi alle direttive di un Istituto come quello, dal mio punto di vista è stato un po' come andarsi a rinchiudere in una gabbia... (e sono abbastanza d'accordo con la ramanzina che gli fa Mister Kira al termine della finale regionale contro la Musashi^^) ma è stato comunque un grande atto di responsabilità e amore, oltre che un'opportunità da prendere al volo per se stesso. Dopo averti detto questo, come credi mi sia sentita leggendo la seguente frase: "Se non trovava ragioni per accettare quella proposta in sé stesso, doveva farlo per sua madre e i suoi fratellini. Anche se adesso non lo sentiva più, sapeva che quella era l’occasione della sua vita, e non poteva lasciarsela scappare".

Bravissima, bravissima davvero!!!

E, infine, come non emozionarsi leggendo delle lacrime di Kojiro. Già, sembra così strano se ci soffermiamo solo all'immagine superficiale del personaggio. Ma Kojiro piange in solitudine più spesso di quello che sembra, e anche più di altri personaggi secondo me. Così come è capace di soffrire e amare all'ennesima potenza, proprio come quella che manifesta nel suo stile di gioco e nel suo carattere.

"Ma l’aveva coltivato e custodito gelosamente fino a quel momento come il suo giardino segreto, da cui attingere la sua forza, lontano dagli occhi e dai giudizi del mondo".
Lui è Kojiro Hyuga e sono felice di aver letto parole che lo descrivono così bene, così com'è! Anzi, scusami se alcune frasi le ho riportate pari pari, ma erano davvero bellissime e non avrei saputo commentarle adeguatamente con parole mie!

Bravissima e complimenti, Barsine! Scrivi di Kojiro in modo molto profondo e speciale e spero di rileggerti al più presto!!!
Un abbraccio!

P.S. una menzione speciale al grande Mister Kira... in poche parole hai saputo rendere benissimo il suo (reale) personaggio e la sua conoscenza unica dell'animo di Kojiro! Per non parlare dei sentimenti contrastanti che anche lui deve aver provato... felicità per l'opportunità e il futuro più sicuro che il suo pupillo si è guadagnato, ma anche tristezza... e non è difficile intuire il perché...
Un altro abbraccio! 

Recensore Veterano
13/04/15, ore 16:54
Cap. 1:

Ciao!
davvero molto carina questa breve one shot.
Mi è piaciuto molto come hai evidenziato la personalità di Kojiro: il suo orgoglio ferito, nonostante il posto "guadagnato" alla Toho Gaken si vede tutto.
Perché alla fine lui è arrivato SECONDO e non potrà mai tollerare la cosa fino in fondo.
Molto bella anche l'idea di farlo piangere in "differita", da solo, alla sera nella sua stanza.
Che altro dire? Brava!
Mi è piaciuta molto.
Un caro saluto,
Ai

Recensore Master
11/04/15, ore 12:51
Cap. 1:

Bellissima. Kojiro Hyuga e' uno dei miei preferiti e durante la finale del Torneo delle medie ho tifato per la Toho per molti motivi: il desiderio di Ken (altro mio preferito) di continuare a praticare il calcio, che altrimenti avrebbe dovuto abbandonare per onorare la promessa fatta a suo padre di dedicarsi solo al karate' in caso di sconfitta; per la vita non facile che aveva dovuto condurre La Tigre fino a quel momento, decisa da un destino crudele; per i suoi sacrifici e il duro allenamento a cui lo aveva sottoposto Mr. Kira a Okinawa; per la sua esclusione decisa d Mr. Thompson (perdonami, ma non mi ricordo il suo nome giapponese) per tutto il campionato come punizione, e per i suoi compagni di squadra che per riaverlo con loro nella finale si sono umiliati inginocchiandosi davanti al Mister. Una rivincita e la dovuta vittoria ci voleva per questo ragazzo che non si e' mai risparmiato, a cui non e' stato regalato nulla e che troppe volte dal destino e' stato beffato, con tutto il rispetto per Tsubasa, che ha sempre vinto e che poteva partire per il Brasile anche prima del Torneo delle medie, e andare a cercare Roberto e realizzare il suo sogno. Il pezzo finale, in cui riesce finalmente a piangere, al buio, nel suo letto, quando non lo vedono ne' sua madre ne' i suoi fratellini, e' proprio da lui. Questo e' Kojiro Hyuga, La Tigre: un lottatore, un lavoratore, uno che non vuole cedere e che non vuole chiedere. Una persona con i suoi pregi e i suoi difetti e le sue debolezze, che non intende mostrare. E un grande spirito di sacrificio per il bene della sua famiglia e dei suoi amici che nasconde dietro la corazza del duro e dell'arrogante. Brava.