Hai descritto e colto l'indole di Kojiro in poche righe. Impresa mica facile, complimenti. La tematica più saliente di questa "one shot" può essere facilmente riassunta con il detto latino: "At pulchrum est digito monstrari et dicier: hic est!" Kojiro vorrebbe sempre essere quel "hic"=lui. Invece, nel manga o arriva secondo o, al massimo, pareggia. Inaccettabile. |
Cia Barsine, |
Ciao Barsine! |
Ciao Barsine, benvenuta nel fandom :) Ho notato che è la tua prima fanfic su CT e se ti presenti così parti già bene. Questa storia mi è stata segnalata da un'amica, Capitanhyuga, mi ha detto "non perdertela!", da buona fan di Kojiro sono corsa a leggerla e devo ammettere che aveva ragione. Il fatto che tu abbia osservato gli sguardi di Kojiro ti fa onore e ti fa entrare nella categoria delle autrici da me stimate. Perchè più leggo fanfic su questo personaggio più mi rendo conto che molte si fermano al lato duro del nostro capitano, talvolta lo descrivono come se fosse una specie di Terminator, una persona tutta muscoli e senza cuore (eccezion fatta per la famiglia), a volte invece lo fanno passare per idiota che non sa fare 2+2... per carità ognuno ha le sue idee sui personaggi, ma per me tu sei una delle poche che ha colto la vera essenza di Kojiro. Forse proprio perchè hai compreso quegli sguardi. |
Ciao Barsine! |
Ciao! |
Bellissima. Kojiro Hyuga e' uno dei miei preferiti e durante la finale del Torneo delle medie ho tifato per la Toho per molti motivi: il desiderio di Ken (altro mio preferito) di continuare a praticare il calcio, che altrimenti avrebbe dovuto abbandonare per onorare la promessa fatta a suo padre di dedicarsi solo al karate' in caso di sconfitta; per la vita non facile che aveva dovuto condurre La Tigre fino a quel momento, decisa da un destino crudele; per i suoi sacrifici e il duro allenamento a cui lo aveva sottoposto Mr. Kira a Okinawa; per la sua esclusione decisa d Mr. Thompson (perdonami, ma non mi ricordo il suo nome giapponese) per tutto il campionato come punizione, e per i suoi compagni di squadra che per riaverlo con loro nella finale si sono umiliati inginocchiandosi davanti al Mister. Una rivincita e la dovuta vittoria ci voleva per questo ragazzo che non si e' mai risparmiato, a cui non e' stato regalato nulla e che troppe volte dal destino e' stato beffato, con tutto il rispetto per Tsubasa, che ha sempre vinto e che poteva partire per il Brasile anche prima del Torneo delle medie, e andare a cercare Roberto e realizzare il suo sogno. Il pezzo finale, in cui riesce finalmente a piangere, al buio, nel suo letto, quando non lo vedono ne' sua madre ne' i suoi fratellini, e' proprio da lui. Questo e' Kojiro Hyuga, La Tigre: un lottatore, un lavoratore, uno che non vuole cedere e che non vuole chiedere. Una persona con i suoi pregi e i suoi difetti e le sue debolezze, che non intende mostrare. E un grande spirito di sacrificio per il bene della sua famiglia e dei suoi amici che nasconde dietro la corazza del duro e dell'arrogante. Brava. |