Recensioni per
Fame di te
di Laky099

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
21/04/16, ore 17:44
Cap. 1:

Hei! Sono qui in ritardo per la battaglia navale.
Adoro gli horror ma non sono capace di scriverne di decenti, quindi leggo.
Stupendo, inquietante, lascia un po' di senso di ripugnanza. Inizialmente si pensa che l'assassino voglia violentare la bambina e invece vuole "solo" mangiarsela.
Il finale dimostra la tristezza di un pazzo, e di un Dio che ogni tanto sembra ignorarci, o odiarci. Ma come disse l'uomo che gli è più vicino, "Dio ha lasciato questo posto tanto tempo fa". Effettivamente facciamo orrore, proprio come questo protagonista.
Veramente una bellissima flash, inquietante al punto giusto e scritta alla perfezione (anche se ti consiglierei di andare a capo più spesso).

Recensore Master
16/04/16, ore 15:58
Cap. 1:

Buon pomeriggio! Sono qui per la battaglia navale!
Sono capitata in questa storia attirata dalla premessa che hai lasciato nell'introduzione, particolarmente intrigante!
Mi sento ignorante nel dire che non conosco la storia di questo serial killer e della sua vittima, ma ho scelto di non informarmi
a riguardo perchè altrimenti credo che non sarei stata in grado di reggere la lettura, viste le tematiche. Quindi ho finto che 
si trattasse si un'originale. 
Che dire? Credo che tu sia riuscire a rappresentare molto bene la psicologia di una persona disturbata. Le riflessioni di Fish trasmettono
al lettore orrore e inquietudine e  ho avvertito una morsa allo stomaco durante l'intera lettura, quindi credo che la tua
flash fiction funzioni proprio bene. E credo che non sia stato facile, perchè si vede che hai scelto le parole e ciò che volevi trasmettere con cura.
Inoltre, credo che la sua brevità accentui l'intensità di ciò che hai scelto di raccontare.
Davvero complimenti!

A presto
Laura

Recensore Master
01/04/16, ore 22:08
Cap. 1:

Ciao. SOno qui per lo scambio.
Una breve storia, anzi, un breve monologo, che mi ha fatto ricordare Hannibal, la serie tv.
Sono una che è sempre incuriosita dai serial killer, dal loro comportamento, dalla loro vita, e una volta ho letto un libro dove venivano raccolte le vite dei più famosi serial killer.
Di solito penso a cosa può spingere una persona a fare certe cose come uccidere, torturare, senza un motivo apparente. Poi mi dico che forse non lo posso capire, perché in parte sono persone malate, o comunque che vedono il mondo , il giusto e il sbagliato, in modo completamente diverso da me.
Tu hai riportato qui alcuni possibili pensieri di questo serial killer. A quanto pare lui ama le donne solo se le assaggia piano piano, ecco perché mi è venuto in mente Hannibal, anche se lui aveva dei motivi diversi.
Lui vede quella donna e pensa a come renderla sua, non nel modo che tutti noi pensiamo, magari con un anello, una dichiarazione, ma renderla sua in senso letterale, mangiarla fino a diventare la stessa cosa.
E' una cosa che forse noi non capiamo, ma per il mondo malato di qualcuno, quello è amore, o comunque un modo per dimostrare interesse.
Complimenti per come hai descritto il tutto, dall'inizio lento, fino alla fine dove ci immaginiamo un bel piatto con la vittima, un climax decisamente riuscito.
Dracula

Recensore Master
27/02/16, ore 14:47
Cap. 1:

Buongiorno.
Non si trovano molte originali, flashfic o one shot che siano, che parlino di Serial Killer, argomento che ho molto a cuore e di cui ho letto e visto abbastanza libri e documentari.
Per cui, quando vedo qualcosa che rimandi a questa sfera, non posso fare a meno di fermarmi a leggere e recensire.
Non posso dire di essere rimasta così entusiasta dalla lettura perché di fatto quel che tu hai fatto è stato leggere la lettera di Fish, prendere termini suoi e riportare i suoi pensieri qui, su EFP, senza di fatto aggiungere niente. E' un pensierino, quel che hai scritto, nulla che mi abbia fatto fremere o dire "Sì, anche se questa è solo una cosa scritta da qualcun altro, rimanda davvero ad Albert Fish", perché è questo ciò che mi aspetto di leggere su un sito di scrittura.
Se volessi leggere la sua lettera, la sua storia o vita, prendo la mia enciclopedia del crimine seriale e leggo lì.
Sai, per chi non ha mai letto la lettera può anche essere qualcosa di fatto bene, in quanto ti attieni al suo metodo di scrittura che rimanda ad una mente molto metodica, con cadenze particolari scandite dai punti e una freddezza oserei dire chirurgica.
Ma di fatto non posso dire che sia un capolavoro, perché non porti nulla di nuovo, né di innovativo.
Semplicemente trovo che tu abbia fatto una specie di rivisitazione della lettera che non differisce molto dall'originale. Una lettera mentale direttamente indirizzata a Grace che non arriverà mai a destinazione.

Inoltre, l'aspetto esteriore dello scritto è poco curato, sembra quasi che tu non abbia usato il codice HTML, cosa che ti consiglierei vivamente di usare perché personalmente, mi si incrociano gli occhi.

Detto questo, gli unici aspetti positivi che ho individuato sono il fatto che ti sei attenuto al suo modo di scrivere (metodico, freddo e calcolato) ma che comunque deriva dal fatto che quel che hai scritto è molto simile alla lettera lasciata da Fish alla famiglia di Grace e che non ci sono errori od orrori grammaticali.

Detto questo il mio consiglio è: se davvero si vuol scrivere qualcosa su di un serial killer, io mi concentrerei di più su aspetti che la maggior parte della gente non conosce, per sviluppare un'idea interamente mia del personaggio ed applicarla ad esso.
Ad esempio, interessante era il rapporto fra Fish e i suoi figli. Avrei preferito leggere una cosa del genere, piuttosto che una ripresa palese della sua famosa lettera.

Spero di essere stata esaustiva e che questo non ti offenda, ma quando ci sono di mezzo Serial Killer o qualsiasi branca della psichiatria, psicologia, psicopatologia e così via, divengo molto puntigliosa.

Buona giornata,
I n t e r f e c t r i x
(Recensione modificata il 27/02/2016 - 02:52 pm)

Nuovo recensore
29/01/16, ore 20:50
Cap. 1:

Ciao Laky,
sono approdata qui tramite lo scambio recensioni di FB.
Il titolo della tua storia mi ha "tratta in inganno" perché ho erroneamente associato il titolo "fame di te" a un amore morboso/pericolso (dato il tag sul genere Dark).
Però che non sia mai detto che mi tiri indietro di fronte una cosa nuova.
:)
Man Mano che leggevo la storia c'era solo una parola che mi risuonava in testa "Pazzo", accompagnata da una crescente sensazione di disagio.
E questa è assolutamente una cosa buona: il personaggio che descrivi è pazzo, malato, e il lettore mentre legge il tuo racconto si rende conto, con sommo orrore, di essere incappato nell'intricata e nebulosa psiche di una persona estremamente anormale.
Il macabro entusiasmo del personaggio (nel pensare a quello che farà alla piccola Grace) e la sua visionaria paranoia (crede di stare agendo per volere di dio) sono rese con un'abile sequenza di immagini che fanno rimanere di stucco il lettore.

Ho solo un piccolissimo appunto da fare: a mio umile parere, la formattazione scelta (non so se volontariamente o casuale) non è delle migliori. Di fatti al primo impatto visivo mi è venuto il dubbio che fosse una nota dell'autore e ho continuato a scorre la pagina (ero su un palmare) per passare alla storia vera (si, faccio il mea culpa: salta sopre le note dell'autore, ops!).
Secondo me una spaziatura un po' più "appealing" renderebbe perfetta la tua storia.
Detto questo, mi congedo.

Au revoir,

fisio

Recensore Junior
29/01/16, ore 14:00
Cap. 1:

Ciao! Un'amica – partecipa anche lei allo scambio, sì – mi ha detto che tu scrivevi di zozzerie orrorifiche – scherzo, ovviamente: apprezzo molto il genere! – e dunque ho colto l'occasione per approcciarmi a uno dei tuoi pezzi.
I soggetti come Albert Fish, se da un lato mi provocano una naturale, immensa repulsione, dall'altro stuzzicano la mia curiosità un po' morbosa – pure qui, a malincuore, naturale: lo spettacolo del Male ha sempre attirato l'attenzione dell'Uomo e, purtroppo, sempre e pericolosamente, lo invoglierà.
Ho dovuto spulciare sul web per riuscire a ricordare chi fosse Fish, fra la lunga lista di sadici squinternati di cui ho letto o visto le raccapriccianti prodezze – ora ricordo dove ho beccato il nostro folle: in House of 1000 Corpses e in un kitschissimo museo dei serial killer che visitai molti anni fa.
Anche solo dare una rapida lettura alla sua storia personale è stato come farsi un giretto in prossimità degli Inferi, sopra una piccola e veramente poco rassicurante barchetta, nel bel mezzo delle acque spaventose dello Stige.
Mi piacerebbe molto sapere come mai hai deciso di scrivere qualcosa su Fish, perché, fra tutti i possibili mostri umani, hai scelto proprio lui e non un altro – collega.
Ho letto la traduzione italiana della lettera che Fish mandò ai Budd e il tuo pezzo, in pratica, non fa altro che ricalcare quanto in essa contenuto, vivendo il presente di ciò che poi metterà per l'appunto per iscritto e, giustamente, ti sei mantenuto molto fedele alla missiva originale: anche nel modo in cui racconti i meandri di questa mente malata – oppure solamente, infinitamente crudele? – rispecchia quella lucidità spaventosa ed essenziale che ho potuto constatare nella lettera.
Proprio perché, però, ricalchi tanto il Fish reale, a mio avviso il testo forse è un po' troppo perfetto. Leggo, infatti, che l'assassino della piccola Grace scrisse in una forma tutt'altro che pulita, con diversi errori di grammatica e ortografia, perché non si trattava certo di un uomo istruito, colto: anche se qui si limita a pensare e non sta quindi scrivendo, è altamente probabile che, da persona poco dotta, formuli pensieri meno fini, adoperi frasi costruite in maniera errata, sbagli i tempi verbali; ora, non so con esattezza quanti errori compì perché non ho letto il testo in lingua e, naturalmente, bisognerebbe tener conto anche delle condizioni fisiche e psicologiche nel momento in cui si mise a erigere la lettera – e tuttavia, a proposito di questo, anche qui si trova a vivere un momento che, di certo, turba il suo "normale" essere.
Naturalmente è solo un mio parere personale: sei assolutamente libero di ignorarlo. XD
Bandierina verde, in ogni caso.

Recensore Master
28/01/16, ore 18:54
Cap. 1:

Ciao! L’horror non è propriamente il mio genere, ma il fatto che il racconto trattasse di una personaggio storico, realmente esistito, mi ha incuriosito.
La narrazione è ottima: hai usato uno stile piuttosto arcaico, cosa che testimonia un’indagine accorta da parte tua prima della stesura. Tra l’altro ho cercato informazioni e ho letto degli stralci della lettera che inviò alla famiglia della bambina. Gli eventi da te descritti si attengono molto all’episodio originale.
Il racconto in sé è raccapricciante. Nonostante la brevità del testo hai reso molto bene la crudeltà e la pazzia di quest’uomo, affetto da gravi perversioni.
La voce narrante in prima persona ha sicuramente reso più vivide le immagini shoccanti prodotte dalla mente del killer. Mi sono venuti i brividi per l’efferatezza di certi pensieri folli.

Recensore Master
28/01/16, ore 14:49
Cap. 1:

Questa flash è terribilmente inquietante. Suppongo, quindi, di dovermi complimentare, dato il genere.
Il pensiero che ci sia qualcuno che da qualche parte nel mondo mangia i propri simili mi mette a disagio, eppure, come credo succeda a tutti, mi incuriosisce.
In questa storia è chiaro che Albert sia attratto da Grace, ma non la tocca per non intaccare il suo sapore, giusto? Non hai idea di quanto la cosa mi metta i brividi.
Quando ho letto l'introduzione mi sono detta che avrei cercato i dettagli della storia, ma ripensandoci credo che preferirei dormire stanotte.

Red.

Recensore Junior
25/10/15, ore 10:48
Cap. 1:

Incuriosita da questa tua rivisitazione della lettera di Fish, sono andata a leggermi l'originale. Ti ringrazio perchè è stato piacevole sia leggere il tuo testo, sia ripensare a quel malsano individuo di Fish XD
Lo conoscevo ma la lettera non l'avevo mai letta. Una vera crudeltà O.O
Bravo comunque, scrivi bene.

Nuovo recensore
12/07/15, ore 08:30
Cap. 1:

Premetto che Albert Fish è uno dei serial killer che mi affascina di più, appunto perché era letteralmente folle. Follia che sfogava sulle sue vittime (Grace come molte altre).
E leggendo questa flashfic mi sembrava di essere proiettato all'interno della sua testa malata e perversa, sia per la sua efficacia e sia per il climax, partendo leggermente finendo ad immaginarsela in uno dei suoi piatti.
Penso di aver detto tutto quello che dovevo dire, complimenti mi è piaciuto molto il racconto.
Spero vivamente di leggerne di migliori
See ya

Recensore Master
21/06/15, ore 14:35
Cap. 1:

Ciao, se ho capito bene questa storia si basa su una storia vera?
Se è così, devo dire che ti è riuscita davvero bene.
Sei entrata nella testa dell'assassino, cosa difficile se vuoi scrivere bene un racconto.
Trovo anche che con poche parola hai descritto alla perfezione tutta la storia, cosa poco facile.
Ottimo lavoro.