Ciao! Ho letto tutti e quattro i capitoli della tua storia e finalmente riesco a ritagliarmi un po' di tempo per recensire!
Allora, vediamo un po'...
Inizio con il dirti che il genere sovrannaturale è uno dei miei preferiti: non a caso, la maggior parte delle serie televisive che hanno fatto breccia nel mio cuore fin da quando ero bambino potevano essere ascritte in toto a questo filone. Per quanto riguarda la letteratura, sono sincero se dico che sono pochi i romanzi (o le saghe) facenti parte di questo genere che ho davvero apprezzato, forse perchè personalmente trovo che molte delle recenti idee nate in seno a questo campo siano ormai trite e ritrite - e probabilmente vale la stessa cosa anche per quanto riguarda la controparte televisiva, eppure riesco più ad apprezzare quest'ultima rispetto ai contemporanei romanzi a tema sovrannaturale. Conclusa questa piccola parentesi, mi è venuto molto spontaneo relazionarmi con la tua storia, proprio perchè incentrata su temi che - fin da bambino - hanno catturato il mio interesse. Mi piace molto l'idea che vi sia un gruppo di persone pronte a mettere in gioco la propria vita per salvare quella di persone innocenti dalle grinfie di mostri e creature del Male; sebbene non sia decisamente l'elemento più originale di questo mondo (è la stessa cosa che mi ripeto sempre io ahahah), trovo sempre interessante studiare la psicologia dei membri di un gruppo di "cacciatori di mostri", se non altro per comprendere meglio come mai hanno deciso di intraprendere una strada simile. Siamo solo al terzo capitolo (escludendo il prologo) e immagino che si scopriranno molte più cose riguardo i tuoi personaggi man mano che la storia procederà, ma posso dire già da adesso che mi sembra possiedano già da adesso personalità e caratteri verosimili: personalmente ho un debole per le protagoniste femminili con i cosiddetti "attributi", e mi piace vedere Emma come una ragazza del genere - non più la triste descrizione di una fanciulla in costante pericolo, in perenne attesa del cavaliere senza macchia e paura che la possa continuamente salvare dai guai. No, è un qualcosa che "sa tanto di vecchio" - mentre trovo decisamente più appagante leggere di una ragazza coraggiosa, forte (pur possedendo quelle paure o quelle debolezze che tutti noi custodiamo dentro di noi, in fondo - sì, vale anche per chi dice di non aver paura di nulla!), anche testarda e impulsiva ma comunque vera. Non metto in dubbio che Amelia sia altrettanto valida, però in questi capitoli ha avuto poche scene e quindi non riesco a dare un giudizio molto elaborato su di lei. Mi è piaciuto molto Jasper (ironico al punto giusto e sicuramente molto complice - solo da un punto di vista prettamente amichevole, sia chiaro - con Emma) e mi incuriosisce anche molto la figura di Martin (ma, anche qui, sono certo che nei prossimi capitoli si scoprirà sicuramente di più sul suo conto!). Il triangolo - o, meglio, il quadrilatero - amoroso non guasta l'atmosfera, anche se tutto dipenderà ovviamente da come deciderai di sviluppare la situazione: personalmente, vedo molto bene Emma insieme a Tyler - nulla togliere a Mitchell e Kellan, però personalmente trovo che Tyler sia il personaggio maschile che più hai indagato e approfondito in questi capitoli, e forse mi viene spontaneo ergerlo almeno momentaneamente come il personaggio maschile meglio riuscito. Ripeto: siamo solo all'inizio e tutto può ancora mutare drasticamente, ma al momento queste sono le mie iniziali impressioni sui personaggi [...] Trovo anche molto carina l'idea di associare dei prestavolto ai tuoi personaggi: mi ha piacevolmente colpito vedere che Tyler e Jasper sono "impersonati" da Bob e Devon (sì, sono un fan di The 100 - anche se il mio amore è solo per Raven!), così come mi ha reso felicissimo vedere che Martin è associato a David Boreanaz, il mitico Angel (ricordi che all'inizio della recensione ti avevo detto che avevo amato dei telefilm di genere sovrannaturale? Buffy e Angel sono due telefilm che porterò per sempre nel cuore!). Se posso permettermi, forse avrei evitato di inserire le foto degli outfits - le trovo abbastanza superflue, ma questo è un mio pensiero!
Concentrando la mia attenzione in particolare su questo capitolo, trovo intrigante che il fantasma di una ragazza - la cui vita è stata strappata prematuramente - possa ora decidere di cercare una propria personale vendetta: sicuramente mi ha colpito che ella se la sia presa anche con i propri amici, in fondo anche loro vittime (seppur non mortalmente) dello stesso medesimo incidente. Posso capire che la furia della ragazza si sia abbattuta sul camionista che ha tagliato la strada alla vettura dei ragazzi (per quanto, comunque, si sia trattato di un incidente - ma immagino che un fantasma furente abbia tutto un suo modo di ragionare ahahahah), ma è singolare che Isabelle abbia deciso di punire anche i suoi amici (a meno che questi non abbiano avuto effettivamente un ruolo importante nella sua morte... Un mistero che forse troverà risposta nei prossimi capitoli?).
Concludendo, quindi, credo che la tua storia abbia davvero tutte le potenzialità per diventare un ottimo racconto incentrato su temi sovrannaturali - tutto dipenderà anche, come ti accennavo poc'anzi, da come deciderai di proseguire la trama (a tua discrezione se seguire strade forse un po' meno originali ma comunque valide e assodate, oppure provare a imboccare storyline più fantasiose ma, perchè no?, altrettanto valide). Voglio però essere totalmente sincero: sebbene la trama e i personaggi siano interessanti (e sebbene emerga chiaramente la passione con cui ti stai rapportando a questa storia), mi sembra corretto dirti che inizialmente ho avuto qualche dubbio circa l'inserire una bandierina verde o bianca. Ti spiego il perchè: leggendo i vari capitoli, mi sono accorto che vi sono un po' - tantini, in effetti - errori di battitura. Parole scritte in modo sbagliato, sostantivi maschili ai quali seguono aggettivi femminili oppure, ancora, soggetti singolari seguiti da un verbo plurale: capisco che si tratti di errori dettati probabilmente dalla fretta o da piccole disattenzioni, però ve ne sono in numero tale da risultare abbastanza fastidiosetti. Analogamente, anche le virgole rappresentano un po' un problema: posto che tutti (tutti, chi più chi meno) abbiamo avuto qualche problemino con queste birbantelle, ne ho trovate spesso di mancanti (incisi aperti e poi non chiusi), di posizionate in posti sbagliati (ad esempio fra il soggetto e il verbo, come in [Kellan, parlò a bocca piena]) oppure ancora usate al posto di altri segni di interpunzione quali il punto fermo o i due punti. Non voglio assolutamente passare per il maestrino della situazione (anzi, mi auguro che queste osservazioni non ti abbiano offesa - non è proprio mia intenzione farlo), però non mi sembrava giusto non dirtelo, soprattutto perchè di questi errorini ve ne sono in un numero non proprio trascurabile - proprio perchè spero che le recensioni possano servire come mezzo per migliorarsi, mi ha colpito leggerne molte in cui nessuno te lo ha fatto presente. E' davvero una storia che può dare molto; sarebbe un peccato enorme mutilarne la bellezza con sviste che possono essere completamente eliminate semplicemente rileggendo il tutto con calma e attenzione - no?
Spero di esserti stato d'aiuto!
A presto!
Matteo! |