Ciauuu ^^, che bellezza rivederti con un'altra storia! Lo stavo dicendo prima anche a Giuli: ormai hai preso il volo! Ottimissima cosa, c'è sempre bisogno di più Silmarillion da queste parti, e io stimo e invidio voi che ne sapete parlare così bene.
Per prima cosa devo confessare che 'I figli di Hurin' non l'ho ancora letto: è sulla lista delle cose da fare, ma questa lista ne contiene decisamente troppe di cose ^^" eheheh. Penso che mi blocchi il fatto di conoscere già la storia, perchè letta nel Silma e negli Incompiuti... anche se Giulia continua a ripetermi che comunque non posso perdermelo ecc ecc... magari approfitterò di quest'ultimo mese e mezzo per prenderlo in lingua originale... will see! Anyway, torniamo, o meglio cominciamo con la tua storia ^O^! Secondo me è veramente fantastica, e ti direi che ti sei superata, ma avendo scritto solo un'altra storia finora, non so che senso abbia questo mio complimento, LOL ^^". Sicuramente i toni, l'ambientazione, tutto insomma, è profondamente diverso dalla tua prima fic. Mi hai emozionata per tutta la durata del racconto, ti giuro che stavo col fiato sospeso. E' una cosa che ho notato tende a capitarmi di più quando leggo un racconto scritto in seconda persona: devi sapere che, da quando l'ho scoperto, io mi sono letteralmente innamorata di questo modo di scrivere ^O^! Difatti appena posso ne approfitto per usarlo io stessa. Mi fa immedisimare appieno col personaggio, molto più, paradossalmente, di quanto non faccia la prima persona (strano vero?). Forse perchè la voce che parla al protagonista mi ricorda tanto quella della coscienza, non saprei... mi viene più difficile distrarmi comunque, e trattengo sempre il fiato fino a quando non sono giunta alla fine. Mi è difficile spiegare quello che provo a parole, comunque il succo è, che già dalla scelta della persona narrante mi hai conquistata. Un'altra cosa che ho adorato, e che ho visto tendi a fare, è la scelta di personaggi qualunque come protagonisti: io sono sempre a favore degli 'esclusi' (anche se qui questo termine stona un pò) e amo quando i riflettori vengono puntati su personaggi ai quali nessuno ha fatto o farebbe mai caso. E' sintomo di coraggio, originalità e anche passione: chissenefrega se non è il più popolare sul fandom, io scrivo di lui per le emozioni che mi ha trasmesso, perchè lo sento vicino, perchè da lui ho imparato qualcosa... non so se la tua motivazione sia una di queste, o un'altra ancora, ad ogni modo hai tutta la mia stima e la mia comprensione ^^. L'empatia con quest'Elfo, da parte mia, è stata praticamente inevitabile ^^, specialmente considerando che sia un prigioniero: uno del quale non sapremo più niente, il cui destino è totalmente ignoto, ma che ha saputo cambiare radicalmente la vita di una persona. E in cambio non ha ricevuto nulla. Dio, quanto sono strazianti e struggenti queste cose, e quanto le amo. DImostrano che sono i piccoli gesti, molto spesso, a fare la differenza, e che spesso ciò che sembra male in realtà non lo è, o comunque in una maniera misteriosa e affascinante, alla fine concorre al bene. E dimostra anche una cosa della quale sono fermamente convinta, nonostante tutte le obbiezioni che mi possono venire mosse: nulla accade per caso.
Venendo alla parte un po' più diciamo tecnica e meno 'emozionale' xD, ho trovato ogni descrizione perfetta ed evocativa: l'atmosfera lugubre, opprimente, quasi claustrofobica. Che colpo al cuore tutte quelle sferzate sulla schiena, le spalle, le gambe, ma mai sulle braccia, bella questa sottolineatura, perchè quelle servono. E la forgia, ciò che un tempo era un ambiente amato, che ora è diventata una prigione, ma che l'Elfo non riesce a odiare: oddio è straziante questo, ma è proprio da ELfo: mi piace che cerchi di non cancellare il bene che quel luogo ha rappresentato per lui: rimarrà incorrotto nonostante tutto.
Quando poi hai iniziato a parlare della piccola spada, non so dirti perchè ma il mio pensiero è corso a Pungolo. Mi hai fatto venire un'immensa voglia di scrivere qualcosa su quel pugnale... sul come sia giunto nel bottino dei Troll ^O^! Sarebbe affascinante!
Immensamente commovente il momento in cui lo sguardo s'intreccia con quello di Gwindor, ed ecco, in mezzo a tutto quell'orrore, una speranza, che poi diventerà promessa, di redenzione. Quella stessa spada, che avrebbe potuto essere destinata, come tante altre sorelle, a uccidere i compagni stessi dell'ELfo, diventa ora occasione di perdono, di azione: potrà fare anch'egli la sua parte, per quanto piccola, nella lotta contro il male. E questo gesto, così disperato, riesce a cambiare totalmente la prospettiva del prigioniero, e a fargli capire che non tutto è perduto...
Veramente tanti complimenti Tyel! Sono toccata, strabiliata, commossa... è davvero un qualcosa che mi mancava e sono stata felice e onorata di leggere e commentare.
Alla prossima dunque, un sincero abbraccio!
Benni |