Ciao!
Sono sempre più sbalordita dal coraggio e dalla temerarietà di Sara. Per essere una ragazza di soli quattordici anni è davvero tosta. Mi fa piacere che si prenda a cuore la difesa di coloro che non possono aiutarsi da soli e spero che continuerà sempre su questa strada, senza farsi mai tentare dalla facile via dell'odio e della ricchezza.
Ammiro moltissimo la purezza di Fried. Credo che questo sia uno dei capitoli in cui più emergono la sua infinita dolcezza e la sua indole buona, che ti fanno apprezzare il personaggio in un modo inimmaginabile. Sono davvero fiera di lui e mi auguro soltanto che Sara la pensi allo stesso modo.
Se avessi potuto avrei ucciso Schneider con le mie stesse mani, ma per fortuna sono in tutta un'altra epoca. Arrogante, viziatello, per non parlare poi del suo cuore nero come il carbone. Non si presenta molto bene, ma mai dire mai, potrebbe anche cambiare.
Ariel Lange è davvero un bellissimo nome. Lo hai inventato tu o esiste davvero? E' tristissimo leggere in che condizioni è costretto a vivere questo povero ragazzo (e tutte le altre persone considerate dai nazisti "diverse"), ma come ha detto Fried sono le piccole cose a consentire il vero cambiamento. Spero con tutto il cuore che la situazione migliori al più presto.
Ci sentiamo,
Emma. |