Recensioni per
Becoming (Butterfly Intro)
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 344 recensioni.
Positive : 344
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/02/21, ore 17:24

Ciao OnlyHope!
Eccomi qui a recensire l’ultima ff della serie, che, ancora non mi spiego perché non avevo ancora letto!:-)
Questa storia racconta del periodo prima di Butterfly, parla dei due giovani Sanae e Tsuabsa, ancora adolescenti e mi è piaciuta moltissimo!
La prima parte, finchè Tsubasa non si dichiara, descrive come lo stesso sentimento sia cresciuto e sia stato vissuto dai due ragazzi in modo diverso ma anche simile; detto così sembra una contraddizione ma di fatto io l’ho un po' letto così! Da un lato abbiamo Sanae ben consapevole e super innamorata del suo Capitano, non sa se e come dichiararsi, tanto che decide di non farlo. Dall’altra parte Tsubasa che un po' alla volta si rende conto di cosa prova, sente questo sentimento crescere e decide di dichiararsi, pur non sapendo se sarà ricambiato o meno. Il momento al Belvedere riesce a raccontare la magia di due ragazzi, senza eccedere e rimanendo realistico.
Man mano che si avvicina la partenza abbiamo di nuovo il vivere il sentimento in parallelo: Sanae totalmente all’oscuro di tutto non coglie e non capisce cosa stia accadendo veramente, mentre Tsubasa vive in anticipo la malinconia/angoscia della partenza perché non vuole rattristare lei, sa che comunque la ferirà ma riesce anche a raccontare il suo dispiacere e la sua fatica, sebbene stia per realizzare il suo sogno!!
Come è nel tuo stile, non manca l’ironia, specie del Capitano che strappa più di una volta una risata ma c’è anche l’amicizia della squadra, di Ryo e Yukari e di Taro ( è una breve comparsa ma non si è smentito! Anzi, il momento in cui Nakazawa diventa Sane è molto bello e vero!).
Anche se la ff è una raccolta di tante estemporanee dei due protagonisti e in fondo il finale lo si conosce già sei riuscita comunque a coinvolgermi ed emozionarmi tanto che, presa dalla stpria, per un attimo ho quasi sperato ci fosse un altro finale o Tsubasa non partisse! E’ un po' sciocco ma sono molto belli e tanti sono i momenti speciali che vivono.
Inoltre, avendo già letto Butterfly, è stato molto interessante conoscere meglio alcuni particolari. Ad esempio il fatto che Sanae sappia già suonare il pianoforte è un aspetto che mi ha colpito perché ammetto che in Butterfly mi aveva stupito come lei avesse imparato in fretta a leggere le note e comporre musica. Mi ero motivata la cosa pensando che poiché era molto dotata forse al Club aveva imparato in fretta; invece, questo dettaglio è stato svelato!:-)
In questa ff ci sono anche moltissimi dettagli legati al Giappone che oltre a rendere verosimile la storia, incuriosiscono e arricchiscono sicuramente il testo! Li ho molto apprezzati.
Ultimo aspetto, poi, è anche la musica che comunque non manca!
Complimenti ancora perché racconti in modo unico  Tsubasa e Sanae e riesci a mantenere fedele la loro caratterizzazione: Sanae, pur nel dolore, rimane Anego; Tsubasa forse è un po' imbranato o poco attento a qualche dettaglio ma una volta che si è dichiarato rimane il capitano deciso che agisce e fa del suo meglio, penso anche semplicemente al secondo bottone o al cioccolatino bianco.
Ho letto questa ff mentre stavo leggendo la stessa parte (più o meno) del manga e quindi ho proprio immaginato le due cose insieme fondersi perfettamente!
Complimenti ancora e un abbraccio!!

Recensore Junior
29/06/16, ore 23:10

Ho letto tutta la fanfiction e come per le altre sono rimasta senza parole.
Mi complimento perché mi è sempre piaciuto il modo in cui tu hai descritto i personaggi, in modo profondo ma senza annoiare né essere troppo sdolcinata.
Bravissima davvero è soprattutto grazie ancora una volta per aver voluto condividere con noi questa magnifica storia.

Recensore Junior
24/05/16, ore 13:23

Ciao mia cara,
finalmente c'è l'ho fatta ad arrivare alla fine. Scusami davvero.
Lo sai che adoro come scrivi. La storia è meravigliosa e questi ultimi capitoli sono stati così intensi.
Ho provato tutta la sofferenza di Tsubasa. Tenersi dentro tutta l'angoscia, la preoccupazione della partenza. La paura di dire alla ragazza che ama che andrà via. Lontano migliaia di chilometri da lei che invece non faceva altro che stargli sempre vicino.
Quest'ultimo capitolo! Che emozione vederla lì ad aspettarlo. Con quel sorriso che solo lei sa regalargli, pieno di amore nonostante la tristezza nel cuore. Infine il bacio. Lui sa che non proverà niente di simile per molto tempo, finché non tornerà da lei.
Ah... sto sognando ad occhi aperti.
Bravissima.
Un bacione, Genz

Recensore Junior
14/05/16, ore 08:12

Eccoci arrivati alla fine... Come hai scritto tu, quest'ultimo capitolo lascia delle sensazioni "strane", una sorta di amaro in bocca. Questo è il momento più difficile nella storia di Sanae e Tsubasa: la fermata dell'autobus che segna il lungo periodo di separazione che metterà alla prova il loro rapporto e la loro capacità di rimanere costanti e fermi nei sentimenti che provano l'uno verso l'altra. Per fortuna so bene che c'è un seguito e la tentazione sarebbe quella di riagganciarmi a Butterfly e continuare a leggere esattamente da dove li abbiamo lasciati per ricordare che malgrado tutto la vita va avanti e le cose in qualche modo si sistemano, con volontà e coraggio.
E' stato molto bello seguirti in questo percorso con Sanae e Tsubasa bambini prima e adolescenti poi: veder letteralmente nascere e crescere il loro amore, messo alla prova dal conto alla rovescia verso la partenza per il Brasile, che è stato alla fine l'evento verso cui ha teso tutta la storia e che ha influenzato più di tutti il modo di pensare e di comportarsi dei due protagonisti.
E così le gioie da fidanzatini innamorati sono diventati dei momenti da ricordare e di cui fare tesoro in vista della prolungata separazione; i piccoli drammi e i litigi hanno avuto un peso diverso, a volte amplificati dalla partenza, a volte sminuiti perché poca cosa rispetto all'idea di non poter stare più con la persona amata.
Il cerchio si chiude con la corsa di Tsubasa dopo il saluto ai suoi, mentre ripercorre le strade della sua città in un muto addio pieno di gratitudine verso un posto che gli ha dato così tanto. L'incontro con Sanae lo conosciamo ormai benissimo: anche qui ho apprezzato come hai fatto parlare i suoi sentimenti. Tsubasa cerca sempre di nascondere ciò che pensa quando si tratta di esprimere dolore o sofferenza: è un modo per proteggere le persone che si amano. L'abbraccio e il bacio nel manga purtroppo non ci sono stati, ma mi piace pensare che nella sua testa sia comunque passato più o meno tutto ciò che hai scritto tu.
Non mi resta che ringraziarti per questo splendido percorso introspettivo che mi hai permesso di compiere, e rimango sempre nella speranza di riuscire a leggere prima o poi altre tue nuove opere, lunghe o brevi che siano.
Ciao.
Mari

Recensore Veterano
18/03/16, ore 00:58

Ciao OnlyHope.
Siamo arrivati alla fine, purtroppo, e così me la sono presa comoda con l' ultima recensione.:-(
Ti confesso che non ricordavo bene la scena iniziale di Butterfly, anche se è più strano quando le cose le ricordo:-). Solo che questa volta ci porti nella testa e nel cuore di Tsubasa. Difficile, per me, comprendere come un ragazzo così giovane si avvii da solo verso la fermata dell' autobus, prima tappa di un viaggio che lo porterà tanto lontano, ma si sa che i personaggi di Taka sono strani. La solitudine, che lui fra l'altro ha cercato, gli permette di fare un ultimo saluto alla città in cui ha vissuto, in effetti per pochi anni, ma sono stati finora sicuramente i più belli. Ha trovato tanti amici che condividevano la sua passione, ha incontrato l' amore ed è dura rinunciare a tutto per andare incontro all' ignoto, con la sottile paura di tornare magari un giorno senza aver concluso nulla, perché anche questo sarebbe potuto succedere. Si capisce quanto Tsubasa sia ancora inesperto, se davvero crede che Sanae gli porti rancore al punto da non andare a salutarlo, quando non si vedranno più per anni. Nonostante tutti i suoi piani, quello che aveva cercato di evitare, si compie lo stesso ed è maledettamente difficile voltarle le spalle e salire sull' autobus. Ed è una scena triste, sì, e se io fossi su quell' autobus e vedessi questi due ragazzi che si scambiano un bacio, trattenendo le lacrime, penserei che sia l' ultimo, che la lontananza sarà fatale, la vita li inghiottirà e si perderanno. È una scena triste, è vero, a chi non piacciono i lieto fine, ma non c'è amarezza perché sappiamo che è solo una questione di tempo. L' happy end ci sarà e sarà ancora più bello perché le storie d' amore più sofferte, con più complicazioni, sono anche le più belle, se poi le scrivi tu sono il massimo.
Spero di rileggerti presto, confido nella tua fantasia anche se non mi sembri il tipo che pubblica la prima cosa che le passa per la testa .
Beh, tante si consoleranno rileggendo Butterfly, io, invece Fly away, perché Sanae me l'aspettavo così come la descrivi tu, mentre a Tsubasa con quella storia hai reso proprio giustizia, facendoci scoprire i suoi sentimenti, dando voce ai suoi pensieri e, soprattutto, dimostrando che di pensieri ne ha, a dispetto di ciò che pensano molti :-)!
Un bacio, Maria.

Recensore Master
14/03/16, ore 12:28

Ma ciao! Allora: sono triste perché è l'ultimo capitolo... ma rileggerò Butterfly così per un senso di continuità!
In più questo capitolo ho avuto l'onore di ascoltarlo, stile audio-libro, in auto mentre guidavo e la mia Beta leggera... tanta roba! Garantito!
Ora lo rileggo però, mi ha smorzato la tensione della lettura quando è arriva al punto della villa e ha letto:
"La prima tappa nel mio estemporaneo itinerario è la Villa dei ..." e mi guarda e io prontamente 'Wakabayashi!" perché IO sono bravissima!
Ma sto divagando, vado a recensire!
La separazione dai genitori è una cosa avvenuta tranquillamente, almeno in apparenza, ma è ovvio che nessuno sia veramente tranquillo, certo sono felici, lui realizza il suo sogno, ma lo fa così lontano ed è così giovane...
Poi lui corre, come sempre del resto, per la sua città, corre e ricorda la sua vita lì, la scuola, il belvedere, la villa di Genzo(mio) e arriva alla fermata dell'autobus da cui parte la sua nuova vita, ma accade qualcosa... Sanae è lì, contro ogni previsione... contro ogni aspettativa, lei è lì per lui... e non è arrabbiata, e non gli tira un pugno in faccia, ma gli sorride e sì: penso anch'io che tu sia fortunato e uno stronzo totale!
Ma l'amore trionfa! Lui la bacia, lei gli regala gli scarpini e arriva l'autobus... ma solo in Italia ritardano? Non poteva tardare un pochino?! Uff, autista noioso!
Loro si abbracciano e sono tristi, ma sanno che è inevitabile, e poi lo scambio finale: realizza il tuo sogno... te lo prometto... bellissimi!!!!!
Brava Only io spero veramente che non sia la tua ultima storia, spero scriverai ancora, non puoi privarci della tua mente e delle tue idee!
Davvero bravissima!
Un bacio immenso.
Guiky80

Recensore Master
14/03/16, ore 11:31

E dopo il week-end di pazzia eccomi a recensire la fine di questa storia.
Dopo che in auto sono stata insultata perché stavo leggendo il tuo captolo e costretta a fare da audiolibro per tutti... finalmente eccomi.

Non poteva che essere così, dopotutto il manga questo dice e sappiamo come tu sia coerente con i personaggi e come sai muoverli IC.
Chiusura triste, ma preannunciata, dopotutto lo sapevamo.
Il capitano aveva scelto di non vederla, ma giustamente era impossibile che ciò avvenisse.
Com'è impossibile che Sanae fosse arrabbiata, lei ha sempre saputo fin dall'inizio di questa partenza, forse poteva aver ragione sul modo, ma dopotutto sono comprensibili anche le ragioni di Tsubasa.
Come la giri la gira questa partenza è dolorosa comunque.
Quindi per rinfrancarmi non mi resta che tornare a leggere l'altra meraviglia e magari recensirla visto che non lo avevo fatto.
Attendo altri tuoi scritti.
Grandissima.
Sanae77

Recensore Junior
13/03/16, ore 16:10

Il Giorno della partenza è arrivato,
Tsubasa si appresta ad andare alla fermata del bus che poi lo porterà alla metà del suo sogno, ma adesso che è arrivato il momento di distaccarsi dalla famiglia, dai ricordi che lo portano alla fermata del bus si accorge di quanto in realtà sia tutto più difficile il distacco dalla propria famiglia, dagli amici di sempre, dai ricordi che i posti gli hanno dato, ma soprattutto lei, Sanae, che lo sorprende per l'ultima volta trovandosela inaspettatamente ad aspettarlo, per poterlo salutare un ultima volta.
Un'ultimo Bacio a Sanae e la promessa prima del della partenza che porterà Tsubasa alla realizzazione del suo sogno voluto fin da bambino, ma con la consapevolezza che le cose sono cambiate e la partenza sarà diversa da quella che pensava.
Complimenti davvero OnlyHope è stato davvero un piacere leggere questa EFP 😘

Recensore Veterano
13/03/16, ore 01:31

Ok giunta alla fine pure questa storia..e mi viene da dirti solo grazie. Le emozioni di questi pg sono una freccia molto acuminata.
Hai un grande talento perché a mio avviso sai trasmettere molto bene gli stati di animo e le emozioni dei pg. Li fai interagire con naturalezza. Mi fai venir voglia di rileggere sempre quello che scrivi. Vero è che con soggettiche ggià si amano forse è più facile ma è anche vero che proprio perché li si conosce a volte è difficile accettarne altre connotazioni caratteriali.

Recensore Veterano
11/03/16, ore 22:18

Ciao OnlyHope, eccoci arrivato ai saluti. Saluti tra Tsubasa e i suoi genitori, tra Tsubasa e Sanae e tra l'autrice e i suoi lettori. Anche a me, come lettrice e come amante del cinema, piace il lieto fine, ma questa volta, purtroppo non era proprio possibile. Tsubasa doveva partire, il suo sogno era troppo grande per essere realizzato in Giappone, paese non proprio all'avanguardia in campo calcistico ( almeno all'epoca in cui Takahashi ha iniziato a scrivere la sua opera, ora il Giappone ha fatto dei grandi passi avanti anche in questo sport, ma ci vorrà ancora del tempo prima che possa raggiungere i livelli d'eccellenza sognati dal Sensei). Magari avrebbe potuto partire alla fine del liceo, ma quel giorno sarebbe comunque arrivato. Moltre lettrici simpatizzano con Sanae e criticano Tsubasa, rinfacciandogli di avere lasciato Sanae ad aspettarlo in Giappone, mentre lui se ne stava in Brasile ad inseguire il suo sogno. Egoista? può essere. Superficiale nel non considerare tutti gli aspetti della sua scelta? Forse, ma si tratta della superficialità e dell'ingenuità di un bambino di dieci anni, capace di vedere solo il "bello" del suo sogno, dimenticandosi il "brutto". Per brutto intendo le cose che ha dovuto sacrificare: un'adolescenza normale, la vicinanza de suoi genitori, di Sanae e degli amici più cari. Io mi sono chiesta cosa sarebbe successo se, alla fine, Tsubasa fosse rimasto in Giappone per Sanae. Magari mi sbaglio, ma credo che il loro rapporto, alla lunga, ne avrebbe risentito; penso che, alla fine, sarebbe arrivato il momento in cui Tsubasa avrebbe rinfacciato a Sanae il fatto di avere rinunciato al suo sogno per lei. Poi, mi chiedo, sarebbe davvero stato giusto chiedere ad un ragazzo così giovane di rinunciare a ciò per cui si era impegnato tanto, ciò che sognava dall'infanzia? Io credo di no. Ma questa è solamente la mia opinione.
Ok, sto divagando, torniamo, per l'ultima volta, da Tsubasa. Uno Tsubasa che, come dicevo prima, è giunto al fatidico momento della partenza, un vero e prorio spartiacque per la sua carriera e la sua crescita come uomo. Splendido e toccante il suo saluto ai genitori, che ci mostra uno Tsubasa determinato a mostrarsi sereno e forte davanti ai signori Ozora, soprattutto per il fatto che la scelta di partire è stata unicamente sua; lui ha inseguito questo obiettivo con grande tenacia e ora non può permettersi di mostrare ripensamenti. C'è il tempo, però, per concedersi un breve viaggio nei ricordi, per un ultimo giro per la città, che non solo lo ha visto crescere, ma che gli ha anche regalato tanto. La gloria, seppure ancora limitata al calcio giovanile, l'amore di Sanae e gli amici più cari, quelli con i quali ha instaurato rapporti indissolubili, che vanno ben oltre il campo di calcio. Tra le tappe di questo giro turistico non poteva mancare la villa di Genzo, il suo primo vero grande rivale, il primo ostacolo da superare nella sua strada verso la gloria. Eccoci poi al belvedere che riunisce in sé i momenti più importanti della vita calcistica e personale del soccer prodigy. Al belvedere ha iniziato a costruire la sua amicizia con Ryo. Dal belvedere ha lanciato il pallone con il messagiio di sfida a Genzo. Sempre al belvedere ha trovato il coraggio di confessare i suoi sentimenti a Sanae. Ci sarebbe tempo per un'ultima tappa: la casa di Sanae. Ma Tsubasa non ce la fa, per i motivi che tu stessa ci hai descritto Per una volta, però, è stata Sanae a decidere per Tsubasa ed eccola lì, ad attenderlo alla fermata, per salutarlo e dargli il suo regalo. Non mi soffermerò ancora sui sentimenti e sulle motivazioni di Sanae, non avrei nulla da aggiungere rispetto al capitolo precedente. Quello che vorrei sottolineare, come già fatto da Gratia, è l'immenso amore che traspare da Sanae in questo capitolo. La sua forza, la sua comprensione, la sua capicità di perdonare e accettare Tsubasa per quello che è, riassumono la forza dei sentimenti di questa ragazza. Tsubasa, preso in contropiede, non riesce a controllare del tutto le sue emozione. Anche se prova a mostrarsi forte e sereno anche con lei, la sua difficoltà di parlare, di trovare le parole adatte sono il segnale che l'emozione è troppo forte, Infatti, quando Sanae non può più vederlo, non riesce a trattenere una lacrima alla quale, probabilmente, ne sono seguite altre. In chiusura, posso solo rinnovarti i complimenti per questa storia bella e delicata, per la capacità che hai di farci comprendere fino in fondo questi due magnifici personaggi. Infine, nonostante quello che hai scritto nei tuoi pensieri finali, spero di poter leggere presto altre tue storie. Nel frattempo mi consolerò pensando che Becoming è solo il primo capitolo di una trilogia e che il lieto fine è solo rimandato.
Ciao, a presto.

Recensore Master
11/03/16, ore 21:43

Mi sento come quando hai finito di vedere un bel film o hai letto un bel libro e sei contenta perché lo hai visto o letto, ma allo stesso tempo sei triste perché è finito...e vorresti cancellarlo dalla memoria per cominciare daccapo senza conoscerne la trama.... Ahimè, io ho già letto anche i sequel! Non so se sono può dispiaciuta del fatto che sia finita la tua storia o del fatto che non sai se scriverai ancora... Di sicuro mancherai a tutti noi! Mi hai fatto rivivere il primo amore adolescenziale, i primi turbamenti, le emozioni, gli imbarazzi, la scoperta...un viaggio nel passato credo per ognuna di noi. Alla fine dello scorso capitolo avrei ucciso Tsubasa per non averla avvertita prima della sua imminente partenza, ma in quest' ultimo me lo hai fatto perdonare con la sua dolcezza...Mi ha fatto una tenerezza infinita!! Siamo noi che dobbiamo ringraziarti per aver diviso con noi le tue storie, per averci raccontato quello che Yoichi Takahashi si è tenuto per sé, o forse essendo uomo non ha saputo raccontare, limitandosi ai fatti nudi e crudi. Le persone che sanno scrivere devono continuare a farlo perché il loro è un dono riservato a pochi eletti!!! E per noi è un privilegio leggere!! Mi aggrappero' a quel "mai dire mai"... Grazie
(Recensione modificata il 11/03/2016 - 09:45 pm)

Recensore Veterano
11/03/16, ore 18:28

Ciao OnlyHope,
e siamo giunti al gran finale... Ci proponi un pezzo sinfonico, con Tsubasa che si apre al lettore e a Sanae.
Hai costruito una magnifica chiusura introspettiva, corale nella prima parte (con i suoi genitori), sussurrata in quella centrale, con un crescendo narrativo che diviene infine un duetto quando entra in scena Sanae, nella parte conclusiva che corona il capitolo.
I genitori di Tsubasa hanno dimostrato forza e generosità, per tutto il percorso personale e calcistico del ragazzo. La scena di loro due vicini che lo salutano è cosi delicata ma al tempo stesso a toni emotivi forti da permettere al lettore di penetrare discretamente in questo finale, da osservatori interni.
La parte centrale poi, con questa uscita in solitaria nel mare dei ricordi di Tsubasa a Nankatsu, ci permette di vedere questo momento di crisi (intesa nell’accezione etimologica) attraverso i suoi occhi. Commovente il profondo legame che il ragazzo ha stabilito con questa sua città adottiva, che è stata generosa nella sua vita, donandogli il successo nel calcio, gli amici, l’amore…
Il belvedere è forse il luogo davvero topico per Tsubasa, con il pallone scagliato da bambino nel giardino di Villa Wakabayashi, e soprattutto con la dichiarazione che il giovane ha fatto alla sua amata, sugellando non solo il legame con lei, ma anche con la città di Nankatsu.
Infine, Sanae. Il duetto. Il dialogo. La ragazza compare davanti al giovane quando ormai lui non pensava (e forse non sperava) più di poterla incontrare di nuovo prima della partenza.
Non vi è rancore negli occhi della ragazza, questa è forse la frase che più mi ha colpito e commosso, perché tutto in lei trapela amore: disinteressato, completo, sincero… Non vi è rancore neppure dopo la notte insonne, dopo il segreto celato per giorni dal ragazzo. Non vi è rancore perché Sanae ama, ma anche perché credo lei abbia percepito che il taglio netto che Tsubasa voleva dare era per lei… Non era solo paura, non era solo inesperienza sentimentale, ma anche desiderio di non vederla soffrire.
Io credo che per un ragazzo così giovane e con un sogno troppo grande, questo gesto sia espressione di amore.
Non si volta, Tsubasa. Non può, perché Sanae si è dimostrata forte, tanto forte, troppo forte. Deve realizzare quel sogno per cui ha lasciato tutto e tutti, soprattutto lei, e non può far percepire alcuna indecisione, come ha anche fatto con i suoi genitori.
La lacrima che scende sul viso, dice tutto, non servono altre parole. Scende lenta, perché non vi è fretta, il tempo si congelerà finché Tsubasa non tornerà da campione in Giappone. Dalla sua terra, da Sanae.
Davvero splendida questa immagine di chiusura della lacrima, pare vederla scendere, pare poterla toccare… Ma quella lacrima è solo per noi lettori, Sanae non la vedrà, ed è giusto che sia così. Lacrima che altro non è che il climax di questo crescendo di tensione emotiva che hai creato negli ultimi capitoli, davvero toccante e coinvolgente.
Ti ringrazio per gli stati d’animo complessi e umani che sei riuscita ad evocare in ognuno di questi monologhi, dialoghi, soliloqui, con uno stile narrativo preciso, attento ed appassionato e ricco di stupende metafore.
Hai trasmesso non solo amore tra i due giovani innamorati, ma anche amore che tu stessa, cara autrice, provi per questi due splendidi e complessi personaggi. E lo hai fatto rispettando il difficile compito di mantenere sempre Tsubasa e Sanae IC, un “task” che richiede più dedizione, energie, passione a mio parere.
Per me è stato un piacere immenso poter leggere questi pezzi narrativi in anteprima, poterli vivere, sentire, approfondire. Grazie… Davvero.
gratia

Nuovo recensore
11/03/16, ore 16:58

Triste per come inevitabilmente finisce questa storia e triste per non avere più la possibilità di leggerti ogni venerdì. Bellissimo leggerti, come sempre. Aspetto nuove storie, non abbandonare la tua fan :-)

Recensore Veterano
11/03/16, ore 16:48

Ciao OnlyHope,
Forse ti chiedi che è questa Airaharune?beh sono una semplice lettrice che si è commossa leggendo le tue storie,si ho letto sia Butterfly che Fly Away e ti posso dire che ,non ostante io non abbia letto il fumetto,amo questa coppia e sono scoppiata a piangere nei momenti di sconforto di Sanae perché,leggendo mi sono immedesimata nel personaggio e le sue emozioni,scritte benissimo,sono diventate le mie.Adoro questa bellissima serie che tu hai scritto benissimo,esprimendo tutte le emozioni,descrivendo i luoghi e gli stati d'animo in maniere sublime.
Sono contenta che anche questa storia sia finita anche se non con un happy ending come hai detto tu ma si sa la felicità arriva dopo tante sofferenze e sacrifici,ne vale la pena veramente e spero di poter incontrare anche io un amore come quello di Tsubasa e Sanae.
A presto Aira

Recensore Master
11/03/16, ore 15:55

Lei c'e' alla fermata dell'autobus, e gli regala gli scarpini come abbiamo visto anche sull'anime. Riesce a salutarla e (viva Dio! ) ad abbracciarla. E lei riesce a regalargli il suo sorriso tra le lacrime perche' ha capito le sue ragioni. Certo, lasciare la tua citta' e' dura: la scuola, il belvedere, la villa di Genzo... Rimane la consolazione che questi ragazzi torneranno tutti dopo aver realizzato il loro sogno, anche perche' credo che la Francia, il Brasile, la Spagna e la Germania non potranno mai diventare la loro patria, una volta terminata la carriera sportiva cosa ti tiene piu' in questi luoghi? Forse saro' un po' troppo patriottica, anche se i fatti di questi ultimi anni mi fanno criticare assai l'Italia, ma se dovessi trasferirmi all'estero per lavoro, vorrei terminare i miei giorni nella terra che mi ha dato i natali. Questi giapponesi (o sono solo i perdonaggi di zio Yoiki? ) hanno uno strano rapporto con i genitori: possibile che non conoscano gli abbracci? Ho letto dalle risposte che hai dato ad alcune recensioni che sei rimasta molto fedele al manga, e te ne ringrazio. Per quanto io sia aperta a tutto, e, come tu sai, un paio di coppie non le ho tanto digerite, preferisco leggere di Genzo solo, nelle tue storie, piuttosto che vicino alla nuova manager sventolona che piace a tutti e che lui deve aiutare ad affrontare i suoi drammi personali e che deve proteggere dal cattivo che le vuole usare violenza o dalla maliarda invidiosa che la vuole umiliare: Genzo Wakabayashi e' un portiere, non e' ne' un obiettore di coscienza, ne' tantomeno un principe azzurro medievale. Peggio ancora quando fa coppia con Karl, tantopiu' che Karl non e' gay come si puo' notare nell'anime in una scena in cui fa quasi il cascamorto con Rosemarie. Sia ben chiaro, non ho nulla contro gli omosessuali, ma come dici giustamente tu, sarebbe opportuno non stravolgere troppo la personalita' di questi personaggi. Per quel che riguarda l'anime, io preferisco la serie autentica, nella "Forever" Jun, Hikaru e Taro sembrano la stessa persona. Un bacio.

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