Recensioni per
One, Two… & One-Two-Three-Four…
di Ayreanna

Questa storia ha ottenuto 128 recensioni.
Positive : 128
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
01/05/17, ore 00:54

Bellissimo capitolo dove finalmente viene fatta un pò di chiarezza su questo contorto e al tempo stesso affascinante personaggio. Mia è sempre stata presente in un modo o nell'altro nella vita di John ed un motivo c'era: è un'ottima amica in fondo... l'unica nota amara che lascia il discorso che i due fanno è l'opinione che ha Mia di Martina. Perchè mai non si fida fino a questo punto? Alla fine ragionandoci sù neppure Martina è un personaggio così semplice, anzi... è un bel rebus anche lei. In ogni caso sublime descrizione fisica ed emozionale della dolce cocksucker di John!

Un abbraccio e alla prossima,
le tue GNR_97 <3

Recensore Junior
01/05/17, ore 00:10

Ciao bella, capitolo leggero, semplice e scorrevole che mette a posto tante piccole cose! Finalmente vediamo il gruppo Holly Muddays al completo (ottima scelta l'omaggio a Syd Barrett) e vediamo anche il nostro beniamino al lavoro nello studio dei suoi sogni che nn perde l'occasione di pensare anche alla sua bella con un selfie istantaneo.
Brava come sempre... continuiamooooo!!!

Recensore Junior
30/04/17, ore 20:27

Eccoci tornate tesorino, eccellente descrizione dei natali del nostro adorato John Coleridge! Che dire i suoi genitori sono fantastici e per niente scontati:Mr Peter Coleridge insegnante di matematica e fisica da sempre assetato di liquori e liquidi organici femminili! Ci siamo immedesimate nei sentimenti di nostalgia del protagonista soprattutto quando descrivi i suoi passi nel vialetto di casa... quanti ricordi! Come lo capiamo, chiunque vive lontano dalla sue origini avrà avuto un brivido lungo la schiena.
E per finire? Lo sapevamo che solo uno scellerato come Paul Bellow poteva pronunciare un concetto come questo: " la cantante da lanciare, trasgressiva ed eccitante che avrebbe reso Madonna una liceale alle prime armi "
Beh, i ricordi... Londra... la Tube... Soho: MAGIA!
Suck our dicks! Paul Bellow, è sempre un piacere!

Continua così che sei sempre più brava!

Un abbraccio a presto,

le tue GNR_97 <3

Recensore Junior
25/04/17, ore 16:45

Ti diremo non ci mancava per niente Paul! Stesse esatte emozioni negative verso questo personaggio oggi come ieri, bleah! Però se non ci fosse lui chi odieremmo??! Chissà perché non si è portato Mia e perché ha cercato di evitare il discorso, mah! Fatto sta che i nostri beneamini non andranno in studio con lui, non avrei voluto immaginare le fiammate fra lui e John haahahahah! Per non parlare degli altri che non sono certo degli zuccherini, un bacio e cercheremo di tenerci al passo con i capitoli che ci mancano il prima possibile! Un bacio tesoro bello 😍 Sei sempre il top!

Recensore Junior
25/04/17, ore 14:37

Ciao tesoro,
Ti confermiamo che non è stata hackerato il nostro account oppure è stato hackerato per bene visto che ci facciamo di nuovo vive! Stravagante personaggio questo Ernie è fantastica la tua descrizione dei luoghi di e nei tempi del pub e della capitale UK! Siamo cuoriose di sapere come va a finire con gli Holly Muddays visto che questo gruppo ci ha colpito dal primo momento, non solo perché sono vecchi amici d'infanzia del nostro John ma soprattutto per la loro storia, per come ci hai fatto appassionare a loro in poche righe ed anche perché sanno di cruda verità! Ed alla fine i ragazzetti di oggi non riescono a cacciare la rabbia alla old style ed ecco un gruppo della vecchia guardia che ci fa vedere come si fa! Very cool! 🎷🎸

Recensore Junior
24/04/17, ore 00:07

Incredibile dopo mesi che rileggiamo la tua storia sembra tutto come la prima volta! Amore a prima vista, il tuo stile è inconfondibile e ci mancava tanto leggere qualcosa scritto da te! Davvero interessante la riflessione sui giovani d'oggi, sui "bambocci" come li chiama il nostro John... ci penseremo a fondo ma crediamo sia giusta la tua teoria... mancanza di rabbia ragazzi fate sentire il vostro urlo primordiale generazione congestionata!!! La rabbia e la gelosia che ha dimostrato Martina in questo capitolo ad esempio: sembrava troppo bello che lei è Mia andassero d'amore e d'accordo, troppo surreale! John ancora una volta è stato un ottimo equilibrista cercando di difendere l'amica e mentendo sapendo di mentire (l'amore è una cosa è l'amicizia ne è un'altra: a volte la seconda prende il sopravvento sulla prima); per riprendersi poi cosa c'è di meglio di una passeggiata londinese con un amico figo come Charlie?!
Sempre brava e ti promettiamo di tornare a recensire presto 😘 Ciao tesoroooooo!!!!!

Recensore Master
20/04/17, ore 10:30

Buongiorno!
Scua per il ritardo, ma l'ultimo periodo è stato davvero stressante. Ora, finalmente, sono riuscita a trovare un po' di tempo per proseguire nella lettura di questa storia molto interessante.
Inizialmente, avevo pensato di recensire due capitoli, ma avendo da dire diverse cose su questo ho preferito commentare uno solo.
Allur, prima di procedere al commento, ti segnalo velocemente delle piccole sviste:
- obbiettivo >> è molto personale, la Crusca ha convalidato la scrittura sia cin una b che con due, ma la forma più corretta resta quella con solo una b (obiettivo). Tra l'altro, recentemente hanno risollevato la questione, ribadendo che la grafia/dizione originaria sarebbe da preferire. Tuttavia, decidi tu;
- ci sono alcuni piccoli errori di battitura come parole attaccate o lettere invertite (es. Balck Mama), ma sono piccole inezie, niente di che;-
- Sarebbe meglio definire il disturbo di John "disturbo di panico" e basta. All'esame di psichiatria me l'hanno chiesto con il DSM-5 aperto davanti;
- Dubito seriamente che per un soggetto con un passato di dipendenze di droga e alcool possano includere degli ansiolitici nel piano terapeutico (visto che creano essi stessi dipendenza), soprattutto se coperto da altri psicofarmaci (gli antidepressivi, entro due settimane, svolgono anche il lavoro di ansiolitici). Ammesso che non all'ospedale non sappiano dei retroscena di John (e ci starebbe) il problema subentrerebbe comunque dopo, qualora il ragazzo decida di seguire le prescrizioni (a meno che, per partito preso, decida di non prendere altri farmaci).
Perdona se cerco il pelo dell'uovo, odiami pure, ma non lo faccio per cattiveria. Io ho un'ossessione-compulsione per i dettagli, lo faccio anche (e soprattutto) per le mie storie.

Anyway, ora passiamo alle cose belle che, comunque, meritano degna attenzione. Ottima la descrizione del'attacco di panico che coglie John impreparato e che simboleggia anche un po' il fare i conti con un passato e con le debolezze che aveva sempre cercato di nasscondere e negare.
Quando parla/affronta la Paura mi è venuto spontaneo fare il paragone con la canzone Bella Signora di Gianni Morandi (non so se tu la conosca). In caso tu abbia voluto prenderne spunto, dire che è stato geniale. E se non dovessi averne preso spunto è geniale lo stesso, anzi, di più.
Trovo che le repparesentazioni corporee di ciò che ci rallenta, spaventa, limita nella nostra vita siano una bella metafora per rendere tangibili i conflitti interiori.
Come una sorta di teatro della mente che si apre davanti agli spettatori che diventano partecipi.
Certamente, questa fase di vita per John è piuttosto delicata: prevale la confusione, il non sapere dove andare (in senso lato). Però, ho visto anche molta voglia di riscatto e di rinascita e anche una bella dose di ritrovato coraggio.
Be', non si può dire che il suo percorso sia finito (anche perché siamo solo al quinto capitolo), tuttavia già il sentiero sta cominciando a trovare il suo solco.
Mi chiedo quanto altri personaggi lo accompagneranno lungo la strada, spero di rivedere risbucare Charlie, prima o poi.
Per quanto riguarda la parte strettamente musicale, hai delineato chiaramente quali sono le preferenze del giovane e come si pone all'interno del panorama moderno (che, per certi versi, lascia davvero a desiderare).
L'insoddisfazione e la delusione delle nuove proposte erano state una delle cause del suo adagiarsi su un letto di una vita sbandata, ma, d'altra parte, queste stesse potrebbero essere la molla che lo spinge a rimettersi in carreggiata (sto facendo delle ipotesi), per esempio cercando di imporre al pubblico delle musica vera, come si faceva una volta.
Ovviemente, non credo che sarà un'impresa in cui riuscirà da solo, anche se, per ora, sembra quasi che John rifugga il contatto con gli altri esseri umani per una specie di contrappasso. Anche se poi, in chiusura, avverte la solitudine come un peso. Anche questo è un modo per ricominciare.
È interessante il modo con cui analizzi le fragilità dell'animo umano prendendo come icona un personaggio famoso, come a dire che le persone che vivono nel mondo delle celebrità sono quelle che più risentono del gioco di maschere che domina la vita di oggi (in realtà, è sempre stto così, ma oggi più di ieri, visto quanto conta l'"apparire").
Il banner, con l'Urlo, sintetizza un po' questo senso di angoscia e di oppressione che ha dominato il capitolo e l'ho trovato particolarmente sottile e sensibile come riferimento.
Questo è stato un capitolo molto delicato, una transizione mentale (e, forse, anche fisica) del protagonista, che meritava una considerazione a parte.
Bene, credo di aver detto tutto. Se mi dovesse venire in mente altro (a volte capita), tornerò e aggiungerò ;)
Saluti e a presto,
*Halley*

Recensore Master
22/03/17, ore 17:12

Ciao,
sono molto presa da questa storia perchè ho bene in mente, grazie alle tue descrizioni, la condizione da cui Quentin è partito nel primo capitolo, la sua svolta di cambiamento, il modo in cui ha affrontato tutto e ciò che è ora. Mi piacciono le storie in cui ci sono band e sopratutto sono present diversi componenti. Questi sono tutti con delle caratterisriche ben forti, come da te, ma il modo in cui ne parli riesce a far sì che nella mia mente sono distinguibili tra di loro. Ottimo lavoro!
Spero di poter leggere presto un altro capitolo!

Recensore Master
19/03/17, ore 20:53

Buonasera!
Avendo un po' di tempo libero ho deciso di passare per ricambiare la tua gentile recensione e per riprendere questa storia da dove l'avevo lasciata a dicembre.
Prima di procedere al commento vero e proprio, però, volevo segnalarti due piccole sviste/imprecisioni:
- mi faceva fatica >> è un'espressione un po' dialettale, sarebbe più corretto scrivere lo trovavo faticoso oppure mi sembrava faticoso solo a pensarci;
- bela melodia >> qui hai semplicemente saltato una l.
Dunque, alla fine John ha seguito le direttive di Charlie e si è fatto ricoverare sul serio, senza tentare di scappare nemmeno una volta. Questo è encomiabile, soprattutto per il suo trascorso.
Devo però farti un piccolo appunto: nonostante tu sia stata bravissima e abbia saputo usare molto bene i termini specifici psicologici/psichiatrici (a parte delirio, visto che John ha un delirium, ma questa è una sottigliezza troppo medico-scientifica che non interessa a nessuno, a parte i medici che lo hanno in cura, suppongo), di norma, quando arrivano all'attenzione di un'equipe tossicodipendenti incalliti come John, per controllare l'astinenza si somministrano o le stesse droghe oppure farmaci simili o ancora si fanno dei trattamenti particolari. Dubito che l'abbiano trattato solo con antidepressivi e stabilizzanti dell'umore, come dubito che siano bastate solo quattro settimane per rimetterlo in piedi in maniera così efficiente. L'uso smodato della cocaina che ha fatto è stato prolungato nel tempo e, da quanto ho studiato, non ce la si cava con un mesetto di terapia con una psicologa (di solito si fanno colloqui anche con gli psichiatri che devono valutare se ci sono danni permanenti al cervello e se ci sono altri tipi di patologie psichiatriche che sono state slatentizzate dall'uso di droga. Per esempio, ho visto personalmente un ex cocainomane diventato schizofrenico) e farmaci light. Perdona il mio eccessivo puntiglio, ma prendilo per deformazione professionale.
Se poi la tua è licenza poetica, perdona tutto il papiro scritto sopra.
Questo capitolo mi è sembrato un po' un punto che John ha fatto della sua vita fino a questo momento. Un po' dantesca come situazione, si è perso nella selva oscura mentre è arrivato quasi alla mezza età e deve ritrovare la retta via e riaccendere le sue passioni musicali.
Il discorso che ha fatto sulle sue relazioni mi è parso molto filosofico, come, d'altra parte, un cantautore deve saper fare, visto che è solo interrogando se stesso e riflettendo sulla sua vita e sul suo modo di vederla che può tirare fuori dei testi davvero interessanti e che abbiano il potere di far sentire le persone come emotivamente vicine a chi ha composto la canzone (che, talvolta, può essere associata ad una poesia).
D'altra parte, non è forse anche questo il potere della musica? Ossia quello di avvicinare persone diverse o lontane, ma che hanno avuto le stesse esperienze o provato le stesse emozioni?
Il cognome di John è lo stesso di un famoso poeta e credo che non sia un caso, giusto? Anche lui è profondo a modo suo. Forse, si cura più di altri aspetti che non sono quelli che vengono cantati più comunemente, ma, d'altro canto, si è capito che è un uomo originale.
In coda al capitolo abbiamo l'apparizione della bionda Elisabeth sulla quale, ammetto, avrei voluto sapere di più e spero che ci sia modo di approfondirla nei prossimi capitoli.
Sicuramente, ha lasciato un segno nell'animo di John, che credo non dimenticherà. Si è presentata quasi come una sua controparte al femminile, pertanto penso che l'innesco della loro armonia e sintonia sia stato proprio l'aver condiviso un momento di perdita della bussola (se vogliamo dirla così).
Mi è piaciuto molto quello che si legge tra le righe, ossia che il cadere vittima della droga è spesso dovuto ad una fragilità interiore (che può essere dovuta a varie situazioni) della quale non si è consapevoli fino in fondo. Anche l'uomo più spavaldo come John vacilla, talvolta.
Vedremo come procederà nel suo nuovo percorso e se sarà in grado di cavalcare l'onda di nuovo.
Lo stile è vivace e ironico, esattamente come il protagonista e devo dire che, nonostante non ami particolarmente le storie narrate in prima persona, questo carattere quasi di Confessiones è ben costruito e accattivante nella presentazione della storia. Si è davvero incuriositi di apprendere le notizie dal diretto interessato, senza filtri e senza che la narrazione sia ingentilita.
Spero di poter andare avanti presto.
Saluti,
*Halley*

Recensore Master
10/03/17, ore 16:33

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio!
Mi piace un sacco come sta andando la storia.
Nel terzo capitolo c'è ancora un forte lato introspettivo, lo adoro, hai uno stile fresco e scorrevole che anche se è quasi solo descritto e non parlato si legge con piacere.
Non so se l'ho scritto già, ma non sono una fan della prima persona al passato, ma penso che, in questo caso, renda benissimo.
Sembra quasi che noi siamo i psicologi del terzo capitolo, che noi stiamo ascoltando per capire la psicologia di John anche se non ci si riesce davvero, perchè è un bel personaggio a 360 gradi e molte sono le sfaccettature del suo carattere che emergono solo in questi primi capitoli e di strada, per mettermi in pari, io ne ho ancora tanta da fare e, sinceramente non so davvero cosa posso aspettarmi.
Mi piace la figura di Elizabeth, non so l'ho immaginato un po' come il grillo parlante di John ed effettivamente è così.
Senza di lei, lui non avrebbe mai potuto analizzare se stesso e chiedersi una domanda abbastanza scontata, ma che nessuno ci riflette a dovere: " perchè ho fatto una cosa simile?"

Ti segnato dei refusi nel capitolo tre:
" Quando divenni ricco e un po’ famoso, fu la volta delle modelle, ", poi, il pezzo dopo scrivi " Ci fu anche qualche modella" penso sia una ripetizione dovuta al flusso di coscienza non so ma volevo segnalartela ^^
" grazie ad una bela melodia " --- Bella no bela

Questo qui dove recensisco, invece, si apre con la vera nuova vita di John.
Fino a quando si sta nel centri di riabilitazione, per quanto si stia male, era decisamente più facile: usciti si è da soli.
John apparentemente sembra andare a gonfie vele e poi ecco là: gli insani attacchi di Panico.
Immagino quanto possa essere difficile e scombussolante per una persona abbastanza sicura di sé, come io immagino il protagonista di questa storia, vivere una situazione simile.
La parte finale del capitolo l'ho amata, John che lascia andare via la forza che la cocaina gli dava in cambio accetta la paura, una paura che caratterizza tutti noi umani, ci vedo un qualcosa di poetico che ho decisamente apprezzato.

Un cuore a te <3 perchè hai citato gli OASIS e io li amo davvero tanto
In questo capitolo non ho notato errori, quindi complimenti!
Alla prossima
Balder Moon

Recensore Master
08/03/17, ore 08:22

Cinque capitoli, ma belli corposi :D Non lo dico per spaventare i futuri lettori, anzi. Ogni capitolo di questa storia è un gioiellino che assicura una piacevole lettura di qualche minuto. È talmente intriso di immagini, di sensazioni e di riflessioni che, se si esclude il filo narrativo, ogni pezzo può essere un ottimo racconto introspettivo a se stante. Difficile da credere, eppure è così.
La narrazione è in prima persona e non si può assolutamente valutare in modo separato da quella che è la caratterizzazione del personaggio, perché in questa storia viaggia in modo parallelo e dipendente dallo stile e viceversa, naturalmente. È importante e bellissimo, allo stesso tempo, notare come la narrazione, la mano dell’autrice si amalgami alla perfezione con il carattere del protagonista, John Coleridge, tanto che si ha quasi la sensazione che sia John stesso a raccontarsi in una sua biografia. È forse la prima volta che incontro un talento simile nel corso delle mie tante letture di storie amatoriali. Sono ancora più convinta, oggi, che qualsiasi opera letteraria, se scritta molto bene, meriti di essere letta, e questo indipendentemente dal genere.
Dal punto di vista formale, la storia è scorrevole, ha un buon ritmo (ottimo, anzi) e quasi assente di errori. Quasi :D Le virgole non sono proprio il tuo forte, Aris, anche se le usi sicuramente meglio della media degli utenti di Wattpad. Ma, insomma… più si è bravi e più bisogna entrare nel dettaglio e limare le imperfezioni :) Nel tuo caso, è un peccato incappare in alcune virgole poste male all’interno di certe frasi perché spezzi inopportunamente la lettura e così perdi un po’ dell’atmosfera che avevi creato con tanta cura.
L’impostazione dei dialoghi, con i doppi apici, è un po’ da rivedere, specie per quanto concerne le battute composte (non ho capito perché inserisci i trattini). A un occhio poco allenato questi errori passano inosservati, ma ad un lettore con alte aspettative possono dare fastidio. Niente di irreparabile, comunque :)
Altra cosa su cui dovresti informarti è l’uso della virgola per il complemento di vocazione, che ignori. Se vuoi, posso girarti una slide a tal proposito ;)
Passando alla trama, mi sembra molto ben strutturata, come lo sono i singoli capitoli. Si percepisce che hai il perfetto controllo della storia e dei personaggi; sicuramente c’è un lavoro di preparazione dietro notevole.
La narrazione, come ho già detto, è meravigliosa, come anche molte delle metafore intelligenti (e anche divertenti) che fa John nelle sue lunghe riflessioni. È una lettura piacevole, a tratti angosciante, e sicuramente coinvolgente per chiunque decida di immergersi nella lettura.
Consiglierei questa storia un po’ a chiunque, anche a chi — come me — di musica ne capisce ben poco. Con John ho capito cosa significa amare la musica, quella vera. O almeno, che significato ha per certe persone :) Soprattutto, consiglierei questa storia a chi deve migliorare il proprio stile e imparare a costruire una narrazione convincente, sostanziosa, senza il rischio di annoiare il lettore.
I miei complimenti, davvero :)

Un grande abbraccio,
Shadeyes
“Le recensioni di Shadeyes”

Recensore Master
03/03/17, ore 13:06

Ciao!
Quando ho metto che erano 35 capitoli sono sbiancata
In genere non inizio storie Così lunghe e neanche le scrivo.
Ammiro davvero le persone che riescono a scrivere così tanto!
Ma torniamo a noi.
Il primo capitolo si è aperto in modo molto romanzato se mi permetti.
Ho avuto la sensazione di trovarmi davanti ad uno Sperelli, un Dorian Grey del nuovo secolo.
Un decadente del rock 'n roll che, come tanti eroi decadenti conclude la propria vita come solo loro sanno fare: il suicidio.
E chi meglio di un produttore discografico che ha vissuto gli anni migliori della musica americana può togliersi la vita o con del Valium o con una pistola?
Il momento di pathos è stato quando il colpo è partito, ma in un modo un po' grottesco, se mi permetti, e anche comico tutto è andata a farsi benedire.
E il caos del primo capitolo diventa ordine nel secondo dove scopriamo un po' del nostro protagonista.
Mi hai ricordato il giorno della morte di Bowie. Io lo adoro ma diciamo che non sono la fan numero uno.
Eravamo il e un mio compagno che mal sopportavo e dissi " oh Dio, è morto Bowie"
Ti giuro sebbene io e lui litigassimo sempre mi era venuta voglia di abbracciarlo. Aveva le lacrime agli occhi. Sembra una vita fa... Eppure..
Comunque... è interessante la piega che sta prendendo la storia.
Dopo 46 anni si prospetta un cambio di rotta e una nuova vita, mi chiedo se mai ce la farà.
Lo stime è molto coinvolgente e la storia scorre benissimo.
Ci sono solo uno o due ripetizioni, ma nulla di grave basta una rilettura.

Alla prossima
Balder Moon

Recensore Master
13/02/17, ore 23:05

Dopo la pausa cena sono stata prontissima a leggere l'ultimo capitolo di questa prima parte della storia.
Sono così felice che John e Martina abbiamo chiarito! Anche se più che chiarire ci hanno messo una pietra sopra, ormai sapevano entrambi di aver sia torto che ragione (come mi dicevi tu), quindi bastava un bacio al momento giusto per far girare bene gli eventi. E ci ha pensato John ;3
Il 'fanculo finale è stato bellissimo XD
Per ora sembrerebbe che la minaccia Paul sia stata sgominata, ma... mhhh, penso che il nostro antagonista preferito tornerà presto alla carica! Non credo che digerirà bene la sua sconfitta su tutti i fronti, mi aspetto un terribile piano di vendetta da parte sua!
C'è anche da dire che la questione delle vergini non è ancora stata risolta, è vero o è solo una diceria? Riguarda davvero Paul, oppure magari è opera di qualche nuovo personaggio ancora sconosciuto? Sono davvero molto curiosa in merito e leggerò la seconda parte della storia con moltissimo interesse (sia per questa vicenda, sia per le vicende personali di John, a cui ormai sono davvero tanto affezionata)
Concludo facendoti i miei complimenti per questa storia, si vede che dietro ad ogni capitolo c'è un grandissimo lavoro, sia per quello che riguarda la caratterizzazione dei personaggi, che reputo eccellente, sia per il modo preciso in cui descrivi il difficile mondo della produzione musicale. I riferimenti al rock, jazz e blues che sono disseminati in tutta la storia sono precisissimi (questo posso dirlo non per una questione di cultura personale che, purtroppo, in questo campo è un po' scarsa, ma perché parlandone con Sky, che è molto più appassionata di me, sono riuscita a riconoscere e capire meglio moltissime citazioni) e che rendono la narrazione realistica.
La narrazione è arricchita di dettagli culturali e descrizioni che fanno in modo che i personaggi si muovano in un mondo 'vero' e non su uno sfondo bianco.
Ti rinnovo i miei complimenti e non appena avrò il tempo di leggere andrò subito a vedere il seguito *-*
A presto <3

~ Emme

Recensore Master
13/02/17, ore 21:38

Mia sta decisamente guadagnando punti. Dopo Paul sembra aver ripreso in mano la situazione e sembra aver voglia di voltare pagina, anche per quello che riguarda Saen. Per quanto quest'ultimo mi sia molto simpatico, penso che sia un bene che Mia lo abbia lasciato perdere, dato che lui è troppo preso da Monica e dalle sue abitudini.
John non si è comportato bene con Martina, ma anche io non potevo crederci quando ho sentito che lei aveva creduto alle calunnie di Paul. E' vero che John ha un passato poco rispettabile e che si conoscono da poco, ma sicuramente tagliare così non è stata l'idea migliore, come le fa notare proprio John.
Il nostro protagonista è arrabbiato e si scalda un po' troppo durante il loro confronto, penso che la cosa migliore è che si decida a seguire i consigli di Mia e si faccia sentire (quella dell'appostamento notturno era un'idea un po' creepy, ma penso che avrebbe funzionato)
Mi accingo a proseguire, sperando che i due si perdonino a vicenda!

~ Emme

Recensore Master
13/02/17, ore 20:52

Martina non c'è D8 oddio mi devo preoccupare?
Dopo che Charlie aveva finalmente messo al suo posto Paul a suon di cazzottoni pensavo che si potesse tirare un sospiro di sollievo ed invece il capitolo finisce con un bel colpo di scena! *-*
Paul è si è rivelato pessimo come si diceva e, nonostante il brutto momento, sono contenta che anche Mia se ne sia resa conto ed abbia preso le distanze.
Spero che Paul non riesca a riavvicinarla in qualche modo e che, nel caso lui dovesse provarci, lei non ci caschi. Ho avuto l'impressione che la ragazza fosse un po' recidiva... incrocio le dita!
Ora voglio assolutamente scoprire cosa succede con Martina *.*
A presto

~ Emme