Si vede che non entro su questo sito da un pezzo: gironzolavo da queste parti perché ero in astinenza da Adlock e ho scoperto due nuovi capitoli di questa fanfiction che non avevo ancora letto!
Ti chiedo umilmente scusa per il ritardo con cui sto recensendo questo capitolo, perché so quanto sia importante avere dei lettori fissi che commentano e amano ciò che scrivi, e spero di riuscire a fare ammenda con questo e il prossimo commento.
Ho adorato, come sempre, questo capitolo, perché amo il modo in cui descrivi la vulnterabilità di Sherlock davanti ai sentimenti che prova e che cerca di combattere/negare nei confronti di Irene, fa quasi tenerezza vederlo negare, negare su tutto, per poi trovarlo esattamente come e dove Lei vuole che sia. È una battaglia che perde continuamente, perché non riesce ad accettare il peso che ha La Donna nella sua vita, nonostante accetti il fatto che provi ammirazione per lei. I suoi tentativi di creare muri protettivi, ironicamente, riescono a rendere il gioco di Irene sempre intrigante, continuano a stuzzicarla e a farle desiderare di metterlo alla prova. Questa rchiesta in forma di supplica lo ha sicuramente preoccupato, perché ha l'aria di essere qualcosa di più serio dei suoi soliti giochetti, e quel lasciarsi andare sul letto, preoccupato, è quasi un'ammissione di sconfitta - che mi fa molta tenerezza - perché sa che non potrà mai negarle il suo aiuto, nonostante la rivoluzione interna che i suoi sentimenti gli stanno facendo provare.
Adoro. |