Buongiorno 😊
Innanzitutto vorrei dirti grazie per quanto hai scritto nella risposta alla mia recensione del capitolo precedente. Non pensavo di esser collocata fra i lettori attenti (ed ovviamente la cosa mi fa immensamente piacere) e comunque credo che leggere e commentare uno scritto qualsiasi, non debba limitarsi alle emozioni suscitate o ad una sorta di riassunto, bisogna andare oltre, porsi domande su ciò che si è letto immaginandosi la risposta, scorgere aspetti allusivi e similitudini, ad esempio, fra il tempo atmosferico e quanto narrato. Sono certa che i lettori attenti non mancano e probabilmente ognuno ha il modo di esprimere il proprio parere a modo suo, sottolineando un aspetto ben preciso piuttosto che un altro.
Detto questo, passiamo al capitolo. Bene, finalmente Bart ha incontrato qualcuno che si è mostrato favorevole ad aiutarlo. Si è sentito risollevato, d'altra parte c'era da aspettarselo: non tutti si sarebbero schierati dalla sua e contemporaneamente il rischio di ottenere il contrario è sempre stato piuttosto elevato. La sua titubanza nel parlare una volta visti i due uomini all'interno della tenda ricalca proprio questo. Per sua fortuna (che cavolo, ogni tanto ci vuole pure quella!) si sono dimostrati favorevoli, direi anche decisamente goderecci ed amanti di bicchiere e forchetta. C'è una cosa che vorrei chiederti: la presenza di un uccello come l'allocco è stata una scelta casuale o è presagio di qualcosa? Con tale termine nel linguaggio comune si intende una persona sciocca e credulona, non vorrei significasse qualcosa di spiacevole vistala situazione così delicata.
Ser Hollard ha vinto la quintana, pur avendo riportato delle ferite, ciò potrebbe far ben sperare. Questa volta non sta a Bart, ma a ser Dayn ad essere convincente e fermo nell'esporre la questione. Non saprei sbilanciarmi, devo essere sincera, molti dei personaggi incontrati fin ora si sono mostrati piuttosto volubili, qualcuno anche egoista e menefreghista..... Per cui boh! Mi tocca aspettare lunedì, anche perché muoio dalla curiosità di scoprire cosa farà Esmerelle!!
Ciaooooo!!!
🌛

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Dayn ha avuto la reazione che mi aspettavo: fin dal primo momento si é mostrato affabile e sempre pronto a divertirsi e godersi la vita. Mi ha dato l'impressione di essere un ragazzo molto impulsivo, passionale e sentimentale, e petto questo, non dà l'impressione di sapere esattamente che cosa lo aspetta. Il suo ardimento e il suo altruismo sono ammirevoli, ma bisogna vedere quanto valga la pena di imbarcarsi in un'impresa simile, di cui non si conoscono né lo svolgimento né gli esiti. Ha avuto una reazione opposta a quella di Darrick, e se da un lato biasimo uno per il proprio egoismo ed eccessiva prudenza, dall'altro non condivido nemmeno appieno la decisione e la disponibilità affrettata di Dayn, sebbene sia più propensa a comportarmi come quest'ultimo. Dayn mi fa storcere il naso: é troppo espansivo, altruista, allegro, disponibile e ingenuo, e per questo non riesco a non guardarlo con occhio guardingo. É insospettabile, ma proprio per questo é in cima alla lista di quelli che penso possano far parte della congiura, più di Darrick; sebbene il suo atteggiamento, almeno all'apparenze, sincero e limpido, mi facciano dubitare dei miei stessi dubbi. Non mi resta che attendere il resto della storia e seguirne gli sviluppi per scoprire se verrò smentita o i miei sospetti saranno fondati. Per il momento, mi limito a tenerlo d'occhio Ayr

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Ciao carissimo, come promesso eccomi qui per l'aggiornamento! Alla fine sono riuscita a passare di sera, più che nel pomeriggio, ma ti informo che sono stata in escandescenze tutto il giorno perché ho sperato di liberarmi prima possibile e andare a finire qua per commentarti.
Non vedevo l'ora di conoscere l'esito dell'incontro numero due, quello tra il nostro Bartimore e ser Dayn.
Dunque...cosa penso di Dayn? Io non credo che si sia dimostrato superficiale, quanto prevenuto positivamente nei confronti di Bartimore. C'è qualcosa, nel nostro protagonista, che a Dayn piace parecchio. Probabilmente per questo ha dato la certezza a Bart di essere dalla sua checché ne dica il suo signore, Hollard Norstone. Come mai? Penso che molto derivi dal fatto che in qualche modo il nostro Bart ricordi a Dayn di suo fratello Alys. Vorrei adesso conoscere qualcosa di più riguardo la rivolta in cui è caduto.
Ser Dayn non mi sembra il tipo capace di mentire, piuttosto un uomo che si fa prendere da un'ideologia passionale. In un certo modo, dato che Bart gli ricorda Alys - gli occhi lucidi di Dayn dimostrano quanto fosse legato al fratello - lui si è dimostrato disponibile ad aiutarlo, non importa a che prezzo. E credo proprio che lo farà.
Hollard Norstone è un jolly: la sua figura potrebbe aiutare moltissimo. In un certo qual modo ipotizzo che Dayn conosca bene il suo signore, e che quindi il fatto di aver vinto predisponga Hollard ad ascoltare la storia che gli racconterà da parte di Bart. Ma può succedere qualunque cosa, e sinceramente visti i precedenti anche io come lettrice sono pronta a tutti.

Non so quindi se cantare vittoria: tutto questo mi suona come una mezza vittoria, più che altro. Qualunque cosa accada, ad ogni modo, almeno Ser Dayn è stato convinto e preso dalla parte dei nostri.
In realtà non sono molto convinta che Bart abbia parlato davanti ai compogni di Dayn stesso, avrebbe fatto meglio a pretendere un po' di privacy in più. Ma in fin dei conti, ha pure ragione: in breve tempo tutti al sapranno tutto...e molti già sanno! Mi chiedo se Hollard sa o meno.

Ad ogni modo, scalpito per il capitolo dedicato a Esmerelle. Non vedo l'ora di leggere cosa sta accadendo frattanto alla nostra fanciulla bionda e cosa il destino ha in serbo per lei.

Complimenti per il capitolo. Adesso che ci avviciniamo alle battute finali mi piange il cuore ogni volta che ne finisco uno.
_morgengabe

Nel prossimo capitolo non vedo l'ora

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Buonasera Makil_
Sono fortunosamente riuscita a leggere anche il secondo capitolo della storia, perciò eccomi qui.
Cominciamo ad intravedere un po' come funzionano le cose nel mondo che hai creato, la conoscenza geografica si sta ampliando, come pure quella politica e religiosa. Ti faccio i miei complimenti per essere riuscito a creare un così ricco background alla storia!
Mi piace il personaggio di Bart, e credo che il suo gesto finale sia stato dettato in gran parte dal suo spirito caritatevole, ma anche perchè, forse, gli è stato detto di tenere alto il nome del suo signore, benché defunto, altrimenti perché specificare proprio che era lui a mandare il cibo agli abitanti della cittadina?
Ho notato qualche errore di battitura qua e la, ed una ripetizione quando descrivi il devoto: "aveva una lunga barba, lunga fino..." (vado a memoria).
Per il resto tutto è scorrevole, lo stile piacevole e fluido e la trama molto interessante.
A presto!
Evelyn

Due recensioni in un giorno, lo so, ma quando ho del tempo libero lo sfrutto ^^.
Ed ecco che Bart riprende il suo viaggio in groppa a Lenticchia, affiancato da Esmerelle; quest'ultima ha un passato assai doloroso, e credo che ciò sia la causa del suo carattere.
Il giovane Bart viene colpito nell'onore da Esmerelle; infatti, la fanciulla bionda ha una lingua più affilata di una lama ;P.
Comunque, Esmerelle mi fa ridere come una sciocca nel modo in cui tratta il nostro giovane cavaliere.
Ahimè, Ser Bart, cosa ti tocca sopportare ahaha
Bel capitolo, come tutti gli altri ^^

Un saluto da Serares

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Così, questa scatenata dalla chioma dorata è la "fanciulla bionda", eh?
Ammetto che mi aspettavo una damigella fragile ed obbediente; ma, invece, ella è peggio di un vulcano attivo!
Adoro già da adesso questa fanciulla insolente, che dall'aspetto sembra un angelo, ma il suo carattere è quello di un vero diavolo.
Ser Bart, ti sfido a sopportare la tua compagnia di viaggio!
Qualcosa mi dice che riderò a crepapelle con questi due giovani insieme ^^

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Buondì ~

Questo capitolo ha schiarito notevolmente le idee e messo nuova carne sul fuoco. Bart sembra vivere in un mondo piuttosto duro dove, nonostante i nomi verdeggianti che rievocano campi di fiori e terre, di gran parte di essa pare essere solo un ricordo lontano. La città di Werny stessa un tempo doveva essere rigogliosa e brulicante di vita ed adesso è solo un ammasso di case disabitate. La stessa loncanda che il nostro protagonista visita è abbandonata al suo destino. Ovviamente si aggiunge una politica molto instabile che, in aggiunta al clima ostile, rendono la vita in quella terra decisamente dura.
Conosciamo anche meglio Bart, che si conferma un uomo molto devoto al suo maestro, nonchè giovane di buon animo. Speriamo riesca a vincerlo, questo torneo.
Interessante la storia del vecchio bevitore che, nonostante sia conscio che il bere esagerato gli faccia male, sa che non potrà vivere per sempre. Che il mondo è ingiusto e tanto vale farci una bevuta sopra. Baricald avrà si mosso l'animo del giovane Bart ma l'aspirante cavaliere pare comunque propenso ad atti caritatevoli.
Sono curiosa di sapere come va avanti, passerò presto per continuare la lettura.
A presto dunque e complimenti per la storia!

~ Paws

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Buongiorno Makil_, eccomi a recensire il primo capitolo della storia che, sappi, ho trovato di mio gradimento.
Innanzi tutto l'ambientazione: adoro il periodo medioevale, fatto di dame e cavalieri, e soprattutto amo i luoghi "nuovi" per così dire, quelli che nascono dalla fantasia degli autori, che sono spesso più belli di quelli che esistono in realtà, poiché ognuno può arricchirli come meglio crede.
Lo stile di scrittura, nonostante (come ammetti anche tu) alcune parole "ostiche", ben si addice al tema trattato e, almeno dal mio punto di vista, è risultato scorrevole e piacevole. Visto che siamo in una sorta di medioevo alternativo, è giusto usare un linguaggio adeguato.
Non ho trovato nessun errore, né di battitura né di altra sorta, però vorrei segnalarti quella che a me è parsa un'incongruenza: dici che la giumenta muore per mancanza di acqua, oltre che di cibo, perché la guerra ha minato il paese e reso scarse le fonti di cibo e di acqua. Allora come fa Bart a trovare pinte su pinte di birra? La birra non dovrebbe essere un bene "secondario" che sparirebbe subito in tempo di guerra? Se ho interpretato male il tuo pensiero ti prego di correggermi.
Per il resto, trovo che le premesse per una storia interessante ci siano tutte, quindi continuerò di sicuro a leggere. Spero di riuscire a leggere almeno un capitolo al giorno, salvo imprevisti!
A presto!
Evelyn

Buondì, eccomi qua!
Pur essendo un capitolo introduttivo, diciamo, è come se la storia fosse già iniziata. Bart è in viaggio da tempo anzi, forse è quasi arrivato nella città dove doveva recarsi. Il viaggio è lungo ed il clima è ostile, l'ambiente dà una sensazione desertica, con la terra secca, i cespugli ed i corvi. In questo primo capitolo vi è la sentita perdita di una fedele compagna di sventure morta di stenti. La omaggia con un funerale senza tomba, sentendosi quasi in colpa per il destino infame della creatura che, forse, avrebbe potuto salvare o comunque farle evitare inutili sofferenze.
Ma non c'è molto tempo per gli addii, visto che il protagonista stesso non gode esattamente di salute. E' stato toccante l'addio al cavallo. Era il suo unico amico, un ricordo prezioso di una persona a lui cara e, nella totale solitudine, anche un animale può cambiarti la vita, ecco.
Ed ora il nostro povero sventurato finalmente riesce finalmente a trovare una cittadina dove riposare e mettere qualcosa sotto i denti. Se lo merita, direi.
Nel prossimo capitolo probabilmente scopriremo qualcosa più su di lui. Sono curiosa, ammetto.
Dunque non mi resta che proseguire con la lettura.
A presto!

~Paws

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E la trama va a avanti, portando con se ulteriori sfumature del quadro di ciò che sta succedendo.
Roger e Renegar come sono legati tra loro?
Mi chiedo come mai il primo stia sprecando tempo e risorse solo per reintrodurre un metodo di tortura: potrebbe farne lo stesso utilizzo di nascosto, crearne uno nuovo, usarne altri ecc.
Non capisco la logica di questo casus belli.

«A Roshby c’è un torneo. Un torneo indetto dall’Accademia per far ricongiungere le due fazioni ribelli e legarle con l’indissolubile fermaglio della pace»

Ci scommetto quello che vuoi che qualcuno o qualcosa lo sputtana e rigetta la situazione nel caos.

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Molti racconti fantasy tendono ad ignorare gli effetti della guerra che non riguardano la mera distruzione/morte per mano di atti violenti: lo scoppio di un conflitto non rappresenta solo la devastazione di molte città, ma spesso anche il depredare delle risorse di una nazione, malattie (basta guardare l'esempio storico presente ne I Promessi Sposi) collegate all'esorbitante numero di morti, spesso i campi degli agricoltori vengono devastati da masse di uomini e cavalli che ci passano sopra con armature e zoccoli...
In una guerra fame, sete, freddo e malattie falciano vite quanto spade e catapulte.
Bart che beve birra perché non ha acqua mi ricorda un'esperienza simile che ho passato io ahahahahah
Amico mio tu non sei stanco, più che altro sei sbronzo.
Giusto per curiosità, con "scuri" fai riferimento alle note armi medioevali?
Il prologo è buono, introduce bene il personaggio e lo fa con la dovuta calma.
Non ho trovato errori troppo evidenti nel testo, forse mancano delle descrizioni qua e là ma almeno il testo non risulta pesante da leggere.
Giusto due questioni: il cavaliere è in missione o semplicemente è di quel genere che partecipano di torneo in torneo per ottenere grana per birra e putt-
Volevo dire... Vita e alloggio?
Non ho notato termini troppo aulici o arcaici da non potere essere compresi.

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Buon pomeriggio.
Rieccomi.
Bene, al momento mi sembra tutto chiaro e limpido, e mi fido di tutti i personaggi che al momento sono apparsi.
Bart. Sai che per me hai costruito un ottimo protagonista? Un vero cavaliere leale, mi piace, ed ha anche un animo molto nobile.
Ha un suo preciso passato, tuttavia esso l'ha forgiato.
Il torneo che si prospetta all'orizzonte mi incuriosisce molto; non vedo l'ora di poter leggere tutto quanto ^^
Bene, bell'inizio.
Buon fine settimana e a presto :)

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Buon pomeriggio.
Bene, ottimo inizio!
Bart mi sembra un giovane grintoso ed onesto. Bello il suo pensiero rivolto alla sua compagna di viaggio a quattro zampe, purtroppo morta.
Mi sa che ne vedremo di belle.
No, dai, io sono curiosissimo di scoprire come si evolverà la vicenda, quel che farai accadere, come hai ricreato questa realtà fantastica... perciò, tornerò, pian piano, a leggere capitolo per capitolo, sperando di riuscire a mettermi in pari coi capitoli già pubblicati, il prima possibile.
Per ora, bene, e ti incoraggio a proseguire così.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

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*Risorge dalle ceneri come una fenice*

Queste settimane di assenza non sono dovute al fatto che mi fossi dimenticata della tua storia, che anzi, ho seguito con piacere e trepidazione, quanto all'intenzione di lasciare una recensione complessiva finale, che tirasse un po' le somme di questa rocambolesca storia, ricca di intrighi e di avvenimenti.

Nel corso della narrazione, il racconto ha preso sempre più una piega verso  "Le cronache del ghiaccio e del fuoco", arricchendo la trama principale di poema epico di geste eroiche: il torneo, con tutta la sequela di titoli e nomi, mi ha ricordato molto quello descritto da Martin; così come gli intrighi e i misteri che si infittiscono a mano a mano che si procede, rassomigliano alla ragnatela indistricabile dei suoi romanzi, in cui non si capisce chi si affidi a chi e ognuno fa per sé.

Riguardo al capitolo in sé, mi ero fatta un'idea più nobile di questo Sunfall e ne sono rimasta delusa: sebbene non condivida appieno l'ardimento e l'aventatezza di Ortys, lo preferisco di gran lunga a lui (quantomeno Ortys ha ancora un senso dell'onore e coraggio). Mi ha dato l'idea di essere un pavido, che si nasconde dietro la scusa di voler proteggere la sua famiglia, come se il resto delle regioni non contasse nulla. Il suo è stato un pensiero meramente egoistico, che ha cozzato contro l'idea che mi ero fatta di lui, distruggendola completamente.
Ho avuto come l'impressione che Sunfall fosse già a conoscenza di quello che Bart gli avrebbe detto, come se qualcuno glielo avesse rivelato prima e lo avesse convinto a patteggiare per lui; non mi fido molto di Darrick dopo questa uscita infelice, e ho come il timore che anche lui sia coinvolto nella congiura...Un altro punto a suo sfavore.
Con questo capitolo hai davvero fatto crollare ogni mia certezza: imagginavo Darrick un uomo completamente diverso e in questo capitolo ha lasciato una pessima impressione di sè. Posso anche capire le sue motivazioni, ma non le condivido: è ammirevole che voglia proteggere la propria amata e i suoi famigliari, ma quanto è onorevole (come ha ben detto Bart)? E quanto questa è una soluzione di comodo per non dover affrontare gli scontri?
Il fatto che la guerra sia sempre esistita e che colpisca tutti indistintamente, non mi sembra una motivazione valida per rinuciare al tentativo di fermarla, in modo che non mieta più vittime. 
Era un personaggio che mi piaceva, che pareva positivo e poteva essere una sorta di guida o di esempio da seguire per Bart, ma si è comportato in maniera meschina e pavida; mi ha deluso profondamente, spero che abbia modo di riscattarsi in futuro...

Ayr


 

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Le persone sono multisfaccettate, io non credo possibile pensare che ci possano essere personalità perfettamente lineari. Per questo motivo mi piace ed apprezzo l'autore che si sforza di creare dei personaggi verosimili... proprio perché imperfetti. 
Ecco, io non riesco a considerare negativamente o comunque severamente il personaggio di Darrick Sunfall. Io considero affrettato considerarlo vigliacco.
Non volersi cimentare in guerra a tutti i costi non implica per forza la viltà. Io credo semplicemente che quest'uomo sia stanco. Scaramucce, assalti, invasioni... arriva il momento che si desidera solo un po' di pace. Ora come ora vuole essere neutrale, ed occuparsi delle sue terre e della sua famiglia.
Ovviamente egli NON può essere compreso dal nostro cavaliere, che rimane deluso dalle sue parole, dopo aver parlato della congiura e degli intrighi in capo al torneo.
Bart è giovane, irruente, ardimentoso. Vuole dimostrare a tutti e, soprattutto a se stesso, possa essere bravo e coraggioso, un perfetto cavaliere. E lo è, non mi si fraintenda. Ma, soprattutto, egli è giovane, come ho già detto. Non ha famiglia, una sua, intendo. Non  ha una casa, terreni da proteggere, una moglie.
Vuole mettersi alla prova ed occupare il suo posto nel mondo: tutte ambizioni assolutamente legittime
Ma non si è ancora fatto carico di altre vite, oltre alla propria.
Ho letto con molto interesse questo capitolo, perché aiuta meglio a capire l'introspezione dei personaggi, sia principali che secondari.
Continua così: non proseguire su binari, ma osserva tutto... tutto l'orizzonte intorno.
Alla prossima!
 

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