Recensioni per
Leo (Io non ho finito)
di Civaghina
Che capitolo carino ahaha leo che impreca ahaha adoro troppo...continualo presto mary un bacione!! |
Maryyy capitolo stupendo bellissimo che bello vedere leo felice.... |
Questa volta, oltre a levarmi il fiato mi hai anche tolto le parole perché ogni singola frase, dialogo ed immagine che hai creato mi ha suscitato un'emozione che ora non riesco a restituirti! Ho sorriso, mi sono commossa, preoccupata, intristita, ho provato ansia, tenerezza, meraviglia, allegria, stupore, COMPLICITÀ...mi hai fatta ridere... |
Sempre bellissima questa incredibile complicità tra Leo e la mamma: anni dopo lui dirà "eravamo una cosa sola", e tu davvero riesci a rendere alla perfezione questa realtà. Un pugno allo stomaco lo scatto d'ira di lei, che invano (perché Leo è sensibilissimo, e lo è soprattutto con lei) vorrebbe tenere suo figlio fuori da tutta la sofferenza che prova e di cui ormai sa di non avere più il controllo. |
Quando ho iniziato a leggere il capitolo, ho pensato subito a quanto fossi abile nel rendere in modo originale e credibile la vera essenza di BR, cioè la normalità immersa in un mondo, luogo ed esperienza che di normale non hanno davvero nulla, o meglio non dovrebbero essere la normalità di nessuno! |
Sai a cosa ho pensato, leggendo l'ultima frase? A quando Davide, la mattina dopo che i Braccialetti hanno dipinto il leone in Oncologia, si prepara per uscire in permesso e, quando Toni gli chiede cosa pensa di trovare fuori, risponde "La vita". Ricordi come si arrabbia Leo a questa risposta, come rivendica il fatto che anche in ospedale ci sia vita? Come cresce Leo in un anno! Qui, anche se non può saperlo, ragiona esattamente come farà poi Davide, come fa chiunque crede o spera di passare in ospedale poco tempo: con il desiderio di considerarla solo una parentesi, di continuare a sentirsi estraneo a un ambiente e a una quotidianità che non ha scelto e non vorrebbe vivere. E invece non sa ancora non solo che l'ospedale diventerà per più di due anni casa sua e quindi "vita" a tutti gli effetti - che sembrerebbe solo una iattura - ma soprattutto che, come dirà Vale alla radio nella terza serie mentre Leo è sotto i ferri, sarà molto più capace lui di vivere lì dentro che tanti altri fuori: non sa ancora, ed è bellissimo invece per noi saperlo, che "quella" vita gli regalerà i Braccialetti e, in mezzo a tanto dolore, una sconfinata bellezza. |
Oddio che nel capitolo....leo geloso come sempre ahaha ma Giulia è che lo lascia poi?? Adoro adoro adoroo adoro continua presto!!! |
"Se ami la vita, la vita ricambia il tuo amore." (A.Rubinstein). |
Continua presto stupendo ed emozionante mi ha fatto quasi piangere... |
Al di là dell'istintivo desiderio di liberare quel leoncino in gabbia e portarlo al mare, unito al dispiacere per come debbano essere insopportabili i giorni di festa per tutte le persone (e le loro famiglie) costrette in ospedale, sono state 4 le stilettate che mi sono arrivate dritte al cuore! |
Ciao...belli gli spunti su cui riflettere che si trovano nei tuoi scritti! Complimenti |
Lo adoro troppo bellissimo continua presto...mi dispiace per Leo che non può andare al mare. |
Mi piace come hai utilizzato l'ironia in questa scena pre operatoria...non è stucchevole, ed è bilanciata con tutti gli altri sentimenti negativi che il nostro Leoncino sta cercando di domare! Persino quel tenero sorriso di Asia, costruito solo per rassicurare il suo fratellino, risulta buffo dopo che Leo fa l'osservazione sulla paresi! |
Mamma mia. A giudicare dall'intensità di questo capitolo, non oso pensare a ciò che succederà quando racconterai dell'intervento di amputazione. Ho già i brividi. |
Oddio stupendo capitolo come sempre mi ha fatto emozionare troppo....continua presto.... |