Recensioni per
Leo (Io non ho finito)
di Civaghina

Questa storia ha ottenuto 118 recensioni.
Positive : 117
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
22/08/17, ore 16:12

Che capitolo carino ahaha leo che impreca ahaha adoro troppo...continualo presto mary un bacione!!

Recensore Junior
18/08/17, ore 19:38

Maryyy capitolo stupendo bellissimo che bello vedere leo felice....
Continua presto!!

Nuovo recensore
18/08/17, ore 17:30

Questa volta, oltre a levarmi il fiato mi hai anche tolto le parole perché ogni singola frase, dialogo ed immagine che hai creato mi ha suscitato un'emozione che ora non riesco a restituirti! Ho sorriso, mi sono commossa, preoccupata, intristita, ho provato ansia, tenerezza, meraviglia, allegria, stupore, COMPLICITÀ...mi hai fatta ridere...
Sono emozioni quasi private! Purtroppo o per fortuna qui non c'è tempo e non c'è spazio per raccontarle e contenerle, ma tu, che le senti arrivare, e vivi il loro travolgerti facendocene poi dono, già sai tutto ciò che vorrei dirti! Non è una scusa, giuro, anzi perdonami se questa volta non cito nemmeno un'immagine o una frase come mi piace fare di solito, ma non riesco proprio a scegliere, non posso.
Questo 26 dicembre lo attendevo come si attendono le cose belle ed è stato la mia "sorpresa ossimora": stupefacente e inaspettato proprio perché è esattamente ciò che mi aspettavo da te! Come in ognuno dei tuoi capitoli si percepisce, anzi, si legge il tuo amore per Leo e per ciò che stai realizzando, ma questa volta, forse, gli hai messo tra le righe anche un po' della tua magia!

Nuovo recensore
18/08/17, ore 15:26

Sempre bellissima questa incredibile complicità tra Leo e la mamma: anni dopo lui dirà "eravamo una cosa sola", e tu davvero riesci a rendere alla perfezione questa realtà. Un pugno allo stomaco lo scatto d'ira di lei, che invano (perché Leo è sensibilissimo, e lo è soprattutto con lei) vorrebbe tenere suo figlio fuori da tutta la sofferenza che prova e di cui ormai sa di non avere più il controllo.
Ma... la ragazza magrissima del cinema è per caso Cris? ;)
Bravissima e alla prossima!

Nuovo recensore
14/08/17, ore 11:24

Quando ho iniziato a leggere il capitolo, ho pensato subito a quanto fossi abile nel rendere in modo originale e credibile la vera essenza di BR, cioè la normalità immersa in un mondo, luogo ed esperienza che di normale non hanno davvero nulla, o meglio non dovrebbero essere la normalità di nessuno!
È normale Leo che gioca, che si fa sgridare per il chiasso della concitazione; è normalissima quella richiesta di poter finire la partita che mi fa sorridere perché chi non ha mai tentato la concessione di "ancora 5 minuti" mentre si viene richiamati all'ordine proprio sul più bello? È costretto lì ma il mondo lo richiama e lo attende sempre, è malato ma la sua personalità è integra, è frustrato, spaventato, stanco ma ha ancora tutta la forza della sua età. Non è un numero, uno dei tanti, e di certo non si può dire che non si faccia notare o ricordare.
Leo è Leo, in ogni sua manifestazione. Le sfumature del suo modo d'essere glie le fai esprimere sempre in modo calzante e coerente anche quando mi stupisce perché in un primo momento non reagisce esattamente come mi aspettavo! Ad esempio ero pronta a vederlo affrontare suo padre in maniera veemente ed aggressiva ma ho capito perfettamente cosa stesse provando per comportarsi in quel modo, mi sorprende ma riesci a farmelo ritrovare sempre e mi piace ancor di più!
Adoro poi quando fai parlare Leo dei suoi genitori, ogni volta è per me struggente e bellissima!
Quel padre è una nebulosa da cui riesci a far affiorare qualcosa di positivo ed emozionante ed in qualche modo lo salvi sempre.
Con Giulia invece è esattamente il nostro Leoncino geloso e un po' possessivo. Lo è di natura, lo è ancor di più per la situazione! Non solo perché deve confrontarsi con lei che è giovane, libera e moderna (e pure molto attraente per gli altri loro coetanei), ma soprattutto perché non è là fuori a competere ad armi pari, ma rinchiuso ed impegnato su tanti altri campi di battaglia!
Anche la grande autostima del Leone non è immune da tentennamenti!
Ho apprezzato l'equilibrio che hai mantenuto tra l'irrazionalità della gelosia, l'orgoglio e l'apertura mentale di Leo...i suoi turbamenti erano palesi, forse è stato un po' scostante, ma non lo hai mai fatto esagerare: non è stato offensivo, o apertamente maleducato ed ha cercato subito la pace! Alla fine dai, non è un "retrogrado maschilista", è un ragazzo del suo tempo, solo un po' gelosetto!
Insomma, lei ha ragione, ma lui lo capisco!
Le considerazioni finali di Leo mi riportano inevitabilmente al mio pensiero iniziale sulla normalità e mi annientano, perché ha ragione lui! Ha ragione ma deve trovare un'altra via, e non per sopravvivere ma per vivere. E la trova, son sicura ancor prima dell'incontro con gli altri Braccialetti perché prima del loro arrivo, lui è già pronto ad accoglierli.
Mi piace dunque pensare che, sebbene ancora non se ne renda conto, non si stia adattando all'ospedale ma è l'ospedale che si sta adattando a lui!

Nuovo recensore
13/08/17, ore 16:29

Sai a cosa ho pensato, leggendo l'ultima frase? A quando Davide, la mattina dopo che i Braccialetti hanno dipinto il leone in Oncologia, si prepara per uscire in permesso e, quando Toni gli chiede cosa pensa di trovare fuori, risponde "La vita". Ricordi come si arrabbia Leo a questa risposta, come rivendica il fatto che anche in ospedale ci sia vita? Come cresce Leo in un anno! Qui, anche se non può saperlo, ragiona esattamente come farà poi Davide, come fa chiunque crede o spera di passare in ospedale poco tempo: con il desiderio di considerarla solo una parentesi, di continuare a sentirsi estraneo a un ambiente e a una quotidianità che non ha scelto e non vorrebbe vivere. E invece non sa ancora non solo che l'ospedale diventerà per più di due anni casa sua e quindi "vita" a tutti gli effetti - che sembrerebbe solo una iattura - ma soprattutto che, come dirà Vale alla radio nella terza serie mentre Leo è sotto i ferri, sarà molto più capace lui di vivere lì dentro che tanti altri fuori: non sa ancora, ed è bellissimo invece per noi saperlo, che "quella" vita gli regalerà i Braccialetti e, in mezzo a tanto dolore, una sconfinata bellezza.
Sempre bravissima :)

Recensore Junior
13/08/17, ore 11:51

Oddio che nel capitolo....leo geloso come sempre ahaha ma Giulia è che lo lascia poi?? Adoro adoro adoroo adoro continua presto!!!

Nuovo recensore
09/08/17, ore 12:28

"Se ami la vita, la vita ricambia il tuo amore." (A.Rubinstein).
Questa frase mi fa sempre pensare al nostro Leone, nonostante mi renda conto che possa suonare grottescamente sarcastica in tutti quei momenti in cui il suo amore per la vita viene offeso con ulteriore dolore e disperazione! Eppure la storia delle date e dei nomi sull'armadietto che da sempre mi incuriosisce, avvalora il mio pensiero: "È un modo per ricordarmi la vita è sempre all'opera. E che succedono anche le cose belle."...non sempre, non ora ma a Leo sono riservati molti "risarcimenti" e rivincite, niente di materialmente acquistabile, ma l'amore incondizionato che riceverà da tantissime persone sarà davvero di inestimabile valore!
Leo è ancora un ragazzino, normale non ci pensi, ma quanto vorrei che sapesse, come già lo sappiamo noi, che la vita, oltre ad amarla, potrà anche darla in un futuro relativamente lontano.
Ma ora pensa solo a quello che qualsiasi adolescente costretto in ospedale nel momento più bello dell'anno penserebbe!
Ci fai rosicare tutti quanti per quell'estate persa, quel viaggio sfumato, per la possibilità negata di stare con i propri amici e con Giulia. Sai che non ho particolare trasporto per lei ma il modo in cui hai creato il loro commiato mi ha fatto provare empatia, non solo per il mio Leoncino che tutto d'un pezzo è stato dolce ma determinato come sempre, ma anche per lei che gli ha dimostrato tutto il suo rammarico ed affetto senza essere patetica o drammatica! L'ho capita, me l'hai fatta abbracciare. È stato un saluto commosso, tipicamente adolescenziale, il profumo, la maglietta, lo stringersi tra i singhiozzi, i "sei sicuro?!", ma al contempo maturo e ben calibrato da due, anzi tre con la tua, personalità emotive ma forti e risolute.
"Quando Giulia tornerà tutto sarà ormai degenerato."...non mi soffermo ma mi hai fatta davvero trasalire!
Forza Leone che le estati più belle devono ancora arrivare...la vita le ha riservate per te!

Recensore Junior
08/08/17, ore 16:46

Continua presto stupendo ed emozionante mi ha fatto quasi piangere...
Un bacione Mary!!

Nuovo recensore
04/08/17, ore 10:52

Al di là dell'istintivo desiderio di liberare quel leoncino in gabbia e portarlo al mare, unito al dispiacere per come debbano essere insopportabili i giorni di festa per tutte le persone (e le loro famiglie) costrette in ospedale, sono state 4 le stilettate che mi sono arrivate dritte al cuore!
La prima è la riflessione che Leo fa sul suo papà: "Se fosse ancora viva, lei non lo lascerebbe partire...ma se fosse ancora viva, in realtà, lui non partirebbe" è una frase così romantica, piena di un amore totalizzante ma al tempo stesso così disperatamente avvilente perché per lui la differenza di una scelta importante dovrebbero farla i suoi figli non un'assenza! Tendo sempre a sgonfiare il disappunto che Leo ha verso suo padre ma in questo caso ha ragione, su tutto, e la sua mamma che non c'è più è solo un'irrisarcibile ingiustizia!
"È per inseguire l'orizzonte che ho imparato a nuotare" è un'immagine emblematica bellissima oltre che un'altra pennellata per descrive l'anima, il temperamento e l'indole di questo ragazzino che ancora non lo sa, ma che quell'orizzonte è destinato a superarlo di gran lunga!
"...Non vai mica bene a scuola?! Rischi di non cavartela?!" "No...a scuola più o meno me la cavo...È col cancro che rischio di non cavarmela!" ...Santo cielo Leo a volte sei davvero spiazzante! Mi piace il modo in cui Matteo cerca di conversare con lui, il fatto che "possa non farcela" lo associa al comunissimo rischio di una bocciatura, perché Leo è malato ma è prima di tutto un adolescente un po' allergico alla scuola; e se di Leo apprezzo la disarmante sincerità, questo suo essere cinicamente realista spesso mi fa davvero male come se la verità la sbattesse in faccia a me, ed è dura da sostenere.
Infine, la sua ultima riflessione sulla libertà mi ha ricordato quella toccante scena in cui, tra le lacrime e la rabbia, sfoga tutta la sua frustrazione alla Lisandri. In pratica ripete gli stessi concetti, solo che son passati due anni, di cose belle glie ne sono anche successe, ma lui è ancora lì a rivendicare urlando la propria libertà!
DUE ANNI e ancora non è finita, in tutti i sensi...

Nuovo recensore
03/08/17, ore 20:56

Ciao...belli gli spunti su cui riflettere che si trovano nei tuoi scritti! Complimenti

Recensore Junior
03/08/17, ore 12:34

Lo adoro troppo bellissimo continua presto...mi dispiace per Leo che non può andare al mare.
Ciao Mary!!

Nuovo recensore
31/07/17, ore 13:24

Mi piace come hai utilizzato l'ironia in questa scena pre operatoria...non è stucchevole, ed è bilanciata con tutti gli altri sentimenti negativi che il nostro Leoncino sta cercando di domare! Persino quel tenero sorriso di Asia, costruito solo per rassicurare il suo fratellino, risulta buffo dopo che Leo fa l'osservazione sulla paresi!
Mi piace sempre molto il tuo modo di prenderti cura di lui attraverso Ester...siete dolci, materne, l'avete già capito, ve ne siete già innamorate ma anche le vostre cure sono in buon equilibrio tra la vostra sfera emotiva e la ferma e puntuale professionalità che rassicura tanto quanto il sentimento!
Ho inoltre notato che nei gesti degli infermieri e dei medici metti sempre tutte quelle accortezze igieniche che spesso non vengono sottolineate...sarà pure una mia fissa, che mi aspetto soprattutto in certi ambienti, ma questo rispetto, sia per chi lavora, sia per chi viene toccato è un particolare che mi piace vedere nel contesto del momento e che rende tutto più credibile e reale! Oltre all'idea di sterilità e pulito, usi sempre la corretta terminologia medica e tecnica ma mai in maniera presuntuosa facendo sentire a disagio il lettore più impreparato: nel spiegarlo a Leo, lo fai capire anche a noi, rendendo la lettura fruibile su diversi livelli.
Veramente molto dolce la scena tra Giulia e Piera..."un fiore per il tuo sorriso"...il calore di una mamma per una ragazzina triste e spaventata; il fatto che sia una sconosciuta e che l'incontro sia fortuito, rende tutto ancor più poetico.
La cocciutaggine di Leo e la sua veemenza a volte possono essere davvero esasperanti ma il polso fermo della Lisandri lo apprezzo sempre molto, mi rasserena, lei e tutto il suo staff medico saranno anche "inquietanti" nel loro ruolo di portatori di cattive notizie, ma fanno trasparire che la situazione sia monitorata e sotto controllo, e ti ringrazio di aver fatto andare tutto liscio durante l'operazione, ahahah!
Ed infine, per tutto il tempo del racconto, è costante la nota malinconica e nuvolosa di quel papà così teso e sfuggente che sembra sempre nell'ombra ma la cui presenza è ingombrante e mi pesa sul cuore. L'ho sempre saputo che non è indifferenza la sua, ma una pena insopportabile per se stesso, per il suo bambino malato, per la sua giovane figlia, per la pesante assenza del suo amore ed è impossibile mantenere anche un falso sorriso!
So che i tempi di contestazione dura di Leo saranno più avanti, ma sono contenta che in questa occasione tu e lui non abbiate infierito sulla sua debolezza...e grazie di averci fatto uscire tutti da quella stanza!

Nuovo recensore
31/07/17, ore 01:03

Mamma mia. A giudicare dall'intensità di questo capitolo, non oso pensare a ciò che succederà quando racconterai dell'intervento di amputazione. Ho già i brividi.
Mi piace molto quando dici che la Lisandri guarda negli occhi Leo a lungo, come a leggergli dentro, mentre per lui il suo sguardo resta indecifrabile: pensando a ciò che diventerà il loro rapporto, è come (almeno io lo sento così) se questo ne fosse un lontano preludio. Mi piace pensare che la Lisandri, ancora così avara di emozioni, sia comunque, in qualche parte di se stessa, già colpita da questo ragazzo così singolare. Dal canto suo, Leo per il momento vede solo il medico, e un medico "duro", ma il fatto che noti questo particolare, segno dell'enorme attenzione che peraltro ha per tutte le persone che si trova davanti, mi pare sia comunque un indizio dell'essere già pronto a cogliere molte delle sfumature di questa persona a cui, più o meno consciamente, sa ormai di potersi affidare con sicurezza: fosse anche, come è normale nella sua situazione, per scaricarle addosso paura, rabbia e dolore.
Non so, forse viaggio troppo con la fantasia e queste mie sono solo elucubrazioni, ma più ti leggo e più sento un'affinità profonda tra il tuo e il mio modo di percepire l'interiorità di questi personaggi. Continuo a invidiarti, perché a me manca, la tua inventiva. Sempre bravissima :)

Recensore Junior
30/07/17, ore 23:44

Oddio stupendo capitolo come sempre mi ha fatto emozionare troppo....continua presto....
Povero Leo.. .😭😭❤