Recensioni per
Tutto il gin di Calcutta
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 116 recensioni.
Positive : 116
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/10/23, ore 23:18
Cap. 6:

Ciao, carissimo.
Che peccato che questo racconto sia finito così presto!
Mi è piaciuto un sacco: ricco di avventura, emozioni, e colpi di scena fino all'ultimo istante!
Il buon Grovesnor ha mantenuto la sua promessa, con grande gioia dei fedeli di Ganesh, ma - suppongo - anche propria. Non posso che dargli ragione: una cosa dal terribile nome di "Lega della Temperanza" non può portare nulla di buono. E infatti! Menomale che il nostro è armato di una sana dose di preconcetti se no addio Governatore!
Molto bella la scena finale, con l'elefante che li controlla dalla finestra. Mi ricorda un po' l'amicizia di Porta con l'orso Rasputin, un aspetto molto simpatico e bello da ritrovare anche sotto queste spoglie.
Grazie mille per questo viaggio meraviglioso tra spezie, animali esotici e gin tonic, che sembra quasi di sentire l'aspro del Rangapur sulla lingua e il freddo del ghiaccio in mano mentre si legge.
Tantissimi complimenti anche se, ripeto, finisce troppo presto.
Alla prossima!

Recensore Veterano
15/07/19, ore 18:43
Cap. 6:

"L’aveva anche offerto al tempio di Sri Ganesha, più o meno nelle quantità promesse, ma dopo i primi tre giorni di sbronza collettiva di tutti i sacerdoti e i fedeli gli era stato fatto sapere che il supremo Vighnesvara* era soddisfatto della sua donazione e considerava perfettamente ripagato tutto l’aiuto che aveva ritenuto di fornirgli nel corso della missione. "
La vecchia Vittoria si lamenta che non riesco a farla riposare in pace.

Dunque, tre sbronze collettive sono tante (è opinabile, in realtà. Penso che per Eldrest sia abbastanza normale).

“Nemmeno io,” rispose Grosvenor, “e credo che questa sia stata la fortuna del Governatore. Se per caso O’lim avesse scelto come mittente per il suo pacco una distilleria di gin, avremmo celebrato le esequie.” plaudo alla frase di chiusura, degna di un romanzo vittoriano (anche se tutto ciò è dannatamente meglio di molti romanzi vittoirani che ho letto. E ne ho letti tanti.)

Insomma, un bel colpo di scena quello della bussola avvelenata.

Adesso ti dovrai sorbire un po' di elogi:
-Le descrizioni erano perfette. E lo scrivo qui, ma vale per tutti i capitoli.
-Lo Humour è fulminante e geniale.
-Adoro il modo in cui caraterizzi i personaggi.

Per farla breve, rileggerò la saga di Grosvensor con grande piacere, ogni qual volta che avrò bisogno di conforto.
Grazie per aver scritto questa storia.

A presto!

(Quindi, O'lim non è riuscito a scappare, anche se hanno sventato il suo piano?)

Recensore Veterano
26/02/19, ore 18:17
Cap. 6:

Attenzione attenzione tutti!
Per una volta nella vita ho finito di leggere una storia di quest'uomo senza piangere come una quindicenne.
Beh era abbastanza chiaro che sarebbe andato tutto bene, perchè Grosvenor è troppo simpatico per farlo fuori. Nemmeno tu avresti potuto essere così cattivo.
Sono molto soddisfatta, è stato bellissimo, mi hai fatto venire voglia di prendere e andare a farmi un giro in India.
Grazie per questa bella storia, a presto!

Recensore Master
02/01/19, ore 23:30
Cap. 6:

Recensione premio del contest "Villains against Heroes" indetto da missredlights sul forum di EFP

Bellissima storia, davvero! Mi hai portato in India, mi hai fatto vedere una cultura misteriosa e così diversa dalla nostra. Mi hai portato dentro intrighi e tradimenti, dietro giochi di potere e quant'altro.
Il fatto che O'lim non sia morto mi lascia con l'amaro in bocca, dopo tutto quello che ha fatto passare a quei poveri disgraziati e il fatto che loro quattro siano vivi è una consolazione. Già pensavo a qualcuno morto, conoscendoti! E lo sarebbe stato il Governatore se non fosse stato per il tenente. Davvero, hai creato un capolavoro e sono davvero contenta di aver letto questa storia. Vogliamo anche parlare della generosa offerta di Gin e Tonica al tempio? Avrei voluto esserci!
Grazie per la magnifica storia.
A presto
missredlights

Recensore Master
08/04/18, ore 19:21
Cap. 6:

Ciao!
Ecco l'ultima recensione della giornata (immagino già il tuo sollievo)^^
Eccoci all'epilogo. Sia lodata la scimmia che ha salvato la vita del governatore! Adesso però bisogna celebrare le sue, di esequie!
Scherzi a parte, è stato un piacere seguirti attraverso questo viaggio nell'India coloniale, di cui avevo più che altro suggestioni "esotiche" (che ho ritrovato anche nella tua storia) come vacche sacre, società divisa in caste, templi nella giungla ed elefanti bardati.
Complimenti per questa bellissima storia, si legge tutta d'un fiato e ha il pregio di intrattenere, divertire e istruire allo stesso tempo!
Alla prossima^^

P.S.: confesso che non ho mai bevuto il gin tonic, ma adesso pure io sono curiosa di assaggiarlo ahah
(Recensione modificata il 08/04/2018 - 07:22 pm)

Nuovo recensore
03/02/18, ore 15:53
Cap. 6:

Nella serie "Grosvenor" ho notato quelli che a me sembravano rimandi a “Il giro del mondo in ottanta giorni”: Società Entomologica, carattere flemmatico di Phileas Fogg, bisogna(va) sborsare ai locali decisamente più del necessario per ogni cosa, e vagoni staccati^^
Per me l’umorismo inglese non è solo understatement, ed è più sottile di quello “da supereroe dei fumetti”, più “americano”, di Grosvenor; ad esempio, gli inglesi lanciano frecciatine a chi si prende troppo sul serio e si denigrano con modestia, e quindi mi suona strano che Grosvenor avesse detto “Potevo nascere brutto e povero per esempio.” per fare dell’ironia, anche se probabilmente la mia è una cazzata. E poi l’umorismo inglese fa sorridere, almeno nell’animo (?). Adesso vorrai farmi fuori per la mia spensierata e rozza sincerità, e ne hai tutto il diritto, ma prima di piangere dal ridere ogni due frasi di quella storia brillante che è “Alla ricerca di Kurtz” *u* non pensavo che potessi fare battute che persino una impossibile come me potesse trovare divertenti. Idem per le scene (tragi)comiche.
In “Tutto il gin di Calcutta” sei ricorso spesso ai “colpi di fortuna dell’eroe”; la prima volta che Chāyā salva la vita a Grosvenor è praticamente impossibile fare altrimenti, ma: compare all’improvviso anche una seconda volta, al combattimento con il guardiano; Jenkis interrompe il combattimento di Grosvenor contro O’lim; Grosvenor pensa “…botola dei rifiuti, che in caso di estrema necessità avrebbe potuto essere usata come via di fuga.” ma non pensa che possa essere bloccata per evitare intrusi, e alla fine gli va bene perché la grata è mezza marcia; O’lim va “in missione” con nessuna arma da fuoco o un coltello con cui uccidere Grosvenor sul colpo, alle spalle (o comunque, non sembra avere più con sé la balestra; e poi, sarebbe stato più comodo portarsi dietro solo un’arma da fuoco e uccidere con quella il capitano); Grosvenor riesce a sfilare di colpo la mano da sotto il piede di O’lim prima che questi lo colpisca; prima che O’lim uccida Grosvenor viene colpito da soldati entrati di colpo (se fossi stata nel Governatore avrei lasciato qualcuno di guardia al mio ufficio). Alcune coincidenze fortunate possono essere giustificate perché dettate da esigenze di trama (come posticipare lo scontro tra protagonista e cattivo per accrescere la suspense) ma per me, per ogni storia a questo mondo, le fortune dovrebbero essere compensate da almeno altrettante sfighe (tranne per quanto riguarda i cattivi, rende le cose più interessanti ^^). Sennò perché proprio il protagonista ha vissuto questa storia, perché è lui il protagonista e non qualcun altro? Quello che rende unico il mitico Grosvenor, e quindi che rende unica la sua storia, distinta da tutte quelle che potrebbero realizzarsi in universi paralleli, non può essere solo la fortuna del protagonista. Far andare tutto abbastanza liscio limita inoltre le scene effettive di azione: in “Tutto il gin di Calcutta” e in “Victoria Cross”, ad esempio, c’è la perdita di sensi del protagonista nel bel mezzo dell’azione e il suo risveglio quando tutto è già finito, con correlato riassunto di cosa si è perso.
“Si trovò in un corridoio, da una parte proveniva rumore di spari. Corse in quella direzione.
Pochi secondi dopo cominciò a percepire alle sue spalle i passi di varie persone.” → Con le mani legate dietro la schiena è difficile mantenere l’equilibrio*. Non so quanti passi abbia fatto Grosvenor prima di essere placcato, ma mi sembrano troppi fatti senza cadere, soprattutto visto che il vagone viaggia ancora. Avvisami se ho capito male la scena (anche visto che mi è già successo con “I tarocchi della Papessa Nera” xD). Vorrei anche chiederti se era tua intenzione far sembrare O’lim gay ^^ e se far dire a Grosvenor una versione di “Il dottor Livingstone, suppongo.” fosse anacronistico. Oltre ad aver dato via i libri della National Geographic anni fa TT^TT sono una capra riguardo all’India coloniale (in pratica, so solo del tè Darjeeling) e non saprei stabilire neanche il decennio in cui sono ambientate le vicende -_____-^ (*“Approfittando della propria maggiore mole spinse via da sé O’lim con un calcio e si alzò in piedi.” → Per alzarsi, non mi è chiaro se ed eventualmente come Grosvenor si fosse puntellato con il piede su O’lim. Sennò, è probabile che Grosvenor avesse fatto in tempo a saltare in piedi, senza cadere, prima che O’lim lo afferrasse? O’lim è una spia esperta, ma d’altra parte sono la prima a non sapere se persone allenate e forti come Grosvenor possano saltare in piedi anche con le mani legate dietro la schiena ^^')
Mi domando come abbia fatto Grosvenor, ubriaco fradicio, a chiudere una tigre nell’ufficio del comandante, in parte perché non so un emerito nulla su uffici di comandanti nell’India coloniale e quindi non ho idea se lui e Big Joe potessero aver incrociato qualcuno di guardia ^^

Recensore Master
23/01/18, ore 22:13
Cap. 6:

E così finisce l'avventura che anch'io ho vissuto con Grosvenor tra i meandri più profondi dell'India. Non ho nessun dubbio: questa storia va dritta nelle preferite. La trama era molto ben sviluppata, non troppo complessa ma ben articolata e fedele al classico romanzo d'avventura, ma con alcuni eccentrici personaggi che la hanno resa speciale. Come ho già più volte ribadito l'ambientazione storica e geografica è resa ottimamente e i personaggi molto caratterizzati: dopo aver letto anche le altre avventure di Grosvenor tra Asia e Africa posso affermare che non si smentisce mai, è uno di quei personaggi che ti entrano nella testa e non vogliono saperne di uscire fuori. Passando agli altri personaggi ho visto Barrett dalla doppia personalità, un Thayes poco sveglio ma utile e per quanto riguarda Jenkins... chi non vorrebbe un elefante domestico! Ripenso alla fine dei thug e dell'uzbeko e quasi quasi mi vien viglia di un bel gin tonic (chissà com'è poi , io non l'ho mai bevuto)... bello anche il finale con la bussola avvelenata e, soprattutto, una sbronza epocale. Grazie mille per aver risposto a tutte le mie continue recensioni e per essere passato a recensire anche le mie storie. Alla prossima occasione allora,
mystery_koopa

Recensore Master
23/12/17, ore 19:20
Cap. 6:

Ciao caro^^
"Mai fidarsi di chi non beve", ho la memoria di un pesce rosso quindi non ricordo dove ho già sentito questa frase, ma direi che è una legge sempre valida. E stavolta ha salvato i nostri eroi dall'ultimo inganno della spia russa.
Qualcosa però rimane in sospeso, sembra che i giochi non siano ancora finiti, o almeno lo spero perché mi piacerebbe tantissimo leggere ancora di Grosvenor e della sua sgangherata squadra (soprattutto Barrett, te l'ho già detto che l'adoro, vero?).
Alla fine il tenente è riuscito a rispettare la sua promessa e insieme ai suoi compagni può godersi tutto il gin tonic che si è giustamente meritato^^
Complimenti per questo bellissimo racconto, l'ho letto a puntate, ma me lo sono gustato dall'inizio alla fine. Ho adorato la descrizione dei luoghi, hai ricreato alla perfezione l'atmosfera misteriosa ed esotica dell'India.
La storia risulta perfettamente arricchita dalla tua precisione storica e dall'approfondita conoscenza della cultura e delle usanze del tempo.
Insomma, è sempre un piacere leggere le tue storie.
Ora che ho finito di leggere tutti i racconti riguardanti il caro Grosvenor posso dirti che il mio preferito è assolutamente "Victoria Cross", ovviamente senza togliere niente a tutti gli altri.
Ancora complimenti, ne approfitto anche per farti i miei più cari e sinceri auguri per le feste, alla prossima! :)

Recensore Veterano
03/07/17, ore 15:07
Cap. 6:

Ciao!
Eccomi qua anche per l'ultimo capitolo ^.^

Bene, direi un bel capitolo di chiusura, tranquillo ma non troppo XD
Alla fine tutto è andato per il meglio, quindi sono contento per i protagonisti e soddisfatto di aver letto la storia.

Ah, prima mi ero dimenticato di dirlo, ma Ganesha l'avevo già sentito nell'anime DanMachi, quindi mi ha fatto piacere trovarlo anche nella tua storia ^.^

Alla prossima :D

Recensore Junior
01/07/17, ore 16:19
Cap. 6:

Ho solo un minuscolissimo appunto che però è solo una perplessità; quando ho letto la prima volta la storia, non ho detto nulla perché è comunque plausibile così com'è, specie sapendo che tu hai esperienza di prima mano di quei luoghi e io ne ho solo una conoscenza libresca.
Io so che i sacerdoti, ossia brahmani (ce ne sono di diversa importanza; solo gli intoccabili devono farsi i loro sacerdoti, perché nemmeno il più umile brahmano accetterà di amministrare i samskhara ad un intoccabile) non possono bere alcolici. Questo non toglie che io abbia nozioni errate, libresche appunto, e che in ogni caso i sacerdoti non se ne freghino/fregassero, come i nostri preti se ne fregano di certe regole e come molti monaci buddhisti fanno. Però, per dovere di cronaca, ho solo voluto farti notare questo particolare, ma sono certa che lo sai già quindi prendilo per quel che vale.
Ciò detto, meraviglioso finale: per la trovata della bussola e perché, ecco, ora lo posso dire, il cattivo non è morto, il che mi induce a dirti una delle frasi più odiate/amate dagli scrittori: lo rincontreremo, vero? (Immaginami ora con gli occhioni grandi imploranti e pieni di stelline, e non sarai lontano dalla verità).
E...Lega per la Temperanza. Non ne sapevo nulla, ma ha a che fare con Annie Besant e la Società Teosofica, non è vero?
Che dire; era dai tempi delle letture di Conan Doyle che non mi divertivo così (avevo 11 anni, ne ho quasi 30, calcola tu).
Bravissimo! È stato un viaggio stupendo, e non vedo l'ora di farne ancora molti altri in compagnia del tenente Grosvenor!
Affettuosamente,
N.

Recensore Veterano
08/06/17, ore 06:07
Cap. 6:

Ciao e scusa il ritardo! E' già finita? (tristezza)
Mi aspettavo un finale un po' più lungo in realtà, but ripensandoci credo sia perfetto così com'è (sì, l'ho letto giorni fa, poi l'ho riletto, e adesso che recensisco l'ho riletto ancora... Forse ho un problema nel recensire, I know), proprio perché è breve rispetto al resto. L'essenziale c'è (le libagioni di gin, spiegazioni e bevuta finale), e pure un ultimo colpo di scena (la lega della temperanza... No, decisamente suona di intrigo XD).
Inoltre, almeno per me, questo capitolo lascia il lettore con la voglia di assistere ad altre avventure del quartetto (più elefante) nell'India coloniale (grazie a te per averci condotto in questo tour indiano, nel miglior stile da romanzo d'avventura). (=aspetto nuove avventure, per favore/please/onegaishimasu!)
Tra l'altro, leggendo Victoria Cross (sì, ho letto pure quella e un giorno recensirò a dovere) mi è parso di capire che Grosvenor abbia sguinzagliato una tigre nelle stanze del suo comandante durante il suo periodo di soggiorno a Calcutta... Possibilità di saperne di più, un giorno o l'altro? (Occhioni imploranti).
Ecco mi par tutto. Non ha senso che io ti ripeta quanto abbia apprezzato il tuo stile (in questo capitolo una cosa su tutte, la descrizione del palazzo con quei "magnifici archi polilobati che gli avevano sempre ricordato delle fette di cheddar con l’impronta di un morso". Sono dettagli, ma sono proprio quelli che fanno immedesimare nella visione del mondo del personaggio e che arricchiscono la storia - e che facilitano la comprensione al lettore, oltretutto) e quanto abbia apprezzato la storia nel suo insieme. Complimenti, continuerò a leggere quel che scrivi.
Alla prossima, quindi!^^

Recensore Master
06/06/17, ore 19:32
Cap. 6:

Buona sera.
Mi scuso per il ritardo con cui mi presento, ma sono ''sparito'' per una settimana a causa di problemi vari, dovuti alla vita ''reale''. Ah, quanto vorrei passare tutta la vita a leggere solo xD
Beh, sono qui comunque ^^
Grazie per aver scritto un tale capolavoro. Questo è un lavoro ottimo, studiato e preparato alla perfezione. In grado di tenere il lettore col fiato sospeso dalla prima all'ultima riga. Bravissimo.
Detto questo, io spero di leggere tanto altro di tuo, non appena il mondo sarà clemente con me. Secondo me, tu un giorno pubblicherai un libro che diverrà famosissimo, perché hai una stoffa rara. Davvero, scrivi divinamente e il talento, beh, è presente in gran quantità.
Tantissimi complimenti per tutto.
Buona serata e a presto :)

Recensore Junior
05/06/17, ore 11:39
Cap. 6:

Ma come è finita :( ?
Però ci prometti di scrivere ancora una storia con Grosvenor, vero? Mi piacciono troppo le avventure che sai imbastire con uno sfondo storico: con te pure i dettagli militari sono leggeri e piacevoli da leggere (io sono allergica alle armi..). Mi piace soprattutto il sense of humour tipicamente inglese che sai esprimere con molta classe: sei uno scrittore molto raffinato, di sicuro molto più bravo di certa roba che vedo stampata in libreria.
Ti faccio ancora tanti complimenti e spero che scriverai ancora storie come questa!
Un saluto,
caterina

Recensore Master
03/06/17, ore 16:43
Cap. 6:

... ed è stato bellissimo conoscere qualcosa della misteriosa India insieme a te, carissimo autore: sono ripetitiva e noiosa, ma mi piace moltissimo il tuo stile e le tue storie a sfondo militare sono davvero pregevoli.
Tu non immagini quanto io abbia amato ed apprezzato questa storia, che spero vivamente venga inserita tra le scelte del sito.
Felice, felicissima pe come si sia conclusa: per il gin, per Sarkesh, per i feriti che sono coccolati... peccato per la scimmietta, poverina!
Ebbene sì: pure io diffido degli astemi, soprattutto nelle circostanze che PRETENDONO un goccetto d'ordinanza.
Grosvernor non ci abbandonerà, vero? oramai mi sono affezionata a questo birbone di un tenente dell'esercito di Sua Maestà, e mi auguro di leggere ancora delle sue gesta.
Ancora complimenti, caro amico.
Il gin tonic non ce l'ho... birretta?
 

Recensore Master
02/06/17, ore 14:09
Cap. 6:

Non poteva mancare il colpo di scena finale, col vilain apparentemente sconfitto che non rinuncia ad un ultimo affondo per poter portare a termine la sua missione.
Per fotuna Grosvenor, anche dopo tre Gin Tonic, resta un tipo sgamato e sveglio e a rimetterci le penne è solo il povero macaco (momento di raccoglimento per la bestiola u.u).
Parlando di bestiole però Sarkesh mi pare di capire che gode di ottima salute e ha trovato "l'America" col Sergente; chi li separa più questi due? ^^
Questo racconto conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, il mio amore per Eldred, per il suo humor e la cialtronesca incoscienza con cui affronta anche situazioni molto pericolose. Ma Ganesha veglia dall'alto e forse ha apprezzato davvero il dono alcolico del Tenente.
Vado a farmi un Gin Tonic anche io, con più ghiaccio e tonic che gin, vista la calura imperante!
A presto :D

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