Cara Queenjane,
L' anno 1905 fu realmente un anno tragico nell' Impero Russo, per tutti. Non si deve mai dimenticare
che in quei mesi ci fu la prima rivoluzione, repressa e controllata, ma prova generale della grande rivo-
luzione, che nascerà nel 1917. Il tempo intercorso tra le due è stata praticamente tutta la vita del pic-
colo Zarevic Aleksej. E furono anni di grandi sofferenze sia per l' Impero che per il suo potenziale futuro
Zar, di cui quasi tutti ignoravano le condizioni disperate di salute. C'è una "leggenda storico-metropoli-
tana" che afferma: "Niente emofilia, niente Rasputin, niente Rivoluzione!". Che visione limitata della
storia e dell' umana condizione... Fosse stato anche sano quell' imperiale bambino nulla sarebbe muta-
to. C' erano già troppe questioni aperte e problemi da risolvere nella Santa Madre Russia anche senza
di lui. Povero Aleksej, nato grande e rubicondo, tanto bello, atteso e caro, ma tanto, troppo, malato. E
così i Genitori di Catherine, dopo decenni di titubanze, hanno finalmente deciso di partire in viaggio...
Che tempismo! La loro decisione ha un po' il sapore dell' abbandono. Lo Zar però pare accettarla senza
riserve. Tornando alla Storia, ho letto le vicende del Granduca Sergej, il fratello più giovane del nonno
dello Zarevic. Persona timida, raffinatissima, misteriosa, complicata, intransigente, capace di decisioni
dure e impopolari, vittima pressochè designata delle vendette dell' opposta fazione, perchè odiata da
essa in maniera viscerale. C'è sempre molto odio in giro in tempo di rivoluzione. Quella guerra, mossa
dal gigante russo nei confronti di un piccolo impero di "straccioni infedeli" e da esso miseramente per-
duta, fu l' inizio del tracollo definitivo di un' intera civiltà.
Un affettuoso saluto |