Io ho resistito, giuro su tutti i vampiri dell'Universo che ho resistito! *^* |
Ciao! |
Ciao mikimac, come sempre è un piacere trovare un tuo aggiornamento! Ancora di più quando è del tutto inedito (stavo letteralmente scalpitando per scoprire cos'altro avessi in serbo per loro e, di conseguenza, per noi) e lo si legge tutto d'un fiato per capire cosa stia per succedere. Parto dalla fine, da quella nota di dolcezza meravigliosa con la quale si conclude il capitolo. Nonostante sia certa che la pace durerà ben poco, leggere di quel bacio e di quella passeggiata fianco a fianco è stata una boccata d'aria fresca. La comparsa di Jim, poi, è stata una sorpresa gradita: raramente viene spiegato perché Moriarty sia divenuto tanto crudele e vendicativo. Tu ci offri uno scorcio privilegiato sulla sua giovinezza e sul terreno dove affondano le radici del suo risentimento. Ottimo. |
Ciao! Questo capitolo mi ha emozionata tantissimo!! |
All’inizio del capitolo si viene ricevuti, come sempre succede nelle tue ff, dalla tessitura accurata dell’atmosfera di ciò che accade, e si viene accolti dal tuo stile preciso ed avvincente. Uno dei punti di forza, qui, almeno per me, è l’equilibrio con cui hai costruito la scena in cui Brent Watson è davanti al giudice per rispondere dei maltrattamenti subiti dal figlio ad opera sua: positiva la figura del magistrato e resi con credibilità i dialoghi tra lui e l’imputato. Le premesse per salvare John da una situazione di violenza e cattiveria sono buone (“…Tutto sembrava sotto controllo…”), ma si sa che il troppo bello non è quasi mai troppo vero. Divertente davvero tutto il “movimento” che ha come oggetto Sh, visto dalle ragazze come un magnifico trofeo da esibire al ballo. Molto IC quel suo imbarazzo di fronte a situazioni per lui nuove ed incomprensibili. C’è sempre John ad orientarlo verso un atteggiamento il più possibile “sociale”, comunque non manca una sua punta di gelosia che dirotta le “ammiratrici” verso il meno pericoloso gruppo di studio. D’effetto l’entrata al ballo dei nostri due, che hai vestito in modo originale e molto elegante, questa è una noticina che devi concedere al mio lato frivolo di johnlocked ormai persa. |
Si sono bacciati!!! Siiii!!! Seb è solo un pallone gonfiato, odioso... names jhon non voleva offenderti :( aaaa spero che non succeda qualcosa di troppo grave... alla prossima ^^ |
😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍😍 |
salve, |
Povero John, mi dispiace così tanto... E Sherlock mi ha fatto una tenerezza indicibile, scattando così per proteggere l'amico. La mia simpatia per Gibbs è cresciuta ancora di più, e anche la professoressa Lange ha guadagnato punti. L'unico che aspetto ancora finisca sotto un treno è Brent, ma ehi, c'è sempre tempo, no? Io ci spero. Tornando a Sherlock e John... Mi uccideranno, sono così carini! John che gli sfiora la mano, Sherlock confuso, io che non ce la posso fare... Bello, bello. Ma la parte migliore è stata Sherlock che finalmente mette da parte il risentimento per Mycroft e gli chiede aiuto! E che aiuto, l'affidamento di John! Spero davvero che ce la facciano, se non altro per John. Ora sono curiosissima di leggere il prossimo capitolo! Giusto una piccola informazione, quanti ce ne saranno ancora? Così doso meglio i filmini mentali XD |
La conclusione angosciante del precedente capitolo si stempera nell’atmosfera di questo, più distesa, più distante dalla violenza subìta da John, ancora più nauseante perché si tratta, da parte del padre, di comportamenti che si reiterano. Qui troviamo uno Sh cambiato rispetto al suo arrivo alla scuola, più disponibile, più aperto agli altri, anche se “gli altri” sono esclusivamente chi fa parte della cerchia di John, come Mike, Sarah e Molly. Infatti ci fai capire come il giovane Omega sia diventata la sua “lente d’ingrandimento” per guardarsi attorno e “attorno” significa anche rispondere alle domande di qualcuno. Mi è piaciuto anche come hai rappresentato l’ambiente scolastico: non c’è alcunchè di scontato, come professori troppo distanti dalle problematiche degli alunni, anzi. Come ti avevo già scritto precedentemente, i ritratti dei due docenti, con cui hanno a che fare Sh e John, sono, secondo me, riusciti bene; sono degli educatori che hanno a cuore il benessere dei loro studenti, anche se, ahimè, le loro armi sono un po’ “spuntate”, perché la burocrazia non permette azioni più dirette ed efficaci. Così fai in modo che Sh pensi a chi veramente possa intervenire senza trovare ostacoli: Mycroft. Trovo che la definizione di questo non semplice personaggio tu la stia completando in modo molto preciso ed adeguato, colorandola di sfumature credibili di severità stemperata da un affetto sincero e profondo per il fratello minore. Una figura in cui si può trovare anche qualche sfumatura di dolcezza (“…Mycroft annuì…”), dovuta probabilmente anche al legame emotivamente forte ed appagante con Greg. John è coraggioso e pieno di dignità e tu lo circondi con un cerchio affettivo di solidarietà composto dai suoi compagni che sanno delle violenze cui è sottoposto e cercano di aiutarlo. Un capitolo, questo, che ci risolleva un po’ dal clima di tristezza ed impotenza in cui ci aveva gettato il precedente. Una speranza per John c’è e si chiama Sh. |
Ciao mikimac, ben ritrovata! :D |
Ciao! Questo capitolo mi è piaciuto tantissimo!! È così bello vedere Sherlock che si preoccupa per un'altra persona, anzi, non per una persona qualsiasi, ma per il suo amico John.. Sì, il giovane Holmes ha finalmente trovato un amico, e se ne sono accorti tutti, soltanto lui non se ne era reso ancora conto! |
Io adoro questa storia!!! Povero jhon starà soffrendo molto, per non parlare di Sherlock!! Spero proprio che si risolva tutto. Alla prossima ^^ |
Ciao Oggi parliamo degli insegnanti, vuoi? Io sono solo un'utente, nessun coinvolgimento personale o diretto, hai fatto un buon lavoro con i personaggi dei professori : frustrati dall'impossibilità di aiutare il loro studente e desiderosi di farlo. Ho un po' paura del preside, sarà alla loro altezza? Quello della scuola è un mondo meraviglioso o terribile, lo stai raccontando bene. Aspetto il resto |
Decisamente l'ultima parte del capitolo è difficile da leggere anche perché è scritta con uno stile asciutto, minimale, adeguato al contenuto estremamente crudo, che mette in risalto la violenza cieca che travolge John. In quella sequenza di parole, ripetute in una successione quasi meccanica e senz'anima ("...pugni, calci..."), sembrano farsi udire davvero i suoni sinistri del pestaggio cui il povero ragazzo è sottoposto. Oltretutto, arriviamo a questo punto dopo aver letto la nauseante motivazione, illustrata con lucida crudeltà da quello che dovrebbe essere un padre, per cui John è stato accolto da Brent Watson a casa sua dopo la morte della nonna. |