La sua tendenza all'insonnia, la sua passione per la chimica, quell'alzare infastidito gli occhi verso il soffitto, l'attrazione insopprimibile per i casi giudiziari, il suo chiudersi a tutto ciò che non rientra nella sua sfera d'interesse ( in questo caso la regina che, per la maggioranza degli Inglesi, è un’istituzione irrinunciabile!). Ritrovo proprio Sh, in questo ragazzo così strano, davvero. Il caratterizzarlo come un vampiro, poi, lo trovo molto azzeccato perché il suo aspetto e le sue movenze, quasi feline, hanno sicuramente un'impronta dark, gotica.
D'altra parte trovo positivo anche il connotare John come un Omega, grazie alle sue caratteristiche di accoglienza, pazienza, generosità e facilità all'interagire nei rapporti umani. Ovviamente, premesso ciò, non si devono dimenticare anche le sue ombre che lo rendono più affascinante. Questo è il John IC, e già ho ritrovato molto anche di lui nel tuo simpatico Omega.
D’altra parte tu hai un “passato” molto interessante sull’argomento Omegaverse e Vampirelock, non ricordo se ho recensito tutto ciò che vi è attinente, controllerò e cercherò di provvedere, nei limiti del tempo a disposizione, perché mi piace questo tipo di storie, soprattutto scritte da te. Con gli anni si precisano anche i gusti di noi lettori, perciò potrebbe essere che le tue ff più “datate” non le abbia prese in considerazione, anche per motivi di orientamenti personali verso questo o quel tipo di storie. Ma le ultime tre, a partire da “L’era dei Vampiri”, mi hanno proprio coinvolto anche nonostante certi momenti, quasi difficili da leggere per la loro intensità e rappresentazione di scene forti, ma indubbiamente validi e necessari dal punto di vista della narrazione. Ad uno ad uno entrano i personaggi che ruotano attorno ai vari protagonisti. Fra questi spicca Mycroft, sposato con Lestrade, di cui Sh, ovviamente, non azzecca il nome, come di consueto. Il maggiore degli Holmes è ben connotato già in pochi tratti, con il suo atteggiamento di controllo nei confronti del fratello minore (“…sibilò Mycroft, non raccogliendo la provocazione del fratello….”) che, molto probabilmente, è interpretabile anche come un sintomo di affetto e di protezione nei confronti di quel ragazzo ribelle.
Un moto di indignazione me l’ha provocato davvero Brent Watson, che hai ideato come un uomo spregevole e violento, descritto nei suoi atteggiamenti con lucida precisione.
Poi c’è Moran, sfrontato ed odioso, che provoca Sh. E qui John dimostrerà intanto di essere stato colpito dal giovane vampiro, che gli appare diverso dagli altri e che non esiterà a difendere, pur trovandosi di fronte un pericoloso bullo. Anche Sh non è indifferente al biondo, che si è frapposto tra due creature tutto sommato dalle caratteristiche potenzialmente molto rischiose per lui, colpito dalla sua sicurezza, inusuale in un Omega. Il capitolo si chiude con quel “ delizioso profumo di fragole e panna con una punta di cioccolata fondente, che lo stava inebriando” e, se non mi sbaglio, attraverso quell’aroma, Sh, da buon Alfa, percepisce, mediante l’olfatto, il fascino che John ha su di lui. Fin dall’inizio la storia è contraddistinta dal tuo stile preciso, senza troppe sovrastrutture, come per esempio, una troppo insistita introspezione psicologica che qui avrebbe probabilmente rallentato un po’ il ritmo veloce ed avvincente delle vicende raccontate. |