Recensioni per
Banali frammenti di vite ordinarie
di Alixia700

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/05/18, ore 13:37
Cap. 9:

Buon pomeriggio.
Un racconto davvero carino, scritto molto bene.
E molto introspettivo.
Ho apprezzato la narrazione pacata.
Buona giornata :)

Recensore Veterano
06/03/18, ore 15:33
Cap. 8:

Questa raccolta è un gioiello, continuo a dirlo. 
Sono tutti momenti quotidiani anche molto semplici, ma estremamente veri. Mi sono rivista in tantissime di queste piccole scene, e mi ha colpita il modo in cui forse tu stessa le hai vissute, o almeno immaginate. Alla fine qui ci sono tutte le tue emozioni, la tua sensibilità, che si specchiano in personaggi di tutti i giorni. E ognuno di questi personaggi potresti essere tu, o potrei essere io. Mi immagino, leggendo queste flash, episodi della tua vita, quello che hai potuto provare negli anni, il modo in cui tu sia potuta crescere. È molto bello che una lettura porti a rimanere così affascinati dall’autore e a chiedersi determinate cose, di chi ha scritto e anche di se stessi. Ho sentito l’ansia, la frenesia; la riluttanza di chi sa che un momento così bello potrebbe spaccare il cuore. Troppo bello sia per essere vissuto che per essere evitato. Ma alla fine ti butti, ti infliggi quel dolore così agrodolce, sapendo che forse nell’immediato futuro avresti preferito soffrire meno e trincerarti nella calma apatica della tua stanzetta, ma che un domani capirai che quella è diventata una parte importante di te, un ricordo prezioso, che tu stessa sei diventata per un attimo quel battito d’ali, vita feroce e affamata. Hai ddipinto tante sfaccettature dell’amore. Questa per me è estremamente commovente. L’amore che è l’unica cosa che non controlliamo, noi che controlliamo ormai quasi tutto. Che è straziante, anche nei momenti più belli, per come ci fa sentire veri ma anche esposti. Ci anestetizziamo in tanti modi, siamo presi da una serie di faccende spietatamente pratiche, la nostra vita corre veloce ma anche sentimentalmente lenta. Forse negli anni è diventato più difficile provare cose in modo immediato. Ma quando siamo innamorati, oh quando siamo innamorati... sembra sempre che un Attimo possa decidere una vita, che quel secondo cristallizzato sia l’unica cosa che conti davvero. Che ci renda umanamente più veri di quanto non siamo mai stati. Mi è capitato di provare anche dolore, per la bellezza di un momento, anche se dietro non c’erano drammi particolari come, in questo caso, quello di un addio. Era credo lo stato d’animo di chi guarda una bellezza che è tanta da essere per sua natura caduca, o almeno mutevole. E allora ogni attimo a contemplare quella bellezza é un addio in sè, perché comunque vada le cose cambiano, quell’attimo di perfezione é solo li e ora, e te ne separerai. Vivo in modo particolare queste cose, con una nostalgia che non ritrovo spesso nelle altre persone. Ma Questa flash me l’ha fatta rivivere, ricordare, e mi sono immedesimata completamente. 
Aaah, quanto mi manca parlare di più con te!
sono felicissima di poter leggere questa raccolta, anche solo perché parla così tanto di te. 
Un abbraccio 

Recensore Master
15/02/18, ore 18:34
Cap. 7:

Buona sera, carissima <3 
Ammetto che per questa ho faticato un poco a capire il contesto, non so il motivo, forse ero distratta e mi sono servite più letture approfondite per farmi catturare dalla storia. Rimane comunque qualcosa per cui, ammetto, provo molta freddezza e non mi viene spontaneo immergemi nelle sensazioni del personaggio, ma nonostante questo ho apprezzato come sempre la rappresentazione suggestiva che hai saputo dare. 
Le figure retoriche che hai utilizzato, come quella della vipera, le spire attorno al collo. E questa sensazione di pesantezza alla gola che dura fino alla fine, che non può essere scacciata da nulla. 
Questa raccolta si merita davvero di più, perché è stupenda ^^ 
Un bacio, alla prossima <3 

Recensore Master
10/01/18, ore 14:07
Cap. 6:

Ciao, carissima <3 
Eccomi a recensire come avevo detto, fatico a mettere insieme due parole di senso compiuto in questi giorni, quindi ho cercato un momento libero in cui avrei potuto godermi il capitolo e dire qualcosa, e nonostante ci pensi, nonostante mi sia piaciuto molto anche questo (Che non ha nulla meno degli altri, anzi), è come se mi avesse svuotata. Come se avesse detto tutto, eppure nulla.
Mi ci sono ritrovata, un po'. Non in tutto, ovviamente. Mi sentivo io la ragazza che scriveva la lettera a quella vecchia amica che d'un tratto non mi ha voluta più, preferendo le sue maschere e l'apparenza a me, e non ha fatto male, a differenza della protagonista ho superato il lutto da un po', ma mi ha fatto sorridere di questa sua falsa ingenuità. Ne scrivere una lettera che non verrà mai consegnata. 
Ma forse il segreto è sempre quello: scrivere. Scacciare il dolore con le parole. 
Ho apprezzato il fatto che non fosse solo vittima, ma anche carnefice di questa separazione, che comprendesse i suoi sbaglio, forse sbagliando ancora non consegnando la lettera, o forse liberandosi finalmente dal peso dei ricordi. 
Non le trovo inferiori alle altre, anzi, lascia un bello spunto di riflessione a chi in queste situazioni (O simili) ci è passato. 
E poi adoro come scrivi, lo sai ^^ 
Un bacio grande, alla prossima <3 

Recensore Master
29/11/17, ore 04:09
Cap. 5:

Ciao, carissima <3 
Eccomi qui, imbottita di caffè a cercare di fare tutto come al solito. 
(Apro una piccola parentesi per dire che ho letto le risposte alle altre flash, e sì, parlavo della SasuHina che chissà quando partoritò). 
Non prendiamo altro tempo alla recensione, dato che è un pochino tardi lol *Ma si deve lavorare questa notte* 
Io mi ritrovo veramente molto nella prima parte di questa flash, lo sento proprio il menefreghismo. Nonostante sia una persona molto emotiva, che mi preoccupo sempre di dare una buona impressione, che mai voglio discutere... Sono come la ragazza di questa storia, socialmente è come se mi desse fastidio prendere una posizione su alcune cose, dato che odio l'intregalismo. 
Ed è quello che ho visto nelle prime righe, un detestare un integrarsi che ormai è diventato moda. Ma finché non ci sei dentro non lo sai, finché un tuo caro non sta male, non arriva impaurito a dirti che, nel mondo là fuori, a differenza del tuo carattere che non bolla nessuno (Perché non giudichi da sessualità, fisico, stato sociale, o cosa mangia l'altro/a) in verità giudicare è legge del branco. 
Ed è allora che devi scegliere se continuare la tua agiata vita da menefreghista, o cominciare a far sentire la tua voce. 
E' un bel messaggio, anche per una persona come me che tende a non aggregarsi, lo reputo un messaggio positivo. 
Anche se nella sua positività mi mette tristezza... Perché si smettesse di giudicare qualcuno per come vive la propria vita, non ci sarebbe bisogno di creare gruppi per sentirsi accettati, si sarebbe accettati ovunque. Per chiunque. 
Ok, non so se mi sono spiegata spero di sì lol 
Vado a concludere il mio lavoro. 
Un bacione <3 

Recensore Master
26/10/17, ore 07:38
Cap. 4:

Questa è quella che mi ha fatto inumidire gli occhi. E' appunto una questione di sensibilità ed esperienze personali leggere questa raccolta, se sull'amore nella realtà sono molto dura e inflessibile, non venendo toccata da racconti di vita vera, ma dicendomi solamente che è la logica che si avvera quando finisce un rapporto, quando si parla di amicizia mi sciolgo. Per me l'amicizia è il vero sentimento essenziale degli esseri umani, senza non si può andare avanti. 
E lo stesso abbraccio ricevuto da questo povero uomo piangente è lo stesso che a volte ho ricevuto io, un abbraccio che, qualsiasi sia la situazione, sa di affetto. Di amore vero. L'impaccio, le risate... E' stato tutto bellissimo.
Non so davvero che altro dire, perché mi ha davvero colpita. 
Ti faccio i miei complimenti, non vedo l'ora di leggere un'altra storia di questa raccolta. 
Un bacione <3 
E buona giornata <3 

Recensore Master
26/10/17, ore 07:30

Siamo Italiani, gesticoliamo per natura lol 
A parte questa introduzione: questa flash mi è piaciuta molto, meno rispetto alle altre perché non ha colpito, ovviamente, la mia emotività, ma forse è più visivamente interessante. Anche nelle altre hai descritto dei movimenti, ti sei soffermata su questi egregiamente, ma il linguaggio delle mani l'ho sempre trovato più affascinate. Anche ora che sto scrivendo queste righe alle volte mi fermo per raccogliere le idee e mentre penso ad una frase le mie mani si muovono spontaneamente gesticolano, descrivono quello che sto pensando. 
Per vari ragioni di scrittura mi sto informando molto sul linguaggio non verbale, anni fa partecipai a due lezioni sul linguaggio dei segni e, nonostante la storia parli ovviamente di altro e si soffermi sulla malignità (Se così si può dire) di alcuni gesti accompagnati a parole, mi ha ricordato quella stessa sensazione di osservare. Perché per conoscere bene qualcuno lo devi vivere. Vedere. Imparare ad apprezzare i suoi gesti, capire da come muove le mani, sposta gli occhi, si accarezza le dita, se è a disagio o no. 
Il corpo umano e come si muove è una delle cose che più mi affascinano, e questa storia appunto mi ha dato questa sensazione ^^ 
<3 

Recensore Master
26/10/17, ore 07:20

E' più banale scrivere di draghi e mostri, che della vita vera. Trovo molto più appagante descrivere due persone che prendono una cioccolata calda, che di una guerra fra un esercito di creature magiche. Ed è questo che fa questa raccolta: appaga il mio bisogno di realtà.
Cruda. Senza addolcire la pillola amara.
La vita è ingiusta, per quanto possiamo far finta di essere felici nessuno lo è e quando bussa alla porta qualcosa di così spaventoso come una malattia ti rendi davvero conto che sei solo l'ennessimo inutile essere umano. E non sarai il migliore, il più forte, non sconfiggerai proprio nulla con la forza di volontà e chi ti ama, quando stai male a lungo.. Si stanca. Perché è umano stancarsi. 
Questa donna io non la biasimo, non la vedo perfida, non la colpevolizzo. Perché questa donna è semplicemente umana, e come tale egoista. 
Non che lui non abbia ragione a vedere nelle sue parole bugie, a pensare rammaricato a promesse mai mantenute, a vedere il male in una relazione che per lui era un'altra fonte di speranza che, forse, lo teneva aggrappato alla vita. L'amore ci fa credere di essere superuomini o superdonne, in realtà non è così. 
Oddio, sono pur sempre della convizione che l'amore tutto può... Nelle fanction, però. Perché un bel mondo dove tutto è più facile è sempre piacere da descrivere ogni tanto. 
In questo di mondo invece, nella realtà, promettiamo la luna, le stelle quando amiamo e poi non portiamo a termine nulla di quelle promesse, come non ha fatto lei. Ma di nuovo: siamo tutti la protagonista di questa storia, chi più, chi meno. Chi lo ammette, chi non lo fa. 
L'egoismo umano di lei non mi ha turbato, è lui che è stato un illuso. 
Sicuramente è una questione di interpretazione, cento persone diverse ti daranno una diversa visuale della storia, perché colpisce sul personale, almeno con me lo ha fatto. Mi sono sentita molto lui, forse perché lo sono, fortunatamente senza un mostro così sulle spalle. Ma di mostri ce ne sono tanti e alle volte se le persone si allontano è anche colpa di chi porta il fardello... Diciamo che mi è servita da autocritica.
Alla prossima, ora se riesco ^^ 
 

Recensore Master
26/10/17, ore 06:57

Eccomi qui, come avevo annunciato <3 
Qualche anno fa leggevo molte più storie originali di ora, adesso con altri impegni, la scrittura e la pigria mi ritaglio il tempo giusto per seguire 1/2 fandom che mi interessano e altrettante pochissime storie di questi, ma ogni tanti fare una deviazione su storie originali non mi dispiace per nulla, soprattutto se sono scritte da una delle mie autrici preferite ^^ 
Questa prima flash è stata dolceamara, già dall'inizio si percepiva qualcosa di strano e diverso da quello che poteva essere un semplice pensiero d'amore, c'era una malinconia di fondo che mi ha preparato alla rivelazione finale, al fatto che questo povero ragazzo non è altro che l'amico della donna che ama. Con tutte le pagine fb che esistono al giorno d'oggi la così detta friendzone fa quasi sempre ridere se ci si pensa, probabilmente perché stiamo diventando un popolo di webbeti insensibili, ma se ci si pensa un pochino, per chi è davvero innamorato, deve essere davvero orribile. 
Non puoi allontarla e far finta di non vederla, la persona che ami, perché le faresti male. Perché è tua amica, perché sarebbe ingiusto privarla della tua amicizia per un sentimento che provi tu, ma intanto soffri. Come soffre il protagonista di questa flash, e come continuerà a fare fin quando la maschera non si incrinerà. 
Davvero molto interessante, vado alla prossima lol 

Recensore Veterano
19/10/17, ore 21:55

Che belle... 
Ho scovato questa raccolta e me la sono divorata tutto d'un fiato, dispiaciuta solo della brevità delle storie e della mancanza di altre che seguissero. Le tue storie sono sempre belle, e curate, e non potrei esprimere una preferenza in ordine a stile, contenuti o originalità. Però posso dire che quando lasci correre questa malinconia così pacata, ma struggente, per me è un pugno nello stomaco. Come ricordo che mi colpì la storia su Sirius e Lupin, questa Peacock Vanity mi ha scossa allo stesso modo. 
Sarà che mi sento davvero affine a questa malinconia che non è uggiosa ma bensì critica, che è una molla che spinge a pensare e sentire. Riesci a cristallizzare una scena in un'atmosfera sospesa nel tempo, a renderla allo stesso tempo dolorosamente reale eppure rarefatta, sfocata. Dolorosamente elegante. Inserisci dei dettagli apparentemente di poco conto, che sono tuttavia il reale tramite attraverso cui il lettore riesce a fare l'ultimo passo di immedesimazione nella storia: ancorare la propria vita a quella di personaggi di fantasia, vivere con loro un momento e diventare tremendamento consci che potrebbe capitare in qualsiasi momento a chiunque. Che forse ci è già capitato -non dico la malattia, ma quantomeno la fine squallida di un rapporto che tanto brillava e che alla fine si è rivelato per il suo poco spessore solo al momento della lacerazione-. 
Ed è stata la smorfia di lei, il suo parlare di gesti plateali e non portarli mai a termine, le sensazioni di lui, quell'illazione che non riesce a fare a meno di formulare per il nuovo taglio di capelli... cielo, Alice, era tutto così vero. 
Faccio tante metafore e non riesco a esprimermi, ma forse davvero avrei bisogno di vederti di persona, adesso, per riferirti tutte le mie impressioni su questa storia -che è una di quelle che mi ha colpita di più, o perlomeno in modo più devastante, tra tante che ho letto-. 
E non è tanto il tema della malattia. La cosa su cui mi sono concentrata io, maggiormente, è il modo crudele in cui ci pavoneggiamo con noi stessi di quanto grande e maestoso, eterno, possa essere il nostro amore -di quanto a volte sembri addirittura renderci immortali-, per poi renderci conto -perchè ce ne rendiamo conto, anche se non lo diciamo mai ad alta voce- che abbiamo fatto promesse che non siamo mai stati in grado di mantenere, che abbiamo giocato con i fatti concreti convinti di essere onnipotenti, solo per sentirci vivi... che abbiamo amato qualcuno solo per essere in grado di amare di più noi stessi, perchè la passione che sentivamo di provare finalmente ci rendeva interessanti ai nostri stessi occhi. Non più vuoti, non più come tutti gli altri. Macchie di colore in un mondo grigio. Perché solo noi sappiamo amare così, oh sì; gli altri sono tutti ingenui, stupidi, superficiali. Noi, solo noi, siamo così profondi da poter sperimentare un sentimento così grandioso. 
Credo che a volte sentire di essere innamorati ci possa davvero far delirare, rendere megalomani. Quasi come se fosse un'esperienza che appartiene più al mistico che al quotidiano. E esasperiamo quel sentimento allora, ci aggrappiamo all'unica cosa che può scuotere la nostra vita, con il soffocante e sepolto terrore che un giorno ci troveremo invece a ritrattare tutto e a capire di non essere mai stati altro che egoisti. 
Ed è così che va qui. 
Tante dichiarazioni, tanti attimi all'ultimo battito, addirittura la spietatezza di aver trovato una malattia mortale un nuovo stimolo, qualcosa che potesse rendere ancora più speciale un percorso insieme al proprio amato... 
E poi eccoli, tutti i castelli di carte che cadono ai loro piedi. 
Forse l'aspetto più aspro è stato che il protagonista fosse così realista e profondo da rendersi conto che per lei è stato tutto un gioco, anche se forse si era davvero convinta di credere in quel loro futuro. 
Forse sì, sarebbe stato meglio credere che la fine potesse essere rappresentata da un nuovo amore, un nuovo evento, una resa. Se lei gli avesse detto, cuore in mano: "Sono giovane, non sono abbastanza forte da portare con te il fardello della tua malattia", sarebbe stato più umano, più giusto. 
E invece lui in questi attimi sente congelarsi il cuore, nel prendere coscienza che è stato strumentalizzato, lui e il suo tumore, per donare il surrogato dell'amore vero a una ragazzina egoista e immatura. Ma un surrogato si esaurisce in attrattive, finchè non rimane solo la pesantezza, la sensazione che non ne vale la pena come mai ne è valsa. Che si è soli come prima di quel teatrino, di quella finzione, che anche durante quello lo si è stati. 
Solo lui, con la sua malattia. Ma anche lei, sola con un'anima che sente arida e su cui ha provato, fallendo, a lasciar germogliare qualcosa che fosse vivo, anche se fragile. 
Quasi nessun amore muore, perchè sono talmente pochi quelli che nascono davvero, e che col senno di poi non si rivelano illusioni abortite...
Io ti ringrazio, davvero, per questa piccola storia, che conserverò come un qualcosa di prezioso. 
Forse è una questione soggettiva, dipende dalla sensibilità di ognuno e dal momento specifico, ma mi ha trasmesso così tanto da lasciarmi meravigliata. Se penso che una paginetta corta corta possa segnarci a volte così a fondo... 
Questo era un tempo che non avevo, ed è il motivo per cui non mi metto adesso a commentare anche le altre storie della raccolta -le ho amate tutte, e su ciascuna avrei tanto da dire-. Ma questa è stata quella che mi ha colpita di più, e avevo davvero il bisogno, io per prima, di lasciarti un commento. 
Scappo dicendo che l'idea di base è bellissima, come sempre unica e originale, ma allo stesso tempo semplice. È più che interessante immaginare quale accostamento sceglierai, ogni volta, tra uomo e animale. E unito al tuo stile di scrittura il tutto è magnetico. 
Ti faccio davvero i miei complimenti più sinceri, non solo per come scrivi, ma anche per la sensibilità che ti contraddistingue, e che a volte, davvero, non può fare a meno di brillare anche se riflessa in una pagina web. 
Un abbraccio grande <3 
Ps.: Io lo so che il tuo tempo è tiranno... ma non ho potuto fare a meno di pensare a quanto mi piacerebbe leggere della stessa scena, ma dal punto di vista di lei. Capire quanto lei stessa sa di sè, quanto è sincera con se stessa, quello che prova in quel momento, se è fredda come appare a lui adesso che la guarda e la sente sconosciuta... insomma, mi sono fatta mille domande. 
Lungi da me darti commissioni. Però se mai tu avessi tempo di scriverla mi faresti un regalo enorme. Anche fuori pubblicazione, anche in privato -ma perchè dovresti privare EFP di una tua storia?-. Insomma, se mai penserai  a scriverla io la accoglierò con trepidazione.
Adesso vado davvero. Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli.
 

Recensore Veterano
15/10/17, ore 11:14

Sono felicissima di leggere ancora di questa raccolta *^*
Mi piace tanto che ogni Flash si concentri su un dettaglio fisico particolare da analizzare e riportare a qualcosa di più intimo ed emozionale; mi affascina moltissimo la fisiognomica e trovo interessante tessere tratti psicologici a partire dalla fisicità.
Detto ciò, le mani sono dei soggetti che esercitano una grande forza attrattiva; anche in arte gli studi di mani hanno un che d’affascinante – che siano più o meno filiformi, con vene a disegnare percorsi sotto pelle e pose eleganti assumibili. Le trovo una parte anatomica molto erotica, anche xD.
Ma soprattutto, i movimenti delle mani esprimono tanto. Io gestiscolo senza controllo quando parlo; mia sorella mi prende in giro ogni volta che mi becca a studiare e ripetere accompagnata da tremila gesti. Spesso nemmeno emetto fiato, ripeto in mente, ma devo gesticolare comunque. Credo mi metta più a mio agio tenere le mani occupate.
Sei stata così brava che dalla descrizione di due paia di mani mi sono immaginata le due donne, diverse tra loro nell’aspetto e forse nei caratteri. Due Parche sentenziose diverse.
Il “giudizio” è un tema quanto mai attuale, abbiamo un potere e una libertà oggi di emettere giudizi spaventosi. E penso che l’esaltazione d’avere a disposizione tanti strumenti e possibilità di distruggere gli altri spersonalizzi e soffochi la capacità empatica, non mi spiego altrimenti la crudeltà che leggo o ascolto.
Quei semplici movimenti di mani possono diventare affilati e taglienti come rapaci che artigliano la preda.
Grazie per quest'immagine così ricca; attendo la prossima! ^^

Recensore Veterano
06/10/17, ore 22:06

Alice ♡
Quanto sono belle queste piccole storie. 
L'introspettivo è davvero il genere più congeniale alla tua scrittura, sei bravissima a calarti nelle menti dei tuoi personaggi e a sviscerarle, anche attraverso i piccoli gesti, come una risata carica di emozione e significato, messa ancora più in valore perché filtrata da un occhio innamorato.
Si percepisce la tua sensibilità nel porre attenzione ai dettagli; penso che tu sia grande osservatrice: questi due piccoli spaccati di vita sono delle istantanee espressive e sentite, come se le avessi scattate di nascosto intrufolandoti nella vita di alcuni passanti. 
(Ma come può non piacerti Madame  Bovary che è un signor romanzo psicologico? Riuscirò a traviare il tuo giudizio prima o poi xD).
Ignorando le mie sciocchezze, adoro le tue storie intimiste, delicate, sofferte o dolceamare, sarà un piacere seguire la raccolta, tanto più che sono creazioni totalmente tue e c'è solo Alice da riconoscere dietro le righe. Sbaglio o la seconda in parte era nata da una lezione di Michele? L'avevo adorata già in quella versione xD; sono felice che ti metti alla prova con creazioni tutte tue, spero di leggerne sempre di più ^^.
Scusa il commento molto veloce, di passaggio e insensato, ma sono da cellulare e mi tedia tantissimo scrivere col touch maledetto (in più il mio cellulare mi si rivolta contro di continuo!).
Grazie ad ogni modo d'aver deciso di condividere anche questi scritti con noi, non so dirti il piacere che è leggerli ♡ 
A prestissimo!