Recensioni per
Pokémon Index, regione di Kanto
di BlazePower

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
17/06/18, ore 00:53

Ciao!
Sono herr. Direi che (forse) ci conosciamo già, ma ho la sensazione di star confondendoti con qualcun altro, ergo, lascio a questa frase il compito di risolvere il dubbio.
Come avrai visto (o no) la bandierina è neutra. Alzare le mani e rimarcare l'ovvio ha sempre quella fastidiosa caratteristica di pleonasticità (e forse arroganza) che nello scritto è difficile controllare (soprattutto se, come me, non si rilegge mai quello che si scrive...). Perciò cerco di alzare le mani dicendo che non è assolutamente mio intento. 
L'idea generale della recensione (e della bandierina) è una sola, ed è la seguente. (segue breve divagazione...) La tua storia ha riacceso in me una questione che, a essere onesto, mi sono posto più volte, ovvero: se a qualcuno partisse l'embolo e decidesse di scrivere un romanzo come la Commedia (più per quanto riguarda lo stile che i contenuti), venderebbe? Se Dante fosse nato ora, e riproponesse quello che 700 anni fa aveva proposto, avrebbe successo? Sicuramente Alessandro Locatelli (@itsmeloca94 se giravi per ask durante i tempi d'oro) non ci scriverebbe una parodia e, purtroppo o per fortuna, non potremmo bruciarlo al rogo con i suoi libri a mo' di legna. Ad ogni modo, la domanda rimane. E la risposta, a mio parere, è no. Ormai la poesia non ha più mercato (grazie al cielo...) e nessuno osa più pubblicare raccolte di poesie – mi riferisco a autori moderni – pensando che la sua dignità ne esca intatta. Quindi, la risposta è no. Ma cosa c'entra con la recensione?
Torniamo all'idea generaleì. Per spiegarla meglio penso sia bene partire dalla domanda: perché Dante scriveva nella lingua in cui ha scritto? Senza entrare nel merito del discorso linguistico, che passavo le lezioni a fare matematica, lo ha scritto perché in quel periodo era leggibile. Era effettivamente la lingua (sebbene inutilizzabile) con cui si scriveva. Era perciò uno strumento attraverso il quale Dante ci ha scassato amabilmente parlato dell'Inferno e compagnia bella. In questa storia, tuttavia, la lingua da strumento (ovvero ciò che trasmette il contenuto di un'opera) diventa contenuto stesso dell'opera, e il contenuto (i Pokémon) mero strumento che ti permette di usare questo linguaggio aulico. Linguaggio che se già ai tempi di Dante era sì perfetto ma inutilizzabile, ora diventa, inevitabilmente, indigeribile. 
Metto le mani avanti: con questo non intendo screditare il tuo lavoro. È palese che hai una conoscenza linguistica maggiore della mia (non saprei neanche da dove cominciare) e una cultura letteraria molto più ampia (come sopracitato, preferivo risolvere sistemi che seguire Petrarca...), e non sono nessuno, letteralmente, per screditarlo. Quello che però posso fare è ragionare sullo scopo che esso abbia. 
È certamente un buon esercizio di scrittura, non lo metto in dubbio, ma di concreto cos'è che porti? Non c'è una storia né una allegoria dietro, è una rielaborazione del Pokédex dove, appunto, il protagonista è il linguaggio. Alla fine, avresti potuto benissimo parlare di Kim Kardashian che sconfigge l'Idra con i suoi liquid lipstick matte e il risultato sarebbe stato identico. Addirittura più interessante (personalmente, ma va a gusti), però di fatto uguale, perché il contenuto non è solo in secondo piano, ma è proprio ininfluente. 
L'ultimo punto è un po' il leitmotiv che sorge ogniqualvolta si usa una lingua morta per scrivere (ricordo, ad esempio, l'orribile The Passion of Christ di Mel Gibson. L'intento era nobilissimo, per carità, ma il risultato...), ed è quella che, essenzialmente, è una lingua che non conosci. La lingua, in sé, ha come punto di forza il fatto che è viva. Nel momento stesso in cui parli la modifichi e la porti avanti. Respira, e si evolve con noi. E l'uso di una lingua morta per scrivere è, necessariamente, una mancanza di realismo, perché di fatto non sai come funziona. Anche il latino, banalmente, si basa su regole che sono state ricavate da come scrivevano gli antichi. È un po' il problema che accadeva per autori come Pasolini, che scriveva in friuliano pur non parlandolo. O meglio, lo parlava, ma non scriveva in friulano perché era la sua lingua, ma scriveva in friulano perché voleva farlo (e perciò le sue opere non sono considerabili letteratura friulana). Un po' come un abbellimento.
Concludo questo mio sproloquio con la seguente. Non scrivi male, scrivi di ciò che sai e lo fai muovendoti anche abbastanza bene. Il (mio) problema sta nel fatto che, di fatto – perdona il gioco di parole –, è aria fritta. È bella da vedere, certo, ma se dovessi scegliere tra questa e, che so, Unruly Heroes (una storia a caso presa dalle Scelte del fandom), sceglierei sempre quella. E, ripeto, non per screditarti, ma perché questa storia trova tutta la sua bellezza e la sua "unicità" nella scrittura, che però è un fattore assolutamente estrinseco al fandom Pokémon e perfettamente sostituibile.

herr