Ciao Paolo,
siamo giunti alla rottura del climax ascendente: l'addio alla madre in due modi, entrambi tragici, uno più "normale" e adolescenziale, l'altro più tragico e orrorifico, in pieno stile Buffy. La morte della madre per mezzo del vampiro è perfetta, simbolica e toccante, sopratutto perché le due donne si lasciano in cattivi rapporti. Si può dunque immaginare quale sia il rimorso e il rimpianto di Faith, sia per non essere rimasta con lei in quella notte fatale, sia per non essere riuscita a salvarla, sia, infine, per averla vista viva, per l'ultima volta, mentre era in collera con lei. Molto toccante il particolare del peluche che lei le lancia addosso, quando la caccia di casa.
È simbolico inoltre che la sera in cui Faith viene cacciata via, sia anche la sera in cui la madre muore per mano di un vampiro, come a dire che non riconoscendo in lei la Cacciatrice, è destinata a morire per mano del suo nemico naturale.
(Recensione modificata il 13/05/2018 - 11:31 pm)

Ebbene sì, il primo vampiro è come il primo amore: non si scorda mai. Vale per Buffy, che da quel momento in poi vede la sua vita prendere strade inaspettate che non accetterà subito, e vale anche per Faith, che invece ha fretta di abbandonare il suo mondo diurno. In questo sono agli antipodi (ed è anche questo il bello).
Faith inoltre non è ancora "attivata" e, nonostante ciò, è molto forte e dopo poco tempo si trova a fronteggiare i suoi nemici atavici. Molto bello il riferimento a Buffy e al suo nome divertente, che colpisce Faith sin da subito.
Ah, mi ero dimenticata di dirti quanto ho apprezzato la simpatia che hai dato a Faith nei riguardi delle belve del circo e degli acrobati, i quali dimostrano coraggio, agli occhi della ragazza! Sono piccoli dettagli, ma veramente incisivi, a mio avviso.
Faith è coraggiosa, fino sole conseguenze più estreme, nel male e nel bene, ed è per questo che è un personaggio affascinante.
Nel rapporto che tracci tra Sally e Faith, si può già intravedere quello che ci sarà tra lei ed Angel, in cui la cacciatrice ribelle rivelerà una devozione assoluta, oltre ad essere capace e bramosa di una guida a cui obbedire in modo assoluto. A ben vedere, ciò successe anche con il Sindaco.

Ciao Paolo,
qui si entra nel vivo della vicenda: l'addestramento di Faith. Questo episodio mi ricorda un po' le vicende di Buffy agli esordi, nel film omonimo, in cui all'inizio credeva che il suo osservatore fosse un uomo un po' svitato ma a cui alla fine sette fiducia. Anche nel capitolo precedente ho avuto un bel deja vu di Buffy a scuola, quando Faith ha avuto la ramanzina dal preside. Tutto questo è importantissimo perché segna un impensabile ponte e similitudine tra Buffy e Faith (come dimenticare quando il preside Flutie riattacca le pagine della sua carta scolastica come monito!).
Buffy e Faith sono simili, in realtà: gradasse col mondo esterno (Buffy è una cheerleader molto simile a Cordelia, all'inizio), ma che vivono un grande disagio in famiglia e, infine, anche a scuola. La loro vera vocazione sarà un passaggio fondamentale per entrambe; per Faith sarà tuttavia più facile abbracciare il suo destino, perché più incline alla sua natura di guerriera e al suo rifiuto di quella quotidianità malsana che la stava condannando ad una vita fatta di nulla e squallore. Anche in questo, lei è una figura più antica, più arcaica, rispetto a Buffy.
Il culmine di questo lo imprimi con l'oggetto simbolo: il paletto di frassino.

Ciao Paolo,
ottimo secondo capitolo, in cui il ritmo si mantiene veloce ma dettagliato. Qui ci presenti una figura fondamentale per Faith sia, in generale, per quanto riguarda il suo ruolo di cacciatrice, sia per il vuoto che le causerà la sua morte, diventando un preludio della parabola tragica del personaggio. Faith ha sempre avuto problemi con gli osservatori: Wendoline Post e Wesley. Solo Sally si avvicinava a ciò che sarebbe diventato il Signor Giles per Buffy. È bello vedere che Sally è sensitiva, mostrando fin da subito il ruolo occulto-esoterico del Consiglio degli Osservatori.
Trovo molto realistico e delizioso il modo curioso, e un po' sbruffone, con cui Faith ha il suo primo dialogo con lei: non ci crede, s'inventa una balla maldestra ma comunque ci si butta. È proprio molto fedele al personaggio. È la porta che la farà uscire da quella squallida quotidianità per portarla a fronteggiare i massimi sistemi di quel mondo, fatto per lo più di tenebre e demoni, a cui lei risponderà come un'eroina e un'antieroina allo stesso tempo, proprio in virtù delle sue caratteristiche. Apparentemente è un'antieroina e così lei crede di essere, fino a portare questo assioma agli eccessi (quando si allea con il Sindaco), per poi scoprire di essere un'eroina di altri tempi, a mio avviso molto più di Buffy, perché la devozione e l'abnegazione che lei dimostra per Angel è qualcosa che ha a più a che vedere con i monaci guerrieri che non con i conflitti interiori più moderni che ha Buffy.
La citazione canora è anche qui perfetta ed allusiva: Angel è la chiave di Faith.

Ciao Paolo,
hai costruito bene l'ambiente malsano in cui è cresciuta Faith, a Boston, ai margini della società americana statunitense, che è notoriamente spietata e predilige la competizione sfrenata dei suoi cittadini.
Faith ha già in nuce i tratti caratteriali che poi sfoceranno bene quando sarà cacciatrice a tutti gli effetti: è spigliata, sfrontata, estroversa solo per ciò che non la tocca nel profondo mentre difende con una cocciutaggine incredibile i suoi pensieri e i suoi sentimenti (introversione?), frettolosa e affamata di tutto. Tanto è diversa da Buffy dal punto di vista caratteriale e sociale, quanto le due si toccano per il disagio che le due provavano agli albori della loro vocazione. Questo di vede e si nota nei capitoli successivi sopratutto.
Luc mi piace e lo trovo un personaggio adatto ad interagire con Faith, visto che è agli antipodi. Ti chiedo però una cosa sul nome: è un nome di tipo francese? O pensavi ad una pronuncia tipo Luke, come il protagonista di Guerre Stellari? Perché a me suonava proprio così. Sarebbe bello che mettessi qualcosa di più su di lui, qualche dettaglio particolare: tipo che ha un nome francese perché ha queste origini e magari si scopre da altri dettagli.
La citazione degli Who è perfetta, sia per i gusti musicali della nostra protagonista, sia come introduzione ai temi che la condurranno nel suo percorso. Il suo nome è fondamentale infatti, è la chiave del personaggio (da "Faith, Hope and Trick", none dell'episodio in cui lei compare, alla sua mancanza di Fiducia negli altri che però diventa assoluta, diventa Fede, quando viene ripagata. Basti pensare ad Angel: non ci pensa un attimo a sacrificarsi per lui, visto che lui conquista la sua Fede. Ha un ché di mistico e di medievale, queste caratteristiche di Faith...)

(Recensione modificata il 13/05/2018 - 10:44 pm)

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Ciao Paolo,
ho letto la tua storia tutta d'un fiato e mi è piaciuta. È scorrevole, è scritta bene e segue molto la biografia e la personalità in nuce di Faith. Io approfondirei alcuni elementi e farei qualche puntualizzazione, oltre a correggere qualche piccola imperfezione (come dovrei fare io con la mia ff, d'altronde).
Per esempio alcuni dettagli, come la colazione, la farei più americana, più anglosassone, mentre la colazione dolce è tipica dell'Italia e della Francia.
Inoltre, cosa che farò anch'io, sarebbe bello che si approfondissero le origini irlandesi di Faith, oltre ai sogni da cacciatrice.
Già la tua ff è bella, se facessi queste piccole correzioni, se così si possono chiamare, diventerebbe davvero perfetta... tanto che m piacerebbe che tu mi aiutassi a scrivere la mia, dove farei riferimento proprio alle situazioni che hai descritto qui... cosa ne dici?
Mi è piaciuta davvero tanto!

A presto

Eleonora