Ciao Yonoi! Eccomi di nuovo. Finalmente ho trovato il tempo per leggere questo capitolo conclusivo, e devo dire che sepolto sotto alla valanga, insieme all'alter ego del ragazzo, c'è rimasto anche un pezzo del mio cuore! Davvero un finale meraviglioso, l'immagine del signor Del Valle l'ho trovata incredibilmente suggestiva e commovente, finalmente può riniziare a 'camminare'. L'incontro tra Il Ragazzo e Suor Pesca è stato davvero provvidenziale, e ha fatto bene a entrambi. Mi è piaciuto molto il tuo modo di raccontare il loro rapporto, dove hai anche fatto notare come persino Pesca abbia comunque un lato 'umano', ho apprezzato anche la parte dove parla al cellulare con il padre e scoppia in lacrime mentre cerca di convincerlo a non intraprendere quel viaggio d'inverno in montagna. Insomma, una Suor Pesca che deve in qualche modo affrontare il suo passato e il suo futuro. Sono stata contenta del fatto che finalmente il ragazzo fosse uscito di prigione, ovviamente il suo gesto non è giustificabile, ma durante la lettura è impossibile non simpatizzare per lui e avercelo a cuore, perciò sono felicissima che sia riuscito finalmente ad andare avanti. Che dire, un capitolo conclusivo meraviglioso per una storia altrettanto meravigliosa, triste, drammatica, ma al contempo magica, e un finale che porge molta speranza, nonostante il tempo e le vite perduti per sempre, e un nuovo inizio. Insomma, un messaggio davvero molto importante, sono contentissima di aver letto questo testo e grazie per averci dedicato così tanto impegno e così tanto sentimento! |
Ciao! Eccomi a recensire il secondo capitolo. Mi sono già dilungata abbastanza nel capitolo precedente su quanto adori il tuo stile e il tuo modo di scrivere, perciò mi limiterò a parlare direttamente del capitolo stesso. Ovviamente mi è piaciuto da morire, ho adorato la narrazione e la descrizione della sparatoria, difatti durante la lettura precedente mi sono continuamente chiesta cosa avesse pensato il Ragazzo durante l'atto vero e proprio, come si fosse preparato e l'organizzazione in generale dell'attacco, ed eccolo descritto qui nel secondo capitolo, come sempre in maniera davvero incredibile, forte, cruda e poetica. L'Alter ego di Barry Dale è veramente suggestivo, ma in generale ho apprezzato ogni caratteristica o personaggio comparsi fino ad adesso. Penso sia stata una delle parti che ho preferito in assoluto (ma devo ancora leggere il terzo capitolo, quindi aspettiamo ancora). Enrico Del Valle invece lo sto sentendo sempre più vicino, emotivamente parlando, e penso sia il personaggio al quale mi sia affezionata di più. Mi piace il suo carattere, forse mi pare un po' come se mi ci rispecchiassi, e il suo amore per la montagna e il suo modo di descriverla mi fanno sempre commuovere. Adoro una buona introspezione sulla montagna, è un elemento davvero apprezzatissimo e che trovo sempre di impatto per molte metafore e molti personaggi, ultimamente sto leggendo sempre più libri che ne parlano (Cognetti con 'Le otto montagne' è stato l'ultimo, te lo consiglio in caso non l'avessi mai letto), perciò ti faccio davvero moltissimi complimenti per le situazioni, le immagini, i pensieri e soprattutto i vari pensieri introspettivi che evocano e suscitano sempre moltissime emozioni durante la lettura. |
Ciao Yonoi! In primis, le mie più profondissime scuse per non esser riuscita a consegnare in tempo le recensioni premio, ma la mia abilità matematica è emersa in un momento davvero poco opportuno. Quando ieri mi sono resa conto che avevo superato già da dieci giorni il limite massimo sono sobbalzata. Mi sento ancora più in colpa perchè, nonostante la mia dimenticanza, sono comunque stata ricompensata da questo splendido, splendido, splendido capitolo. Mi sono commossa, ho l'animo ancora tutto smosso da tante emozioni, hai una capacità di catturare il lettore strabiliante. Ogni tua frase ha evocato in me tante sensazioni diverse, hai uno stile così poetico e al contempo così scorrevole che davvero, sembra continuamente di guardare un panorama impossibile da descrivere tramite le parole! Sono giunta a questa storia perchè volevo leggere qualcosa di 'non storico' (ho visto che a te piace particolarmente, come genere) e devo dire, meno male! Mi hai conquistata fin dalle prime parole. La prima scena da te proposta è incredibilmente violenta, per questo il lettore rimane praticamente inchiodato fin dal primo istante, non so se questo sia stato un caso (nel senso, la trama si è semplicemente delineata in quest'ordine nella tua testa) o se sia stata una scelta ben ponderata per rubare immediatamente l'attenzione di chi legge, ma comunque si è rivelato un elemento che davvero merita uno shout-out. Da un inizio tragico passi poi alla narrazione di scene più calme, nelle quali il lettore è ovviamente sempre trascinato, ma ha più 'spazio' per riflettere sulle tue parole e sulle immagini che proponi. Infine, il ritmo narrativo aumenta nuovamente, tuttavia in una direzione più gioiosa, più vivace, che toglie un po' quella sensazione di amaro in bocca a causa dei sentimenti struggenti provati dal Ragazzo stesso e dalla madre di Pesca. Passiamo poi ai personaggi: come sempre proponi originalità a gogo, resto sempre ammaliata da tutte le varie personalità che incontro nella tua lettura, buone o cattive che siano. Anzi, in questo capitolo ho avuto davvera molta difficoltà a etichettare un comportamento giusto, o sbagliato, e questo tuo modo di spiegare le sfumature dell'animo umano (non è tutto o nero o bianco) è proprio ciò che aumenta ancora di più il livello di gradimento personale inerente ai personaggi. Finisci con il capirli tutti, poichè narri la loro anima in maniera davvero superlativa. Ho apprezzato moltissimo come le vicende tra i vari personaggi finiscano poi con l'intrecciarsi (sono rimasta sconvolta quando ho capito che il padre di Pesca era lo stesso uomo che infine permette al Ragazzo di trovare una specie di 'pace', o comunque un obiettivo), senza però mai forzare troppo la mano. Ho apprezzato moltissimo l'alter ego del ragazzo, l'ho trovata davvero quell'aggiunta vincente che ha permesso alla sua introspezione di essere convincente e veritiera, ho apprezzato il suo passato e la descrizione della sua famiglia, anche la figura della sua compagna di classe iniziale l'ho trovata bellissima e molto poetica, a tratti ha ricordato Pesca. Pesca stessa poi è un personaggio davvero incredibile, che mi fa pensare a qualcosa di giusto, di buono, che può aiutare a risolvere l'animo estremamente turbato delle persone che la circondando, l'ho trovata anche una figura un po' evanescente, come se si collocasse in un'altra dimensione, insomma tipo la Beatrice di Dante nella Commedia! Anche qui ho apprezzato la descrizione dei familiari (vorrei dilungarmi, ma ho paura di star scrivendo decisamente troppo), in particolare la parte dedicata all'introspezione delle montagne che fa il padre (per poi ricollegarsi al ricordo del ragazzo nella conclusione). La montagna è un elemento che apprezzo moltissimo nella narrativa. Mi ha fatto molto piacere inoltre notare alcuni elementi che compaiono anche nella storia che partecipò al mio concorso, nel senso che si vede che parli di cose che conosci, si vede che ci sia comunque del tuo in tutto quello che scrivi, insomma si vede che sei tu a narrare e a inserire parti del tuo cuore nella storia. Spero di essermi spiegata per quest'ultima parte! Ho adorato davvero tutta la parte introspettiva di ogni personaggio, vorrei dilungarmi davvero ancora, ma penso sia il caso di fermarmi! Sappi che ho apprezzato la tua storia davvero tanto (la recensione non rende giustizia) e proseguo con i prossimi capitoli! Perdona eventuali errori e ripetizioni, ma devo uscire e non ho proprio il tempo di ricontrollare! Grazie mille per questa storia (ovviamente finisci subito tra gli autori preferiti) e a presto! ^^ |
Ave Yonoi, I am back again and WOW!! Innanzitutto, complimenti per l’uso del pacchetto, hai delineato una storia possente, magari prendendo le mosse da “Shooting Colombine”? Papielli cinematografici a parte, abbiamo qui un Avatar, protagonista del gioco “Dies Irae”, che riflette l’amarezza del Ragazzo senza nome, siamo tutti, siamo uno, siamo nessuno, quotando Borges, può essere ognuno di noi.. O Pirandello, uno e nessuno e centomila, che se non erro il Ragazzo sarà innominato fino alla fine. È una specie di ribelle che prende le mosse da una società che Non accetta, sub specie la scuola dominata da Walter (vittima solo in apparenza) che alla fine si rivela un bullo della peggior risma, insomma una società che peraltro non accettano la Suora, il Padre che alla fine si ritira tra i ghiacci.. |
Uso del pacchetto e degli eventuali bonus: 10/10 |
1° posto |
🤔 |
Ti riporto anche qui la segnalazione inserita nel primo capitolo. Ancora graze di cuore, per tutto! |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Buon pomeriggio carissimo! |
Ciao carissimo^^ |
E anche questa storia è finita. E credo proprio che non potesse finire meglio. L'unico modo che mi viene in mente per definire questo finale è "poetico". Innanzitutto per quanto riguarda l'ambientazione montana. Giuro, per come l'hai descritta mi sembrava di averla qui davanti agli occhi, uno spettacolo degno dei migliori effetti speciali cinematografici (anzi, per certi aspetti migliore perchè qui è tutto naturale). Mi sa tanto che una di queste volte dovrò iniziare a dedicarmi all'alpinismo, mi hai suscitato un certo interesse per le montagne. |
Davvero molto emozionante il viaggio di Enrico. Una vera e propria ricerca spirituale, che è ironico che proprio Pesca non riesca a capire. Certo, si capisce che sia preoccupata per il padre, ma la sua soluzione è proporgli un ritiro spirituale in un posto standard, prestabilito, quale la foresteria affollata di un convento, in contrapposizione al ritiro quasi eremitico di Enrico. Ed è davvero emozionante la descrizione dell'esperienza che lui ne ricava, sotto questa Gran Madre dei Ghiacci che sembra quasi una divinità di per sè. |
Aspetta, prika si apre con citazioni di Shakespeare, adesso di Nietzsche? È un premio per l'attesa? |
Buonasera Yonoi! |