Recensioni per
Cenere
di TigerEyes

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 23
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
06/11/22, ore 04:12
Cap. 1:

Altro tuo scritto particolarmente convincente e fluido nella sua narrazione.
Piacevole.
Hai saputo rievocare una delle scene più iconiche dell'opera e lo ha i fatto con la giusta dose di elementi, senza strafare.

Lady Oscar è un opera che vidi per la prima volta a sei anni e lo odiavo: mi inquietava, confesso. L'uomo tigre a cinque anni era nulla in confronto XD 
In seguito, però, cambiai idea.
Pur amando molto il personaggio di Oscar e a tratti quello di Andrè, ho sempre avuto una predilezione per Maria Antonietta e il suo amore impossibile con Fersen. <3
(E mi è sempre dispiaciuto che nell'anime, verso la fine, passi un messaggio distorto del ritratto della Regina. In questo ringrazio immensamente Alberto Angela, che con sapienza ci ha svelato tanti aneddoti, e ci ha raccontato i veri ultimi attimi drammatici della regina, e della falsa accusa subita di abusi sessuali verso i figli. )

Tornando all'opera dell'Ikeda, ho sempre trovato che Oscar e Andrè fossero due stolti nel loro tira e molla e quando uno dei due faceva finalmente un piccolo passo in avanti, l'altro lo faceva all'indietro, fino all'epilogo drammatico. E forse, è stato proprio questo scontrarsi senza incontrarsi, se non per una notte d'amore, a non farmeli entrare nel cuore come coppia.
Seppur consideri Lady Oscar un capolavoro, anche solo per il tipo di animazione, oltre alla storia.

Per la formattazione del testo, ammetto di aver letto questo componimento da smartphone, e che il testo giustificato risulti in modo barbaro, dato che svettano spazi lunghi e vuoti fra le parole di una stessa frase, a differenza che da PC.

Ciononostante, ho davvero apprezzato molto ciò che hai scritto.
Era molto farina del sacco di Andrè, mettiamola in questi termini.
Quel suo «Certo che ti faccio male: sono un uomo, io. E devo farti male, perché non c’è crescita senza dolore.» , bellissimo nella storia, assolutamente intenso; tanto quanto la sua più rinomata citazione divenuta iconica, anche se poi mi è quasi venuta voglia di prenderlo a mazzate in testa, non nego, mentre leggevo. Ma poi mi son ricordata che tanto di lì a breve il destino avrebbe fatto il resto.

Complimenti.
Luna Azzurra (Lady Rosiel) 

Nuovo recensore
16/07/19, ore 00:52
Cap. 1:

Bravissima! Mi entusiasma la tua cifra stilistica, un po' meno l'idea di un André sposato con un'altra, penso che tu abbia le capacità di sviluppare una storia davvero interessante. Aspetto di leggerti presto

Recensore Junior
29/06/19, ore 21:36
Cap. 1:

Ciao cara, 
ho letto da poco la tua One Shot e devo dire che mi ha fortemente impressionata.
Scrivi molto bene e il tema che hai sviluppato è molto interessante.
Premetto che io sono fan della coppia Oscar/Andrè e nessun altro, ma lo sviluppo di un tema con un Andrè sposato con un'altra donna  e con figli mi stuzzica parecchio.
Certo che un evento del genere porterebbe sicuramente ad una rottura dei rapporti tra Andrè ed Oscar senza la possibilità di un futuro insieme,  ma sarebbe una possibile variante alla storia che tutti conosciamo da esplorare.
Mi piacerebbe molto vedere la reazione di Oscar di fronte al matrimonio e poi alla gravidanza della moglie di Andrè.
Come reagirebbe se poi scoprisse di amarlo? Resterebbe sempre fredda e razionale oppure impazzirebbe per aver perduto la sua occasione insieme al rimpiaqnto di averlo ormai perso per sempre? E se Andrè poi si innamorasse di questa moglie e di suo figlio?
Spero che scriverai questa storia .
Aspetto con curiosità.

Recensore Junior
02/06/19, ore 16:50
Cap. 1:

Tremendamente realistico. Bello il botta e risposta intercalato dal pensiero e dall'introspezione di André che non può più sdoganare un'amore per un 'amicizia e alla fine come si dice a Roma (sbotta) e le dà la lezione che si merita. E cadono le maschere pirandelliane fra una dichiarazione oramai inevitabile di amore disperato e imperituro e la reazione sconvolgente di Oscar che ne segue e dietro di loro le ceneri di un'amicizia ventennale.... E poi chissà sarà la fine o l'inizio? Chapeau al tuo modo di rappresentare la realtà che ho apprezzato con compiacimento. E' davvero notevole il tutto e così diretto!!!
(Recensione modificata il 02/06/2019 - 04:52 pm)
(Recensione modificata il 02/06/2019 - 04:53 pm)

Recensore Veterano
02/06/19, ore 16:03
Cap. 1:

Ciao. Ti ho scoperta proprio oggi, con una fanfiction di Hokuto no Ken, e ho pensato di godermi qualche altro tuo lavoro visto che scrivi così bene. Ma non mi aspettavo questo pugno nello stomaco. Mi hai fatto venire il magone, fin dalle prime righe. Ho sentito la disperazione di Andrè come mia. Di sicuro l'amore può offuscare il raziocinio, si può credere di poter vivere solo per una persona, e quando questo non è possibile sembra di doverne morire. Quando poi questo amore dura praticamente da tutta la vita, come nel caso di Andrè, una separazione di questo tipo sarebbe davvero crudele come l'hai descritta. La storia di André e Oscar è già tragica se vista su schermo, scritta da te poi è di una bellezza e amarezza inconcepibili. Davvero tanti complimenti
(Recensione modificata il 02/06/2019 - 04:07 pm)

Recensore Master
29/05/19, ore 10:29
Cap. 1:

Buonsalve!
Allora, come premessa a questa recensione, mi sento di dire che Lady Oscar è stato il mio primo vero fandom, nel senso che quand'ero più piccola (avrò visto la serie completa tra gli otto e i dieci anni), ero letteralmente in fissa, mi ha fatto scoprire il mondo delle fanfiction e mi ha ispirato le prime storie postate su questo sito (che a rivederle adesso sono abbastanza oscene, ma non si sta parlando di me). Con gli anni, il tutto si è ricoperto del velo della nostalgia, che solo recentemente ho deciso di squarciare, iniziando un rewatch insieme a mia sorella e alla mia migliore amica. Tutto questo sproloquio per dire che, riguardando gli episodi, mi è venuta voglia di rifarmi un giro anche nel fandom, e dunque eccomi qui.
Premetto subito che, strano ma vero, la mia solidarietà è andata tutta ad Oscar. Questo perché crescendo ho cominciato a vedere un che di malsano nella sua relazione con André, che aveva un carattere fin troppo simbiotico ed esclusivo, e sopratutto ho cominciato ad apprezzare di meno André, che passa il tempo ad autocommiserarsi per una situazione che sarebbe in suo potere cambiare, se solo ci si sforzasse (come del resto gli fa notare Oscar nella storia). Quindi non ho potuto fare a meno di parteggiare per lei, che sta cercando di aiutare l'amico di una vita, anche se glielo comunica con la sua proverbiale delicatezza da elefante. E' molto da André vedere questo gesto di Oscar come un abbandono, un tradimento, anche se in realtà non lo è, così come è in linea col personaggio quel che di morboso che emerge nella sua aspirazione masochistica a restarle accanto fino alla fine, così che lei sia l'ultima cosa che avrà davanti agli occhi prima di diventare cieco. Mi è piaciuta molto questa rivisitazione della famigerata scena dello strappo, il crescendo di frustrazione che si avverte in ogni pensiero di André, così come quel senso di incomunicabilità che permea il dialogo: paradossalmente,Oscar e André sono due persone che hanno passato gomito a gomito ogni giorno della loro vita, eppure non sono capaci di leggere oltre le parole pronunciate dall'altro, in parte per la differenza di ceto e di carattere, in parte per il fatto che la loro relazione è sempre stata molto impari, dunque Oscar non si aspetta da André, sempre calmo e misurato, una reazione così veemente a quella che, ai suoi occhi, è una proposta più che ragionevole. Se devo essere sincera, quel "Certo che ti faccio male: sono un uomo, io. E devo farti male, perché non c’è crescita senza dolore. E tu devi aprire gli occhi, Oscar, basta mentire a se stessi, basta credere di poter diventare ciò che non si potrà mai essere" mi ha un po' agghiacciata, più che altro perché l'ho trovato talmente IC da deprimermi all'idea che un tempo consideravo André l'uomo perfetto (come personaggio lo amerò per sempre, ma come persona l'ho rivalutato parecchio, e non in positivo).
Altra nota di merito è lo stile: molto incalzante, molto diretto, capace di farti immergere a fondo nei pensieri di André, di rendere l'aumento della frustrazione impellente che alla fine travolge la diga, con dei temi che si presentano più volte (il buio, il fuoco, la cenere) e che si rivelano molto appropriati al contesto.
In sostanza, un'ottima lettura;)
Catcher

Recensore Master
27/05/19, ore 01:14
Cap. 1:

Ho letto solo ora il tuo racconto e devo dire che sono rimasta molto colpita da questa versione così inusuale del famigerato strappo.
Bello, intenso ed efficacissimo, mi è piaciuto molto.
La lettura, con il botta e risposta dei nostri due, è stato un crescendo di emozioni, un'altalena tra l'apparente cinismo di Oscar, che mai mi è sembrata così fredda e indelicata, e l'ironia che pone André come autodifesa; Oscar, nel tentativo di preoccuparsi per lui, mi ha suggerito l'esatto opposto di ciò che fa, quasi la cosa non le importasse davvero... come se volesse solo prendere tempo prima di sparare la bomba finale, non avrò più bisogno di te...
Lo sgomento di André lo percepisco tutto, il dolore trattenuto, i sentimenti soffocati che alla fine esplodono, perché davvero André arriva al limite, e io ho sempre pensato che non avrebbe potuto evitare di arrivarci, volente o no. Oscar ha la sua parte di responsabilità in tutto questo. E dici bene; lei ne ha bisogno, lui ne ha bisogno. Lo strappo è metaforicamente, qualcosa che si rompe, anche a livello emotivo; la loro amicizia è diventata cenere, dopo lo scatenarsi dell'incendio, immagine fortissima che esprime benissimo il loro vissuto del momento, il dramma della loro esistenza.
Per me questa storia, funziona già da sé, ma se ti ispira un proseguo perché non farlo? Potrebbe essere interessante esplorare possibilità diverse.
Complimenti anche allo stile asciutto e lineare, molto bello.

Recensore Junior
18/05/19, ore 10:42
Cap. 1:

Grazie a questa one-shot mi è stato possibile prolungare il pathos e il “piacere” che avevo sempre provato quando avevo guardato quella particolare puntata di Lady Oscar a cui tu ti sei ispirata. Ho molto apprezzato quello che hai scritto perché sei riuscita a entrare perfettamente sia nell’ambientazione sia nella mentalità dei personaggi. Ho percepito molto più che nel manga la differenza di classe che esiste fra i due (cosa giusta e molto realistica) con tutti i problemi che comporta. Inoltre, anche se in virtù dell’essere una one-shot non è lunga, dietro di essa mi è stato possibile intravedere un mondo e una storia complessa: mi sono ad esempio immaginato che tutta la vicenda poteva essere nata dalla nonna di Andrè che magari era andata a confidare le sue preoccupazioni per il nipote alla madre di Oscar. Tutto quello che hai scritto ha qui un senso. Ma la cosa più bella è il tormento interiore di Andrè. A ogni frase di Oscar si percepisce il dolore vibrante di lui, che aumenta passo dopo passo, frase dopo frase, proprio come aumenta la sua forza d’animo per celare quello che prova, che però alla fine non dura più e lasca libero sfogo ai suoi sentimenti. Se nel manga e nell’anime avevo apprezzato “visualmente” la scena, qui l’ho gustata dall’“interno” provando dentro di me i loro sentimenti, grazie alle tue descrizioni. In particolar modo ho adorato questa frase: “E il buio cala anche sul raziocinio”. Poche parole ma che contengono in loro un mondo intero: anni di repressione forzata che svaniscono nel nulla. È giustamente “ciò che ha desiderato da una vita”, e realmente lui ora “è immerso in una specie di sogno”. Da qui in poi è un’escalation di sentimenti roventi che subito dopo lasciano solo “cenere” (titolo davvero azzeccato!), di “un incendio che ha annientato vent’anni di amicizia”: altra frase stupenda che in poche parole ti scaglia contro un pathos fortissimo. E il dilemma finale è straziante e stupendo allo stesso tempo: Andrè si chiede con quale delle due verità mostratele Oscar scenderà a patti. Noi lettori lo sappiamo, ma lui no. E questo crea un clima di attesa che lacera l’animo suo (e indirettamente anche il nostro).
Ti faccio davvero i miei complimenti: di solito sono abituato a leggere tuoi testi molto più lunghi, ma qui ho apprezzato e scoperto un’altra tua qualità letteraria, quella di condensare forti emozioni in poche parole. Ancora complimenti!

Recensore Veterano
16/05/19, ore 13:46
Cap. 1:

"Le confessa di amarla. Ma sa perfettamente che, mentre abbandona la stanza a lui preclusa, dietro di sé sta lasciando le ceneri di un incendio che ha annientato vent’anni di amicizia.
Due cose sa adesso Oscar: che un rosa non sarà mai un lillà. E che per lui non è mai stata un’amica.
E André si chiede con quale delle due scenderà a patti."

Semplicemente stupenda, questa ultima parte di introspezione dove André si rende conto di aver valicato il limite ormai a lui sempre più soffocante, verso un punto di non ritorno.

Ma adesso la palla al balzo passerà ad Oscar, la quale dovrà scegliere per il suo destino di amore (per André non è mai stata un'amica) o di morte (una rosa non sarà mai un lillà)

I miei complimenti!

Riguardo al mio parere: beh, personalmente ho sempre odiato vedere André tra le braccia di un'altra.

Occorre comprendere invece la psicologia di Oscar, impuntata sull'annientamento di sé: lei è convinta di essere "indegna" dell'amore di un uomo.
Entrambi sono frustrati, per motivi abbastanza simili: lei sa di non poter avere Fersen, allora si licenzia dalle Guardie Reali e concentra tutta sé stessa in un lavoro completamente maschile, fino a dimenticare la sua essenza di donna. E' indecisa sulla sua identità sessuale, perché consapevole che non sarà mai né un uomo né una donna per la sua società, ma soprattutto non sarà mai una donna libera in quanto nobile.

André è frustrato perché vuoi la sua cecità fisica, vuoi anche la consapevolezza della sua condizione sociale, sa che non potrà mai avere Oscar.

Io personalmente mi concentrerei più su un percorso personale che faranno entrambi, dove alla fine riusciranno ad unire i loro percorsi in un punto di arrivo.
(Recensione modificata il 16/05/2019 - 01:55 pm)

Recensore Junior
16/05/19, ore 00:19
Cap. 1:

Grazie per questa OS. Io faccio parte di quella schiera convinta che il comportamento di Oscar non fosse dettato da egoismo o cecità, ma piuttosto dall'incapacità di superare da sola le bariere che la sua particolare situazione le aveva imposto. Se da una parte si ritiene "più libera delle sue sorelle", dall'altra si auto imprigiona quasi a punirsi per questa sua condizione di privilegio (si vieta di provare sentimenti). Poi però mostra di essere umana come tutti e con la follia propria dei vent'anni si mette alla prova con un abito da donna..e per la prima volta incassa un fallimento (lei abituata da sempre a vincere). E di li la vergona a dover affrontare il giudizio degli altri: di Fersy (chissà della Regina), certamente dell'amico di una vita. Più facile tagliare i ponti con tutto e tutti, senza dare spiegazioni imbarazzanti e dunque senza guardare in faccia lui che di lei è lo specchio. Qui leibci vuole convincere che il debole è André. È per il bene fi lui che lei agirebbe. Una evidente bugia, che se la storia continuasse non potrebbe reggere. A me piace finisca qui, come OS, piuttosto che si diluisca in mille capitoli stile soap opera. saluti

Recensore Veterano
15/05/19, ore 22:06
Cap. 1:

È fredda Oscar. L'ho odiata per questo più volte. Poteva vivere felice con André da tanto. Sono i rimorsi a farmj capire che lei non è altro che un essere umano.

Il suo voler liquidare André con la scusa di un matrimonio, della moglie, dei figli, lui si sente ferito. E ha ragione.n
Naturalmente non scuso i suoi gesti ma capisco la frustrazione delineata molto bene nell'introspezione.

Continuare o meno è una tua scelta. Io preferisco le OS, ma quella è un'opinione personale forse perché in questo momento leggo pochi racconti e sono indietro con molte storie. Comunque, se ti piace scrivere, fallo.
(Recensione modificata il 15/05/2019 - 10:08 pm)

Recensore Master
15/05/19, ore 14:42
Cap. 1:

Ottimo esordio, davvero. Complimenti.
C'è tutto il dolore, la rabbia, la delusione e lo sconforto di André in questi dialoghi con Oscar. E c'è anche il desiderio di isolarsi in Oscar, quell'egoismo che, almeno è ciò che penso, l'ha sempre accompagnata.
Egoismo che mostra sempre e soltanto verso André, come se lui fosse qualcosa da poter accantonare e riprendere quando si vuole.
Oscar sa che André ha problemi all'occhio, ne parla con la nonna e come soluzione gli propone di sposarsi con una donna qualsiasi, scelta da lui, ovviamente. Come fai dire ad André, è proprio lei la cieca.
Mi piace molto come hai affrontato la scena dello strappo, non hai riproposto la stessa versione rivisitata migliaia di volte.
Ho solo un piccolo appunto, André era un uomo libero, un semplice dipendente con mansioni molto particolari, che avrebbe potuto lasciare Palazzo Jarjayes quando voleva. È questa la grandezza dell'amore di André, la scelta assolutamente libera e consapevole di restare per sempre accanto ad Oscar rinunciando ad una vita normale. La parola "servo" è davvero pesante.
Se continuerai, sono curiosa di vedere come procederà la storia, perché difficilmente qualcuno, di certo non il generale Jarjayes, potrebbe costringerlo a sposarsi. Sarebbe la scossa che serve ad Oscar per capire cosa rappresenta André per lei?
La curiosità l'hai stimolata, pazientemente aspetto un seguito.

Recensore Veterano
15/05/19, ore 11:02
Cap. 1:

Sí, sí, mi intriga moltissimo, continua per favore.
Il racconto é molto ben articolato e mi piace la situazione che hai creato.
Molto brava.

Recensore Master
15/05/19, ore 01:06
Cap. 1:

Ottimo lavoro introspettivo,il dubbio del povero André e la voce immaginaria di Oscar sono descritte alla perfezione. Molto meglio tenerla come One-shot per l'ansia comunque. Buon lavoro.

Recensore Junior
14/05/19, ore 23:23
Cap. 1:

Non male l'idea di far sposare Andre' vorrei proprio vedere come reagirebbe lei 😒e ammetto che dovrebbe provare un po' di gelosia la stessa provata da Andre' per tanti anni

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