Recensioni per
Trentatrè
di normanfckinrockwell

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
08/07/21, ore 14:51
Cap. 1:

Spero di non essere in ritardo per una recensione. Mi piace molto il garbo con cui racconti questo compleanno, accompagnato dalla speranza, da parte di André, che anche Oscar impari a leggere la realtà dei tempi che cambiano intorno a lei...
grazie, e alla prossima.

Nuovo recensore
25/01/20, ore 15:49
Cap. 1:

Incantata dalla bellezza di questo racconto. Esso è la dimostrazione che intorno a un semplice gesto è possibile creare un piccolo capolavoro ed emozionare i lettori.
Bellissimo, complimenti sinceri

Recensore Master
06/01/20, ore 19:53
Cap. 1:

Davvero bella questa OS (come del resto era anche la precedente da te pubblicata diversi mesi fa): è un racconto delicato e malinconico, dal titolo fortemente simbolico ed evocativo (e narrato dal punto di vista di André, seppur in terza persona), che ci parla di amicizia, amore, sentimento; di un legame nato da bambini e cementato da una vita intera trascorsa insieme. Siamo a ridosso degli eventi che segneranno tragicamente il loro destino, ma anche della presa di coscienza di Oscar, come cittadina e come donna innamorata, tanto che la sua reazione  dinanzi al dono di André colpisce lui per primo, aprendo uno squarcio di speranza.
Quello che mi è più piaciuto delle tue righe, oltre alla perfetta aderenza dei personaggi a quelli originali e all'estrema cura con cui sono state scritte dal punto di vista linguistico, sintattico e soprattutto strutturale (il filo conduttore del libro e del compleanno di Oscar lega passato e presente, chiudendo magistralmente il cerchio, nonostante il finale in apparenza aperto), è senza dubbio la tua capacità di toccare il cuore del lettore... perché "Trentatré" è uno di quei racconti che magari all'inizio non ti colpisce, ma che ti spinge a rileggere e a ogni rilettura cogli una sfumatura, un dettaglio che ti avvince e ti cattura.
Brava e... alla prossima.
 
(Recensione modificata il 06/01/2020 - 07:56 pm)

Recensore Veterano
05/01/20, ore 15:32
Cap. 1:

Buongiorno gentile autrice,
nel mio navigare solitario mi sono imbattuta in questa bellissima storia.
Un intersecarsi di ricordi, di parole non dette, di timori.
Cercavo un racconto che potesse farmi ritrovare I personaggi che ricordo di aver conosciuto da adolescente e ho trovato questo piccolo capolavoro.
Ad uno stile fluido ,intelligente e ricco, si mescola una sensibilità ed un amore per i personaggi difficili da trovare.
Il tocco distratto, inconscio di Oscar sul nastro che cinge il libro (un regalo che è molto più prezioso di quanto appaia )è un piccolo saggio di vera sensibilità.
Hai toccato emozioni profonde nel mio cuore.
Grazie.
❤❤❤

Recensore Veterano
02/01/20, ore 15:25
Cap. 1:

Ciao, mi scuso del ritardo nel recensire questo tuo bel capitolo, con le feste natalizie in mezzo non ho avuto tempo di leggere nulla...

Il tuo capitolo è splendido, molto intimo e accalorato, fa commuovere questo passaggio fra passato e presente: la tristezza dei festeggiamenti natalizi in una famiglia dove regna la freddezza del padre, il distacco della madre, l'indifferenza fra sorelle, il fatto che per Oscar la sua unica vera famiglia fosse composta da André e la nonna Marie.

Un semplice libro che spezza tutto quel ghiaccio, e anche se il regalo non era "decoroso per una persona del suo lignaggio...", sappiamo bene che Oscar è un'aristocratica diversa da tutti gli altri, perché dotata di umiltà e gratitudine verso i suoi amici del popolo.

La tua scena del libro di André mi ricorda proprio un altro spezzone dell'episodio n.26 dell'anime, quando Rosalie, prestando soccorso ad Oscar ferita e ospitandola a casa sua nella periferia di Parigi, le offre l'unica pietanza che aveva in casa, un brodo caldo, che Oscar accetta riconoscente e senza alcuna critica.

Molto bello, i miei complimenti!

Recensore Master
01/01/20, ore 17:30
Cap. 1:

Cara N. (perdonami ma è troppo lungo per me, che sono troppo vecchia e mi ci perdo)
Soltanto oggi mi sono accorta di questa tua presenza. Sono proprio contenta di non essermela lasciata
scappare del tutto, perchè, se ciò fosse accaduto, sarebbe stato un vero peccato.
E' molto interessante questo tuo scritto e ancor di più lo è il tuo modo di narrare. Te lo assicuro!
Complimenti! C'è qualcosa di magico nella tua scrittura raffinata, così "sguarnita" eppure potente,
e anche nella ricchezza della tua immaginazione. Ci hai regalato stralci di vita di palazzo del tutto
inediti, una rarità sempre da elogiare su questo fandom. La storia breve che ci hai regalato racchiude,
quasi cela, la completezza di un racconto a più capitoli. Considero credibili i personaggi da te tracciati,
anche se non del tutto. Specialmente la tua Oscar... A quell' epoca lei non avrebbe più canzonato Andrè.
Non mi è possibile, poi, condividere del tutto quel "trentatrè"... Non posso che considerare oltre modo
tardiva la fine del 1788 riferita agli eventi da te narratici. Certi sentimenti e certe letture a quell' epoca
dovevano per forza essere già patrimonio consolidato degli animi di entrambi i protagonisti, che spesso
hanno dimostrato di conoscere bene i problemi della Francia. Mi affascina il particolare del nastro per
capelli... Il gesto delicato con cui qualcuno tacitamente dice: "Ti affido la mia essenza..."
Solo per questi motivi mi dovrò accontentare di inserire questo tuo scritto tra quelli da ricordare.
Un affettuoso saluto

Recensore Master
30/12/19, ore 17:47
Cap. 1:

Indubbiamente questa è una storia ben strutturata,nasce da un idea particolare e nuova, il titolo certamente incuriosisce il lettore o meglio, le lettrici. Molte di noi lettrici forse rispecchiano quell' immagine ideale dei protagonisti che il cuore anela.... una proiezione. Da questo punto di vista il racconto è perfetto. Dall' altro canto,è bene sottolineare che Oscar e André qui rappresentati sono molto diversi da quelli dell'anime, al limite credo si avvicini più al manga questa storia. Ecco: qui manca proprio la contestualizzazione . Il tuo è un interessante: " SLICE OF LIFE"— come nel teatro e nei film — per indicare alcuni anime e manga con situazioni e dialoghi verosimili, si riferisce più spesso a serie di episodi che non seguono un filo generale e sono privi di conflitto e di finale, a prescindere da che l'ambientazione sia realistica o surreale." Infatti nella vicenda reale era ben difficile che in quell'anno cruciale e per molti versi controverso nel rapporto d' amicizia fra Oscar e André fra gli strascichi dello strappo e la notte di S. Antoine ci fosse quest' improvviso fulgido e insperato ritorno alle origini. Nelle indicazioni ci sono sempre tanti avvisi e tante opzioni per caratterizzare una fiction e secondo me se ci sono andrebbero utilizzati. Per questa volta la mia opinione sul racconto è neutra poiché mi aspettavo quel brivido che non ho avvertito ....in pratica credevo di leggere qualcosa di un po' diverso. Buona serata

Recensore Junior
29/12/19, ore 17:41
Cap. 1:

Mi è piaciuta molto questa shot. Con poche parole hai detto molto. Ed è la stessa cosa che è accaduta tra Oscar e André. Hanno pronunciato poche battute, concise e lapidarie, ma in realtà hanno parlato con i gesti e si sono detti tanto. È tutto lì, tra le righe. Sono i piccoli dettagli a raccontare tutto quello che le parole non possono o non riescono a descrivere. Ed ecco che questo interessante scambio di doni (un libro, un nastro e un sorriso) diventa un vero e proprio dialogo. È tutto chiaro per loro, come se fosse nero su bianco (e in un certo senso lo è!)
Complimenti

Recensore Master
29/12/19, ore 01:34
Cap. 1:

Nei ricordi di André c'è tutto il loro legame; il come due esistenze solitarie si siano solidificate.
La tua one shot è fluida e di una bellezza delicata,come il gesto che fai compiere ad André, di legare il dono con il nastro che usa per legare i suoi capelli; e sensibile come quella che ha Oscar, nel riconoscerlo.
I personaggi perfettamente riconoscibili ,senza sbavature.
Scrivi ancora di loro,se puoi.
Buonanotte.

Recensore Master
28/12/19, ore 15:39
Cap. 1:

Ciao normanfckinrockwell, quanta nostalgia in questo tuo scritto dove ritroviamo Oscar e Andrè nella loro dimensione più vera e che tutti conosciamo e amiamo. Ritroviamo soprattutto Andrè che mentre pensa al 33° compleanno di Oscar ripercorre a ritroso cosa sono stati loro due in tutti quegli anni, non sapendo che quello sarebbe stato l’ultimo compleanno che entrambi avrebbero trascorso insieme. Sono stati anni che li hanno visti crescere e vivere quasi in simbiosi, non ricorda un solo attimo in cui loro due non siano stati insieme. Sono stati anni che hanno dato ad entrambi tanto, anni che hanno colmato dei vuoti sentimentali, lui perché era un orfano e lei perché era una ragazzina cresciuta come un maschio per volere paterno alla quale poco calore veniva concesso affinché crescesse e si rinforzasse il suo carattere. Questi aspetti delle loro reciproche solitudini sono quelli che li hanno legati sempre più con un filo invisibile ed indissolubile. I loro momenti condivisi concernevano anche le letture e Andrè già da ragazzo le aveva fatto dono di un volume nel quale si parlava di amicizia profonda, quella che lo legava a lei che considerava da sempre la metà della sua anima e che era riuscita a imbrigliare il suo cuore per sempre senza saperlo e senza fare nulla di eclatante, semplicemente essendoci. Lei che tentava di mantenersi distaccata e altera, che cercava nell’altrove la sua dimensione per trovare un compromesso fra ciò che era e come viveva e che solo André ha sempre compreso in quale dilemma si dibattesse l’intero suo essere. Non c’è acrimonia in questo ripercorrere a ritroso il loro cammino per ciò che sono ora, solo una immensa nostalgia per ciò che non è più ma che forse potrebbe tornare ad essere. Nell’ultimo compleanno ha voluto farle dono di una parte dei suoi pensieri, che ora non sono più comuni a tutti e due, poiché tra loro si è creata una distanza che fa male, nella speranza mai perduta di potersi ritrovare su un territorio neutrale, quello appunto del pensiero e della comprensione. Ora che è divenuto un uomo che può avere dei sogni e delle idee vuole poterli condividere con lei per poter ricominciare quello scambio che tra loro c’è sempre stato. Il contratto sociale può essere una lettura che può farle pervenire cosa si agita nel cuore di Andrè, la speranza di un futuro dove tutti gli esseri umani possano confrontarsi senza timore. Delicato il messaggio che André ha voluto donarle caricandolo di un significato che li riporta entrambi al loro passato condiviso: il nastro con cui ha legato il libro che le ha regalato, il nastro con cui amava raccogliere i suoi capelli. E Oscar lo ha notato e sul suo viso appare un sorriso disteso, grato e luminoso solo per lui, che non trova altre parole che quelle di augurio. Vorrebbe poterle parlare ancora e ancora ma per ora gli basta rivedere sul suo viso la serenità ritrovata anche se solo per un attimo, forse ci sarà ancora tempo per riprendere il loro muto discorso. Davvero emozionante questo tuo scritto così carico di significato e di sentimento che ci rammentano una volta ancora chi siano stati Oscar e André e la loro storia. Un doveroso ringraziamento per questa condivisione di emozioni e un augurio di buone feste!

Recensore Master
28/12/19, ore 15:33
Cap. 1:

Ciao. :) Amo sempre considerare i titoli ancor prima di leggere un storia e questo mi ha affascinata,il numero associato all'età di Oscar e di Cristo,simbolico. È uno scritto delicato,dove si possono ben percepire in modo autentico i sentimenti che prova André. Oltre al suo interagire con Oscar,ben caratterizzato,mi sono piaciute le citazioni letterarie latine. Amo il libro citato di Cicerone,come anche Orazio e la tematica letteraria é presente anche nel finale. Il nastro associato è molto evocativo e ho immaginato tutta la scena,assaporando questo sentimento puro che li unisce. Un saluto. :)

Recensore Veterano
28/12/19, ore 14:46
Cap. 1:

Non posso che unirmi ai recensori che sono passati a lasciarti un commento prima di me e farti anche io i miei sentiti complimenti.
È sempre un piacere passare di qua e trovare piccole gemme come questa.
Una storia pensata e poi scritta bene, delicata per stile e contenuto ma allo stesso tempo potente e che investe il lettore con i suoi significati forti e profondi.
Oscar ed André ci vengono presentati nella loro essenza più genuina e vera, sono inequivocabilmente loro.
Senza parole superflue e gesti gridati, André consegna nelle mani di Oscar un dono, non una pagina, non un capitolo ma un libro intero, storia di una esistenza votata all’amicizia e all’amore di lei e solo per lei.
Struggente il riconoscimento al tatto, nella consistenza setosa del nastro, di quella vita che le è sempre appartenuta, di quel tutto se stesso di cui André le ha fatto dono completo e incondizionato.
Veramente bello!

Un saluto, alla prossima.

Minaoscarandre

Recensore Master
28/12/19, ore 13:56
Cap. 1:

Ciao bentornata , con azzurro opaco hai omaggiato André e con questa ff Oscur. Mi piace molto il tuo stile perché i tuoi personaggi sono molto veri, non ti discosti dagli originali ..spero ci delizierai con altre storie..a presto

Recensore Junior
28/12/19, ore 11:59
Cap. 1:

Un delizioso regalo per Oscar ed anche per noi lettori.
Delicatezza, eleganza di stile, scorrevolezza e autenticità di personaggi, che altro un lettore avrebbe a desiderare di più?

Complimenti davvero, spero passerai a deliziarci ancora.

Fiammetta1372

Recensore Veterano
28/12/19, ore 11:28
Cap. 1:

È una delle più belle cose che io abbia mai letto in questo fandom.
Grazie per aver conservato Oscar e André così come sono e per la genuina emozione che hai suscitato in me.

Rose

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