Recensioni per
Trentatrè
di normanfckinrockwell
Spero di non essere in ritardo per una recensione. Mi piace molto il garbo con cui racconti questo compleanno, accompagnato dalla speranza, da parte di André, che anche Oscar impari a leggere la realtà dei tempi che cambiano intorno a lei... |
Incantata dalla bellezza di questo racconto. Esso è la dimostrazione che intorno a un semplice gesto è possibile creare un piccolo capolavoro ed emozionare i lettori. |
Davvero bella questa OS (come del resto era anche la precedente da te pubblicata diversi mesi fa): è un racconto delicato e malinconico, dal titolo fortemente simbolico ed evocativo (e narrato dal punto di vista di André, seppur in terza persona), che ci parla di amicizia, amore, sentimento; di un legame nato da bambini e cementato da una vita intera trascorsa insieme. Siamo a ridosso degli eventi che segneranno tragicamente il loro destino, ma anche della presa di coscienza di Oscar, come cittadina e come donna innamorata, tanto che la sua reazione dinanzi al dono di André colpisce lui per primo, aprendo uno squarcio di speranza. |
Buongiorno gentile autrice, |
Ciao, mi scuso del ritardo nel recensire questo tuo bel capitolo, con le feste natalizie in mezzo non ho avuto tempo di leggere nulla... |
Cara N. (perdonami ma è troppo lungo per me, che sono troppo vecchia e mi ci perdo) |
Indubbiamente questa è una storia ben strutturata,nasce da un idea particolare e nuova, il titolo certamente incuriosisce il lettore o meglio, le lettrici. Molte di noi lettrici forse rispecchiano quell' immagine ideale dei protagonisti che il cuore anela.... una proiezione. Da questo punto di vista il racconto è perfetto. Dall' altro canto,è bene sottolineare che Oscar e André qui rappresentati sono molto diversi da quelli dell'anime, al limite credo si avvicini più al manga questa storia. Ecco: qui manca proprio la contestualizzazione . Il tuo è un interessante: " SLICE OF LIFE"— come nel teatro e nei film — per indicare alcuni anime e manga con situazioni e dialoghi verosimili, si riferisce più spesso a serie di episodi che non seguono un filo generale e sono privi di conflitto e di finale, a prescindere da che l'ambientazione sia realistica o surreale." Infatti nella vicenda reale era ben difficile che in quell'anno cruciale e per molti versi controverso nel rapporto d' amicizia fra Oscar e André fra gli strascichi dello strappo e la notte di S. Antoine ci fosse quest' improvviso fulgido e insperato ritorno alle origini. Nelle indicazioni ci sono sempre tanti avvisi e tante opzioni per caratterizzare una fiction e secondo me se ci sono andrebbero utilizzati. Per questa volta la mia opinione sul racconto è neutra poiché mi aspettavo quel brivido che non ho avvertito ....in pratica credevo di leggere qualcosa di un po' diverso. Buona serata |
Mi è piaciuta molto questa shot. Con poche parole hai detto molto. Ed è la stessa cosa che è accaduta tra Oscar e André. Hanno pronunciato poche battute, concise e lapidarie, ma in realtà hanno parlato con i gesti e si sono detti tanto. È tutto lì, tra le righe. Sono i piccoli dettagli a raccontare tutto quello che le parole non possono o non riescono a descrivere. Ed ecco che questo interessante scambio di doni (un libro, un nastro e un sorriso) diventa un vero e proprio dialogo. È tutto chiaro per loro, come se fosse nero su bianco (e in un certo senso lo è!) |
Nei ricordi di André c'è tutto il loro legame; il come due esistenze solitarie si siano solidificate. |
Ciao normanfckinrockwell, quanta nostalgia in questo tuo scritto dove ritroviamo Oscar e Andrè nella loro dimensione più vera e che tutti conosciamo e amiamo. Ritroviamo soprattutto Andrè che mentre pensa al 33° compleanno di Oscar ripercorre a ritroso cosa sono stati loro due in tutti quegli anni, non sapendo che quello sarebbe stato l’ultimo compleanno che entrambi avrebbero trascorso insieme. Sono stati anni che li hanno visti crescere e vivere quasi in simbiosi, non ricorda un solo attimo in cui loro due non siano stati insieme. Sono stati anni che hanno dato ad entrambi tanto, anni che hanno colmato dei vuoti sentimentali, lui perché era un orfano e lei perché era una ragazzina cresciuta come un maschio per volere paterno alla quale poco calore veniva concesso affinché crescesse e si rinforzasse il suo carattere. Questi aspetti delle loro reciproche solitudini sono quelli che li hanno legati sempre più con un filo invisibile ed indissolubile. I loro momenti condivisi concernevano anche le letture e Andrè già da ragazzo le aveva fatto dono di un volume nel quale si parlava di amicizia profonda, quella che lo legava a lei che considerava da sempre la metà della sua anima e che era riuscita a imbrigliare il suo cuore per sempre senza saperlo e senza fare nulla di eclatante, semplicemente essendoci. Lei che tentava di mantenersi distaccata e altera, che cercava nell’altrove la sua dimensione per trovare un compromesso fra ciò che era e come viveva e che solo André ha sempre compreso in quale dilemma si dibattesse l’intero suo essere. Non c’è acrimonia in questo ripercorrere a ritroso il loro cammino per ciò che sono ora, solo una immensa nostalgia per ciò che non è più ma che forse potrebbe tornare ad essere. Nell’ultimo compleanno ha voluto farle dono di una parte dei suoi pensieri, che ora non sono più comuni a tutti e due, poiché tra loro si è creata una distanza che fa male, nella speranza mai perduta di potersi ritrovare su un territorio neutrale, quello appunto del pensiero e della comprensione. Ora che è divenuto un uomo che può avere dei sogni e delle idee vuole poterli condividere con lei per poter ricominciare quello scambio che tra loro c’è sempre stato. Il contratto sociale può essere una lettura che può farle pervenire cosa si agita nel cuore di Andrè, la speranza di un futuro dove tutti gli esseri umani possano confrontarsi senza timore. Delicato il messaggio che André ha voluto donarle caricandolo di un significato che li riporta entrambi al loro passato condiviso: il nastro con cui ha legato il libro che le ha regalato, il nastro con cui amava raccogliere i suoi capelli. E Oscar lo ha notato e sul suo viso appare un sorriso disteso, grato e luminoso solo per lui, che non trova altre parole che quelle di augurio. Vorrebbe poterle parlare ancora e ancora ma per ora gli basta rivedere sul suo viso la serenità ritrovata anche se solo per un attimo, forse ci sarà ancora tempo per riprendere il loro muto discorso. Davvero emozionante questo tuo scritto così carico di significato e di sentimento che ci rammentano una volta ancora chi siano stati Oscar e André e la loro storia. Un doveroso ringraziamento per questa condivisione di emozioni e un augurio di buone feste! |
Ciao. :) Amo sempre considerare i titoli ancor prima di leggere un storia e questo mi ha affascinata,il numero associato all'età di Oscar e di Cristo,simbolico. È uno scritto delicato,dove si possono ben percepire in modo autentico i sentimenti che prova André. Oltre al suo interagire con Oscar,ben caratterizzato,mi sono piaciute le citazioni letterarie latine. Amo il libro citato di Cicerone,come anche Orazio e la tematica letteraria é presente anche nel finale. Il nastro associato è molto evocativo e ho immaginato tutta la scena,assaporando questo sentimento puro che li unisce. Un saluto. :) |
Non posso che unirmi ai recensori che sono passati a lasciarti un commento prima di me e farti anche io i miei sentiti complimenti. |
Ciao bentornata , con azzurro opaco hai omaggiato André e con questa ff Oscur. Mi piace molto il tuo stile perché i tuoi personaggi sono molto veri, non ti discosti dagli originali ..spero ci delizierai con altre storie..a presto |
Un delizioso regalo per Oscar ed anche per noi lettori. |
È una delle più belle cose che io abbia mai letto in questo fandom. |