Cara, eccomi finalmente da te!!
Sono veramente imperdonabile per tutto il tempo che ti ho fatto attendere per questo scambio, me ne rende conto. E spero di potermi quindi fare perdonare con una recensione degna di essere chiamata tale... soprattutto per questa cosa meravigliosa che ho appena letto ♥
Sul serio, non ho idea di dove iniziare. Ammetto che, inizialmente, ero indecisa se continuare The Dance (che come sai mi sta piacendo da morire) o leggere qualche tuo lavoro più recente. Beh, sono davvero felice di essere passata di qui, da una one shot che, come al solito, mi ha fatto tornare in mente che scrittrice di talento tu sia, quanta invidiabile capacità tu abbia con il lessico e con le parola scritta in generale, oltre che una stupenda e curata dedizione in ogni tuo lavoro, o almeno in quelli che ho letto.
Le storie introspettive rientrano in uno dei miei generi preferiti, forse perché io, come autrice, faccio sempre un po’ a pugni con l’introspezione: amo scavare nella psicologia dei personaggi, nei loro pensieri, ma sono sempre dell’idea che sono più capace a farli emergere attraverso i dialoghi. Credo sia per questo che, invece, amo leggere questo tipo di storie. Non solo le trovo di grande ispirazione, ma quando trovo lavori di questa qualità resto sempre estasiata dalla capacità che avete tu e altri autori di farmi provare un turbinio di emozioni a dir poco indescrivibili.
Sai che amo il personaggio di Crowley (anche se ho sempre avuto una predilezione mai nascosta per Aziraphale). E di lui amo soprattutto la luce ironica dal quale la sua figura è illuminata, coerente con tutto lo stile del romanzo. Al tempo stesso, amo come le fan fiction abbiano sempre potuto dare la possibilità di esplorare i suoi pensieri in una luce diversa, più seria, intrisa di sentiment che un demone non dovrebbe provare e, in questo paradossale modo, più umana. C’è una vera e propria estensione dell’animo di Crowley qui, per non parlare di quanto sia meravigliosa la tua scelta di parole utilizzata per descrivere il suo amore e il suo tumulto interiore. I riferimenti ai gironi infernali danteschi non sono solo apprezzati da una mancata classicista come me, ma coerenti e inseriti meravigliosamente. Il registro pensieroso di Crowley sulle azioni di Aziraphale, sui suoi comportamenti, sui suoi interessi e le passioni che ha scoperto e coltivato in un tempo di vita così lungo sulla terra, è tutto condito da quel velo di malinconia di mi piace tanto quanto si tratta di personaggi che amano decantare il loro amore, un po’ come un eroe greco che commuove gli inferi con il canto della sua lira (perdonami, sono giusto un po’ fissata con Orfeo ed Euridice, negli ultimi giorni).
Insomma, nel caso non si fosse capito ho amato anche questa tua storia, dove i sentimenti di Crowley sono l’essenza del suo rapporto con Aziraphale. Potrei leggere di loro in mille salse diverse, come potrei non adorare un inno al loro amore?
Ti mando tanti bacioni e già che ci sono ti auguro un buon weekend 💓
Ancora, ti prego di perdonare questo ritardo infame, ultimamente sono del tutto rincoglionita su EFP. |