Recensioni per
The stars, like dust
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 49 recensioni.
Positive : 49
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/02/20, ore 11:05
Cap. 2:

Buongiorno mia cara <3
Ho deciso di proseguire con la lettura di questa raccolta perché la prima one-shot mi era piaciuta davvero moltissimo, e quindi avevo aspettative altissime anche per questa - che non sono state smontate, affatto, mi hanno solo confermato che sto adorando questa raccolta **
Tralasciando che amo le tue descrizioni e penso di avertelo ormai detto almeno una decina di volte, il modo in cui riesci a tratteggiare Aziraphale e Crowley è sempre bellissimo. Non hai mai bisogno di scritti chilometrici e capitoli infiniti; in poche parole, sempre mirate ed efficaci, tratteggi tutto e penso ci sia molta abilità, in questo. Tipo, io se non uso una miriade di parole non riesco mai a creare niente di concreto, giro troppo intorno alle cose, invece tu centri sempre il punto ed è molto bello perché i tuoi testi sono sempre molto scorrevoli, li si legge in un batter d'occhio eppure ti lasciano tantissimo, soprattutto perché sai scavare davvero bene nella mente dei due, le tue introspezioni sono qualcosa di pazzesco **
Ho sofferto immensamente quando è stata tirata fuori la libreria di Aziraphale che ha preso fuoco, insieme a tutti i libri. E' una sciagura, questa; mi dispiace tanto per lui, se la mia libreria prendesse fuoco penso che morirei con lei.
La dolcezza di cui questa OS è intrisa è tantissima, e l'ho adorata. Rendi sempre il loro rapporto così speciale, così particolare; si completano, pur essendo due esseri totalmente diversi. 
Ho amato in particolare il punto in cui hai inserito quelle frasi fra parentesi, è una scelta che rende benissimo e anticipa un finale che mi è piaciuto moltissimo, mi hai rallegrata da una giornata che era partita un po' cupa e triste. E' un finale che dà speranza, armonia, che ci mostra l'angelo e il demone che si tengono per mano e sono pronti a stare insieme, nei secoli, senza stancarsi mai l'uno dell'altro e continuando a starsi a fianco, ancora e ancora. 
In questa os c'è dolcezza, c'è malinconia, c'è una punta d'angst qui e lì che serve ad approfondire e caratterizzare sempre di più i due personaggi. C'è tenerezza, amore, un velo di fluff. E' un caleidoscopio di emozioni intensissime e sei riuscita a farmele arrivare tutte.
Non è una recensione lunghissima ed è più un insieme di complimenti in disordine ma spero di aver centrato il punto, mi è piaciuta davvero tantissimo *^*
A presto <3
fumoemiele

Recensore Master
23/02/20, ore 10:34
Cap. 2:

Tesoro <3
Mamma mia, questa storia è di una dolcezza disarmante, malinconica e tenera. Se nella precedente il punto di vista era quello di Crowley, qui è di Aziraphale, che tra l'altro è super IC nei suoi pensieri. Questa storia parla del "gettarsi" a capofitto in qualcosa. Aziraphale si è sempre trattenuto con Crowley, questo è abbastanza evidente, sia per la loro natura diversa, sia perché in quanto angelo c'erano delle regole che doveva rispettare. Diciamo che ha sempre cercato di comportarsi come il suo ruolo voleva, ma non aveva tenuto conto di lui. Crowley è davvero il compagno che gli è sempre stato accanto fin dall'inizio, c'è stato davvero SEMPRE, se si allontanavano poi comunque si ritrovavano. E mi piace, perché questo pare l'esatto momento in cui Aziraphale si rende conto di tutto. Non sono più un angelo e un demone che dovrebbero farsi la guerra perché di natura "è così che deve essere", loro sono loro, così unici. E Aziraphale si sente anche in colpa, perché si rende conto di quanto tempo abbia passato a fingere di non vedere. Una cosa che mi ha molto colpito è che ad un certo punto lui si sente in colpa perché - nel profondo - aveva quella presunzione che lo faceva sentire migliore di lui (visto che è un angelo e quindi si pensa che gli angeli siano "migliori" dei demoni). Quando invece sono uguali, terribilmente umani, con i loro pregi e i loro difetti. Si è nascosto dietro questa facciata per troppo tempo e finalmente adesso sta crollando tutto: adesso c'è Crowley, che gli chiede di venire da lui, gli chiede di restare, per l'ennesima volta gli porse ancora la mano. Aziraphale finalmente si getta e si lascia andare e il momento in cui si stringono le mani dice tutto, anche senza parole. Veramente troppo dolce, ho adorato visceralmente tutto, fai un'introspezione dei personaggi che è pazzesca.
Grazie davvero.
A presto :*

Nao

Recensore Master
18/02/20, ore 16:14
Cap. 1:

Buon pomeriggio mia cara.
Evito i convenevoli e vado dritta al punto.
CHE. COSA. HO. APPENA. LETTO.
Ecco. Questa è una di quelle cose che io definisco "perle".
Mi capita di rado di imbattermi in storie così belle, stilisticamente e grammaticalmente perfette, con introspezioni profonde come abissi oceanici, che mi emozionano e mi fanno pensare "cazzo, questo sì che è scrivere".
Beh, questo è uno di quei casi.
È un Crowley scomposto, destrutturato, come un dolce gourmet, di cui possiamo ammirare sul piatto le singole parti, spiegandoci finalmente come avviene la magia. Penso che tu abbia fatto un lavoro magistrale, facendoci ascoltare (leggere) il suo flusso di pensieri, dubbi e desideri che scorrono come un fiume in piena, concatenandosi perfettamente e trascinandosi insieme a lui in un vortice di sentimenti quasi disperati.
"Crowley ha un insetto nero e fremente al centro del petto. Vibra le sue placche chitinose, e come le cicale in estate frinisce in un canto senza fine. A volte è così forte da assordarlo. Come può Aziraphale non sentirlo? Come può un essere fatto per amare a non ascoltare il canto del suo cuore?"
Ecco, in passaggi così cupi, quasi tetri, dark, io vedo una delicatezza, una bellezza, che può toccare corde molto profonde. Sono sensibile a questo tipo di concetti e mi piacciono molto, se inseriti bene, cosa che tu hai saputo fare.
C'è ritmo, c'è musicalità, c'è poesia, in tutto questo.
Sono davvero ammirata, mi hai sorpreso.
E non perché il resto di ciò che ho letto di tuo non fosse valido, al contrario, ma qui, secondo me, hai dato il meglio di te.
Un pezzo di gran pregio, davvero, che finisce subito tra le storie seguite!
Complimenti e a prestissimo!
S.
(Recensione modificata il 18/02/2020 - 05:35 pm)

Recensore Master
14/02/20, ore 18:55
Cap. 1:

Eccomi qui per lo scambio a catena!
Scusa davvero per il terribile ritardo, ma è stata davvero una settimana pesante e ho trovato il tempo di passare solo ora, mi merito molte frustate.
Bando alle mie scuse e passo subito al capitolo.
Io sono un grande fan di Good Omens fin da quando lessi il libro nel lontano 2008 ( wow, mi sento vecchio ) e se c'era una cosa che mi aveva sempre affascinato di questa storia era proprio il rapporto tra i due protagonisti, Crowley e Aziphrael. Un rapporto che può essere visto in tanti modi ( io preferisco vederli come bro ), e l'amore non fa eccezioni.
Il capitolo, sebbene breve, è scritto molto bene e carico di sentimento. I pensieri di Crowley sono presentati benissimo, dandoci una panoramica a tutto tondo della visione contorta non solo che ha di se stesso ma anche del mondo che lo circonda.
La parte iniziale, in cui afferma di non essere buono ne come Angelo ne come Demone, mi ha fatto stringere il cuore. Crowley, in effetti, è proprio così, un personaggio che balla tra due mondi e che segue solo i propri desideri. Non persegue ne il bene ne il male, solo ciò che lo aggrada.
Per certi versi, è un demone in tutto e per tutto.
Ed è proprio questo suo desiderio di essere vicino ad Aziphrael, un angelo, che lo contraddistingue dai suoi compagni infernali, ed è ciò che lo rende un personaggio affascinante.
In fondo, se ti sei ribellato al Paradiso...perchè non dovresti fare lo stesso con l'Inferno?

Recensore Master
11/02/20, ore 22:59
Cap. 2:

E questa volta è il turno di Aziraphale in un’analisi completamente dedicata a lui e alla profondità di un personaggio che non è per niente facile. A differenza di Crowley, infatti, secondo me Azi è quello più complesso e controverso – perché è buono, perché è angelico, perché è luminoso e puro, ma proprio per questo riesce a toccare (bel bene e nel male) le corde dell’animo di Crowley come nessuno. E l’ha deluso così tante volte, in fondo, con la sua esitazione, con i suoi dubbi e il suo tirarsi sempre indietro, anche sapendo come il demone gli fosse sempre rimasto vicino e ci fosse stato sempre per lui.
Ma ora che l’Apocalisse è finito, la biblioteca è bruciata e non hanno più un paradiso o un inferno in cui tornare, sono rimasti loro due da soli, una squadra di due persone. E non poteva esserci momento migliore per Aziraphale per cedere con quella bellissima scena sull’autobus, mentre Crowley scivola seduto e lui incrocia le dita e unisce il palmo con quello del demone.
Aww, la tenerezza.
Mi è proprio piaciuto questo capitolo, il modo in cui sei andata a fondo nell’animo di Aziraphale, ma anche come hai saputo dipingere i modi e l’immagine tutta spigoli del corpo sottile e dinoccolato di Crowley/Tennant, come quando scrivi che il demone scivola sinuoso tra i sedili o è seduto mollemente. Hai reso perfettamente la scena!

Complimenti davvero!

Recensore Master
09/02/20, ore 10:33
Cap. 1:

Ciao! Ti ringrazio di avermi suggerito di passare dalle ultime storie, perché in effetti hai fatto in pochissimo tempo dei passaggi da gigante e questo capitolo ne è la prova, sono rimasta estasiata e sconvolta da tutta questa bellezza, da questo stile in cui io stessa mi ritrovo tantissimo, da tutte le immagini che hai usato in maniera così geniale, efficace, attenta. Wow. Mi pare che si era già detto che tu hai un debole più accentuato per Crowley e qui si è notato al massimo della sua potenza. "Preferisco" anche io il demone, tra mille motivi perché amo i personaggi in ginocchio per amore, persi in un amore forte e più grande di loro. È un lungo monologo interiore di Crowley in cui ripercorre incessantemente tutto il vissuto con il suo angelo, tra momenti bellissimi e momenti continui che gli hanno strappato il cuore. Mi piace ogni immagine che hai utilizzato per descrivere il cuore e il petto, ne ho usata anche io una simile e credo davvero sia stato efficace ai fini delle emozioni. Tutte queste immagini coinvolgevano e creavano vividi frammenti nella mente. Inoltre non penso che Crowley, come capisce anche lui alla fine, provi solo lussuria. Lui è prima di tutto innamorato come un folle e questo amore lo porta ad avere passione. In fondo non è sempre così? E non è giusto così? Complimenti, spero di leggerti di nuovo presto :) 
A presto! 

Recensore Master
07/02/20, ore 18:38
Cap. 1:

Io so di aver cominciato una tua raccolta tempo fa, che tra l’altro è anche la prima a far parte della stessa serie di cui fa parte questa fic – ma visto che preferivi il passaggio sulle ultime fic, eccomi qui!

Non sono abituata a leggere fic a sfondo erotico su di loro, non so perché io li shippi in modo platonico (io, che ho fatto del p0rn nelle fic la mia ragione di vita), ma mi ha comunque fatto piacere leggere qui riferimenti sessuali da parte di Crowley, del modo in cui si sente completamente sopraffatto quando è accanto ad Aziraphale, tanto che si accontenterebbe di una sua briciola, tanto che potrebbe arrivare a strapparsi il cuore e offrirglielo mille e una volta, tanto che è disposto a tradire l’inferno stesso per lui. Ed è sopraffatto anche quando non c’è, perché, alla fine, questi pensieri che lo colgono sono probabilmente parte della mancanza che ha di lui in una notte stellata.

Ci sono state un paio di frasi che mi hanno colpita molto e ho adorato, prima di tutte “Crowley ha un insetto nero e fremente al centro del petto. Vibra le sue placche chitinose, e come le cicale in estate frinisce in un canto senza fine.” Che ho trovato davvero meravigliosa e molto azzeccata per quello che è stata la tua introspezione di Crowley.
Ammetto comunque che, pur trovandolo molto in linea con quello che deve essere il suo pensiero verso il rapporto con Aziraphale (bello quando si chiede perché l’angelo non si accorga del suo di amore), mi è mancato il suo lato ironico e sarcastico che è forse la parte più corposa che compone l’essenza del demone. Ho immaginato fosse perché il momento è talmente drammatico da spogliarlo completamente di ogni barriera e lasciarlo nudo alla tristezza.

Tra l’altro mi piace come qualcuno, tra i commenti, abbia definito questa os come “canto”, perché è qualcosa che si addice effettivamente molto a quest’immagine che ci hai dato – è, in effetti, in tutto e per tutto un canto disperato dell’anima di Crowley.
Complimenti davvero.

Recensore Junior
07/02/20, ore 17:25
Cap. 2:

Come sempre sai descrivere sentimenti complessi.
Tanto ho amato la descrizione della sofferenza di Crowley, tanto mi fai percepire l'introspezione di Aziraphale, la sua presa di coscienza, il suo bisogno improrogabile di dire alla sua anima gemella quello che prova.
Mi piace molto leggere quello che scrivi, al di là del racconto, dei personaggi e dei fatti descritti, si sente la tua sensibilità nel descrivere questo, e in me fai provare belle sensazioni.

in pillole:
"ti prego, prendimi al volo, non farmi cadere",
"cadi con me, ti amo"
(paura, fiducia, aspettative, rimpianti e molto ancora)!

... come un gatto, faccio le fusa....
e attendo con curiosità il seguito. <3

Recensore Master
06/02/20, ore 11:56
Cap. 2:

OMGOMD!!!!
Posso dirti che è la cosa tua più bella che abbia letto in tema Good Omens? Ecco l'ho detto...
ora mi riprendo... sono ancora scossa.. è tutto così aawwww, l'analisi pazzesca che fai ogni volta... mi lascia basita, la cura che ci metti nello scavare fra le emozioni dei personaggi per portarle a galla ... waahh
ti avviso, sarà pieno di quote, perché devo, perchè meritano, perché sì <3

* Quasi tutto, si corregge mentalmente. Forse ha perduto la libreria, tutte le sue preziose prime edizioni, tutti i suoi ninnoli e la tazza da the con le ali. Ma non certo i ricordi. Forse è bruciato il suo passato, ma non il suo futuro, che siede accanto a lui e lo guarda con un sorriso tirato, stanco.
Aziraphale lo osserva tendersi verso di lui, come Crowley ha fatto per tutta la vita. *

la consapevolezza di Azi che le cose materiali importano meno in uanto tali e che Cro sia il suo presente e futuro è <3 <3 <3

* Come sa, purtroppo, di essere stato molto meno onesto nei suoi confronti. Si è nascosto per millenni dietro la sua facciata bianca e lustra. Le sue buone maniere, la sua presunzione, nel fondo del suo cuore, di essere migliore di lui. È quella notte, su quella panchina, che tutte le sue barriere cedono. Non riesce più ad ignorare che è Crowley ad essere stato il suo compagno sin da quando il mondo era ancora giovane. È Crowley ad aver pianto la sua scomparsa e ad aver affrontato l’incendio nella libreria per lui. È sempre lui ad essersi ubriacato fino alle lacrime, è lui ad avergli chiesto di scappare insieme su una stella, una volta. Ed è lui ad averlo convinto, tanto tempo addietro, a diventare amici.

Crowley non ha fatto altro che tendergli la mano. Con ogni mezzo, sempre in modo discreto, sempre silenziosamente accanto a lui. *

questa analisi è un capolavoro assoluto, quanto è vero.. Azi meno angelo di quanto voglia farci credere... ma l'ho sempre pensato quando nella serie trova il libro di Agnes e non gli dice nulla (che poi, nella cruciale scena del parchetto musicale, da come gli dice le cose pare che Cro a un certo punto lo sappia che glielo ha tenuto nascosto ) ... e amo ancora di più come si senta in colpa per questo e di quanto tutto ciò in contrapposizione esalti le virtù di Crowley... in un certo senso è più angelico lui nell sua pazienza, nella sua devozione e (diciamolo già) nel suo amore per Azi

e tu sei stata magistrale.

* Mentre sale quei due gradini e si aggrappa al corrimano, comprende quanto Crowley abbia camminato in salita, sempre, per secoli. Non ha fatto altro che raggiungerlo. Mentre lui se ne stava in un palazzo dorato, circondato dalle sue cianfrusaglie e i suoi tesori, fiero della sua natura. Comportandosi da bravo angelo, pieno di sciocche regole e affettazione, solo quando era più semplice. *

quest’immagine di Crowley che ha sempre camminato in salita, per raggiungerlo è… toccante, bellissima, struggente e vera.
la consapevolezza di Azi lo è ancora di più, è un momento emozionatissimo.

Come quello in cui Crowley sceglie per entrambi e salgono su quell’autobus demonicamente miracolato <3

* Aziraphale salta nel vuoto, perché dietro di lui non ha più terra a sorreggerlo (ti prego, prendimi al volo, non farmi cadere).
C’è solo Crowley, davanti a lui, seduto mollemente su quel sedile, che lo sta attendendo (cadi con me, ti amo).

Quando Aziraphale si siede, stavolta accanto a lui, senza pensare allunga la mano e gliela prende. Incastra le dita e i loro palmi caldi si toccano.
In quel momento, sancisce il patto e la sua appartenenza all’altro (mi hai preso, mi hai scelto) . *

qui ho proprio pianto di gioia, sappilo <3 è tutto perfetto, in una cornice impeccabile, hai catturato il momento e tutte le profonde emozioni che ne scaturiscono è l’inizio di qualcosa di importante per entrambi, eterno, duraturo e stupendo.

e la chiusa col ritorno al giardino e l’immagine di due ragazzini che si tengono per meno tornando a casa… è pura magia.

Complimenti infiniti, non dico tanto per dire, credo che tu stavolta ti sia superata!!
Tu adoro, ma già lo sai

Recensore Junior
06/02/20, ore 08:12
Cap. 2:

Oh.
Oh, l'ho letta ieri notte prima di addormentarmi, e non ero riuscita a elaborare come si deve.

Sai che amo le tue introspezioni; eccoci, ecco il pezzo gemello che aspettavamo.
Scusa se vado un po' in ordine sparso.

...il sorriso con cui Crowley lo guarda dopo la mancata apocalisse è il più dolce, il più nudo, e il meno teso, forse.
"Eccomi, ho scalato la montagna per te (ho camminato in salita per secoli) ho versato l'ultima goccia del mio sudore e del mio sangue."

Ma qui voglio parlare di Aziraphale. Aziraphale e l'amore che non osa dire il suo nome. Aziraphale imprigionato dal controllo del Paradiso, Aziraphale consumato dal senso di colpa, Aziraphale che oggi per la prima volta ha scoperto cosa vuol dire scrollarsi di dosso le catene.

Ci struggiamo sempre tanto per Crowley, perché il dolore di Aziraphale è muto. È ben nascosto dietro il gilet liso, non può neppure ammettere la propria esistenza.
Ma ogni tanto mi ricordo di come deve essersi sentito in trappola, senza avere scelta, senza neppure la consolazione di protestare, e mi si spezza un po' il cuore.

L'accorgersi della propria presunzione nel credersi migliore di Crowley, oh.
Questo fa male, ed è umano ed è reale. Quando ti accorgi che hai sottovalutato la persona che hai davanti, proprio come altri hanno sottovalutato te, ti senti un verme della terra.
Quando poi è l'unica persona a cui tieni al mondo, è un tipo di vergogna che brucia in modo tutto particolare, ed è giusto così.
Accettare la propria imperfezione davanti al Cielo E davanti a Crowley credo sia un passo di crescita importante per Aziraphale.
È buffo, ma non è anche meraviglioso? Dopo seimila anni hanno ancora qualcosa da imparare.

E specularmente troviamo tutta la delicatezza di Crowley, che ha imparato a distogliere lo sguardo, a rispettare la complicata danza di Aziraphale intorno alle regole, a non mettere il dito sulle sue contraddizioni (se non in modo lieve, ridendo, "A moral argument..?")

E quando Crowley gli dice che può stare da lui, se vuole (anything you want, sempre), è l'ultima dimostrazione del suo mettersi ai piedi di Aziraphale, anche adesso, anche nel mondo che è ricominciato.

E poi "mi hai scelto" un'altra cosa che mi uccide.
Sì, si sono scelti. Liberamente. Non perché dovevano, non perché erano costretti.
Sono l'uno la prima manifestazione della libertà dell'altro, la prima cosa bella.

E questo riavvolge il tempo, segna l'inizio di un nuovo mondo, è davvero di nuovo il giardino dell'Eden, ma questa volta è per loro.

Sigh.
È bella, dearest.

(Attenta solo a un giro di frase, "Aziraphale lo osserva tendersi verso di lui, come Crowley non ha fatto altro per tutta la vita.", forse è meglio "come Crowley ha fatto per tutta la vita", oppure spezzare la frase mettendo un punto, "Aziraphale lo osserva tendersi verso di lui. Crowley non ha fatto altro per tutta la vita").

Sigh. Come sono belli ;____;

💛
(Recensione modificata il 06/02/2020 - 08:14 am)

Recensore Master
05/02/20, ore 23:48
Cap. 2:

Amore, tantissimo. Ho gli occhi a cuore, e l'animuccia nera e satanica (mi credi, sì? ùù) gonfia di gioia
L'ultima riga, dove ho visto il mio indegno nome dopo quello che hai scritto, mi ha fatto venire le lacrime agli occhi.
Lo stupido angelo ha capito, ha accettato non Crowley - era la parte più facile - ma se stesso, di riconoscere la sua non-perfezione. Che sarebbe inutile, fredda, piena di umidità di nuvole e terrificanti visioni di The Sound of Music in loop. Io mi sparerei.
Ha capito che c'è una creatura che ha bisogno di lui, quanto è li per ogni cosa che gli serva. Lo salva, lo accudisce, lo protegge, prende l'autobus per lui ;) Non tanto style, ma un mare d'amore, quello vero.
Innocente come il mondo appena creato, perché il povero sfortunato serpente non è certo più cattivo di chi lo condanna
Crowley che non osa sperare, tanto che una barriere di carta velina ancora basta a schermare i dubbi di Azirapahle.
Che si è nascosto per millenni dietro il "non devo" per non sbagliare, perchè un buon angelo non lo fa, vero? E il bambino che ha appena visto scegliere qualcosa di così grande? Si è preso più responsabilità di lui
Ora rimedia, però, e il solo piccolo gesto di prendergli la mano è l'inizio di una nuova era
Quello che hai scritto è delizioso, dolcissimo, mi sta abbracciando il cuore, è un mare di tempo che qualcuno non scrive per me, dai tempi di TVD... non so come ringraziarti, ne avevo così bisogno.
Poi una storia così tanto bella... mi vergogno di essere arrivata su questo fandom, tu a l'altra Piumetta mi commuovete sempre
Oddio, oppure o Satana, non posso smettere, sparami alle gambe, guarda! Li vedo, su quella panchina, e la mia giornata così triste all'improvviso ha un finale positivo. E non me lo aspettavo così presto! stavo per chiudere... la sorpresa! Mi sento così coccolata, mi fa così bene
Sei un tesoro, e Azi è diventato più intelligente, da stasera!
Do un bacio al PC con la storia sullo schermo e uno a te
GRAZIE.
tua, sognante Setsy

Recensore Master
02/02/20, ore 10:38
Cap. 1:

Tesoro **
Sarò ripetitiva, ma io amo, AMO il modo in cui caratterizzi Crowley, anche perché abbiamo un'idea molto simile di come sia lui e quali siano i suoi pensieri. Crowley pensa di essere stato un pessimo angelo, ma anche un pessimo demone. Perché in fondo quale demone si innamora di un angelo? Eppure a lui è successo. Ad un certo punto si chiede se il suo sia effettivamente amore o solo desiderio, ma è chiaro che è entrambe le cose. Prova un fortissimo trasporto sessuale verso Aziraphale, ma prova anche un profondo sentimento, questo si capisce da quelli che sono i suoi pensieri. Crowley è quello che aspetterebbe in eterno. Quello che si accontenterebbe anche di un niente, di averlo vicino senza però averlo poi nell'effettivo. E in fondo oramai crede che sia questa la sua vera punizione, vivergli accanto senza mai averlo. Terribile davvero, ma c'è un sottofondo così romantico e struggente che mi vengono gli occhi a cuoricino. Ogni suo pensiero, mentre si trova ad osservare il cielo stellato, brucia di passione e sentimento, di quelli così forti che sembra possano bruciarti l'anima. C'è tanta tristezze a malinconia, insomma, c'è tanto nel suo animo tormentato e innamorato. Queste introspezioni mi piacciono sempre tanto, anche perché mi ci rivedo e perché penso tu abbia la delicatezza per sviscerare certe questioni... oltre che per farmi sussultare il cuore.
Sono troppo innamorata del concetto di attendere, magari anche eternamente, di soffrire per amore. Con loro poi è inevitabile.
Mi era mancato leggere le tue storie, sappilo T_T
A presto <3


Nao

Recensore Master
31/01/20, ore 15:23
Cap. 1:

Ciao mia cara <3
“Strappato, lacerato”, ecco come si sente il nostro Crowley, in quella che è una veglia notturna solitaria e dolorosissima. Sotto un cielo di stelle lontane – irraggiungibili quasi quanto Aziraphale – Crowley riflette sulla sua condizione di demone, e pare non essere più in grado di riconoscersi. Troppo a lungo, forse, ha abitato il corpo di un mortale, e ora non sa più dire dove finisca il demone e inizi l’uomo (e viceversa): pare che tutta la sua essenza sia condizionata dalla presenza di questo organo complesso e incomprensibile, così piccolo e allo stesso tempo così grande, spaventoso, incommensurabile, che è il cuore. Crowley si scopre, una volta di più, innamorato, da sempre e per sempre, del suo angelo, che mai come in questa occasione si è rivelato tanto distante, luminoso, intoccato e intoccabile. Da millenni Crowley tende la mano verso di lui e da millenni non riesce a far altro che a sfiorarlo, senza mai riuscire a toccarlo veramente: il suo sembra, almeno in questo momento, un amore a senso unico, destinato a non realizzarsi e a bruciare e consumarsi in se stesso. Il desiderio che gli scorre nelle vene è tangibile, tanto prorompente da non poter essere arginato eppure, pur di stare vicino al suo angelo, Crowley rinuncerebbe a tutto, anche a vivere un rapporto “completo” – tutto quel che desidera Aziraphale per lui sarebbe accettabile, un sacrificio da compiere con il sorriso sulle labbra, perché l’unica cosa che conta è solo lui, il suo angelo circonfuso di grazia che pare illuminare ogni cosa intorno a sé, persino un demone come lui. Crowley però conosce bene quale miracolo – e quale tormento – un corpo umano può essere, e vorrebbe avere la possibilità di condividere questa consapevolezza con la creatura che più ama in tutto l’universo: a quali vette d’estasi potrebbero arrivare insieme! Aziraphale però è una tela bianca che il minimo tocco potrebbe sporcare, e Crowley, più di ogni altra cosa, si dispera proprio per questo: per lui non c’è peccato più grande, più imperdonabile di insudiciare con i propri pensieri impuri lo splendore del suo angelo. Ma siamo proprio sicuri che anche Aziraphale sarebbe di questo avviso? Mi viene a tal proposito in mente la strofa di una canzone di Mengoni (Ti voglio bene veramente): avrei trovato molte più risposte, se avessi chiesto a te, ma non fa niente. Forse Crowley dovrebbe provare a fidarsi di Aziraphale, del rapporto che li lega… forse potrebbe scoprire che l’animo dell’angelo è abitato dallo stesso struggimento, dallo stesso, disperato desiderio. Fa male vedere Crowley in questo stato, ma c’è sempre la consapevolezza che prima o poi i due sono comunque destinati a unirsi, e amarsi di un amore totale e travolgente – fino alla fine del tempo.
Non so nemmeno bene io che cosa ho scritto. La storia mi è piaciuta tantissimo, e probabilmente è per questo che sono rimasta a corto di parole <3
Un bacione, e tanti, tantissimi complimenti :*

padme

Recensore Master
31/01/20, ore 11:32
Cap. 1:

Buongiorno mia cara <3
Inquietante la mia velocità, vero? Con la catena faccio sempre così, prenoto solo se ho la mattina libera e so di poter leggere subito ^^
Solitamente non partecipo allo scambio a catena perché è raro che io riesca a trovare qualcuno che mi piace leggere, e non mi va di prenotare a caso perché poi finisco a lasciare critiche e odio farlo, però questa volta sono stata fortunata perché ho beccato te e ho deciso di buttarmi ^^
Hai dato priorità a questa storia ed essendo nel fandom di Good omens ho deciso di seguire le tue indicazioni, adoro come parli di Crowley e Aziraphale, e li shippo un sacco come già sai, non potrei mai lamentarmi xD
Ho amato le descrizioni iniziali, soprattutto il momento in cui Crowley si chiede a quale girone sia destinato per i suoi peccati, da brividi! E non sto esagerando **
Mi ha trasmesso tantissima tristezza, senza contare che hai scritto il tutto utilizzando dei termini e delle frasi che suonano davvero bene e sono un vero piacere da leggere. Brava, davvero *^*
Ancora di più, però, ho amato quando Crowley inizia a rivolgersi ad Aziraphale, a elencare le qualità che ama di lui, quei dettagli che gli scaldano il cuore e glielo fanno battere un po' più forte, come il suo sorriso, e che al tempo stesso lo feriscono perché è consapevole di quanto il loro amore sia visto e percepito come sbagliato, quando come può l'amore esserlo? Anche fra persone diverse, fra un angelo e un demone, fra la luce e l'ombra, l'amore non può mai essere sbagliato.  
Bellissimo inoltre che in questa storia ci sia un'alternarsi fra la prima persona e la terza. Spesso questa tecnica mi fa storcere il naso, per il semplice fatto che odio la prima persona, ma tu sei riuscita a scrivere in questa modalità molto bene, e quindi mi inchino xD
Il finale, poi, è stato un pugno allo stomaco, una stretta al cuore. Vedere Crowley in queste condizioni mi ha devastata, sappilo, ed è merito di come sei riuscita a trasmettermi le sue emozioni con le bellissime introspezioni che hai fatto di lui **
Anche in questa storia ci sono i soliti accenni all'erotismo, che questa volta è più velato rispetto al solito, ma che mi è comunque piaciuto molto. 
Brava, bravissima, questa os ora si piazza fra le mie preferite, di tue, che ho letto, sarà merito di tutto questo angst. Più angst vedo e più sono paradossalmente contenta XD
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
29/01/20, ore 08:01
Cap. 1:

Ma... ma.. tutto questo angst, questa sofferenza?😭😭😭💔
Cro non se la merita
Ma anche povero Azi, di riflesso, troppo naive per capire il male che fa al suo demone. 😭💔
Ho notato dei riferimenti alla tua bellissima raccolta 🤩
La metafora sulla risata di Azi è un incanto, quanto è vera 😍
Bellissimo l'accenno all'episodio di Shakespeare 😍
Io li preferisco in chiave più leggerina, ma è innegabile quanto tu scriva bene
Il tuo lessico è qualcosa che mi lascia sempre di stucco
Bravissima