Recensioni per
Vodka,Unleashed
di halcyonalex

Questa storia ha ottenuto 148 recensioni.
Positive : 148
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/03/20, ore 13:51

Ciao^^
Diventare "mostri" prima ancora di esserlo...
Facile puntare il dito e affibbiare etichette basate sull'apparenza, senza neanche conoscere. Facile emarginare una persona sulla base di giudizi campati sul nulla.
Hai reso benissimo il senso d'incomprensione e solitudine che grava sul protagonista, il suo sentirsi vittima di un'ingiustizia, ma anche la rassegnazione dettata dalla consapevolezza di non potersi aspettare nulla di diverso.
Ma quanto durerà tutto questo?
Vado avanti!

Recensore Master
18/03/20, ore 12:36

Ciao^^
un momento di tenerezza nel quale Dylan sembra dimenticare tutto quello che ogni giorno gli succede a scuola.
Butta via le pillole, cosa gravissima, e non lo dice a nessuno, cosa ancora più grave. Immagino che questi atti avranno delle conseguenze.
Ma lui al momento non ci pensa, perché è certo di poter risolvere tutto con meditazione e ginger beer...
Vedremo, ho come l'idea che questo intermezzo di benessere sarà presto soppiantato da altre angherie.
Come sempre è un piacere leggerti, alla prossima!^^

Recensore Master
18/03/20, ore 12:30

Ciao^^
E così, il nostro comincia a prendere sempre più confidenza con il mondo delle armi e con l'idea di uccidere. Certo per ora di parla di un cervo, ma i collegamenti con le angherie che riceve ogni giorno arrivano rapidissimi.
Un fucile sistemerebbe di certo le cose...
E poi c'è la festa di Halloween, dove rimpare la ragazza carina, che questa volta sembra dedicare al nostro qualche attenzione e addirittura gli dà il numero di telefono. Sono molto curioso di sapere cosa significherà per il protagonista la relazione con questa ragazza.
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
18/03/20, ore 10:14

Ciao^^
le risatine finali fanno capire da dove sia venuta fuori quella perquisizione fuori da ogni logica.
Chiaro, quando una persona è in un contesto del genere, quando viene portata lentamente, inesorabilmente all'esasperazione, poi non si sa cosa può succedere.
Un noto adagio dice: non c'è peggior cattivo di un buono che diventa cattivo. Non so se il protagonista di possa definire "buono", ma di sicuro è una vittima, e il giorno che diventerà carnefice non farà sconti a nessuno...
Come sempre un bellissimo capitolo, alla prossima!

Recensore Master
18/03/20, ore 10:11

Ciao^^
hai reso molto bene il misto di aspettativa e timore per l'arma: una cosa sconosciuta, pericolosa, ma al tempo stesso bellissima (parlo da tiratore, per cui so cosa significa). Una cosa che può riscattare, può rimettere a posto tanti torti subiti.
Robyn non è arrivata, ma in fondo che importa? Una volta imbracciata un'arma, le prospettive cambiano.
E poi la magia finisce, si ritorna alla quaotidianità, alle partite di Diablo, ma con qualcosa in più, con la consapevolezza di avere una nuova arma, sia fisica che psicologica.
Complimenti e alla prossima!

Recensore Master
17/03/20, ore 10:29

Ciao^^
Ah, Duke Nukem 3D, quanti ricordi... Ci ho giocato da consumare la tastiera...
Ma a parte ciò: alle volte l'impunità di cui gode certa gente fa veramente voglia di prendere un fucile e fare una strage. Tanto non li puoi fermare con nient'altro. Si spalleggiano a vicenda, si nascondono, approfittano di quando non ci sei per fare scherzi ignobili, che certo, non saranno traumi da quaranta giorni salvo complicazioni, ma sono comunque azioni basse, cattive, da stronzi, se mi passi la parolaccia.
Chissà che parte avrà questa nuova ragazza nella storia? Sono proprio curioso di scoprirlo...
Come sempre un capitolo molto interessante e ben scritto, complimenti!

Recensore Master
17/03/20, ore 08:23

Ciao!
Un capitolo che comincia nel migliore dei modi, per così dire, con una serata per soli ragazzini, con tutte le piccole trasgressioni del caso, ma poi evolve in una direzione che nessuno aveva previsto.
Pericolosissima la faccenda delle confessioni video, penso sia una cosa che ha fatto più vittime, psicologicamente parlando, di un'epidemia di peste. Ognuno dice la sua e da una parte si espone e dall'altra viene in contatto con la parte nascosta degli altri. Inquietante la faccenda del livello di Doom con i compagni di scuola (cosa che comunque avrei tanto voluto fare anch'io), soprattutto se si pensa a quello che succederà poi...
Sempre molto bella questa storia, complimenti!

Recensore Master
17/03/20, ore 07:51

Ciao^^
in generale, il nostro protagonista si scontra con un mondo qualunquista e superficiale, impersonato dal suo amico Eric. Un mondo che dà etichette sulla base di comportamenti ritenuti inadeguati, senza darsi la pena di controllare se l'etichetta sia attribuita a torto o a ragione.
Il protagonista è sempre più alienato, disgustato, si auto-emargina sempre più, consapevole di non avere nulla in comune con i suoi coetanei. Certo, come tutti anche lui vorrebbe qualcuno che lo avesse a cuore, che gli volesse bene, ma quello che dipingi è un deserto affettivo, nel quale di sicuro fa fatica a trovare qualcuno che non sia un "Eric".
Sempre molto realistica l'introspezione di questo ragazzo, complimenti!

Recensore Master
16/03/20, ore 17:36

Ciao^^
Mai sottovalutare la rabbia di una vittima, perché quando esplode...
Il tuo protagonista è intelligente e bravo, ma ogni giorno deve subire quelle angherie che chiunque fa finta di non vedere, perché nella scuola perfetta certe cose non devono esistere.
E il nostro sa che se provasse a parlare, se aprisse bocca con chi teoricmaente dovrebbe difenderlo maggiormente, otterrebbe solo di farsi rovesciare il problema addosso: non sono gli altri, caro, sei tu che sei malato, parlane con la dottoressa.
Davvero molto frustrante.
Complimenti di nuovo, a presto!

Recensore Master
16/03/20, ore 17:27

Ciao carissima, piacere di conoscerti.
Girando per i meandri del sito ho trovato questa tua storia, che mi ha subito incuriosito.
Quello che riproduci con tanta incisività sono sicuramente i pensieri di un "disadattato", ma disadattato rispetto a cosa? A gente massificata, ignorante, che lo maltratta perché lo crede "frocio", quindi gente superficiale, che si ferma alle apparenze, che giudica senza conoscere.
Dall'altra parte abbiamo un ragazzo chiuso, taciturno, autolesionista, che viene emarginato, ma forse anche si autoemargina. Nelle sue parole traspaiono da una parte il disprezzo per i coetanei, ma dall'altra anche un senso di nostralgia struggente per cose che il protagonista sa di non poter avere, come affetto o addirittura amore.
Questo primo capitolo è decisamente interessante, leggerò sicuramente anche gli altri.
Ciao e a presto!

Recensore Master
16/03/20, ore 16:07

Anzi, no: leggo l'ultimo, va'^^
Il problema di questa storia è proprio questo: un capitolo tira l'altro e quando hai iniziato non riesci più a smettere.
Ma a parte questo, quella che descrivi è una situazione veramente tremenda. Non stupisce la rabbia di Dylan di fronte all'atteggiamento della madre, che si preoccupa per un po' di odore di sigaretta sui vestiti ma se ne frega bellamente di quello che è costretto a subire a scuola, anche se i segni di tutto ciò sono tangibili e onnipresenti.
E purtroppo, si percepisce anche il senso di impotenza e di frustrazione, sia attraverso le righe che come lettori...

Recensore Master
16/03/20, ore 15:55

Ri-ri-ri-rieccomi^^ (insomma, vabbè, hai capito)
Ecco che le ultime parole del capitolo precedente prendono forma: il "mostro" ha davvero un cuore, e non c'è finzione nelle sue righe traboccanti di sentimento.
Di nuovo complimenti per come stai rendendo il tutto, senza retorica, vittimismo o autogiustificazione. Sembra quasi di leggere un diario autentico.
Per ora mi fermo qui, ma ritornerò presto. A presto!^^

Recensore Master
16/03/20, ore 15:17

Una cosa che stupisce di questa storia è la sua totale spontaneità: in poche righe si passa dall'entusiasmo più sfrenato (la scena dei trench coat scambiati fa quasi tenerezza!) alla disperazione più profonda, cosa che rende con sconcertante realismo le condizioni in cui doveva versare la mente del protagonista. Viene quasi naturale empatizzare con lui e scavare nel suo intimo, più che analizzarlo con l'occhio distaccato di chi osserva le vicende dall'esterno.
Perché qui, come dicevo precedentemente, non ci sono filtri: c'è solo un ragazzo alle prese con un disagio più grande di lui, che minaccia di straripare e sopraffare sia lui che coloro che gli stanno intorno.
Vado avanti!

Recensore Master
16/03/20, ore 15:07

Un capitolo colmo di disperazione, in cui Dylan sembra voler letteralmente urlare il proprio malessere a pagine mute che forse non leggerà mai nessuno.
L'amicizia con Eric si consolida sempre di più, nel fare fronte comune per sopportare le angheria dei compagni di scuola e darsi manforte a vicenda per affrontare il disagio psicologico che li affligge.
Il tutto senza filtri, senza mediazione, senza moralismo né retorica sul giusto e lo sbagliato: è un confronto diretto tra il lettore e i pensieri del protagonista, un viaggio a 360° nella sua mente.
Vado avanti!
(Recensione modificata il 16/03/2020 - 03:09 pm)

Recensore Master
16/03/20, ore 14:58

L'apparenza, l'apparenza... non mi stupisco nemmeno della reazione della madre di Dylan, da come mi hai parlato di questa donna e del suo pervicace attaccamento all'apparenza. E comprensibilmente, lui non vuole cedere al compromesso: vuole essere se stesso, cosa che l'ambiente in cui vive sembra volergli impedire con tutte le proprie forze.
(Comunque un'esplosione nucleare per eradicare l'umanità dalla faccia della terra non sarebbe così male... XD)
Cazzate a parte, lasciami dire che dai il meglio di te quando si tratta di empatizzare con dei personaggi e scavare nella loro psiche.
Proseguo^^