Carissimo, il finale tragico era nell'aria fin dall'inizio; quando l'uomo, anzi no, quando il sopravvissuto ha iniziato a raccontare la storia già s'intuiva come sarebbe andata a finire.
C'è da dire che la scelta di Akria di sacrificarsi corrisponde a una delle due ipotesi che mi ero fatta su di lui, ovvero che ci fosse in fondo un barlume di autentico affetto nei confronti del poliziotto.
Non sappiamo cosa sarebbe successo se fosse sopravvissuto; se davvero le sue amicizie gli avrebbero consentito di venirne fuori con poco, se la relazione tra di loro avrebbe retto.
Forse morire è stata una comoda via di fuga, oppure è stato il modo migliore di congedarsi, perché ha lasciato intatto l'enigma che rappresenta Akira.
E in ogni caso è la degna conclusione di un grande noir :3

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Carissimo.
Che dire? Un bellissimo finale degno di un grande noir.
Alla fine dispiace pure per la morte di un giovane che si sacrifica per salvare l'unica persona che probabilmente lo abbia mai amato veramente, al di fuori della sua famiglia.
Brooks non sarà stato cmq molto perspicace, ma sfido chiunque abbia letto questo racconto a sostenere che da qualche parte si intuisce che Akira tiene a Brooks.
Io mi sono sentito un po' scemo, veramente. Nemmeno io c'ero arrivato.
Sono il Jack della situazione.
Alla prox!
Ssjd
(Recensione modificata il 02/12/2020 - 07:56 pm)

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Buon pomeriggio.
Potrei dire tante cose... ma solo una è come una cometa nella mia mente.
Un uomo, qualche tempo fa, al cospetto della mia poca fiducia verso il prossimo, mi disse; le persone vanno prese per quello che sono, ognuno di noi ha un suo lato pessimo e uno migliore.
Un dualismo, aveva ragione. Tutti noi abbiamo lati pessimi, chi li mostra di più e chi meno.
Akira faceva quella vita evidentemente per il piacere di avere qualcosa in cambio e in modo facile. Per il protagonista provava davvero interesse, forse amore ma a modo suo, sono dell'idea che se davvero provava così tanto forse avrebbe fatto di più, prima del sacrificio ultimo e alquanto inutile.
Per Akira sarebbe bastato un semplice cambiamento, che però sarebbe stato radicale. Troppo scomodo, forse. Ci ricorda quanto anche noi non vogliamo uscire dalla confort zone.
Secondo me il giapponese è stato il protagonista vero della vicenda, tutto è ruotato intorno a lui in fondo. Viziato fino al midollo, che scende a modo suo dal piedistallo per provare un approccio, ma ecco che non riesce.
Mi dispiace ma credo sia stato Larry a interferire troppo, a modo suo, in questa vicenda. Mettiamo che lui non fosse andato a mettere il naso... il finale sarebbe stato questo? Lo stesso identico? Uhmmm! Ma si sa, la vita è fatta di bivi e due in una volta non li puoi prendere.
Ti lascio, via.
Ho apprezzato molto l'intreccio. Bravo come al solito!

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Rieccomi^^
Ecco, adesso sì che Brooks ha davvero perso il controllo.
Paradossalmente, è stato proprio Akira a farglielo perdere. L'ha illuso di poterlo dominare, quando in realtà era proprio lui a tirare i fili.
La scena finale è emblematica in questo senso (e in questo caso, penso che tu abbia fatto bene a renderla esplicita, perché esemplifica alla grande le dinamiche che si sono instaurate tra i due).
Come sempre, ti faccio i complimenti per come hai reso queste dinamiche perverse e il conflitto interiore di Jack, che fin troppo rapidamente sta raggiungendo l'apice.
Adesso che succederà? Si rialzerà o si lascerà sprofondare sempre più nel baratro della perdizione?
Non vedo l'ora di proseguire la lettura^^
Complimenti e a presto coi prossimi capitoli!

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Eccomi di nuovo^^
Come si suol dire, il dado è tratto.
Brooks ha perso il controllo, ma per quanto mi riguarda, credo che lo abbia fatto in maniera lucida e consapevole, credendo di poter gestire la situazione: insomma, non è (almeno all'inizio) il delirio di un irresponsabile, ma la scelta di una persona disposta ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni.
Tuttavia, è anche assalito dal dubbio, perché si rende conto che Akira è molto più astuto di quello che sembra (e anche il suo comportamento durante l'amplesso lo dimostra bene), e si chiede quanto a lungo riuscirà a tenergli testa. E forse anche la mossa del giapponese, che si lascia sottomettere, è una mossa calcolata.
Temo che Brooks si sia cacciato in un gioco molto, molto pericoloso...
Vado al prossimo capitolo^^

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Ciao carissimo^^
Da come abbiamo trovato Brooks all'inizio del racconto ero in attesa del finale drammatico. Devo ammettere che però è finita meglio di quanto potessi immaginare, temevo che anche il povero Larry ci avrebbe rimesso la pelle in questa brutta faccenda.
Akira ha dimostrato di avere anche lui dei valori e alla fine è stato disposto a sacrificarsi per ciò in cui credeva, ovvero l'amore per Jack e ciò che rappresentava, qualcosa di puro e onesto.
Brooks è ovviamente rimasto distrutto dall'accaduto, sarebbe stato più semplice accettare che Akira fosse solo un malvagio manipolatore e un traditore, ma la realtà è sempre più complessa.
L'aver ritrovato umanità e sentimento in Akira nell'attimo prima della sua morte è stato devastante per il povero poliziotto.
Il sostegno di Taylor è sempre rimasto un prezioso appiglio per Jack, che nei momenti più bui avrebbe solo desiderato lasciarsi andare.
Alla fine Brooks ha imparato un'amara lezione, nonostante tutto credo proprio che manterrà fede all'ultima richiesta di Akira, e si ricorderà per sempre di lui, nel bene e nel male.
Complimenti, è stato davvero un enorme piacere seguire questo splendido racconto^^
Alla prossima! :)

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Ah, carissimo! Meno male che avevo già fatto scorta di fazzoletti.
Ma non per la storia, eh! No, no: è il freddo che mi irrita gli occhi.
Ad ogni modo, veniamo alla parte seria.
Le scene d'azione sono stupende: si avvicendano una dopo l'altra in un intreccio mozzafiato.
Ed è splendido trovare delle scene più "intime" a fare da contraltare. Sono scritte parimenti bene e si legano alla perfezione con le precedenti e le successive.
Akira se ne va, ma le sue ultime parole sono davvero sincere?
Sicuramente il dono dell'accendino lo è, ma la ritrattazione degli avvenimenti precedenti lo è altrettanto?
Forse non lo sapremo mai, ma senza dubbio è un gesto molto generoso, anche se fosse una menzogna, per aiutare Jack a mettersi il cuore in pace.
E' ancora più doloroso ritrovare Jack per come era all'inizio: distrutto dalla vita. Ma c'è anche l'incontro con questo giovanotto che sembra sinceramente interessato a lui, con quei gesti semplici ma sinceri. L'opposto di Akira. Forse per lui c'è ancora una speranza di felicità.
Anche i gesti di Larry, appena accennati, sono molto toccanti.
E la poesia sarebbe il coronamento perfetto di questa vicenda... non fosse per la bellissima frase così caustica che conclude il tutto.
Un tocco di classe, molto da noir.
Insomma, ancora una volta tantissimi complimenti, carissimo, per una storia splendida, articolata in tutte le sue molteplici sfaccettature e molto profonda.
Spero, per parafrasare le tue parole, che tu voglia ancora darci l'opportunità di far vivere insieme a te storie tanto belle.
Di una bellezza commovente, davvero!

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Cavolo, ti giuro che questa proprio non me l'aspettavo. Pensavo che Akira avrebbe finito per fare una cazzata che avrebbe costretto Brooks ad essere radiato con disonore dalla polizia. Questo suo gesto, invece, mi ha completamente spiazzato. Non immaginavo che, alla fine, provasse davvero qualcosa per Brooks, e che sarebbe arrivato addirittura a sacrificarsi per salvargli la vita. Oltre che inaspettato, questo finale è anche parecchio amaro, e ti confesso che per un attimo sono stato sul punto di piangere.

Beh, hai gestito davvero molto bene la vicenda, dall'inizio alla fine. Una vera e propria escalation drammatica, culminata in questo finale. Tra l'altro, mi è piaciuta un sacco la frase finale di Brooks, e credo proprio che andrò anche io a farmi una birra.

Alla prossima storia!

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Carissimo,
immaginavo un finale tragico ed è proprio andata così.
Tutta la prima parte del capitolo crea tensione, è volta a immaginare l'arrivo di Akira da un momento all'altro durante l'operazione di scambio. E alla fine lui arriva, implicato in sporche faccende di sesso e droga, con la sua smania di auto distruzione e la sua freddezza, frutto di secoli di autoimposta calma interiore. Mai far trapelare all'esterno il groviglio che si ha dentro. E' a questo che Akira non regge, ciò che non riesce a sopportare, quanto vuole far scontare al resto del mondo con rabbia e orgoglio immensi.
Però, a furia di gridare "al lupo, al lupo" la gente finisce per smettere di crederti, così come ha fatto Brooks, che lo ha ignorato quando il ragazzo lo ha messo in guardia, forse anche da se stesso.
In fondo, il giapponese sapeva di non poter tornare indietro e ha finito per scegliere la via del "vento divino", come il bisnonno, per non perdere la dignità. Quella vera, che forse avrebbe voluto far conoscere al poliziotto, l'unica persona per cui ha provato qualcosa di vero.
Lo si capisce quando gli lascia l'accendino, che simboleggia banzai, "10.000 anni", che siano di gloria, di penitenza o d'amore. Un tempo infinito, qualcosa che non muore. E' successa la stessa cosa: come un aereo, il giovane orientale si è schiantato su Brooks, una nave da guerra. Ma, diversamente, ha distrutto più se stesso che ambedue.
Chissà se lo stesso Brooks è al sicuro da se stesso nell'aver scoperto che in qualcosa Akira non gli aveva mentito.
Mi è piaciuto moltissimo questo racconto, sai che adoro il Giappone, dovresti ambientarne uno lì prima o poi! ^^
Alla prossima storia allora! :)

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Nemmeno il tempo di riassaporare la routine e il tranquillo tran tran della sua vita da poliziotto (compreso l'effetto sfollato in casa della famiglia di Taylor!) che il caso, inteso sia come karma che come nuovo lavoro su cui investigare, gli mette davanti di nuovo Akira.
Stavolta il ragazzo sembra armato di buone intenzioni, il dubbio però, giustificato dal suo pessimo comportamento, rimane: lo ha avvertito perché gli è stato ordinato o è davvero preoccupato per lui?
Una parte di me lo vorrebbe carogna fino alla fine, l'altra, quella fluff e ammmore, spera in un tardivo ripensamento... Mi sa che lo scopriremo presto ^^

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Taylor è davvero l'amico che tutti dovrebbero avere al fianco, o almeno io ne vorrei uno così; che non ha paura di affrontare argomenti sgradevoli o privati pur di tirarti fuori dal pantano.
I suoi consigli si sarebbero potuti anche rivelare giusti, peccato che la carognetta giapponese non  avesse ancora finito con lui.
Stavolta però il tentativo di riavvicinamento non ha funzionato (guardare l'orologio nel pieno di una sessione amorosa è una cosa atroce come ti dissi :D) e il ragazzo è stato rispedito al mittente.
Immaginiamo non senza sofferenza da parte del povero Brooks.
Sarà l'addio definitivo?
Mhhh l'istinto mi dice di no...

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Buon pomeriggio,
non so poi che alla fine Akira si fosse davvero affezionato, oppure no; per me sì.
A modo suo, nel suo modo perverso al quale si era abituato... un modo semplice per poter sempre avere tutto a disposizione, il lusso a poco costo. Poi, a poco... a tantissimo, perché nel suo essere viziato non ha mai capito che il suo corpo è il bene più prezioso che ha.
Credo che per Akira questa fosse solo una pessima abitudine.
Adesso non ho idea di quel che accadrà, ma immagino male...

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Taylor mi sta piacendo sempre di più. E' davvero un buon amico, e credo che in altre circostanze sarebbe anche potuto riuscire a salvare l'infoiato Brooks. Ma dato che questo è un noir, è sottinteso che qualunque cosa tu faccia, le cose andranno malissimo, e farsi sostituire da quegli altri due colleghi alla fine non servirà a molto.

Qui però salta fuori uno sviluppo interessante: ricevuto un nuovo caso, Brooks rientra in modalità poliziotto, e inizia a darsi da fare. E scopre un interessante collegamento tra il mondo dell'ippica e il traffico di droga. E' probabile che sarebbe anche riuscito a risolvere brillantemente il caso...in altre circostanze. Però, il fatto che questo è il penultimo capitolo e l'avvertimento di Akira non mi danno una buona impressione. Ho un brutto, bruttissimo presentimento per il prossimo capitolo. Spero solo che non capiti niente al povero Taylor.

Al prossimo capitolo!

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Comincio a sospettare che qualsiasi caso venga affidato ai due poliziotti, ci sia di mezzo anche Akira.
É iniziata a girare voce che sia dentro anche alle lotte clandestine fra galli cedroni le gare segrete di monopattini da competizione.
C'é anche chi lo ha visto spacciare caramelle gommose a forma di orsetto davanti alle scuole.
Con un giro di malavita di questo tipo inizio a pensare che mi sembra difficile possa campare molto a lungo, questa volta ha pestato i piedi alla persona sbagliata...
Alla prox!
Ssjd

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Ciao, carissimo ^^
Volteggiavo come un avvoltoio sugli aggiornamenti in attesa di un nuovo capitolo di questa meraviglia. Sono molto felice di poter continuare a leggerla!
Sono sollevata di scoprire come Jack, tutto sommato, si stia riprendendo bene: sembra tornato al vecchio sé, ligio al dovere e rompiscatole, in senso buono, per il collega.
Splendida l'idea di dare ai cavalli il nome delle varie droghe, mi piace molto questo espediente! Adoro anche la ricostruzione del mondo delle scommesse clandestine in tutte le sue sfumature, dal poveraccio che ha perso tutto, allo scrittore appartato in un angolo.
Ed ecco che rispunta anche Akira, stavolta facendo il nome di un pezzo grosso a cui, presumibilmente, è affiliato.
Sarà sincero a preoccuparsi per Jack o sarà solo l'ennesima manipolazione?
Attendo con ansia, e con un pizzico di dispiacere perché è arrivato troppo presto, il capitolo finale.
A presto! ^^

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