Recensioni per
Cirano di Bergerac (ovvero le disavventure degli uomini di Lady Oscar)
di fennec
Cara Fennec, |
Ciao fennec. Nelle note hai scritto che scrivere questo capitolo è stato faticoso e posso immaginare, soprattutto a livello emotivo. Hai scelto dei momenti per te salienti nel rappresentare il rapporto tra Oscar e Andrè, fra i dialoghi e i pensieri di quest'ultimo, che ho letto con interesse. Bella quest'espressione: "potrà mai il mondo essere dei sognatori?" Un sogno che è diventato reale, seppur per breve tempo a nella sua drammaticità. Ma le anime dei due innamorati si ricongiungeranno per l'eterno. Una raccolta che, con i diversi personaggi considerati, mi ha fatta emozionare. Un caro saluto. |
Al momento non riesco a commentare come si deve ma ci tenevo a farti sapere che la tua storia mi è piaciuta moltissimo. Un capitolo davvero superlativo, e dire che a me non piacciono le song - fiction, proprio di rado catturano i miei favori. Questa è riuscitissima, appena possibile mi prodighero' in una recensione più accurata. |
Solo lei ed io, senza la vergogna del mio naso da sopportare; solo lei ed io, senza un uomo di paglia a mostrarsi al posto mio; solo lei ed io, e io ormai disarmato, senza bisogno della rabbia a farmi sentire vivo e senza la necessità di nascondere i sogni; solo lei ed io, e io che ormai posso dire la verità. La verità è una donna che nessuno bacia facilmente, e nasconde spesso il volto, come io mi sono nascosto sotto la dimora di lei. Perché siamo così diversi che c’è voluto una Rivoluzione per farci capire che siamo uguali. Perché quando c’è troppo da dire finisce che si sta zitti. Perché è facile fare confusione, e anche essere vili. Anche dopo aver combattuto i giganti, la gente che ha fatto del qualunquismo un’arte, gli eroi di un pubblico ammaestrato. Di questi non ho paura, li uccido quando voglio. Ma l’amore è un’altra cosa. |
André è il personaggio più difficile, l'unico vero Cyrano di Oscar! |
Cara Fennec, non potevi concludere meglio questo tuo omaggio agli uomini che hanno ruotato intorno ad Oscar, riservando proprio l‘ultimo capitolo ad André, l’unico uomo ad averla avvicinata davvero e averla vissuta, lungo il corso della sua esistenza, condividendone gioie e dolori. Hai ragione nell’affermare che molti sarebbero stati i momenti chiave da prendere in considerazione, d’altronde è una storia che parla del loro vissuto che si interseca alla perfezione con le vicende della Storia, e quindi penso che sia stato complicato operare una scelta che si è trasformata però in una ottima selezione dei momenti clou che mettono perfettamente in risalto il loro essere sia come singoli che insieme. |
Aspettavo con trepidazione questa ultima parte, la conclusione di questa sapiente dispositio secondo una climax ascendente che non ho trovato affatto ridondante, ma piena di passione, rispetto per i personaggi, delicatezza nel cercare di cogliere l'essenza di Andrè attraverso le parole di Guccini. E sebbene tutto sia Andrè eccetto un cadetto di Guascogna, attaccabrighe e francamente molto meno amato da Madre Natura rispetto a Monsieur Grandier (ma chi se ne frega..)...ci sei riuscito perfettamente. Grazie, ancora, Dorabella |
Gentile Fennec, |
Ciao fennec. Mi dispiace che il prossimo capitolo sarà l'ultimo, mi sarebbe piaciuto leggere di altri personaggi maschili dell'opera di Lady Oscar. Per esempio, se ne avessi il desiderio, potresti scrivere riguardo il Generale, fondamentale nella vita della donna. Per quanto riguardo quello che hai scritto nelle note, che non sia del tutto soddisfatta è per certi aspetti positivi, in questo modo si può migliorare sempre di più. Quello che poi percepisce l'autore è diverso da quello che avverte ogni singolo lettore, con la propria sensibilità. Per quanto mi riguarda mi è piaciuto questo capitolo, dove il protagonista è Girodelle. Ho letto con interesse i frangenti scelti che hai arricchito, con la presa di coscienza dell'amore che l'uomo prova nei confronti di una donna straordinaria, fino alla scoperta della sua morte. Un caro saluto. |
" il coraggio di un leone e l’eleganza di un cigno" |
Ciao Fennec, non comprendo, anche io come qualcuno che mi ha preceduto, come tu non possa essere soddisfatta di questo passaggio, pertanto sostengo che tu debba prendere questa momentanea insoddisfazione e chiuderla in un cassettino, poiché la tua scrittura, e l’uso sapiente delle parti dialogate tra Oscar e Girodelle, sono state in grado di rimandarci l’essenza del personaggio e del suo sentire intenso, e forse mai compreso nella sua compiutezza, verso la nostra madamigella Oscar, il suo inarrivabile, in tutti i sensi, comandante, colei che ne aveva catturato l’interesse già da quella prima volta durante la quale si erano incontrati o meglio scontrati. |
CIRANO |
Il personaggio di Girodelle è tragico: perde Oscar perché non l'ha mai capita davvero. |
Cara Fennec, |
Disordinata cronica, |