Robespierre è dolce come l'aceto, come sempre! Certo che tra lui e i due mostri non so chi sia peggio.. Se lo eliminassero farebbero una buona cosa, la rivoluzione avrebbe un capo migliore in Bernard!

Carissima,
questo capitolo, che arrivo a recensire con deplorevole ritardo, mi è piaciuto moltissimo. Sai maneggiare il pathos, facendolo crescere e costruendo dei finali a effetto, magistralmente, da degna seguace di King: la sequenza di André che sotto il Pont Royal ha l'impressione di vedersi agitare qualcosa nel buio, per venire poi distolto e indotto a tornare indietro da Alain, mentre la bestia famelica è effettivamente in agguato, non sfigurerebbe in bell'horror, di quelli destinati a far saltare lo spettatore sulla poltrona. E le ultime parole del capitolo non fanno presagire nulla di buono, decisamente, per "chi comandava quei soldati". Questa storia si conferma come una delle poche capaci di farci rabbrividire in questa torrida estate. Un saluto caro, sperando di leggerti presto,
d

Devo dire che, questa storia l'ho letta tutta ad un fiato,è fatta molto ma molto bene,tanto che senti le emozioni di Oscar come se le stesso vivendo. Ho la pelle d'oca solo a leggere,mi piace molto in modo i cui scrivi. Buona serata:)

Poveri soldati e Oscar! Le idee reazionarie che circolano nell'alto comando sono pericolose quanto i due vampiri! Ma non potrebbe succedere che i due mostri si distruggano a vicenda?

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Casrissima,
mi piace come tu riesci a condurre a Oscar a un passo dalla scoperta della vera identità della fragile e tremebonda Camille, senza però renderla mai perfettamente conscia di chi sia - o che cosa sia -la ragazza. La scoperta del cadavere del povero François, assassinato in maniera così scenografico mentre si credeva ed era creduto al sicuro, poi, è la degna conclusione del capitolo e dimostra che l'Autrice ha assimilato davvero bene le dinamiche del racconto horror! Mi pare che qui ormai la tensione sia salita tanto che sia imminente un avvenimento clamoroso...
un saluto caro,
d

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Oscar deve credere a ciò che visto, Camille non è una ragazza indifesa, è il mostro!! Ma l'altro chi è? Povero ragazzo!

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Quando si dice "colpo di scena"!!!
E che colpo di scena! Esisterebbero così due mostri succhiasangue, il primo dei quali nulla ha a che vedere con l'occupante della lugubre e fastosa berlina scura che ha varcato i confini francesi poche settimane prima; ma, al contrario, esso sarebbe in attività da molto tempo, da almeno due anni, nel sottobosco dei disperati che popolano le rive della Senna.
E così la rivelazione colpisce Oscar come una doccia fredda, e la mette di fronte, in questo modo assai originale, alla medesima consapevolezza che sviluppa nel manga e nell'anime: l'attenzione per gli ultimi, e la presa di coscienza delle diseguaglianze sociali, dato che, come accadrà di lì a un secolo giusto con le prostitute di Whitechapel, raramente ci si attiva subito quando a essere colpita è l'umanità che vive ai margini della società. Un ottimo sistema, il tuo, per preservare il carattere originale della protagonista in una cornice inedita e gotica.
Ciao, e complimenti.
d

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Due! Dunque il vampiro ha un amico.. o un rivale! In quest'ultimo caso, stanno forse facendo una sorta di sfida a chi dissangua di più?

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Le tessere, intinte nel sangue, di questo puzzle sanguinoso stanno andando pian pianino al loro posto, componendo un insieme da
brivido.
Certo,è un bel tocco di ironia tragica immaginare Babette che rassicura la timida, dolce Camille!
Quanto a Oscar, la sua avventura extra-sensoriale nei panni della vittima mi ricorda molto le allucinazioni - divinazioni di Johnny Depp in "From Hell".
Ancora complimenti per come padroneggi la letteratura di genere e per come sai dosare il pathos!
A presto!
D.

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Ahi, adesso il mostro punta diritto ai soldati.. anche se ha reso un buon servizio alla gente con l'uccisione di quei criminali, è sempre un pericolo per la società. Però Oscar ha inquadrato la situazione.

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Camille io l'adoro. Mi piaceva, ma dopo questa scena ancor di più.
Di Francois non sentirà la mancanza proprio nessuno, direi.
La piccola comparsa del fisarmonicista mi è molto piaciuta. (poi è un personaggio così... diversamente vivido ed ottimista, che in una storia così ci sta solo bene. Farebbe deprimere il più esaltato degli ottimisti)
Butto lì che la Bestia sia Andrè. Se la creatura non è cattiva, Andrè è sempre stato il protettore di Oscar...

Mia cara,
la carriera criminale di François Morin mi ricorda da vicino la crudeltà del protagonista di un giallo scandinavo che ha avuto relativamente scarsa fortuna, ma che è a dir poco agghiacciante (come il titolo):" Fra la nostalgia dell'estate e il gelo dell'inverno". Mi congratulo per la tua Camille, creatura della notte ambigua e minacciosamente terribile, sotto la parvenza di cucciolo dagli occhioni smarriti; mentre, a quanto pare, la Bestia, tutto sommato, non è poi animata da cattivi intenti nei confronti di Oscar: insomma, come si suol dire, l'apparenza inganna, eccome se inganna.
Menzione speciale al fisarmonicista, che, con grande abilità, inserisci nel finale di questo robusto capitolo.
Aspetto, golosamente, l'aggiornamento di questa storia.,
Ciao e buona festa della Repubblica,
d

Ben gli sta a quel Francois! Voleva fare del male ad una ragazzina indifesa.. chi la fa l'aspetti! È diventato la vittima della bestia.

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Noo, non posso crederci: dunque Camille è solo una delle.. forme di quel mostro? E adesso cerca di adescare Oscar? Intanto lei sta mettendosi in guai seri con quella banda di criminali.

Ahimé, la beneficienza e la generosità spesso rischiano di cacciare in guai tremendi chi le compie. E Camille, la soave e fragile Camille dagli occhi neri come due pozze scure in cui cadere sempre più a fondo, non solo ha degli scheletri nell'armadio, ma... potrebbe essere lei stessa lo scheletro. O sbaglio?
Un saluto caro e grazie per questa appassionante storia,
d