Recensioni per
Ai giorni nostri
di amoreterno

Questa storia ha ottenuto 79 recensioni.
Positive : 78
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
18/04/24, ore 15:05
Cap. 11:

E così, gentile Amoreterno, sono giunta alla fine di questa tua storia che ho molto apprezzato per il taglio che le hai voluto dare. Mi sono sentita coinvolta nelle vicende che hai fatto vivere ai nostri amati personaggi, per i quali ho sempre sognato, dopo la tragica fine della storia canonica, quali e quanti scenari alternativi avrebbero potuto avere, affinché potessero coronare la loro vita anche con l’amore che li aveva da sempre indissolubilmente legati.
Il mondo, ora, è davvero alla portata delle loro mani, pronti a prendersi quanto ha da offrire loro.
Viaggeranno ammirando luoghi e incontrando persone per un accrescimento personale.
Si sono finalmente sposati e ora anche l’attività editoriale li unisce, in quel magnifico connubio che viene a crearsi quando la complicità si insinua anche nelle vicende che regolano il quotidiano e quindi il lavoro.
Ma le sorprese non sono finite: André, con i suoi lauti guadagni, ha potuto acquistare dal governo francese Palazzo Jarjayes, con l’intenzione di restaurarlo per farne inizialmente un museo, ma ora che ha potuto convolare a nozze con l’unica donna della sua vita, vorrebbe insieme a lei poter vivere in quel luogo che ha praticamente visto nascere il loro amore e dove tante sono state le situazioni che li hanno visti protagonisti.
Oscar amerebbe poter tornare in campagna lontano dalla mastodontica, seppur bellissima e caotica Parigi, per riappropriarsi dei suoi spazi e dare sfogo alla sua creatività e personalità.
In più, uno dei desideri di Oscar, ora che è diventata la moglie di André è quello di poter formare una famiglia da accudire e nella quale riversare tutto il suo amore. Parole che non possono che fare felice André che è felice della medesima felicità della sua Oscar.
Tutto è pertanto deciso e non appena sarà pronta la nuova magione, ristrutturata secondo i dettami della modernità, in quel palazzo si sentiranno nuovamente risuonare le voci e le risate degli abitanti di tanto tempo prima. Chissà cosa penserebbero tutti coloro che li hanno accompagnati durante il percorso nella loro vecchia vita? Certamente sarebbero lieti per loro che finalmente hanno potuto coronare il loro sogno d’amore.
Un pensiero anche alla Regina e amica, alla quale regolarmente fa visita, come se potesse ancora intessere con lei un discorso che affonda in un’amicizia dalle radici lontane.
La nuova vita li aspetta e noi lettori, affezionati a questi personaggi, siamo lieti di aver potuto immaginarli vivi e sereni a nutrire la speranza che non sempre tutto sia irrimediabilmente perduto.
Complimenti sinceri per questo tuo lavoro in versione moderna che mi ha particolarmente appassionato e che con il tempo rileggerò volentieri.
Un caro saluto e grazie per la compagnia che mi hai fatto con questo racconto.

Recensore Master
18/04/24, ore 10:30
Cap. 10:

In questo passaggio abbiamo avuto la possibilità di vederli rivivere il loro amore che, nella loro epoca si era appena manifestato, mentre ora avevano avuto l’opportunità di goderselo in ogni momento. Era qualcosa che ambedue aspettavano da tanto tempo, e il ritrovarsi ha favorito anche alla loro innata complicità di manifestarsi nuovamente. Un amore raro, unico che aveva attraversato il tempo e lo spazio, ma era ancora lì, intonso, come quella notte del 12 luglio quando si erano apertamente dichiarati e amati.
Nell’intimità di questi momenti, André ha potuto aprirsi completamente con la sua Oscar, certo che lei sarebbe stata capace di comprendere i suoi timori e le conseguenti vicissitudini. Abbiamo pertanto ripercorso con lui quello che è stato il suo calvario quando si è ritrovato in una realtà che confliggeva con quanto aveva appena vissuto. Il suo manifestare i suoi pensieri, e cercare di far credere ai medici che l’avevano in cura che tutto ciò che diceva era la sacrosanta verità, aveva rischiato di perderlo veramente, tanto che André aveva compreso che, per uscire vivo dalla clinica, avrebbe dovuto assoggettarsi a quello che gli veniva detto, assecondandoli per non apparire matto e per non far pensare che le cure su di lui non avessero alcun effetto. Ma i ricordi e le immagini continuavano a presentarsi puntuali nella sua mente e, così, per tentare di liberarsene, aveva cominciato a descriverli mettendoli sotto forma di racconto, prima per se stesso solamente, e poi per alleviare il tedio degli altri pazienti, fino a quando la forza e la bellezza dei suoi racconti aveva suscitato l’interesse di qualcuno, che aveva a che fare con il mondo dell’editoria, decretando successivamente anche il suo successo come scrittore. André deve essere molto grato a Jacques, agente e amico, che lo ha tratto fuori dalla clinica e lo ha immesso nell’epoca moderna.
Ora il mondo sembra sorridere loro e aprire ad entrambi strabilianti prospettive. La prima cosa da fare è sposarsi per vivere alla luce del sole il loro amore, e poi potranno mettersi a viaggiare per il mondo, scoprendo quei luoghi di cui avevano letto a suo tempo fantasticando, e adesso traducendo in azione i sogni di un passato quanto mai presente. Da ora in avanti diventeranno a pieno titolo cittadini del mondo, insieme e pronti per affrontarlo.
Tante sono le novità ancora da mostrare ad Oscar la quale, piano piano, potrà essere moglie ma soprattutto, donna libera di esprimersi come meglio vorrà senza dover sottostare a regole antiquate affidandosi alla sua intelligenza, personalità e forza di carattere.
Il mondo li sta aspettando. E io mi accingo a leggere l’epilogo di questa bella storia!

Recensore Master
18/04/24, ore 08:40
Cap. 9:

Veramente bello questo capitolo, dove la verità finalmente viene a galla dopo essere stata tenuta nascosta per tanto, tantissimo, forse, troppo tempo.
Oscar era stata sempre certa che qualcosa nella vita di André lo tenesse sulle spine, ed ora finalmente ha compreso che la sua reticenza nel rispondere ai suoi quesiti era perché temeva di tornare ad essere ricoverato in una clinica psichiatrica. Una esperienza che lui aveva deciso di cancellare del tutto definitivamente e con essa tutto ciò che in quel luogo orribile l’aveva portato.
Oscar gli aveva proposto di aiutarlo nella redazione dei suoi lavori, perché avrebbe potuto aggiungere quelle note salienti in grado di fargli ricordare la vita trascorsa insieme.
E il momento pare essere arrivato quando, di notte, André la sveglia e la conduce nella propria camera da letto, nella quale è situato un baule con dentro l’uniforme da ufficiale, corredata di medaglie e coccarde, con cui aveva ritrovato Oscar ferita sul ciglio della strada, opportunamente lavata e ripiegata, nonché un’altra uniforme da soldato semplice, anch’essa lavata e riposta in fondo al baule, recante il foro della pallottola che aveva colpito e ucciso il suo proprietario, lui. Oscar è sconvolta e in lacrime poiché ora, finalmente, sa che l’uomo che è accanto a sé è il suo André, colui per il quale si era disperata quando era morto sotto il fuoco nemico, ma che adesso ha la possibilità di riabbracciare e di amare alla luce del sole. Forse il Destino ha permesso loro, davvero, di poter avere una seconda chance di vivere quell’esistenza negata nella loro epoca in questo mondo dalle mille opportunità. André, infatti, ha tentato in ogni maniera di uniformarsi al vivere e al pensare di questa nuova realtà in cui si era ritrovato ad esistere, pur di non tornare a riprovare la paura avvertita nella clinica quando si sentiva solo, sconosciuto e alla mercé di qualcosa che non comprendeva. Negando le risposte ad Oscar aveva provato a preservare lei dalla stessa sorte. Ora, rivendendo le cose che erano loro appartenute, tutto era ritornato in discussione ma, essendo insieme, avrebbero sicuramente saputo come affrontarlo grazie al fortissimo legame che da sempre li aveva uniti.
Ho immaginato e provato, da lettrice, tutta la gamma di emozioni dei due protagonisti nel ritrovarsi a fare un tuffo nel passato, mediante quegli oggetti a loro appartenuti e divenuti chiave di volta da utilizzare nel loro presente: persino riscoprire la potenza e la forza racchiuse negli appunti del taccuino, su cui André annotava gli eventi con precisione e arguzia, è stato un momento dal sicuro impatto emotivo.
Complimenti ancora, mentre mi accingo a raggiungere il finale della storia.

Recensore Master
17/04/24, ore 20:45
Cap. 8:

La serata trascorsa per stemperare le tante e forti emozioni della giornata era servita ad assicurare loro un tranquillo riposo. Oscar è la prima a svegliarsi, disturbata dal suono del campanello della porta a cui si era presentato l’agente letterario di André, Jacques, il quale non si perita di fare apprezzamenti su Oscar, lasciandola interdetta e facendo montare su tutte le furie André per il suo comportamento poco consono. Loro due devono discutere di lavoro, anche perché André, avendogli inviato alcuni capitoli del suo nuovo romanzo, vuole esporgli delle richieste specifiche per gli altri capitoli e che sicuramente decreteranno il suo successo, poiché da quando Oscar è entrata a far parte della sua vita, l’ispirazione sempre essere aumentata e quei capitoli, che il suo agente ha letto in anteprima, ne sono la dimostrazione.
Oscar, in questo frangente sembra volersi tenere fuori da giochi, reclamando del tempo per se stessa al fine di riflettere sulla strana situazione che sta vivendo. Una passeggiata potrebbe essere propedeutica al fatto di lasciarsi andare a considerazioni varie in attesa di poter esporre le sue riflessioni ad André.
Lei ha delle certezze che, però, ogni volta che parla con André, sembrano venire smantellate: lei è certa che lui, avendo già vissuto tutto il dilemma di quella nuova realtà, non voglia dirle la verità, ma continui a sottoporla ad esami continui. Appunto, discorrendo, Oscar chiede di poter vedere la Reggia di Versailles e André le domanda contemporaneamente se non desidererebbe visitare anche il palazzo dove ha vissuto, ma per lei è particolarmente difficile affrontare sia l’argomento e sia il luogo.
Ma durante la visita a Versailles, ecco che Oscar, rivedendo quei luoghi che hanno visto scorrere buona parte della sua vita in compagnia anche di André, esplode sotto il peso di quelle risposte per lei impellenti e che André continua a negarle, incurante degli sguardi posati su di loro dei tanti visitatori presenti. Lo accusa di doppiogiochismo proprio in virtù del fatto che lui abbia preso a cuore la sua situazione perché aveva già vissuto una tale esperienza, avendo avuto la necessità di ritrovarsi in quei luoghi e, soprattutto, sapendo bene chi fosse la persona che ora era accanto a lui, catapultata dal passato in questo presente che avrebbe potuto diventare il loro futuro.
Sembra che André sia stato smascherato, anche perché comprende, in quel momento, quanto Oscar stia realmente soffrendo. Stringendola fra le braccia e baciandola con una passione che aveva radici lontane, finalmente lei ritrova quello che stava cercando: la complicità con André e il suo amore.
Altro bel capitolo dove sono stati fatti dei passi in avanti per entrambi. Al prossimo passaggio!

Recensore Master
17/04/24, ore 17:58
Cap. 7:

Attendevo veramente con curiosità di assistere agli accadimenti, che avrebbero dovuto fronteggiare una volta giunti ad Arras, sperando di trovare qualcosa di familiare che potesse risvegliare i ricordi di un passato vissuto tanto intensamente. Ma Oscar, di quella cittadina tanto amata, non è in grado di riconoscere praticamente nulla, due secoli avevano apportato troppi cambiamenti. Forse, l’unica cosa, che avrebbe potuto mantenere l’aspetto originario, poteva essere il cimitero. Ma quale? Lei aveva richiesto di essere seppellita accanto al suo uomo sull’altura di Arras accanto ad arbusti fioriti. Difficile da trovare un luogo simile. Aiutati, pertanto, da uno scettico guardiano del cimitero, i due si avviano alla ricerca delle due tombe, fino a quando, finalmente, le trovano, restando entrambi scombussolati, in particolare leggendo le iscrizioni riportate su ognuna. Un brivido corre lungo la schiena di André, il quale vede il suo nome impresso sulla pietra, mentre Oscar piange disperata e accarezza la lapide del suo amore con una devozione e un trasporto strazianti. Anche le parole incise riportano alla mente di André una voce conosciuta, quella di Alain, che pare rimbombargli nella testa.
Ma i tuffi al cuore non sono finiti: poco oltre sorge anche la tomba della nonna di André, stroncata dal dolore della loro perdita, due giorni dopo che loro erano deceduti.
Ancora sconvolti si apprestano a lasciare il cimitero e dirigersi verso il centro della cittadina dove, con sommo stupore, trovano nella piazzetta una statua che li ritrae perfettamente e che simboleggia gli eroi della Rivoluzione francese e che era stata dono della Guardia nazionale. I lineamenti sono identici a loro due, e solo chi li conosceva davvero bene avrebbe potuto descriverli, sia fisicamente sia con il trasporto di uno nei confronti dell’altra, e che le statue rimandavano all’osservatore.
Troppe emozioni in questa giornata che deve essere stemperata con una serata da trascorrere in maniera leggera guardando la tv, in modo da riportare la necessaria quiete nella mente per ragionarci sopra e, soprattutto, un po’ di pace nell’animo.
Molto coinvolgente veramente questo passaggio che mi pare abbia risvegliato ricordi solo sopiti.
Continuo la lettura. A presto!

Recensore Master
17/04/24, ore 17:32
Cap. 6:

Si fa sempre più intensa l’interazione fra Oscar e André, il quale sta cercando di portarla nella vita del mondo moderno e, al contempo, la sta studiando, forse cercando quelle conferme che, da qualche tempo, imperversano nei suoi sogni, in tutta quella serie di immagini che si erano fatte più vivide che mai.
Oscar scopre, con notevole disappunto, che André, l’uomo di cui continua a professarsi perdutamente innamorata, abbia avuto numerose relazioni nel periodo successivo al suo arrivo in quel tempo. In casa, osservando qua e là nel lussuoso appartamento che la sta ospitando, trova infatti una fotografia di una delle donne di André, forse la sua ultima conquista, che però lui afferma non sia stato niente di profondo, come peraltro con tutte le altre donne con cui si era accompagnato. Forse perché, inconsciamente, nella sua mente c’erano l’ideale e l’immagine di una sola bellissima donna, del tutto unica, che non abbandonava la sua mente, anche se consciamente si rifiutava di accettare il concetto.
Divertente l’intermezzo con Oscar che fa la conoscenza con quegli sconosciuti degli assorbenti e con André che ha tentato di spiegarle il loro utilizzo fra l’imbarazzo di entrambi.
Intanto il tempo incalza: il lavoro a cui si sta dedicando è sempre più pressante, in quanto il romanzo deve essere portato a termine, e proprio nei giorni da quando Oscar era entrata a far parte della sua vita, le immagini e quei sogni si erano talmente intensificati tanto da trasformarli in parole che prontamente inseriva nella trama del romanzo. Tante sono le cose che lo riportano, in un certo qual modo, indietro nel tempo: per esempio il nome di un certo Alain, gli rammenta qualcuno di conosciuto e amico riportato in auge dalle stesse parole di Oscar. André ancora non può credere che l’entrata nella sua vita da parte di Oscar possa raccontargli del suo passato, anche se si è accorto che lei sappia comprenderlo e capirlo molto meglio di chiunque altro. Ancora nella sua testa vige la confusione mista a incredulità. Intanto Oscar, per concretizzare i suoi quesiti, vorrebbe essere portata a visitare la sua tomba, che dovrebbe essere situata ad Arras, come aveva richiesto poco prima di esalare l’ultimo respiro, e posta accanto a quella del suo grande amore, che persevera nel dire sia André.
Forse entrambi, messi di fronte a questo fatto, potranno provare a credere che un collegamento, per quanto illogico e fuori dalla realtà, esista e sia propedeutico al fatto che le loro anime dovessero incontrarsi nuovamente, avendo dovuto separarsi anzitempo quando la loro storia d’amore aveva appena visto la luce, per avere quella chance di essere felici insieme che il tempo non aveva concesso loro.
Vedremo come procederanno le successive vicende che sicuramente li vedranno coinvolti. A presto!

Recensore Master
17/04/24, ore 16:52
Cap. 5:

Ed ecco che, in questo ulteriore passaggio, ritroviamo Oscar rimessa a nuovo dalla commessa e anche più edotta circa gli usi e i costumi dell’epoca nonché apprezzata molto da André il quale in lei ravvisa una bellissima donna. Ma è anche venuto il momento di qualche chiarimento e Oscar, sapendo come comportarsi con il suo André, riesce a farlo parlare, scoprendo che il suo passato risalga a solo cinque anni prima. Solo cinque anni che scatenano in Oscar una serie di domande e supposizioni. Come mai lui è arrivato prima di lei in quel tempo moderno, quando solo il giorno prima di quel lontanissimo 14 luglio 1789 lo aveva visto morire tenendolo fra le sue braccia? Come aveva fatto a sopravvivere da solo in quel mondo sconosciuto? Ed ecco che si dipana il racconto, in cui Oscar si intromette per metterlo nelle condizioni di capire il grande sentimento che li legava e che ancora lui continua a negare. Ma non sono solo questi gli argomenti: André, proponendole un giro per la città, le mostra i luoghi più importanti e quelli dove sono avvenuti fatti che hanno cambiato la realtà. La conduce alla Torre Eiffel, dalla quale si può osservare Parigi in tutta la sua monumentale bellezza, fino ai luoghi della Rivoluzione, riportando date e personaggi che si erano distinti, nel bene e nel male, in quel periodo che, da liberazione dal giogo della monarchia, si era trasformato in una folle sete di potere da parte di uno dei propugnatori della rivoluzione stessa, quel Robespierre che aveva, insieme ai suoi seguaci, messo a ferro e fuoco sia la città e sia la popolazione ghigliottinando a destra e a manca senza sapere più fermarsi.
Per Oscar, sentire quelle notizie, sapere di aver combattuto per una causa nella quale credeva insieme ad André, tanto da aver messo a repentaglio le loro vite, non può che essere un duro colpo al cuore da assorbire, soprattutto quando André racconta le vicissitudini e la sorte toccata ai reali di Francia, ambedue ghigliottinati, ma in tempi differenti, con la regina che aveva subito dapprima la prigionia e infine un sommario quanto incredibile processo che ne aveva decretato la condanna a morte. Lacrime copiose rigano il volto di Oscar, che esprime l’unico desiderio di poter, un giorno, portare un fiore sulla tomba di colei che era stata la sua regina, un tempo anche amica.
Davvero piena di empatia la tua narrazione che riesce nell’intento di farci percepire i moti dell’animo dei due protagonisti in questo particolare frangente. Complimenti e al prossimo capitolo.

Recensore Master
17/04/24, ore 15:03
Cap. 4:

E così veniamo a conoscenza di qualcosa di più sul passato di André. Anche lui si è ritrovato privo di memoria in un ospedale psichiatrico, solo pochi anni prima, cinque per l’esattezza, rammentando solo il suo nome e la sua data di nascita che risaliva addirittura al 1754. Da quel momento, lampi di luce e immagini avevano continuato a seguirlo, quasi ossessionandolo. Ma poi aveva deciso che doveva riprendere in mano le redini di quella che sarebbe diventata la sua vita. Si era adeguato a quel mondo informandosi e formandosi una coscienza tutta sua: aveva utilizzato quei ricordi, che imperversavano nella sua mente, trasformandoli in romanzi che avevano decretato, in pochi anni, il suo enorme successo come scrittore firmando contratti milionari. Tutto sembrava scorrere apparentemente liscio, fino a quando in quel 14 luglio si era ritrovato di fronte ad un fantasma, quella donna sul volto della quale aveva letto e visto lo stesso terrore di quando anche lui si era risvegliato senza rammentare più nulla di sé e del suo passato.
Ora però Oscar deve essere portata, lentamente, dentro il nuovo millennio e, come prima cosa, dovrà uniformarsi alla vita corrente a partire dal vestiario, al modo di parlare e di porsi, ecco pertanto i libri che André le aveva dato da leggere affinché cominciasse a conoscere qualcosa in più di quella realtà alternativa nella quale era piombata.
Mi è parso di poterli vedere e sentire i loro scambi in questi primi passi che hai fatto loro fare per entrare a pieno titolo nella realtà moderna, che sempre più lascia interdetta Oscar. L’incontro traumatico con l’automobile e poi il centro commerciale dal nome altisonante, per non parlare della civettuola commessa nelle cui mani l’ha messa André, affinché la trasformasse in una donna moderna, ma raffinata ed elegante, per essere pronta a tutto quello che sarebbe potuto succedere da ora in avanti. In alcuni momenti ambedue provano sentimenti che paiono riportarli ad un passato condiviso, ma nessuno dei due può ancora davvero esporsi per varie motivazioni: Oscar sta osservando i cambiamenti negli atteggiamenti di André, e quest’ultimo forse vuole essere sicuro di non provocare un ulteriore trauma, oltre a quello appena vissuto, ad Oscar prima di metterla al corrente della sua esistenza che, in effetti, risale solo a cinque anni prima, poiché di tutto ciò che lo riguardava esiste un limbo alquanto nebuloso.
A piccoli passi, insieme ai protagonisti, ci addentriamo nelle vicende che presto o tardi li porteranno allo scoperto.
E io curiosa ne seguo l’evoluzione. A presto!

Recensore Master
17/04/24, ore 13:39
Cap. 3:

Molto coinvolgente questo passaggio, nel quale vediamo una Oscar completamente, e giustamente, spaesata che sta prendendo le misure di quel mondo che, a tratti, le appare folle per tutte le cose che vede e che, purtroppo, ancora non comprende, a partire dal taxi, così simile ad una carrozza che, però, sfreccia a velocità sostenuta permettendo di poter ammirare in un baleno il panorama che scorre fuori.
Ma il clou arriva quando giungono all’appartamento dove abita André: quante sono le novità che la lasciano a bocca aperta, come l’ascensore e poi, ancora più meravigliosa, la sala da bagno con tutto il necessario per quelle che una volta erano solo abluzioni mentre ora Oscar ha potuto godersi la beatitudine di una doccia calda e profumata, senza dover scomodare nessuna persona, ma solo azionando manopole e pulsanti. Anche per André c’è qualcosa di sorprendente nel sorprendersi di Oscar.
Ma nel privato di quell’appartamento, sistemate le cose primarie ci sarà molto da discutere per cercare di venire a capo di quella vicenda tanto strana quanto assurda. Oscar è certissima, senza ombra di dubbio nei suoi gesti e nelle sue parole, che l’uomo che ora le sta dando supporto sia il suo innamorato, mentre ancora lui non comprende e nutre forti dubbi che spera possano venire sciolti. Qualcosa nel suo subconscio, quando ha trovato Oscar ferita, gli ha suggerito che doveva prendersene cura, ma non capisce come possa essere possibile che lei continui a parlare di un tempo tanto lontano, convinta di averlo vissuto. Lui conosce l’epoca, poiché i suoi romanzi vertono su quel periodo, proprio quello attinente alla corte di Versailles intorno al regno di Luigi XVI, e qualcosa lo attira verso quella donna che gli sembra di conoscere ma al contempo è per lui un mistero, soprattutto dopo avergli fatto alcune domande precise, alle quali, forse, anche lui deve trovare il momento giusto per rispondere. Probabilmente anche nel suo passato c’è qualcosa di sconcertante che lo ha portato a vivere la vita che vive divenendo un autore di successo.
Sempre più incuriosita dagli eventi, continuo la lettura! Al prossimo capitolo!

Recensore Master
16/04/24, ore 18:59
Cap. 2:

La tua narrazione è veramente realistica, in quanto ci hai rimandato tutta la tensione che ha attraversato ambedue nel momento in cui si sono ritrovati da soli. Oscar è estremamente felice di poter vedere accanto a sé André, anche se in lui nota un cambiamento, pur non riuscendo a darsi una spiegazione, come se sentisse che è lui ma, al tempo stesso, non fosse effettivamente lui, l’uomo che conosceva e che amava. Lui era lì presente ma non dimostrava la stessa sua gioia nell’essersi ritrovati insieme. Oscar è ancora convinta di non essere viva ma di stare vivendo una esperienza che si prova solo quando si è in paradiso, anche se il luogo continua a straniarla e a spaventarla: tutto di quel posto è un enorme interrogativo a cui però non sa dare e non riceve spiegazioni. In più, André, quando si rivolge a lui, sembra non comprenderla ma, soprattutto, pare non ricordarsi di chi erano loro insieme e cosa avessero vissuto. Tutto è fonte di giusta confusione per lei. André, però, si sta attivando per poterla portare via dall’ospedale e, finalmente, prendersi cura di lei, chiedendole di non continuare a sostenere la sua tesi che provenga dal passato, poiché i medici potrebbero pensare che sia pazza; cosa che, peraltro si verifica quando lei, in preda alla ennesima crisi di panico, fugge via pur non sapendo dove sta andando, ma cercando quella via d’uscita che nessuno sembra volerle concedere. Quando finalmente André la ritrova, le promette che a breve l’avrebbe portata via da quel luogo e da quelle persone, che ad Oscar sembrano ostili ma che tanto si erano prodigate affinché la rimettessero in salute. André, parimenti, promette anche ai medici che, se l’avessero dimessa, lui avrebbe continuato a farle seguire le cure che le avevano somministrato fino a quel momento, scongiurando così l’eventualità, davvero molto concreta, che la rinchiudessero in una clinica psichiatrica per via del comportamento dissociativo che aveva mostrato. Complice anche una cospicua donazione all’ospedale, André ed Oscar riescono a raggiungere l’obiettivo di abbandonare l’ospedale. Ora la prova vera sarà per Oscar ritrovarsi in quel mondo composto di cose che non conosce e non comprende minimamente ma, fortunatamente, avrà vicino André e, forse, trascorrendo del tempo insieme, saranno in grado di rispondere reciprocamente alle tante domande sorte.
La vicenda si sta facendo sempre più stuzzicante e grazie alla tua narrazione diventa quasi visibile, come se la si vedesse scorrere su uno schermo. Ci vediamo al prossimo capitolo! A presto!

Recensore Master
16/04/24, ore 15:03
Cap. 1:

Gentile Autrice, mi ero ripromessa che, non appena avessi avuto un po’ di tempo, mi sarei dedicata alla lettura della tua nuova fanfiction, in funzione del fatto che l’introduzione aveva catturato la mia attenzione e nella quale era parso evidente che ci dovesse essere qualcosa che aveva a che fare con il soprannaturale. In più sto appassionandomi anche ai racconti di questo bellissimo anime declinati nei tempi moderni, lasciando così libera la mente di fantasticare su un futuro alternativo per i nostri amati personaggi, cosa che peraltro mi appassiona sempre, che tanto ci hanno avvinto alle loro vicende in tutti questi anni, a seconda dell’estro di chi si poneva a inventare per loro nuove avventure, forse, se non soprattutto, per cercare di modificare il tristissimo destino che l’Autrice Madame Ikeda aveva pensato per loro. L’incipit, pertanto, è fonte di curiosità proprio perché li ritroviamo entrambi catapultati ai giorni nostri, tra l’altro proprio durante il giorno della festa nazionale francese, quel 14 luglio che solo uno dei due ha vissuto realmente mentre l’altro era già deceduto.
Il mistero sta proprio nel fatto che solo André abbia compiuto un salto temporale in anticipo rispetto ad Oscar, la quale è invece la donna che in questa giornata riappare come un fantasma da un passato che André sente molto vicino a sé, anche se mai, in tutti gli anni che ha trascorso da solo, scrivendo i suoi romanzi e diventando uno scrittore di successo, è riuscito a darsi delle spiegazioni per quelle visioni e quei sogni che lo ossessionavano al limite della pazzia e che avevano anche il volto che ora sta osservando nella sconosciuta, che tale non è poichè è Oscar, della quale conosce il nome con sicurezza, mentre tutto il resto è in un limbo fatto di confusione totale. Quella giornata rischia, pertanto, di diventare nuovamente epocale per Oscar e André ritrovatisi in stranissime condizioni. André le ha subito portato soccorso, avendola ritrovata ferita si bordi di una via, e poi all’ospedale dove si sono presi cura di lei mentre lui ha atteso che potesse riprendere conoscenza al fine di andare a fondo a quella vicenda che sembrava parlare una lingua a lui conosciuta.
Intanto Oscar viene curata in quel luogo che un po’ la spaventa, e che non ha per niente l’aspetto del paradiso, dove ha sempre creduto finissero gli eroi che avevano fatto il loro dovere per gli ideali per i quali si battevano. E’ però felice, poiché sa di non essere sola: l’uomo che l’ha soccorsa è il suo André, e lei non vedeva l’ora di ricongiungersi con il suo amore, ecco perché pensa che il luogo possa essere il paradiso.
André non sa spiegare né a se stesso, né ai medici, né tantomeno al suo amico e agente, il perché voglia stare nei pressi della stanza dove è ricoverata la donna, ma sa che lì deve stare.
E finalmente uno dei medici che l’hanno presa in cura gli concede un breve colloquio, informandolo anche di quanto è stato fatto per salvarle la vita, compresa l’infezione pericolosa ai polmoni dalla quale, poiché presa in tempo, sarebbe certamente guarita.
Ora che la curiosità è stata particolarmente solleticata, continuo la lettura per assistere all’incontro.
A presto!

Recensore Veterano
02/04/24, ore 22:49
Cap. 11:

Leggo solo ora e mi scuso, ma valeva la pena . Il capitolo che hai scritto è pieno di speranze e la loro storia supererà i tempi dei tempi perché i nostri si meritavano un happy end con tutto il cuore . Alla prossima

Recensore Junior
24/03/24, ore 22:06
Cap. 1:

Lascio questa recensione per segnalare che ho cominciato a leggere questa storia e dico subito che mi piace molto.
Ma devo assolutamente ringraziarti di cuore per aver scritto “Pirata Grandier ai vostri ordini” amo da morire quella storia è la mia preferita su questo sito insieme ad una altra di un altra autrice, l’avrò riletta almeno 10 volte e non mi stanca mai.
È scritta bene, è intrigante a volte ti fa ridere a volte ti fa restare col fiato sospeso ripeto la amo e quindi 1000 grazie per averla scritta.
Francesca

Recensore Veterano
24/03/24, ore 21:00
Cap. 11:

Bella, bellissima, complimenti!
Storia coinvolgente, simpatica e originalissima.
Una lettura piacevole!
Bravissima 😄

Recensore Junior
24/03/24, ore 06:31
Cap. 10:

Me encanta tu historia. Habia pensando que seria una reencarnacion en esta epoca y ha sido un viaje al futuro. Te felicito

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