Recensioni per
Un'estate pericolosa
di Ariadne Oliver

Questa storia ha ottenuto 40 recensioni.
Positive : 40
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
26/08/11, ore 12:20

Non volevo commentare capitolo per capitolo, ma questa scena la devo commentare:
Adoro javier adoro la JavierxJuan (comprendilo in fretta, shippo tutto lo shippabile u.u), adoro sempre di più Juan (che mi ricorda, non so bene perché, un po' un pg mio e di Kaite).

Nuovo recensore
25/08/11, ore 16:19

Dunque... indovina chi mi ha trascinato su questa storia? Kaite! Praticamente sto leggendo solo cose passate da lei X°
Devo dire che sono felice l'abbia fatto!
Ho letto solo questi tre capitoli solo perché il caldo mi impedisce di continuare, se no andrei avanti.

La storia mi "accattiva" molto (inventiamoci verbi, yahoo...), è piena di una carica erotica e sensuale molto intensa che non mi dispiace affatto.
Mi infastidisce un pochino l'uso del tu nel pezzo riguardante Juan, ma capisco anche il desiderio di separare nettamente le due parti.
Le preferirei entrambe alla prima persona, comunque.

I personaggi sono tutti molto interessanti e ben caratterizzati, complimenti *__*
Marcos lo adoro.
Manuel lo odio è.é
A parte che è un torero e quindi ho i pregiudizi (essì, essì, sono una anticorridista convinta), poi è... è tronfio.
*si brassa Marcos* non mi piace.

Ah, poi si scoprirà, magari, che è solo una maschera che usa per difendere il suo cuore tenero dal solore esterno e allora io lo amerò, ma intanto lo odio.

Quindi Marcos, vattene con Diego o con alejandro e sono più contenta u.u

Juan e Daniel (?) (ho un po' di problemi con i nomi X°) mi piacciono, sono molto teneri.

E... direi che per ora absta così =) Leggerò di sicuro anche il resto della storia, perché mi piace molto come scrivi.

Non mi convince molto il presente usato ogni tanto, ma ha senso, quindi ok.
Mi piace molto questa modalità che usi di inserire anche anticipazioni della storia, è molto realistica, credo.

Mi piace molto =)

Recensore Junior
24/08/11, ore 03:18

Ciao. ^^
In realtà ero convintissima di aver recensito almeno il primo capitolo, ma ho controllato anche sul lj e pare proprio di no. Sono certa di aver scritto la recensione e di non averla mai postata. *rolls*
Ripeterti quanto sono entusiasta, non è un  problema! ^^
Marcos mi ispira tantissimo e mi incurioisce questa prospettiva di un'estate sconvolgente e pericolosa (appunto).
Soprattutto in contrasto con una vita così lineare da essere arrivata già alla meta, senza curve o distorsioni di alcun genere. Mi piacerebbe scoprire cosa ha portato Marcos ha vivere in un modo tanto geometrico e grigio, capire poi come proverai a restituirgli i colori.
Alejandro è lo stesso di "Tensione Superificiale" di CH?
Anche se appena accennato, mi ispira anche lui, ma in un modo diverso. 
Favolosa anche l'idea del clan dei creativi.
Diego ne combinerà tante... sbaglio? Sono curiosissima.
Non so con chi ne parlavo una volta, si chiacchierava delle varie ragazze del forum che scrivono e ci siamo trovate d'accordo che sicuramente tu sei quella con lo stile più maturo e con le capacità più affinata dalla pratica, dall'esperienza e (ultima ma non per importanza) dalla passione.
Sicuramente UEP o l'Estate (che viene da Kaite no? Mi piace. ^^) è proprio il manifesto di tutto questo.
Ammiro come tutto sia approfondito e studiato perché si vede che è serio e completo. Non so come spiegare il fatto che si senta così intensamente la fatica e la ricerca che c'è dietro. Una struttura solida e una costruzione dei particolari e dei meccanismi che permettono un movimento coerente ma sfaccettato.
Mi dispiace solo di averci messo così tanto tempo ad arrivare, perché ho letto i primi cinque capitoli ere fa e non mi ricordo davvero cosa possa avermi fermato al momento di commentare. Meriterei una badilata in testa. *rolls*
Però ecco, ora ci sono e non ti libererai di me. ^^

P.S.
Ho ripreso da pochissimo l'immersione nelle original-che-non-sono-la-Rosa. *rolls*
Quindi mi trovo su EFP per forza di cose, ma se preferisici che commenti sul lj, mi sposto.
KISS

Recensore Master
17/08/11, ore 14:25

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ci sono tanti motivi per cui questa storia dovrebbe avere molta più visibilità ed essere inserita fra le scelte.
Innanzitutto la passione con cui è scritta. Passione che si può intravedere da ogni parola, dalla cura minuziosa per tutti i particolari, per le ricerche che Kuso fa prima di scrivere anche solo una riga.
Un'estate pericolosa non è una storia come tutte le altre. È più un romanzo di formazione. Perché di crescere non si smette mai. Così come non si smette mai di cercare il coraggio di vivere, di affrontare tutto ciò che ci far star male.
Così l'Estate, prima ancora di essere una storia d'amore - perché lo è - diventa una storia di crescita interiore per tutti i personaggi.
I personaggi sono delineati in modo superbo, hanno dei ruoli ben precisi e sembra che anche le loro occupazioni professionali siano in linea con i loro caratteri, senza essere gettate lì per caso.
La Spagna, teatro della vicenda, è un teatro perfetto, sembra di camminare fra le strade di Madrid, e di guardarla con gli stessi occhi con cui la guardano i personaggi.
Lo stile è semplicemente perfetto: scorrevole e corretto sintatticamente e grammaticalmente. Inolte l'autrice ha il merito di inserire le informazioni utili a capire i vari riferimenti su quanto narrato senza appesantire troppo il capitolo e senza dare l'impressione di mettersi *in cattedra* a spiegare con aria saccente ciò che i lettori non sanno.

Recensore Veterano
06/08/11, ore 21:26

Sinceramente quando sono approdata su questo romanzo(permettimi di chiamarlo così, in quanto trovo che una caratterizzazione dei personaggi e l' introspezione sia paragonabile al migliore Hemingway) non pensavo di trovare QUESTO.  La maniera in cui delinei i personaggi e descrivi i luoghi della loro anima è magistrale, impressionante. Inoltre il tagio che dai alla scena fa si che, soprattutto nelle scene dell' arena, il lettore viva la corrida, sembra di vedere il balugioio del sole sulla lama nell' ultimo atto, avverti tutto ad un tratto l'odore della polvere e del sangue. Naturalmente poi la presenza viva di presonaggi magnifici come Juan o come Felipe toglie il fiato. Io veramente non so più che aggiungere... temo di essere ormai divenuta banale. Veramente complimenti. Vale.   

Recensore Master
15/01/11, ore 16:54

C iao ! Ho letto la tua storia tutta dun colpo e devo dire che mi ha incuriosito molto ! :D mi sono appassionata xD e per fortuna che l'hai consigliata su facebook passa da me se hai voglia e magari lascia anche un commentino ciaooo :D

Recensore Junior
14/11/10, ore 19:31
Cap. 10:

Credo che questo capitolo sia uno dei più belli della storia. è emozionante tanto da far percepire le sensazioni sotto pelle e delinea un po' di più i personaggi, gli fa prendere contorni un poco più nitidi (forse).
Adoro questa storia perchè è come un panneggio: alcune pieghe sono colpite dalla luce e ben visibili ma la maggior parte delle volte la trama si increspa a tal punto che non è possibile vedere veramente cosa nasconda fino a che non viene spianata.
Ahi me! povera lettrice barcollante non posso che rimettermi alla tua misericoria e chiedre supplice un nuovo capitolo! XD
Con curiosità
DarkL

Recensore Master
22/08/10, ore 19:39

Credo che nell'ostinazione di Manuel nel voler essere *approvato* da Marcos ci sia qualcosa che mi assomiglia. O forse no, sono io che vedo ombre di me stessa ovunque, chissà.
Comunque sia, il rapporto che lega i fratelli Benfante mi piace sempre di più. Sembre in bilico fra amore ed odio, fra sentimenti estremi e quasi sempre opposti, come se non esistesse una via di mezzo fra amore e odio.
La scena finale, con Marcos che si raccoglie in preghiera, è stupenda. Solenne. Ed è chiaro che fra lui e Manuel c'è qualcosa, un rapporto che sì, banalmente potremmo chiamare amore, ma che boh, assume contorni diversi dalla solita idea di amore ^^
Del resto, non mi ricordo se te l'ho detto o anche scritto in una recensione, il fatto che Manuel abbia chiesto a Marco di assisterlo durante la vestizione, è un po' come se gli avesse chiesto di fare l'amore.
Sei sempre più sorprendente ^^

Recensore Master
12/08/10, ore 11:57

Questo capitolo sembra un vortice.
Un vortice che risucchia emozioni e sentimenti e situazioni più disparate: sacro e profano, vita e morte, voglia di agire e voglia di restare immobili.
Il cuore di Juan in subbuglio si riflette pienamente in questo capitolo, credo. Con un risultato eccellente ^^

Ti manca Daniel che ti sveglia di primo pomeriggio, baciandoti dolcemente le palpebre.

Questa immagine l'ho trovata bellissima e delicata e terribilmente sensuale ^^

Recensore Master
11/08/10, ore 23:18

-Perché il tuo animo è nudo, e io posso vestirlo. Perché hai voglia di nascere in un mondo nuovo, e io possono offrirtene uno. Perché tu sei un toro, e io un torero, e il nostro compito è di educarci entrambi alla morte.-

Ho trovato questa frase meravigliosa.
E il fatto che Manuel voglia che Marcos assista alla vestizione è... beh, più dichiarazione di fiducia - amore? - non poteva esserci.
Da quello che ho capito l'atto della vestizione è quanto di più intimo ci sia per un torero, dunque non penso che Manuel l'avrebbe proposto al primo capitato lì per caso **
Un po' come se avessero davvero fatto l'amore - quanto amo 'ste cose metaforiche!
Mi affascina anche il rapporto di Manuel con Felipe ** e lo so, sembro una fangirl scatenata, è quel che succede quando inizio ad infogarmi con una storia ^^

Recensore Master
11/08/10, ore 21:27

Don Javier mi ricorda in nonsochemodoenonsoperché Manuel. E boh, lo so, in fondo lui stesso credo che non lo trovi molto simpatico, però nel suo sarcasmo ho visto qualcosa di quello che è stato Manuel con Marcos.
Probabilmente è solo una mia impressione, chissà.
Però mi sta simpatico ^^ sembra il tipo adatto a *risvegliare* Juan dalla sua apatia.
Mi sono ricordata di un tuo post in cui dicevi che i personaggi devono *essere* quello per cui vengono descritti. E beh, tu stai seguendo a pieno questa massima: i tuoi toreri *sono* quel che vengono descritti perché pensano come tali, anche se sono in "pensione"/si vogliono ritirare. E questa è una cosa ammirevole ^^
E allo stesso modo Marcos è un architetto. E via dicendo ^^

Recensore Master
11/08/10, ore 17:03

Oh, eccola la smossa che aspettavo.
Una ventata d'aria fredda schiaffata in faccia.
Mi piace il personaggio di Manuel, così diverso da Marcos, così sicuro di sé (almeno in apparenza, chissà se nasconde qualcosa?) e così *sfrontato*.
C'era davvero una tensione quasi elettrica fra i due, mi sembrava di sentirla sulla pelle.
Diego lo adoro: è una simpatica canaglia, mi è piaciuto moltissimo il dialogo con Marcos nel quale ha impiegato tre ore per dirgli del suo progetto fotografico.
Progetto davvero particolare, fra l'altro, dal significato sottile e complesso.
Questa storia continua ad affascinarmi sempre di più.

PS non sono granché brava a lasciare recensioni, si tratta più che altro di impressioni. Spero che non ti dispiaccia se ne lascio una per ogni capitolo, faccio così in modo da evitare di dimenticare qualcosa alla fine.

Recensore Master
11/08/10, ore 15:57

Piano piano, ma arrivo anche io ^^
Ci sono delle storie che richiedono dei *momenti giusti* per essere letti XD
Ti avevo scritto qualcosa sul primo capitolo anche altrove, quindi passo direttamente al secondo.
C'è qualcosa di Juan che mi ricorda Marcos. Sarà che entrambi sembrano chiusi nel loro guscio, come se volessero osservare - per diversi motivi - la vita scorrergli addosso. E sembrano in attesa di una novità, di qualcosa che smuova questa tranquillità. Forse se lo aspettano anche, chissà, come una sorta di premonizione.
Per quanto riguarda lo stile nulla da dire, sai che ti apprezzo prima di tutto come persona, poi come scrittrice, quindi credo sia superfluo dire che ti ammiro e che adoro la tua estrema cura dei piccoli dettagli.
Vado avanti con la lettura ;)

Nuovo recensore
16/06/10, ore 16:27
Cap. 8:

Beh, da dove iniziare?
Innanzitutto col dire che mi sono innamorata di questa storia è poco, davvero mi lascia spiazzata vedere che in così pochi hanno lasciato delle recensioni nei primi capitoli e che nessuno l'abbia fatto negli ultimi!
Credo che il tuo modo di scrivere sia molto accattivante, suadente, ogni parola un invito, non delicato ma poderoso e appassionato, a scoprire quella successiva, senza alcun rimpianto. Non è solo una questione di ottima ortografia e uso della grammatica (cosa rara, purtroppo, di questi giorni, anche fra coloro che amano chiamarsi scrittori), ma qualcosa che credo dipenda dalla scelta di ogni parola, frase per frase, che dà al tutto un valore non solo onomatopeico, ma che coinvolge tutti i sensi, trascinando chi legge a sentire un odore, o a toccare delicatamente con i polpastrelli il tessuto di un traje de luces.
E poi ancora l'ambientazione della storia che ha un suo ricercato fascino: la terra spagnola, che così poco conosco ma che, con la sua lingua, la sua gente, mi ammalia, e la corrida, che fino ad ora avevo considerato un crudele macello di povere bestie, ma che adesso inizio a riscoprire con occhi diversi, attraverso quelli dei tuoi toreri, tentando di afferrare ciò che tanto la fa amare da chi vi dedica la propria esistenza.
E i tuoi personaggi, che man mano che avanza la lettura prendono forma, di fronte a me, e mi catturano con i loro così diversi caratteri, punti di vista e modi di fare. E' proprio per essi che mi è dovuto un sincero complimento: ultimamente mi è capitato di leggere storie i cui personaggi mi lasciavano allibita per l'incoerenza con cui erano gestiti dagli autori (mi spiego: è naturale che uno o più personaggi possano essere incoerenti, di loro natura, anzi questa è una caratteristica che mi affascina non poco in un personaggio, tuttavia non pochi autori fanno agire di punto in bianco i loro personaggi in modo assurdo, spacciando il tutto per un'evoluzione interiore, che non può definirsi tale se non vi sono delle premesse, delle circostanze e una predisposizione del personaggio, tali da permetterla), i tuoi personaggi invece sembrano quasi reali, perché ogni loro azione, ogni loro improvviso cambiamento, d'umore e d'agire ha comunque un senso e rispecchia ciò che è avvenuto in precedenza.
Ora, non vorrei essere banale, ma ti prego di continuare a scrivere (leggere il primo capitolo della storia dedicata ad Alejandro e scoprire che da un mese non ha un continuo ha fatto sorgere in me il timore che tu non continui più a pubblicare qui le tue storie, se non a scriverle!) affinché io possa continuare a leggere la storia di Marcos, Manuel, Juan e tutti gli altri, e nel frattempo sperare e tifare per te, per le tue storie, perché in molti le scoprano a le amino come me, e ancor più.
Un in bocca al lupo per il futuro! Io tiferò per Manuel, che più di tutti m'intriga (sarà anche perché in un futuro sogno di poter essere anch'io un architetto?)...
Spero di leggere presto il continuo di questa storia.
Un abbraccio,
la piccola Chibi_tan <3

Recensore Veterano
31/05/10, ore 14:04

Ti giuro che la prima parte, quella che descrive la "religione dell'arena" mi ha fatto venire i brividi. E quella sensazione di Marcos, il nastro di seta che sfiora l'addome per segnare la linea di passaggio, è semplicemente meravigliosa. Sì, in effetti si avverte che Marcos, proiettato in un mondo estraneo e in "balia" di personaggi di un altro tempo e del capriccioso e istintivo Manuel, sta esplorando qualcosa di nuovo, ma in se stesso. Come nel capitolo precedente, nel corso del capitolo si respira tensione, che però non si mantiene uguale a se stessa, cambia come cambiano le percezioni di Marcos. Lo capisco, perché credo di aver vissuto qualcosa di simile, il contatto con "gli abissi", con tutte le sue conseguenze su una persona al tempo stesso sensibile e controllata.
Bello anche il paragone dei due fratelli con l'albero.