mmmmmm.... bene bene bene. credo che questa sarà la svolta definitiva.... come al solito, complimenti, è ben scritta e scorrevole. che dire? continua presto!

Dai che se non faccio la prolissa sono la prima... OK, torno seria... Bene, siamo al secondo capitolo, dove il passato si mischia al presente, i ricordi si confondono con le certezze le illusioni e... vale la pena di speare o bisogna continuare ad accettare stoicamente l'incalzare della propria realtà? Ginny è un po' stanca, un po' sconfitta, un po' di tutti, eppure è pur sempre propria, integra. Una prostituta vergine. Questo è un capitolo molto bello, come tutti gli altri ben scritti, dove il solito velo malinconico si pone con forza sulla determinazione della continuità... ma tu lo sai che io non vedo l'ora di commentare il prossiomo, perchè... oh,. beh, non voglio rovinare la sorpresa agli latri. Sono contenta di averti aiutata, di aver visto questa piccola perla venir fuori dalla sua conchiglia... così come le altre. Potremmo continuare a scambiarci per tutta la vita dichiarazioni di gratitudine e trattati d'affetto, eppure, forse, l'una non sarà mai in grado di dire all'altra quanto è indispensabile per la propria vita. Ma non ce ne bisogno, perchè in realtà lo sappiamo già perfettamente. Anche tu hai fatto tanto per me, per i miei lavori, quelli piccoli, quelli grandi, quelli sofferti, senza di te non so se sarei riuscita a completare a... crederci. Ma a prescindere tutto questo, la cosa più importante è che noi siamo presenti l'una nella quotidianetà dell'altra, come solo due grandi amiche possono fare. OK, adesso taglio qui, sto diventando noiosa e ripetitiva. Ti voglio bene, Chiara.

Questa storia molto particola, incominciando dalla strana scelta di una Ginevra che per mantenersi finisce per diventare una prostituta...il modo in cui scrivi è perfetto per questo genere così in un certo senso distaccato, come la stessa protagonista di questo capitolo. Dal modo in cui descrivi le scene non permane alcuna emozione, ma assoluto distacco. Molto bello, davvero. Aspetto di vedere chi la stesse fissando, anche se penso sia ovvio chi sia. Baci Hermia

...Allora, credo sia presto per gettare giudizi, ma la tua storia promette molto bene. Ginny ultimamente mi intriga, ma pur esistendo miigliaia di ffic che la vedono protagonista, la piccola rappresenta sempre un vuoto e, soprattutto stereotipato personaggio (combatte la famiglia che non accetta Draco, ragazza splendidamente formosa che fa girare la testa a mezza hogwarts... che noia!!)... Ovvio che la tua ff non rientra nella categoria, poi è sempre un piacere leggere qualcosa non prettamente campato in aria (XD come le mie storie!!!), insomma, non mi pronuncio sulla storia perché un capitolo ed un prologo sono troppo pochi, ma avrai capito che il mio giudizio non può che essere positivo. Aspetto un nuovo aggiornamento!

Ci ritroviamo qui, con il primo capitolo, con Ginny nel suo presente, duro, ingiusto, ma comunque suo. È difficile giudicare dall’esterno queste situazioni , dire “avrebbe potuto trovare un’altra soluzione”, oppure, “c’era forse bisogno di vendersi così?”. La verità è che la tua Ginny vende solo una parte di sé, quella meno importante, quella che si finisce inevitabilmente per rovinare ed abbandonare, il corpo. Per il reso la tua Ginny rimane intatta, rimane incredibilmente propria e capace di difendere il suo essere dalla violenza dell’amore senza amore, e questo è uno dei motivi per il quale io apprezzo ed amo il tuo modo di vedere e leggere questo personaggio tanto rovinato ed appiattito dall’autrice della saga. Spero che in tanti leggano questo tuo racconto che si pone aldilà del bene e del male, del giusto o sbagliato, delle convenzioni di questa vanesia società. Ti Voglio Bene, continua sempre così.

sembra carina come storia. non vedo l'ora di leggere il seguito^^

bhè, direi che promette proprio bene, il tuo stile è molto scorrevole, e la caratterizzazione buona. che dire? continua presto^^!! P.S: sarà una Ginnny-draco, una ginny-harry, qualcos'altro o è ancora da decidere? cmq, complimentoni^

L'ho trovato subito il tempo. :) Confermo le sensazioni del Prologo, e aggiungo una certa rassegnazione, affatto violenta tuttavia, per quella che è la sua nuova esistenza, la sua nuova occupazione. Persiste l'insoddisfazione, ma per fortuna è espressa con pensieri, e questa Ginevra sento che potrà piacermi (al contrario di come mi succede di solito). Lo stile è lento, sembra un pò il ritmo del mare sulla spiaggia: un rimpianto (avanti), un'amarezza (indietro), una consapevolezza (avanti), l'insoddisfazione (indietro). L'onda avanza, e si ritira. Un effetto bellissimo.

Inizio dal Prologo. Che è stato un turbine di coinvolgimento e confusione, pieno di amarezza e di rabbia repressa forse. Ginny Weasley di fronte alla vita che fa male, Ginny Weasley senza speranze davanti a lei, con qualcosa che la rode dentro, forse simile ad un senso di colpa. Il modo in cui hai parlato in quelle poche righe della scelta di Ron e di quel suo amore per Hermione, è stato qualcosa di spettacolare nella dolcezza che era nascosta dietro la durezza e l'amarezza del punto di vista dal quale è stato descritto. Non mi resta che leggere il capitolo successivo, trovo tempo appena posso.

non si ancora dire se mi piace...sicuramente la trovo curiosa e ben scritta ^____^ aspetto ansiosa i prossima capitoli! baci!

Questa storia mi piace molto, sono proprio curiosa di vedere come va avanti! Grazie per questa piccola luce in una giornata troppo piovosa!

Allora, devo lasciare un commento sul prologo senza essere… spoilerosa? (uso improprio di termine tecnico?!). Sai quanto io adori questa tua fanfic, io che ho avuto l’onore di leggerla in anteprima, vedendola nascere e crescere a poco a poco…. Sai quanto in profondità mi ha colpito questa tua Ginevra Weasley, debole e forte, ricca e povera, di tutti e di nessuno. Qui la vediamo costretta a scegliere, per debolezza, per forza, o forse solo per disperazione…. Il tuo lavoro, grazie alla tua bravura si può leggere con mille interpretazioni, ad ognuno, la tua Ginny, la sua situazione, i tuoi personaggi, danno sempre qualcosa di diverso, qualcosa di proprio . è inutile che poi stia qui a ribadire la dolce, lenta ed eufonica musica del tuo stile, il tuo narrare che delicatamente, con spruzzi di colore su di una tavola scura, disegna la storia ed i suoi -un po’ vinti, un po’ vincitori- personaggi. TiVoglioBene, Chiara, non preoccuparti, le recensioni arriveranno! Al prossimo capitolo… un bacio!