Recensioni per
Epigrammi
di AhiUnPoDiLui
Esilarante, il tuo satiro cinismo raggiunge qui la sua vetta (è gradito l'alito da sera, immagino) per la delizia di noi lettori, genio! |
Ho trovato questa poesia assai carina, complimenti sinceri!! Questo parrucchiere erudito lo hai sottolineato molto bene, con ironia ma semplicemente con non molte parole, una poesia brillante che mi ha dato delle sensazioni positive.Continua così sei eccellente, |
Dire che è bellissima , è dir poco ! Scusa se le ho accostato un aggettivo così comune ! |
E' da tanto che mi ripropongo di recensire qualcosa di tuo, ma di solito mi perdo io stessa a metà commento e tutto quanto va a farsi benedire... E' che ci sono così tante cose che mi vengono in mente quando leggo i tuoi scritti, che alla fine ne esce qualcosa di così contorto da far spavento. Oppure semplicemente sono troppo pigra *candido sorriso*. Ma questa, questa non posso non recensirla! Questa fa quasi concorrenza all'odor di patate! Tu prova a immaginarti la scena di me e il Cavalier Cionco davanti allo schermo a leggere insieme il nuovo capitolo della tua raccolta, a scorrere velocemente i versi studiati che anticipano un altro dei tuoi pungenti finali, per poi leggere quella genialata dell'ultima frase! Ti risparmio la descrizione delle reazioni e dei commenti, sappi comunque che hai colpito nel segno xD |
Ah caro amico mio, sapessi quante volte mi son trovato anch'io da inneggiar all'araba saggezza di fronte a (s)ragionamenti dettati più da ormon che da intelletto! |
In cauda venenum, giustamente! |
Sì! Che liberatorio, questo epigramma! Non che ai Giorgio di questo mondo importi un granché di ciò che un Rico qualsiasi possa fare o non fare con la loro sposa - che l'abbiano comprata o che sia stata strumento di acquisizioni immobiliari o d'altro genere - ma insomma, ci si deve pur accontentare. Il mio verso preferito di questa poesia - tutta molto pregevole - è "squadrar da sullo yotte le barchine - spennacchiate", con quella cesura tra barchine e spennacchiate che ben misura il disprezzo di chi squadra verso l'inferiorità che si manifesta ai suoi occhi. |
Povero cuor di padre, solidarizzo col Mirko in quanto tale. |
Ciao AUPDL |
Complimenti, poesia ricca di parole singolari e cariche di effetto, posso solo imparare a poetare in un modo tanto sottile e pregno di saggezza. |
Già, chi avrebbe potuto dirlo se non l'avvocato? Non so bene nemmeno io con quali meccanismi, ma questi pochissimi versi hanno colto benissimo il punto, perché mi sono ritrovata a ridere come un'idiota. Probabilmente è tutto un vissuto di "procedural" televisivi amorevolmente seguiti, a partire da Perry Mason per arrivare, che so, a The Good Wife, ad aver fatto scattare in me il subitaneo riconoscimento dell'ironia sottostante: tante chiacchiere, tante indagini, tante ipotesi... e poi alla fine di sicuro abbiamo solo due cose, e cioè un delitto e qualcuno che per qualche ragione l'ha commesso. Il resto è materia, appunto, da avvocati. |
Non ricordavo tuoi versi in maniera così positiva. |
Gollone, chi era costui? Potrà dircelo solamente il suo avvocato (o anche no). |
Mi piacciono le ultime creature della tua penna :) |
Questo epigramma cade proprio a proposito riguardo al nostro scambio di opinioni riguardo al rapporto tra spontaneità e poesia. Posto che io non sono una grande fan della spontaneità in nessun caso, nella poesia come ti dicevo mi pare l'ultimo posto in cui debba comparire. Anche perché dietro versi che devono SEMBRARE spontanei, di solito c'è un sacco di lavoro. |