Recensioni per
La passeggiata di Mario
di Lady Hime

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/02/11, ore 22:56
Cap. 1:

Splendida, assolutamente splendida. Devastante, oserei dire. Dolce, delicata eppure sprezzante.
E dura, forse un po' critica.
Ma che meraviglia, ragazzi :)
Una vera chicca in fatto di Nonsense.

Grazie a Dio son tornata a bazzicare nella sezione dopo un bel po' di tempo :)

Rinnovo i complimenti. E' bellissima :)
Un abbraccio,

Molly

Recensore Junior
14/02/11, ore 19:36
Cap. 1:

Allora. 
Vorrei scrivre una recensione completa e chiara, ma devo ammettere che non mi viene in mente molto da dire se non "fantastico", "meraviglioso", e altri aggettivi simili. Questo è il problema di quando si scrive qualcosa di troppo bello :D

Recensore Master
14/02/11, ore 12:12
Cap. 1:

Oddio... Mi ha... colpito. Decisamente. Cavolo, č davvero bella...
E il fatto che Mario sia quello pazzo e il fatto di vedere le cose dal suo posto di vista č... Strano, oserei dire.
Davvero bella, mi ha fatto riflettere... credo che la metterņ tra la preferite.
:)
BS.

Recensore Junior
14/02/11, ore 02:08
Cap. 1:

Capito in questa sezione per la prima volta e assolutamente per caso e cosa trovo? Una chicca modernissima sui pazzi e il mondo in cui tanto mi sento di vivere!
Per come l'ho interpretata io, è la storia di alcuni squilibrati che vivono in una realtà statica, una realtà tutta personale e che di fronte alla vita rimangono perplessi, perfino non riescono a riconoscerla come tale ma la scambiano per stravaganza e follia. Davvero questa definizione mi ricorda il mondo di oggi. Persone che nella loro convinzione d'essere normali sono l'emblema della mentalità chiusa, dell'antiprogresso, dell'essere che non solo non vive ma esiste soltanto, ma che non riesce neppure a riconoscerla, la vita, perché non ne conosce l'aspetto più vario e frenetico. Però c'è anche un'altra interpretazione per me, ed è paradossalmente opposta ma ugualmente affascinante. A volte ammetto che mi capita di sentirmi come gli abitanti di questa specie di paesino, che vivono in un mondo tutto loro dove la percezione di ciò che c'è "oltre il cancello" della loro vita è assolutamente alterata. Alle volta ho paura del mondo esterno perchè non si ferma mai e calpesta tutto e fa venir voglia di restarmene dietro le mie barriere dove tutto mi è familiare perché ci convivo da sempre.
Spero di non aver travisato quello che volevi esprimere, ad ogni modo il solo fatto di avere scritto la recensione mi ha dato modo di riflettere, ancor di più che leggendo la tua breve ma interessante storia, su piccoli particolari del mondo che con il vivere incessante si tendono a tralasciare.
Un saluto.