Recensioni per
Never forget
di Lady Hime

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 34
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
01/10/11, ore 14:46

Ciaoo! :D scrivi veramente bene ti faccio i miei complimenti! Questo è il pezzo che ho preferito anche perché shion è il personaggio che preferisco in assoluto di higurashi! Hai riassunto in poche parole e con frasi ad effetto tutto quello che c'era da dire su di lei. La frase finale mi ha colpito, molto bella. Aspetto il pezzo su keichi!! Ciaoo ^^

Recensore Junior
23/09/11, ore 14:22

Ciao! Molto bella questa raccolta. Mi sono piaciuti tutti per ora, in modo particolare i pezzi su Hanyuu e Satoko, mi hanno colpito. Però sono tutti davvero azzeccati. Hai parlato benissimo dei vari sentimenti, in momenti cruciali della vicenda. Sono curiosa di vedere come parlerai di Keiichi...
Aspetto il tuo prossimo capitolo e nel frattempo ti metto tra le seguite ^.^!
Ottimo lavoro! A presto :)

Recensore Veterano
21/09/11, ore 20:18

Salve!
Con questa mi hai fatto venire la pelle d'oca... ma passiamo alla recensione vera e propria:

Satoko piangeva spesso, un tempo.

Io Satoko l'ho sempre odiata, non mi piacciono le persone che piangono come fa lei u.u

Se all’inizio era stato un modo piuttosto comune di sfogarsi, era diventato lentamente un’arma per ottenere quel che desiderava, con una eccezionale facilità. I suoi genitori, troppo stanchi e impegnati a far finta che lei non esistesse, erano dei soggetti ideali per una tattica così semplice.
Aveva pianto per ottenere l’ultima fetta di torta, per non andare al pranzo con gli zii, per restare a guardare la tv fino a tardi.
Satoko, da grande esperta di trappole, organizzava le cose a puntino, per creare le situazioni adatte alla sua tecnica perfetta.

Questo è il punto di vista di Satoko, ciò che spiega il perchè della frase iniziale. Mi piace il modo in cui l'hai reso, con tratti di quotidianità: esprime la tranquillità della sua vita prima che "le lacrime diventassero spontanee"

forse per abitudine, forse per la disarmante realizzazione di come bastassero due gocce salate a farla diventare un elemento fastidioso, da tornar presto ad ignorare al modico prezzo di un “Sì”.

E questo è il "riassunto" in pooche righe che esprime invece il pensiero del narratore rispetto al pianto di Satoko

Soltanto a Satoshi importava di asciugargliele, quelle lacrime, sempre; ma poi, anche le sue mani calde sugli occhi lucidi erano scomparse.

Eh quel caro ragazzo, non lo so io dove l'ha trovata la forza di sopportarla xD
Però è dolce come immagine questa, si contrappone all'amarezza delle lacrime

Satoko aveva pianto, gridato, vomitato, ma Satoshi non l'aveva raggiunta.
Non versò più una lacrima. Attendeva quelle di gioia, che sarebbero tornate con Satoshi, un giorno.

Ed eccolo il finale agrodolciastro, più aspro che altro xD
Quello che mmi ha fatto venire i brividi è la consapevolezza del fatto che Satoshi non tornerà a prenderla e che lei non piangerà mai più...
Bella, complimenti davvero, sto diventanto una tua fan xD
Bene, adesso vado
Alla prossima ed ultima drubble ^_^

Recensore Veterano
07/09/11, ore 23:08

Salve!
Hai parlato di Hanyuu, adesso dovevi parlare di Rika

La danza che Rika offriva per il Watanagashi era un addio.

Questo inizio è diverso dagli altri, non esprime la vita di Rika fino ad un momento particolare, tratta subito della scena ripetuta ogni volta da lei, mi ha sorpresa un po' come cosa, non per questo sto dicendo che non mi è piaciuta, eh

Un saluto alle giornate serene che le erano state permesse;
un saluto alla tregua che presagiva la tragedia;
un saluto alla cicale che iniziavano a piangere;
un saluto all'innocenza che avrebbe perso a breve*.

Questo ricorda la struttura usata nel capitolo di Hanyuu: l'elemento ripetuto ed il crescendo, giornate, tregua, cicale, innocenza...

Ogni volta che indossava la Hakama, Rika diceva addio, ma era un Sayonara ripetuto così tante volte che ormai aveva preso lo stesso gusto stantio.

Bellissima questa metafora del gusto, mi ha colpita parecchio, davvero bella

«Questa volta ce la faremo Rika?»
«E' un tono rassegnato quello che sento, Hanyuu?».

Per la prima volta hai inserito un dialogo, anzichè un soliloquio *annuisce accarezzandosi il mento*

Un Sayonara che sapeva di rassegnazione, quella che marciva dentro di lei mentre i tamburi celebravano il suo ingresso alla gente ignara di Hinamizawa.

E con questo ritorni alla metafora di prima
Particolare, senza dubbio
Molto d'effetto, complimenti ancora
Aspetterò di leggere i prossimi due, così potrò dire di aver commentato proprio tutto ^_^
Alla prossima!

Recensore Veterano
07/09/11, ore 22:58

Salve!
particolare l'idea di un pov di Satoshi, complimenti, effettivamente è un personaggio davvero interessante

Quando Satoshi entrava in casa, le urla gli trapanavano il cervello.

"Forte" come immagine, mi sono innamorata di questo inizio u.u

Era guerra, ogni giorno. Satoko la combatteva, cercando il suo appoggio.
Non poteva far altro che asciugarle le lacrime, abbracciarla e confortarla, ma non era abbastanza.
Lo sguardo di sua sorella perse il luccichio tipicamente puerile, scavando due occhiaie profonde sul viso scarno.
Il sorriso sparì sostituito dai lividi, la felicità venne inghiottita dalle grida.

Fa male leggere il cambiamento di sua sorella attraverso gli occhi di Satoshi che assiste impotente, colpisce molto

La pace non arrivava; gli avevano raccontato, i suoi genitori, che non giunge da sola, va conquistata.
Fu per quello che prese una decisione. Per salvarla, soltanto ciò.

Il ricordo dei genitori inserito così mi piace, rappresentano la "forza" di Satoshi, ciò che lo spinge a prendere le sue decisioni

Attese che sua zia arrivasse nel luogo designato, per colpirla con violenza una, dieci, cento volte.
Poi tutto rimase immobile, ma le urla continuarono a ronzargli nella testa, sorde, spietate, continue.

Questa come immagine è cruda e dolorosa, è contrastante

Satoshi imparò la lezione.
Una volta scomparso, il silenzio non torna più.

Un finale che si attiene alla drubble, trise, doloroso, senza speranza
Anche questa molto bella
Passo alla prossima ^_^

Recensore Veterano
07/09/11, ore 22:51

Salve!
Allora, cominciamo

Mion sapeva di non essere la vera erede del casato Sonozaki da molto tempo.
Era consapevole che ci sarebbe dovuta essere lei al posto di sua sorella, in una scuola lontana da Hinamizawa.
Il destino però, aveva scelto lei per ricoprire la carica di capofamiglia, non sua sorella. Ne era profondamente orgogliosa; Shion probabilmente non ne sarebbe stata in grado, si sarebbe fatta prendere dalle emozioni.

Effettivamente Shion è la gemella che tra le due tende maggiormente ad assecondare le emozioni, però mi dispiace leggere questa colpevolizzazione da parte di Mion, visto che la preferisco a Shion

«Io sono forte.E quando verrà il momento le permetterò di vivere quì con noi».
Si discolpava così, nelle notti buie, quando non riusciva a prendere sonno.
Non era stata colpa sua.

Queste parole di Mion sono perfettamente IC, mi piace anche la scena che hai descritto, fa molto angst xD

Allora perché, quando Shion le si era avventata sul collo, non si era difesa? Allora perchè nemmeno in quel momento, rinchiusa nei sotterranei di casa Sonozaki, riusciva ad odiarla? Dov'era finito l'odio?

Le domande che si pone "colpiscono" il lettore, lo spingono a cercare di immedesimarsi per trovare una risposta

Probabilmente perso tra i sensi di colpa.

Poi la risposta arriva e sa di amarezza, di dolore quasi
Davvero bella u.u
Passo alla prossima xD

Recensore Veterano
07/09/11, ore 22:43

Salve!
Senza ulteriori convenevoli passo alla recensione

Hanyuu era al fianco di Rika da molto tempo, com'era giusto che fosse.
Furude Rika era la sua reincarnazione, intrappolata in un futuro macchiato di sangue.
Lottava per raggiungere il 1° luglio, per superare il Watanagashi, con tutte le sue forze.
E lei non faceva altro che accompagnarla alla morte.

Sempre solita struttura, è questo che mi piace delle tue drubble, questo stile di cui ti ho parlato fino ad ora e che non sto a ripetere perchè non mi piace ridire sempre le stesse cose xD

«Inutile, così inutile».
Osservava ogni arco immobile, senza poter fare nulla, e quando il tutto spietato terminava, adempiva al suo compito di Monaco.

Con queste poche parole hai espresso perfettamente ciò che lei pensa al riguardo, usando il dialogo ed esprimendo solo tre parole

Pagava con le sue energie la creazione di una nuova Hinamizawa.
Pagava con la sua magia la rinascita di Rika.
Pagava con le sue lacrime la propria incapacità a credere.

Particolare questo crescendo, da energie a magia a lacrime: cattura l'attenzione

Ed ogni notte, osservava le pedine di quel futuro in bilico, chiedendo scusa.
«Mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace»

Le parole pronunciate da Hanyuu sono struggenti, riesco quasi a sentirle pronunciate con un tono sommesso e rotto dalle lacrime a cui hai accennato prima

Con che moneta si compra, il perdono?

Qui ti riferisci a quando hai detto che lei paga. Non so veramente che dire, io adoro i finali interrogativi, diciamo che adoro tutti i tuoi finali xD
Passo al prossimo capitolo

Recensore Veterano
07/09/11, ore 22:33

Salve!
Sono sempre io xD

Shion Sonozaki era nata sei minuti dopo sua sorella.
Soltano sei. Mion Sonozaki aveva visto la luce del sole esattamente 420 secondi prima, conquistando il ruolo di capofamiglia; lei invece, piangendo alle 12:06, si era addossata il ruolo di indesiderata.

Devo dire che non amo molto il personaggio di Shion, però visto da questa prospettiva assume più umanità u.u *annuisce con fare sapiente*

Sua sorella era stata chiamata Mion; lei aveva avuto come iniziale di quello stesso nome la sesta lettera dopo la M: Shion.

Sai a dire il vero non l'avevo mai notato, complimenti per l'arguzia XD

Era stata rinchiusa in una scuola privata per garantire a Mion la successione; non aveva avuto particolare importanza il meglio per lei.
Mion cresceva vezzeggiata tra i membri della loro famiglia, lei viveva nascosta come una ladra in un istituto lontano.

Questa è la stessa struttura del capitolo precedente: concisa, diretta, semplice, piacevole

Non provava però, rancore verso sua sorella: loro erano gemelle e come tali si volevano bene.
Erano identiche, stessi capelli lunghi e stessi occhi all'ingiù. Ciò che le separava era un destino, una lettera e soltano sei minuti.

Anche questo finale è perfetto, veramente bello: evidenziare prima le uguaglianze tra le due per poi parlare di ciò in cui differiscono
Dato che ci ho preso gusto, passo alla prossima xD

Recensore Veterano
07/09/11, ore 22:26

Salve!
Mi piace molto il titolo che hai dato alla tua raccolta, mi ha spinta a leggere e devo dire che non sono rimasta affatto delusa

Rena Ryuugu non aveva sempre vissuto ad Hinamizawa, lo sapevano tutti. Quello che molti ignoravano era che il suo nome non era sempre stato Rena.
Reina Ryuugu l'avevano battezzata i suoi genitori alla nascita.
Rena Ryuugu si era battezzata lei stessa quando era tornata ad Hinamizawa.

Hai iniziato la drubble in modo conciso ed azzeccato, sarà che io ho sempre avuto problemi con gli inizi e quindi mi ci soffermo sempre su quelli degli altri

Era stato il punto d'inizio per cercare la felicità, lasciandosi alle spalle tutto ciò che era successo.

Giusto, perchè Rena ha un passato triste dal quale cerca di fuggire *approva*

Sembrava esserci riuscita, ma poi era arrivata lei.
Ritsuko avrebbe contaminato la felicità che aveva duramente cercato di conquistare.
Con quelle mani sporche, con quel suo sorriso falso.

Bella la metafora delle mani sporche per indicare che è una malvivente

Per questo continuò a colpire, anche quando il corpo smise di reagire.
«Muori! Muori! Muori! Muori! Muori! Muori! Muori!».
Lo gridava come una forsennata, incitata dal canto delle cicale.

Io Ritsuko l'ho sempre odiata perchè mi danno fastidio le donne che si attegiano come lei e poi per quello che ha fatto a Rena e a suo padre, ovviamente, quindi ero contentissima quando ho visto questa scena e ritrovarla qui mi ha fatto piacere. Il fatto che Rena dica ripetutamente "Muori!" mi ricorda una presona intenta a spiaccicare un insetto fastidioso xD

Fu allora che capì.
Le cicale non stavano piangendo.
Stavano ridendo.

Finale suggestivo e perfetto, non c'è che dire
Vado a leggere la prossima ^_^

Recensore Junior
26/08/11, ore 11:37

Mi piacciono molto queste drabbles, in poche parole riesci a descrivere bene tutti i personaggi! Brava e continua a scrivere! ^^

Recensore Junior
17/08/11, ore 22:23

wow!! Mion fra tutti i personaggi della serie è la mia preferita....
e sono soddisfatta xkè hai descritto i suoi pensieri in un modo
davvero azzeccato ^-^ sono certa ke Keiichi e Satoko
nn saranno da meno XD

Nuovo recensore
17/08/11, ore 10:11

Povera Rika T__T
Be', nothing to say. *-* è stupeendo.

Raven.

Recensore Junior
15/08/11, ore 14:36

sono dei racconti bellissimi !!!! hai un vero talento *W* ,non vedo l'ora di leggere satoko e keiichi!!!!!!!!!!!

Nuovo recensore
13/08/11, ore 10:59

Davvero splendide queste drabble. *O*
L'ho lette solo adesso, tutte d'un fiato. Rispecchiano perfettamente ogni personaggio.
Complimenti, davvero. <3


Raven~

Nuovo recensore
21/04/11, ore 08:43

Povera Hanyuu, inutile dire che anche questa mi piace, quindi, inutile che mi dilungo e dico solamente che hai un bel vocabolario e sai scrivere.