Recensioni per
Something about life.
di Silent Night
Dunque, questo è il vero capitolo conclusivo... avevo perso dei dettagli nella crescita della storia, a me personalmente sembrava più un viaggio interiore del/della protagonista, un viaggio che la portava alla piena consapevolezza di se ed all'accettazione della vita per quello che è... |
Degna conclusione, non c'è che dire... |
Oh che tenerezza... tanto se ne parla, bello, brutto, si, no, problema, dono.... ti son bastate otto misere righe per lasciar intendere ore e ore di discussioni inutili. |
Altro bel capitolo positivo, ottimo! |
Gli angeli... così spesso menzionati ma anche così tanto mal interpretati... |
Meraviglia. Meraviglia. Meraviglia. |
Questo "capitoletto" della raccolta mi è piaciuto parecchio, perchè nella sua malinconia di fondo, trasmette speranza. Una vita che arriva è sempre fonte di speranza. Per la madre, per la società, per chiunque riponga fiducia nel mondo e nella vita stessa. Mi piace il messaggio che trasmetti in questa poesia, perchè finalmente la protagonista sembra sulla via di trovare il suo equilibrio, e considerando il poco equilibrio che aveva nei capitoli precedenti, questa "ventata di speranza" non può che farle che bene. Corro a leggere i successivi. |
Ed eccomi quì, ad appena 30 centimetri dall'autrice, comunque, non son qui per pontificare sul luogo nel quale mi trovo, piuttosto, credo sia il caso di commentare quest'ultimo capitolo oltre che l'intera storia. |
"Nel suo spettacolo aveva ottenuto gli applausi smettendo di recitare, |
Mi piace, sinceramente mi piace davvero tanto, l'altra volta non devo averlo letto bene, per aver detto che non mi piaceva poi così tanto! Mi piace il modo di scrivere così sconnesso ma comunque coerente che usi per questo "capitolo" della tua raccolta, l'altra volta credo d'essermi soffermata solo sul contenuto della poesia ma non sullo stile che hai usato. Direi che non conviene che io sprechi parole inutili per dirti quello che penso, perchè rischierei di risultare ripetitiva. Passo al volo al prossimo scritto! <3 |
M-E-R-A-V-I-G-L-I-A, sul serio, non saprei come descriverla, inizialmente credevo fosse stata scritta in un momento d'insonnia e per quanto strano possa essere il che non mi era affatto sembrato male, ma poi... la storia degli angeli calza a pennello =) |
Detto così è un po' inquietante, ma a rigor di logica, ognuno di crea delle maschere e nuovi personaggi per affrontare paure e difficoltà. Credo di potermi inserire fra questi... al solito sei capace di descrivere in modo sottile ogni sfaccettatura di quello che è il comportamento umano, o forse sono solamente io che riesco ad immedesimarmi a meraviglia in ciò che scrivi. |
Bello quest'ultimo capitolo, quello precedente non mi è piaciuto granchè, rispetto a molti altri che hai scritto e che invece erano davvero spettacolari. Questa ultima poesia da un senso di generico particolareggiato che mi piace tantissimo. E l'immagine più bella e poetica che hai usato è stata quella della mancanza di un qualcosa sotto la maschera... Bella davvero <3 |
Mi piace questo accostamento di immagini alla protagonista senza volto di questa raccolta di poesie. Quello che descrivi è un atteggiamento assai diffuso: moltissime persone che ho incontrato nel mio cammino (ma penso anche non soltanto io) indossavano una maschera, e appena trovavano una compagnia teatrale migliore abbandonavano quel recital per iniziarne subito un altro. O nel peggiore dei casi anche altri. Credo che un po' tutti nella vita siamo spesso indotti a metterci su delle maschere, chi per carattere, chi per esigenza, chi per copione, chi per necessità o chi per insicurezza o altri motivi: bisogna soltanto imparare a non confondere sé stessi con la maschera, secondo me è questo il segreto. Anche stavolta niente da dire, continui a stupirmi sempre in meglio! |
Ho avuto come l'impressione di un dejavù (sempre che si scriva così) leggendo questo capitolo della tua raccolta: mi sembra molto simile alla scena di un film o di un cartone animato che ho visto un po' diu tempo fa. Mi ricordo di questa persona che passando in mezzo alla gente vede tutti così freneticamente impegnati a scappare da qualcosa (cosa di preciso non si sa), che ha come l'impressione che siano tutti uguali. Ricordo anche che in quel film veniva chiusa a cerchio da quei personaggi che sembravano prodotti in serie, ma questa è un'altra storia. Tornando a noi, mi ritrovo nuovamente a farti i complimenti, perchè anche questa volta sei riuscita a rendere una scena in maniera portentosa, senza ridondanti giochi di parole o senza usare parole di troppo o metafore inappropriate. Fantastica, come sempre <3 |