Recensioni per
Nei Nostri Silenzi
di Thilwen

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 [Prossimo]
Nuovo recensore
19/07/11, ore 15:56
Cap. 5:

Davvero, senza parole, non so che dire anche perchè -quasi- tutto quello che ho provato,in un certo senso, è già stato scritto nelle recensioni precedenti. (Sto scrivendo adesso nel 2011 per questa FF del 2007, perchè l'ho potuta scoprire solo ora visto che la mia passione per Sev è nata recentemente). Comunque, davvero, hai un modo di scrivere SUBLIME, è come un trascinare dentro il racconto, mi sono sentita come "presente" nelle vicende, colpita e anche "sofferente" immersa in un Severus perfettamente tratteggiato. Vorrei trovare le centinaia di parole e aggettivi dei quali avrei bisogno per descrivere le mie emozioni e sensazioni dovute a questa grandissima FF ma, a mio malgrado, non ci riesco. Di nuovo, brava davvero. E sopratutto: GRAZIE.

Recensore Junior
09/06/11, ore 13:24
Cap. 5:

Oddio, ma è stupenda! Severus è...beh Severus. Non, nel senso che hai reso perfettamente la caratura del personaggio più coraggioso, complesso e morale di tutta la saga, per di più restando perfettamente IC. Anche Regulus (personaggio un po' trascurato ma che io adoro, perchè probabilmente ha vissuto la stessa vicenda umana di Sev anche se in piccolo) è emerso benissimo. Mh, forse Lily e James si sono persi un po', ma del resto ci sta bene, è una fic su Piton.
Beh, non c'è che dire complimenti vivissimi! E questa fic finisce subito tra i preferiti! Un bacione cara! Ceci.

Nuovo recensore
26/07/07, ore 14:21
Cap. 5:

L'ho letta tutta, è bellissima *-* Complimenti, scrivi proprio bene.

Recensore Veterano
23/06/07, ore 16:09
Cap. 5:

Un raggio di buio nella mia stessa ombra
Mi sono commossa.
È la prima volta che mi capita, con una ff. Sorvolo sul dirti che scrivi dannatamente bene, che la tua storia vive, pulsa, respira, sulla profondità di questo Snape così sofferente, così umano... così fragile che non si può non amarlo.
Ecco, non ho esattamente sorvolato, ma sono dettagli...
Mi piace il tuo stile. Mi piace il tuo guardare oltre il personaggio, negli angoli bui, in fondo ai cassetti della coscienza e della personalità; è un qualcosa che faccio anche io, forse troppo spesso... ma come farne a meno?
Severus regge la scena in maniera impeccabile. Soffrivo con e per lui nella scena di mancata violenza a Lily; è raro trovare argomenti così delicati trattati con tanto rispetto, senza mai scadere nel banale, nel volgare o nel "naif" (mi mancano i sinonimi, colpa del caldo).
Non sarà il protagonista, ma un applauso anche al bambino con le mani insanguinate, a Regulus, che mi ha sempre intrigato (al punto che mi sta maturando un'idea da scrivere...)
Per l'ennesima volta: brava.

Recensore Junior
19/12/06, ore 21:43
Cap. 5:

Commovente e stupenda. Hai reso egregiamente il Severus che tanto stimo e che tanto malamente rendo. Grazie delle emozioni che sei riuscita a donarmi.

Recensore Junior
07/11/06, ore 16:50
Cap. 5:

Questa poesia è ancora più bella dell’altra, se il bello può essere più bello del bello. Ma nella sua bellezza è ancora più triste della prima e, ancora, sperso che sia dedicata ad un passato… passato.
Una vita di sofferenza, un lungo elenco di colpe, un giudizio implacabile ma un innegabile coraggio.
Di vivere e di mantenere le proprie promesse. Quelle più dolorose e difficili. Quelle che vuole e deve mantenere.
Un assassino nella mente, ma non nell’anima.
Un assassino che continua ad amare Lily Evans.
Un doloroso nodo alla gola mi ruba ogni parola, insieme con il respiro.
Ho troppe cose da farmi perdonare.
Ho troppo amore da dover bruciare.
Anche se nessuno, intorno a lui, può comprendere il suo coraggio. Vigliacco: no, non è un vigliacco, Severus, proprio no. E’ un uomo che sa amare e odiare, ed in lui odio e amore si intrecciano inscindibilmente, come l’ombra e la luce, cercando di raggiungere un equilibrio impossibile.
Perché è giusto così. Perché è il mio dovere, il mio compito. La mia ultima ragione di vita.
O forse perché non sono giunto in tempo per morire al posto di sua madre.
Non ci sono altre parole da aggiungere.
L’argento della maschera dei Mangiamorte mi preme sul viso, deformandolo in un’espressione che non è la sua.
Un epilogo sublime, breve ma quanto mai intenso, dove ogni parola pesa come un macigno, come le sue colpe, come il suo amore, come il suo coraggio ed il suo senso del dovere.
La luce d’argento di una maschera che di nuovo costringe nell’ombra un’anima che soffre per un amore sognato ma mai avuto, un’anima che è ancora pronta a dare tutto per quell’amore mai nato e vissuto solo in un doloroso e coraggioso silenzio.

Che dire Thilwen, in fin dei conti, dopo la fine del 6° libro la Severus/Lily è diventata l’ipotesi più gettonata: potrebbe venirne fuori una cosa molto banale, ma io ho fiducia in JKR e sono certa che, proprio come te, saprà continuare a dare spessore al meraviglioso personaggio di Severus che ha creato.
Così, se Severus/Lily proprio deve essere, spero che assomigli a questa meravigliosa storia, così essenziale eppure così intensa, chiara e precisa nello sviluppare le più che condivisibili ipotesi sottostanti, sempre perfettamente collegate con tutti gli avvenimenti dei libri.

Bravissima Thilwen: è sempre un sottile dispiacere quando le tue storie finiscono.

Ida

Recensore Junior
07/11/06, ore 16:44
Cap. 4:

Prosa e lirica si confondono, perfettamente amalgamate, in questo amaro risveglio, tardivo ma non inutile.
Correre… correre… come un incubo ricorrente che sempre ritorna e ancora ritornerà in quella fatale corsa sulla Torre.
Albus e Severus: solo una questione di fiducia tra chi la dà e chi ritiene di non meritarla.
Volere e dovere: nessuno più di Severus conosce la devastante, sottile differenza di significato tra queste due parole.
E come le corse, anche le promesse ricorrono in questa splendida storia, essenziale eppure così perfettamente limpida nel suo lucido significato.
Regulus: ecco perché hai introdotto la loro amicizia, all’inizio. Sì, anche io penso che Regulus in qualche modo lo abbia fatto sapere a Severus.
Questa è una storia della quale dovrei riportare quasi tutte le brevi, splendide frasi in cui, con parole accuratamente scelte, ricami liriche immagini, perfette nel loro gioco di luci ed ombre.
E’ assolutamente incredibile come con poche, attente ed essenziali parole, riesci perfettamente ad esprimere le tue teorie (mi sto riferendo a Minus, ora, ma lo stessa valeva prima per Regulus) che io, come molti altri, condivido pienamente.
Poi solo disperazione… dolore devastante… quindi solo il nulla.
Il nulla di un tempo non avuto, di un “non subito” arrivato troppo repentino in chi non conosce la pietà e l’amore. Il nulla della totale impotenza, dove l’amore diventa odio e l’odio diventa promessa d’amore.
Poche fanwriter sanno giocare così bene con le parole, Thilwen, e questa tua storia è veramente stupenda!

Ida

Recensore Junior
07/11/06, ore 16:38

Un altro incontro nel buio e sento l’angoscia stringersi intorno alla mia gola quel suo perdere il controllo.
Ed il mio cuore batte forte, percependo il suo straziante dolore, a quel suo giudizio, giusto, sull’ingiustizia di quel bacio.
Ora mi manca il fiato, il cuore è in gola: non riesco a credere che Severus possa… no, non ci riesco.
Non c’era più nulla.
Povero amore mio!
Si è fermato. E’ tornato in lui: sapevo che non poteva farlo!
Dov’era Severus? Dove sarebbe stato per tanto, tanto tempo?
In un baratro di orrore, troppo vicino al fuoco della perdizione che gli ha irrimediabilmente bruciato l’anima, per poter poi tornare a vivere veramente, senza potersi perdonare di ciò di cui non aveva mai potuto chiedere perdono.
I suoi pensieri (quelli in corsivo), nella follia dell’orrore che corre veloce, a credere d’essere fatto solo d’odio d’argento, solo per vendicarsi dell’odio altrui e correre disperato verso la perdizione. Povero Severus, a negare se stesso, terrore che si sostituisce allo scherno, buio nell’anima ad oscurare anche la luce delle stelle.
Adesso dove correrai, Severus?
Un solo luogo dove correre, ora, una sola persona che può comprendere un dolore troppo immenso per poterti lasciare vivere.
Eppure… eppure lo strazio di Severus dovrà andare ancora oltre, quando dovrà perdere anche quell’ultima persona: maledetta Rowling!

Ida

Recensore Junior
07/11/06, ore 16:02
Cap. 2:

Nella precedente recensione mi ero dimenticata di dire che erano secoli che dovevo scrivere questo commento, dato che la fic l’avevo letta all’inizio dell’estate, ma il tempo ( e il Processo a Piton) come sempre è tiranno!

Basta la prima riga ed i miei sospetti sono confermati: comincio realmente a credere che anche il 7° libro ci mostrerà questo scenario.
Liricamente e ferocemente triste la descrizione di lei attraverso gli occhi di lui. E poi la descrizione di se stesso, ombra e silenzio, parole annotate su un libro.
Il baratro pronto a dischiudersi sulle ali di un angelo.
Le tue parole sono preziose, da assaporare lentamente, da centellinare piano. Brevi frasi in cui ombra e luce si rincorrono e cesellano con lirica precisione la storia tormentata di un’anima che conosce fin tropo bene l’amore.
Una splendida scena, a raccontare con intenso lirismo l’illusione di un incontro nel buio, un sospiro che sussurra un nome, la passione di un bacio incatenata e trattenuta dall’amore.
Poi due direzioni opposte.
In tutto.
Piccole perle di sensazioni intense racchiuse tra asterischi; parole preziose a ricamare ricordi nascosti nel forziere dell’anima. Illusioni di sogni perduti d’un amore che non può dimenticare, che non può essere affogato, neppure nell’odio.
Il nodo alla gola, puntualissimo, è arrivato, mentre il baratro si apre davanti al mio adorato Severus, un nome che vive solo nell’illusione di un sospiro leggero.

Ida

Recensore Junior
07/11/06, ore 13:54
Cap. 1:

Bellissima la poesia iniziale, come lo sono sempre le tue; l’ho percepita anche come molto “personale” e, spero, legata ad un passato ormai superato o, quanto meno, modificato in diverso e migliore presente.
Angosciante il dolore di Severus, intenso ed affollato di rimorsi e dolorosi ricordi, che già fa battere il mio cuore con queste frasi corte, martellanti, incisive quale diamante che intaglia la roccia.
Vigliacco.
E la roccia nera all’improvviso si sgretola davanti a quella parola, a quell’accusa inaccettabile. Io sono colui che ha amato un sospiro.
Un sospiro, amare un sospiro e dare la vita per quel sospiro, per quel bambino che non avrebbe dovuto esistere.
Qualcosa, in questo prologo, mi ricorda all’improvviso che, forse, a te le Severus/Lily piacciono molto.
Io, invece, adoro questo tuo severus che, in questo breve, essenziale e splendido prologo, si confonde ancora una volta completamente con il mio.
Ida

Recensore Master
24/04/06, ore 14:46
Cap. 5:

Incredibilmente toccante è dir poco. Dalla pagina e dalla poesia poi (fa venire i brividi dai sentimenti che riesce a sprigionare) fuoriesce tutto il sentimento di Severus...sembra quasi che lo urli addosso al lettore, come se esso fosse il suo unico confidente. Le tue parole si sono dimostrate magiche...come sempre. Ancora complimenti e ricorda sempre, non mi stancherò mai di scrivertelo, che hai del talento. ps: grazie mille per i ringraziamenti! ^^ non me li merito però grazie davvero, mi ha fatto veramente piacere!

Recensore Junior
10/04/06, ore 14:42
Cap. 5:

bellissima... come al solito bellissima... non ho parole... spero anche io di leggere un qualcosa di tuo al più presto! ancora complimenti!!

Recensore Junior
09/04/06, ore 23:02
Cap. 5:

Molto bella. Una degna conclusione. E' proprio vero il giudizio su Harry: è ancora troppo giovane per capire la varietà di modi con cui agisce l'animo umano. Ma io spero che lo capirà in tempo per capire Severus, per non dover sopportare anche lui sensi di colpa pesanti per tutta la vita.

Nuovo recensore
09/04/06, ore 22:46
Cap. 5:

Oh, dear! Aspettavo l'epilogo! E devo dire, non mi ha deluso affatto. Un'immagine finale molto bella.
Ho amato particolarmente il tuo:

Sono un assassino. Sono un uomo divorato dall’odio.

Ma non sono un codardo.

Apprezzo il modo in cui riprendi i punti salienti di HBP. Really.
Attenzione attenzione - è Giugno 1997, non 1996, almeno secondo il Lexicon.
E chiudendo il tutto, le mie congratulazioni, e... be', davvero spero in qualcosa di più allegro ora!

Recensore Veterano
09/04/06, ore 19:55
Cap. 1:

toccante... povero severus...

[Precedente] 1 2 3 [Prossimo]