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Autore: Eli_    24/03/2012    1 recensioni
‘’Justin!’ lo richiamai io. Lui si girò di scatto. Non sapevo perché lo avevo chiamato, volevo solo un ultimo sguardo.
‘si?’
‘ci sarai domani, promesso vero?’
‘ci sarò sempre per te, promesso’ gli sorrisi e lui ricambiò, poi corse via.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CINQUE
‘Posso venire al tuo spettacolo domani sera?’ Cosa?! Cioè tutto questo semplicemente per chiedermi se può venire al mio spettacolo ?? Pff.. I ragazzi..
‘C.. Certo, sarei felice se venissi’ risposi sorridendo, anche lui sorrise. Eravamo ancora vicinissimi. Sentivo il suo sorriso sul mio, una sensazione fantastica. 
‘Ora devo andare..’ lo disse con malinconia, restando ancora attaccato a me. Sosteneva ancora il mio mento con la mano, non lo aveva lasciato un attimo.
‘ già..’ risposi io con altrettanto sentimento. Mi girò il viso verso destra e si avvicinò piano, mi diede un piccolo bacio, leggero, dolce, delicato sulla guancia. Al contatto con le sue labbra ebbi un piccolo brivido. Credo se ne accorse perché sorrise, si dopo il bacio mi sorrise sulla guancia. Fantastico. Chiusi gli occhi per potermi godere meglio quel momento così speciale. Quando lo sentì allontanarsi piano, lì riaprì. Mi lasciò il viso sempre delicatamente e si alzò dal muretto. Lo vidi andarsene.
‘’Justin!’ lo richiamai io. Lui si girò di scatto. Non sapevo perché lo avevo chiamato, volevo solo un ultimo sguardo. 
‘si?’
‘ci sarai domani, promesso vero?’
‘ci sarò sempre per te, promesso’ gli sorrisi e lui ricambiò, poi corse via. 
 
‘Tay, grazie ancora per avermi riaccompagnato a casa ieri sera, ma oggi non posso proprio uscire, mi devo allenare e poi dovrei anche riposare un po’ dato che siamo tornate a casa stamattina alle cinque!’
‘lo so e mi dispiace da morire per l’ora, ma non puoi sempre ballare e basta, al mondo esistono anche altre cose sai?!’ ero al telefono con Taylor da circa un quarto d’ora. Cercava inutilmente di convincermi a uscire con lei questo pomeriggio, sapendo perfettamente che la sera avrei avuto lo spettacolo.
‘non se ne parla proprio Tay, te l’ho già detto.. Devo allenarmi! Possiamo uscire un’ altra volta se vuoi, ma non oggi. Scusa.’
‘ e va bene, ho capito. Ci sentiamo per un’ altra volta. Ciao Rebby’
Si, lo so, si era offesa, ma cosa ci potevo fare io?Assolutamente niente! Sono sicura che le passera presto. Ora però devo andare in sala prove. Misi dei pantaloncini corti e una canottiera bianca in cima. Presi la borsa e chiamai un taxi. In meno di cinque minuti arrivai in palestra. 
‘Tesoro sei in ritardo!’
‘ciao Rose, si lo so, dai iniziamo!’ Rose è la mia insegnante di ballo. Mi aiuta con le coreografie e mi da dei consigli per migliorare e per fare scena. Questa sera avrei iniziato con un monologo classico-moderno, per poi fare entrare il mio ballerino per una salsa di coppia. Sembrava divertente.
Posai a terra la borsa e iniziai a fare un po’ di streccing mentre Rose mi proponeva la sua coreografia. 
Lavorammo per ben sei ore. Ero sfinita. Solitamente ne facevamo di più ma considerando che avevo dormito solo cinque ore e non avevo mangiato praticamente niente, ero stanchissima. Fecimo una piccola pausa. Andai al bar al piano di sotto e comprai due pacchetti di patatine e una bottiglietta d’acqua.
‘Quella roba ti fa male lo sai?’ Quella voce. Non ho dormito ripensando a quella voce. Anche se erano passate solo poche ore mi mancava da morire
‘Justin? Cosa ci fai qui?’
‘mi alleno, sai, anche io faccio palestra, altrimenti non sarei così meraviglioso no?!’
‘ sempre orgoglioso lui ne?!’
‘ e lei sempre presuntuosa?’
‘sempre’ dissi mentre mi sedevo accanto a lui al tavolo. Mi sorrideva. Non avevo notato che il suo sorriso era così bello. Superava in bellezza perfino quello della madre, che era a dir poco meraviglioso. Questo lo era ancora di più, non c’erano parole in grado di descriverlo, era perfetto. Quella bocca un po’ carnosa a forma di cuoricino, con le punte delle labbra rivolte all’insù, increspate in un sorriso dolce e affettuoso che mostrava i denti bianchi perfetti. Da mozzare il fiato. 
‘che c’è?’ mi chiese distraendomi così dai miei pensieri
‘niente perché?’
‘ ti eri incantata a guardarmi..’ ops, figura di merda del giorno: fatta! Feci finta di niente, e iniziai a mangiare le patatine del primo pacchetto.
‘guarda che fanno ingrassare, non lo sai?’
‘ma smettila, sono buone!’ dissi con la bocca piena. Mi guardò stupito. Lo guardai interrogativa ‘mai visto una ragazza mangiare le patatine?’ risi
‘in realtà no, oh almeno magra come te no’
‘non sono magra! Sono normale!’
‘sei anoressica a momenti!’
‘faccio molto movimento e ho un metabolismo veloce!’ 
‘ahahahahah’ e ride, mi piace quando ride, è spontaneo. Splendidamente spontaneo.
  
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